Scrutatio

Giovedi, 18 aprile 2024 - San Galdino ( Letture di oggi)

Esdra 2


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1Questi sono gli abitanti della provincia che ritornarono dall'esilio, i deportati che Nabucodònosor re di Babilonia aveva condotti in esilio a Babilonia.
Essi tornarono a Gerusalemme e in Giudea, ognuno alla sua città;
2vennero con Zorobabèle, Giosuè, Neemia, Seraia, Reelaia, Mardocheo, Bilsan, Mispar, Bigvai, Recun, Baana.
Computo degli uomini del popolo d'Israele:
3Figli di Paros: duemilacentosettantadue.
4Figli di Sefatia: trecentosettantadue.
5Figli di Arach: settecentosettantacinque.
6Figli di Pacat-Moab, cioè i figli di Giosuè e di Ioab: duemilaottocentodieci.
7Figli di Elam: milleduecentocinquantaquattro.
8Figli di Zattu: novecentoquarantacinque.
9Figli di Zaccai: settecentosessanta.
10Figli di Bani: seicentoquarantadue.
11Figli di Bebai: seicentoventitré.
12Figli di Azgad: milleduecentoventidue.
13Figli di Adonikam: seicentosettantasei.
14Figli di Bigvai: duemilacinquantasei.
15Figli di Adin: quattrocentocinquantaquattro.
16Figli di Ater, cioè di Ezechia: novantotto.
17Figli di Bezài: trecentoventitré.
18Figli di Iora: centododici.
19Figli di Casum: duecentoventitré.
20Figli di Ghibbar: novantacinque.
21Figli di Betlemme: centoventitré.
22Uomini di Netofa: cinquantasei.
23Uomini di Anatòt: centoventotto.
24Figli di Azmàvet: quarantadue.
25Figli di Kiriat-Iearìm, di Chefira e di Beeròt: settecentoquarantatré.
26Figli di Rama e di Gheba: seicentoventuno.
27Uomini di Micmas: centoventidue.
28Uomini di Betel e di Ai: duecentoventitré.
29Figli di Nebo: cinquantadue.
30Figli di Magbis: centocinquantasei.
31Figli di un altro Elam: milleduecentocinquantaquattro.
32Figli di Carim: trecentoventi.
33Figli di Lod, Cadid e Ono: settecentoventicinque.
34Figli di Gèrico: trecentoquarantacinque.
35Figli di Senaa: tremilaseicentotrenta.
36I sacerdoti:
Figli di Iedaia della casa di Giosuè: novecentosettantatré.
37Figli di Immer: millecinquantadue.
38Figli di Pascur: milleduecentoquarantasette.
39Figli di Carìm: millediciassette.
40I leviti:
Figli di Giosuè e di Kadmiel, di Binnui e di Odavia: settantaquattro.
41I cantori:
Figli di Asaf: centoventotto.
42I portieri:
Figli di Sallùm, figli di Ater, figli di Talmon, figli di Akkub, figli di Catita, figli di Sobài: in tutto centotrentanove.
43Gli oblati:
Figli di Zica, figli di Casufa,
figli di Tabbaot,
44figli di Keros,
figli di Siaà, figli di Padon,
45figli di Lebana, figli di Cagabà,
figli di Akkub,
46figli di Cagàb,
figli di Samlai, figli di Canan,
47figli di Ghiddel, figli di Gacar,
figli di Reaia,
48figli di Rezin,
figli di Nekoda, figli di Gazzam,
49figli di Uzza, figli di Paseach,
figli di Besai,
50figli di Asna,
figli di Meunim, figli dei Nefisim,
51figli di Bakbuk, figli di Cakufa,
figli di Carcur,
52figli di Bazlut,
figli di Mechida, figli di Carsa,
53figli di Barkos, figli di Sisara,
figli di Temach,
54figli di Nesiach,
figli di Catifa.
55Figli dei servi di Salomone:
Figli di Sotai, figli di Assofèret,
figli di Peruda,
56figli di Iaalà,
figli di Darkon, figli di Ghiddel,
57figli di Sefatia, figli di Cattil,
figli di Pochéret Azzebàim, figli di Ami.
58Totale degli oblati e dei figli dei servi di Salomone: trecentonovantadue.
59I seguenti rimpatriati da Tel-Melach, Tel-Carsa, Cherub-Addàn, Immer, non potevano dimostrare se il loro casato e la loro discendenza fossero d'Israele:
60figli di Delaia, figli di Tobia, figli di Nekodà: seicentoquarantadue.
61Tra i sacerdoti i seguenti:
figli di Cobaià, figli di Akkoz, figli di Barzillài, il quale aveva preso in moglie una delle figlie di Barzillài il Galaadita e aveva assunto il suo nome,
62cercarono il loro registro genealogico, ma non lo trovarono; allora furono esclusi dal sacerdozio.63Il governatore ordinò loro che non mangiassero le cose santissime, finché non si presentasse un sacerdote con 'Urim' e 'Tummim'.
64Tutta la comunità così radunata era di quarantaduemilatrecentosessanta persone;65inoltre vi erano i loro schiavi e le loro schiave: questi erano settemilatrecentotrentasette; poi vi erano i cantori e le cantanti: duecento.
66I loro cavalli: settecentotrentasei.
I loro muli: duecentoquarantacinque.
67I loro cammelli: quattrocentotrentacinque.
I loro asini: seimilasettecentoventi.
68Alcuni capifamiglia al loro arrivo al tempio che è in Gerusalemme, fecero offerte volontarie per il tempio, perché fosse ripristinato nel suo stato.69Secondo le loro forze diedero al tesoro della fabbrica: oro: dramme sessantunmila; argento: mine cinquemila; tuniche da sacerdoti: cento.
70Poi i sacerdoti, i leviti, alcuni del popolo, i cantori, i portieri e gli oblati si stabilirono nelle rispettive città e tutti gli Israeliti nelle loro città.

Note:

Esd 2:Questa lista si ritrova in Ne 7 e Ne 3 Esd 5 con varianti sia nei nomi che nelle cifre e nell'alternarsi di «figli» e «uomini». Si tratta di tre stadi di un medesimo testo, il quale, in alcuni casi, sembra sia stato conservato meglio da 3 Esd; sarebbe tuttavia arbitrario correggere un testo con l'altro. Questa lista composita contiene classificazioni per famiglie e località; rappresenta un censimento della popolazione di Giudea assolutamente posteriore ai primi ritorni dall'esilio. E' stata utilizzata dal cronista, nel nostro testo per illustrare la storia del ritorno, quindi in Ne 7 in relazione al ripopolamento di Gerusalemme.

Esd 2,2:Le guide sono 12, la cifra di Israele.

Esd 2,41:I cantori: non compresi tra i leviti, a differenza di Esd 3,10 . Si menziona una sola gilda o corrorazione; cf. invece in 1Cr 6,16s .

Esd 2,43:I netinei (netinim) o «oblati» (il termine traduce letteralmente l'ebraico e il greco), la cui origine è narrata in Gs 9,27 , e i figli degli schiavi di Salomone (nominati qui e in Ne 11,3), discendenti da prigionieri di guerra o da pagani addetti ai lavori forzati (cf. Ez 44,7-9), erano impiegati nel tempio per funzioni inferiori, al servizio dei leviti (cf. Esd 8,10).

Esd 2,62:furono esclusi dal sacerdozio: questa misura fu poi abrogata, almeno per quanto riguarda i figli di Akkoz (cf. Ne 3,4; Ne 3,21; Esd 8,33).

Esd 2,63:Il governatore è designato col titolo onorifico di Tirshata', termine persiano corrispondente a «Sua Eccellenza», che ritroviamo in Ne 7,65; Ne 7,69; Ne 8,9; Ne 10,2 . Il governatore lascia ai sacerdoti le decisioni religiose. Le direttive di Ezechiele (cf. Ez 45,7-17; Ez 46,1-10; Ez 46,12; Ez 46,16-18) hanno portato frutto. - che non mangiassero ecc.: su questo privilegio sacerdotale, vedere Lv 22,10s; Lv 10,14-15 . - Urim e Tummim: per consultare Dio per mezzo delle sorti sacre (cf. 1Sam 14,41+). Il sommo sacerdote, quindi, non è stato ancora ristabilito nelle sue funzioni (cf. Zc 3; Ag 1,1).

Esd 2,70:alcuni del popolo: BJ aggiunge, con 3 Esd 5,45: «si stabilirono in Gerusalemme». così pure i LXX.