Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Sapientia 6


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VULGATALA SACRA BIBBIA
1 Melior est sapientia quam vires,
et vir prudens quam fortis.
1 Ascoltate, dunque, o re, e vogliate comprendere! Imparate, o governanti delle regioni della terra!
2 Audite ergo, reges, et intelligite ;
discite, judices finium terræ.
2 Porgete orecchio, voi che dominate le moltitudini e siete orgogliosi delle folle di popoli:
3 Præbete aures, vos qui continetis multitudines,
et placetis vobis in turbis nationum.
3 Dal Signore vi è stato dato il dominio e il potere dall'Altissimo, il quale esaminerà le vostre opere e scruterà i piani,
4 Quoniam data est a Domino potestas vobis,
et virtus ab Altissimo :
qui interrogabit opera vestra, et cogitationes scrutabitur.
4 poiché, essendo ministri del suo regno, non avete governato rettamente, né avete osservato la legge, né avete camminato secondo il volere di Dio.
5 Quoniam cum essetis ministri regni illius,
non recte judicastis, nec custodistis legem justitiæ,
neque secundum voluntatem Dei ambulastis.
5 Terribile e veloce si ergerà contro di voi, poiché un severo giudizio si fa contro chi presiede.
6 Horrende et cito apparebit vobis,
quoniam judicium durissimum his qui præsunt fiet.
6 Senza dubbio l'inferiore è meritevole di misericordia, ma i potenti saranno esaminati con rigore.
7 Exiguo enim conceditur misericordia ;
potentes autem potenter tormenta patientur.
7 Il padrone di tutte le cose non teme persona, né si preoccupa della grandezza, perché egli ha fatto il piccolo come il grande e si prende cura ugualmente di tutti;
8 Non enim subtrahet personam cujusquam Deus,
nec verebitur magnitudinem ejus cujusquam,
quoniam pusillum et magnum ipse fecit,
et æqualiter cura est illi de omnibus.
8 ma su quanti dominano incombe un giudizio severo.
9 Fortioribus autem fortior instat cruciatio.
9 Per voi, dunque, o prìncipi, sono le mie parole, perché impariate la sapienza e non possiate prevaricare.
10 Ad vos ergo, reges, sunt hi sermones mei :
ut discatis sapientiam, et non excidatis.
10 Quanti osservano santamente le leggi divine, saranno riconosciuti santi, e quanti le avranno apprese vi troveranno una difesa.
11 Qui enim custodierint justa juste, justificabuntur ;
et qui didicerint ista, invenient quid respondeant.
11 Desiderate, pertanto, le mie parole, bramatele e sarete istruiti.
12 Concupiscite ergo sermones meos ;
diligite illos, et habebitis disciplinam.
12 Splendida e incorruttibile è la sapienza, facilmente è conosciuta da quanti l'amano e si lascia trovare da quanti la cercano.
13 Clara est, et quæ numquam marcescit, sapientia :
et facile videtur ab his qui diligunt eam,
et invenitur ab his qui quærunt illam.
13 Per farsi riconoscere previene quanti la desiderano.
14 Præoccupat qui se concupiscunt,
ut illis se prior ostendat.
14 Chi si leva per essa di buon mattino non dovrà faticare, perché la troverà seduta alla sua porta.
15 Qui de luce vigilaverit ad illam non laborabit ;
assidentem enim illam foribus suis inveniet.
15 Pensare ad essa è suprema intelligenza, e chi veglia per lei sarà presto senza pena;
16 Cogitare ergo de illa sensus est consummatus,
et qui vigilaverit propter illam cito securus erit.
16 perché essa va in cerca di quanti sono degni di lei, nelle strade appare loro con benevolenza e in ogni progetto va loro incontro.
17 Quoniam dignos se ipsa circuit quærens,
et in viis ostendit se hilariter,
et in omni providentia occurrit illis.
17 Suo principio è un sincero desiderio di educazione;
18 Initium enim illius verissima est disciplinæ concupiscentia.
18 la cura dell'educazione è amore; l'amore è osservanza delle sue leggi; il rispetto delle sue leggi è garanzia di incorruttibilità,
19 Cura ergo disciplinæ dilectio est,
et dilectio custodia legum illius est ;
custoditio autem legum consummatio incorruptionis est ;
19 e l'incorruttibilità ci fa stare vicini a Dio;
20 incorruptio autem facit esse proximum Deo.
20 così il desiderio di sapienza conduce al regno.
21 Concupiscentia itaque sapientiæ deducit ad regnum perpetuum.
21 Se dunque, prìncipi dei popoli, vi dilettate di troni e di scettri, onorate la sapienza, perché possiate regnare in eterno.
22 Si ergo delectamini sedibus et sceptris, o reges populi,
diligite sapientiam, ut in perpetuum regnetis :
22 Annunzierò che cos'è la sapienza e come nacque, non vi nasconderò i misteri, ma dal principio della creazione ne seguirò le orme, metterò in luce la sua conoscenza e non mi allontanerò dalla verità.
23 diligite lumen sapientiæ, omnes qui præestis populis.
23 Non mi accompagnerò con la struggente invidia, poiché essa non ha niente in comune con la sapienza.
24 Quid est autem sapientia, et quemadmodum facta sit, referam,
et non abscondam a vobis sacramenta Dei :
sed ab initio nativitatis investigabo,
et ponam in lucem scientiam illius,
et non præteribo veritatem.
24 La moltitudine dei sapienti è la salvezza del mondo e un re saggio è la prosperità del popolo.
25 Neque cum invidia tabescente iter habebo,
quoniam talis homo non erit particeps sapientiæ.
25 Lasciatevi dunque istruire dalle mie parole e ne trarrete profitto.
26 Multitudo autem sapientium sanitas est orbis terrarum,
et rex sapiens stabilimentum populi est.
27 Ergo accipite disciplinam per sermones meos,
et proderit vobis.