Scrutatio

Mercoledi, 1 maggio 2024 - San Giuseppe Lavoratore ( Letture di oggi)

Giudici 18


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NOVA VULGATALA SACRA BIBBIA
1 In diebus illis non erat rex in Israel, et tribus Dan quaere bat possessionem sibi, ut habitaret in ea; usque ad illum enim diem inter ceteras tribus sortem non acceperat.1 In quel tempo non c'era re in Israele e la tribù di Dan stava cercandosi un territorio in cui abitare, perché fino a quel giorno non le era toccato un territorio in mezzo alle tribù di Israele.
2 Miserunt igitur filii Dan stirpis et familiae suae quinque viros fortissimos de Saraa et Esthaol, ut explorarent terram et diligenter inspicerent, dixeruntque eis: “ Ite et considerate terram ”. Qui cum venissent in montem Ephraim usque ad domum Michae, pernoctaverunt ibi.2 I Daniti mandarono da Zorea e da Estaol cinque uomini prodi della loro gente, che abitavano nella loro terra, a percorrere ed esplorare la regione. Dettero loro quest'ordine: "Andate a esplorare la regione". Essi giunsero alla montagna di Efraim, fino alla casa di Mica, dove pernottarono.
3 Cum essent prope domum Michae, agnoscentes vocem adulescentis Levitae declinaverant illuc dicentes ad eum: “ Quis te huc adduxit? Quid hic agis? Quam ob causam huc venire voluisti? ”.3 Poiché essi si trovavano proprio vicino alla casa di Mica, riconobbero la voce del giovane levita. Si fermarono allora alla casa e gli domandarono: "Chi ti ha condotto qua? Che fai qui e che interessi ci hai?".
4 Qui respondit eis: “ Haec et haec praestitit mihi Michas et me mercede conduxit, ut sim ei sacerdos ”.4 Quegli narrò loro tutto ciò che gli aveva fatto Mica, come Mica lo avesse preso al suo servizio e come ora egli facesse a Mica da sacerdote.
5 Rogaveruntque eum, ut consuleret Deum, ut scire possent an prospero itinere pergerent, et res haberet effectum.5 Essi gli chiesero allora che interrogasse Dio, per sapere se la loro missione avrebbe avuto buon esito.
6 Qui respondit eis: “ Ite cum pace; Dominus respicit viam vestram et iter, quo pergitis ”.
6 Rispose loro il sacerdote: "Andate tranquilli, ché il Signore è favorevole alla vostra missione".
7 Euntes itaque quinque viri venerunt Lais videruntque populum habitantem in ea absque ullo timore iuxta Sidoniorum consuetudinem, securum et quietum, nullo eis penitus resistente, magnarumque opum et procul a Sidoniis neque in societate cum Syria.
7 Proseguendo il loro viaggio, i cinque uomini giunsero a Lais, dove trovarono un popolo che viveva in pace sicura, secondo il costume dei Sidoni che sono pacifici e si sentono sicuri; in quella terra non mancava nulla, anzi era molto ricca. Inoltre Lais era lontana da Sidone e i suoi abitanti non avevano relazione con Aram.
8 Reversique ad fratres suos in Saraa et Esthaol et quid egissent sciscitantibus, responderunt:8 Gli esploratori tornarono a Zorea e a Estaol, alla loro gente, che si informò come fosse andata la spedizione.
9 “ Surgite, et ascendamus adversus eos. Vidimus enim terram valde opulentam et uberem, et vos neglegetis? Nolite cessare; eamus et possideamus eam.9 Risposero: "Muovetevi, perché assaliremo quella gente: noi siamo andati e abbiamo percorso la regione fino a Lais e abbiamo trovato un popolo che viveva in pace sicura, secondo il costume dei Sidoni; sono molto lontani da Sidone e non hanno relazione con Aram. Muovetevi, perché assaliremo quella gente: abbiamo visto che si tratta di una terra molto buona. E voi ve ne state inerti! Basta con questa pigrizia che non vi fa muovere per andare a conquistare la regione!
10 Intrabimus ad securos in regionem latissimam; tradetque nobis Deus locum, in quo nullius rei est penuria eorum, quae sunt in terra ”.
10 Quando arriverete troverete un popolo pacifico e una regione vasta. Dio la darà, ne siamo sicuri, nelle vostre mani: è un luogo in cui non manca nulla di quanto ci può essere sulla terra!".
11 Profecti igitur sunt de cognatione Dan, de Saraa et Esthaol, sescenti viri accincti armis bellicis.11 Così una parte della tribù di Dan si mosse di lì, da Zorea e da Estaol: seicento uomini con le armi alla cintura.
12 Ascendentesque castrametati sunt in Cariathiarim Iudae, qui locus ex eo tempore Castrorum Dan nomen accepit et est post tergum Cariathiarim.12 Essi mossero verso nord e si accamparono a Kiriat-Iearim, nel territorio di Giuda. Perciò quel luogo fu chiamato campo di Dan, nome che mantiene anche oggi e si trova ad ovest di Kiriat-Iearim.
13 Inde transierunt in montem Ephraim.
Cumque venissent usque ad domum Michae,
13 Di lì raggiunsero la montagna di Efraim e si fermarono alla casa di Mica.
14 dixerunt quinque viri, qui prius missi fuerant ad considerandam terram Lais, fratribus suis: “ Nostis quod in domibus istis sit ephod et theraphim et sculptile atque conflatile? Videte quid vobis placeat, ut faciatis ”.14 Qui quei cinque uomini che erano stati ad esplorare la regione si rivolsero ai loro fratelli dicendo: "Lo sapete che in quelle case ci sono efod e terafim e una statua di metallo? Ora sapete quel che dovete fare".
15 Et, cum paululum declinassent, ingressi sunt domum adulescentis Levitae, domum Michae, salutaveruntque eum verbis pacificis.15 Si fermarono alla casa dove abitava il giovane levita, la casa di Mica: entrati, salutarono il levita,
16 Sescenti autem viri, ita ut erant armati, stabant ante ostium.16 mentre i seicento uomini con le armi alla cintura si ponevano davanti alla porta.
17 At illi, qui ingressi fuerant domum iuvenis, sculptile et ephod et theraphim atque conflatile tulerunt; et sacerdos stabat ante ostium et sescenti viri armati.17 Intanto i cinque uomini che erano stati ad esplorare la regione, dopo essere entrati, presero la statua di metallo, l'efod e i terafim. Il sacerdote si pose allora davanti alla porta e vi trovò i seicento uomini con le armi alla cintura.
18 Tulerunt igitur, qui intraverant domum, sculptile, ephod et theraphim atque conflatile. Quibus dixit sacerdos: “ Quid facitis? ”.18 Anche questi, entrati nella casa di Mica, si dettero a portar via la statua, l'efod e i terafim. Il sacerdote disse loro: "Che state facendo?".
19 Cui responderunt: “ Tace et pone digitum super os tuum venique nobiscum, ut habeamus te patrem et sacerdotem. Quid tibi melius est, ut sis sacerdos in domo unius viri, an in una tribu et familia in Israel? ”.19 Ma quelli gli risposero: "Sta' zitto! Mettiti una mano sulla bocca e vieni con noi, ché sarai per noi come un padre e un sacerdote. E' meglio per te essere il sacerdote di un uomo solo o essere il sacerdote di un'intera tribù di Israele?".
20 Et gavisus est sacerdos tulitque ephod et theraphim ac sculptile et profectus est in medio populi.
20 Il sacerdote si sentì lusingato: prese perciò l'efod e i terafim e la statua e si unì a quella gente.
21 Qui cum pergerent et ante se ire fecissent parvulos et iumenta et omne, quod erat pretiosum,21 Essi si rimisero in cammino verso la loro mèta, ponendo in testa alla colonna le donne, i bambini, il bestiame e il bagaglio.
22 iamque a domo Michae essent procul, viri, qui habitabant in aedibus prope domum Michae, convocati secuti sunt filios Dan22 Si erano già allontanati dalla casa di Mica quando gli uomini che abitavano nelle case vicine a quella di Mica si riunirono in armi, per inseguire quelli di Dan.
23 et post tergum clamare coeperunt. Qui cum respexissent, dixerunt ad Micham: “ Quid tibi vis? Cur concurritis? ”.23 Li chiamarono ad alta voce e li fecero volgere, ma quelli dissero a Mica: "Che ti prende, a gridare così?".
24 Qui respondit: “ Deos meos, quos mihi feci, tulistis, et sacerdotem et omnia, quae habeo, et dicitis: “Quid tibi est?” ”.24 Egli rispose: "Mi avete portato via il dio che mi ero fatto e il sacerdote, e che cosa mi vorreste portar via ancora? E mi domandate anche perché me la prendo?".
25 Dixeruntque ei filii Dan: “ Cave, ne ultra loquaris ad nos, et irruant in te viri animo concitati, et ipse cum omni domo tua pereas ”.25 Ma quelli di Dan gli risposero: "Non ci far più sentire la tua voce, perché uomini esasperati non abbiano a piombare addosso a te e ai tuoi: così perderesti anche la vita, tu e i tuoi!".
26 Et sic, coepto itinere, perrexerunt. Videns autem Michas quod fortiores se essent, reversus est in domum suam.
26 I Daniti ripresero la loro via e Mica, che si era reso conto come quelli fossero più forti di lui, tornò a casa sua.
27 Sescenti autem viri tulerunt, quod Michas fecerat, et sacerdotem eius veneruntque in Lais ad populum quiescentem atque securum et percusserunt eos in ore gladii urbemque incendio tradiderunt,27 I Daniti si presero, dunque, ciò che Mica si era fatto e il suo sacerdote. Giunti a Lais, trovarono quel popolo pacifico e che si sentiva sicuro: lo passarono a fil di spada e dettero alle fiamme la città.
28 nullo penitus ferente praesidium, eo quod procul habitarent a Sidone neque cum Syria haberent quidquam societatis ac negotii.
Erat autem civitas sita in regione Rohob; quam rursum exstruentes habitaverunt in ea,
28 Non c'era nessuno che portasse loro soccorso, perché Lais era lontana da Sidone e i suoi abitanti non avevano relazioni con Aram. Lais era situata nella valle che conduce a Bet-Recob. I Daniti, ricostruita la città, vi abitarono,
29 vocato nomine civitatis Dan iuxta vocabulum patris sui, quem genuerat Israel, quae prius Lais dicebatur.29 chiamandola Dan, dal nome Dan del loro progenitore, uno dei figli di Israele; prima la città si chiamava Lais.
30 Posueruntque sibi sculptile; et Ionathan filius Gersam filii Moysi ac filii eius sacerdotes erant in tribu Dan usque ad diem captivitatis terrae;30 I Daniti si eressero qui l'idolo e Gionata, figlio di Ghersom, figlio di Mosè, e quindi i suoi discendenti furono sacerdoti della tribù di Dan fino al giorno della deportazione dalla terra.
31 mansitque apud eos idolum Michae omni tempore, quo fuit domus Dei in Silo.
31 Essi si eressero l'idolo che si era fatto Mica, che rimase in quel luogo per tutto il tempo in cui la casa di Dio fu in Silo.