Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Seconda lettera di Pietro 1


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NOVA VULGATABIBBIA MARTINI
1 Simon Petrus servus et apo stolus Iesu Christi his, qui coae qualem nobis sortiti sunt fidem in iustitia Dei nostri et salvatoris Iesu Christi:1 Simon Pietro, servo, e Apostolo di Gesù Cristo, a quegli, i quali pari alla nostra hanno avuto in sorte la fede con la giustizia del nostro Dio, e salvator Gesù Cristo.
2 gratia vobis et pax multiplicetur in cognitione Dei et Iesu Domini nostri.
2 Sia a voi moltiplicata la grazia, e la pace mediante la cognizione di Dio, e di Gesù Cristo Signor nostro:
3 Quomodo omnia nobis divinae virtutis suae ad vitam et pietatem donatae per cognitionem eius, qui vocavit nos propria gloria et virtute,3 Come avendoci la divina potenza di lui donate tutte quelle cose, che fanno alla vita, e alla pietà, per mezzo della cognizione di lui, il qual ci chiamò per la sua gloria, e virtù,
4 per quae pretiosa et maxima nobis promissa donata sunt, ut per haec efficiamini divinae consortes naturae, fugientes eam, quae in mundo est in concupiscentia, corruptionem;4 Per mezzo del quale feco a noi dono di grandissime, e preziose promesse: affinchè per queste diventaste partecipi della divina natura: fuggendo la corruzione, che è nel mondo per la concupiscenza.
5 et propter hoc ipsum curam omnem subinferentes ministrate in fide vestra virtutem, in virtute autem scientiam,5 Or voi con ogni sollecitudine adoperandovi, alla vostra fede unite la virtù, alla virtù la scienza,
6 in scientia autem continentiam, in continentia autem patientiam, in patientia autem pietatem,6 Alla scienza poi la temperanza, alla temperanza la pazienza, alla pazienza la pietà,
7 in pietate autem amorem fraternitatis, in amore autem fraternitatis caritatem.7 Alla pietà l'amore fraterno, all'amore fraterno la carità.
8 Haec enim vobis, cum adsint et abundent, non vacuos nec sine fructu vos constituunt in Domini nostri Iesu Christi cognitionem;8 Imperocché ove queste cose siano con voi, e vadano augumentandosi, non lascieranno vuoto, e infruttifero in voi il conoscimento del Signor nostro Gesù Cristo.
9 cui enim non praesto sunt haec, caecus est et nihil procul cernens, oblivionem accipiens purgationis veterum suorum delictorum.9 Imperocché chi tali cose non ha, egli è cieco, e va a tastoni, e si dimentica di essere stato mondato da' suoi antichi peccati.
10 Quapropter, fratres, magis satagite, ut firmam vestram vocationem et electionem faciatis. Haec enim facientes non offendetis aliquando;10 Per la qual cosa, o fratelli, vie più studiatevi di certa rendere la vocazione, ed elezione vostra per mezzo delle buone opere: imperocché così facendo, non peccherete giammai.
11 sic enim abundanter ministrabitur vobis introitus in aeternum regnum Domini nostri et salvatoris Iesu Christi.
11 Imperocché così saravvi dato ampio l'ingresso nel regno eterno del Signor nostro, e Salvator Gesù Cristo.
12 Propter quod incipiam vos semper commonere de his, et quidem scientes et confirmatos in praesenti veritate.12 Per la qual cosa non trascurerò di ammonirvi intorno a tali cose; benché istruiti, e confermati nella presente verità.
13 Iustum autem arbitror, quamdiu sum in hoc tabernaculo, suscitare vos in commonitione,13 Ma io credo ben fatto, che sino a tanto ch'io sono in questo tabernacolo, vi risvegli con le ammonizioni:
14 certus quod velox est depositio tabernaculi mei, secundum quod et Dominus noster Iesus Christus significavit mihi;14 Essend'io sicuro, che ben presto deporrò il mio tabernacolo, secondo quello, che l'istesso Signor nostro Gesù Cristo ha a me fatto intendere.
15 dabo autem operam et frequenter habere vos post obitum meum, ut horum memoriam faciatis.
15 Ma farò sì, che ancor dopo la mia morte abbiate voi onde far sovente commemorazione di tali cose.
16 Non enim captiosas fabulas secuti notam fecimus vobis Domini nostri Iesu Christi virtutem et adventum, sed speculatores facti illius magnitudinis.16 Imperocché non per aver noi dato retta ad argute favole, vi abbiamo esposta la virtù, e la venuta del Signor nostro Gesù Cristo: ma per essere stati spettatori della grandezza di lui.
17 Accipiens enim a Deo Patre honorem et gloriam, voce prolata ad eum huiuscemodi a magnifica gloria: “ Filius meus, dilectus meus hic est, in quo ego mihi complacui ”;17 Imperocché ricevette egli onore, e gloria da Dio Padre, essendo discesa a lui dalla maestosa gloria quella voce: questo è il mio Figliuolo diletto, in cui mi son compiacciuto, ascoltatelo.
18 et hanc vocem nos audivimus de caelo prolatam, cum essemus cum ipso in monte sancto.18 E questa voce procedente dal cielo la udimmo noi, mentre eravamo con lui sul monte santo.
19 Et habemus firmiorem propheticum sermonem, cui bene facitis attendentes quasi lucernae lucenti in caliginoso loco, donec dies illucescat, et lucifer oriatur in cordibus vestris,19 Ma abbiamo più fermo il parlar de' profeti, a cui ben fate in prestan dovi attenzione come ad una lucerna, la quale in luogo oscuro risplenda, sino a tanto che spunti il giorno, e la stella del mattino nasca ne' vostri cuori:
20 hoc primum intellegentes quod omnis prophetia Scripturae propria interpretatione non fit;20 Ponendo mente principalmente a questo, che nissuna profezia della scrittura è di privata interpretazione.
21 non enim voluntate humana prolata est prophetia aliquando, sed a Spiritu Sancto ducti locuti sunt a Deo homines.
21 Imperocché non per umano volere fu portato una volta la profezia: ma ispirati dallo Spirito santo, parlarono i santi uomini di Dio.