Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Lettera ai Galati 2


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NOVA VULGATADIODATI
1 Deinde post annos quattuor decim, iterum ascendi Hieroso lymam cumBarnaba, assumpto et Tito;1 Poi, in capo a quattordici anni, io salii di nuovo in Gerusalemme, con Barnaba, avendo preso meco ancora Tito.
2 ascendi autem secundum revelationem; et contuli cumillis evangelium, quod praedico in gentibus, seorsum autem his, quiobservabantur, ne forte in vacuum currerem aut cucurrissem.2 Or vi salii per rivelazione; e narrai a que’ di Gerusalemme l’evangelo che io predico fra i Gentili; e in particolare, a coloro che sono in maggiore stima; acciocchè in alcuna maniera io non corressi, o non fossi corso in vano.
3 Sed neque Titus,qui mecum erat, cum esset Graecus, compulsus est circumcidi.3 Ma, non pur Tito, ch’era meco, essendo Greco, fu costretto d’essere circonciso.
4 Sed proptersubintroductos falsos fratres, qui subintroierunt explorare libertatem nostram,quam habemus in Christo Iesu, ut nos in servitutem redigerent;4 E ciò, per i falsi fratelli, intromessi sotto mano, i quali erano sottentrati per ispiar la nostra libertà, che noi abbiamo in Cristo Gesù, affin di metterci in servitù.
5 quibus neque adhoram cessimus subicientes nos, ut veritas evangelii permaneat apud vos.
5 A’ quali non cedemmo per soggezione pur un momento; acciocchè la verità dell’evangelo dimorasse ferma fra voi.
6 Ab his autem, qui videbantur esse aliquid — quales aliquando fuerint, nihilmea interest; Deus personam hominis non accipit — mihi enim, quiobservabantur, nihil contulerunt,6 Ma non ricevei nulla da coloro che son reputati essere qualche cosa; quali già sieno stati niente m’importa; Iddio non ha riguardo alla qualità d’alcun uomo; perciocchè quelli che sono in maggiore stima non mi sopraggiunsero nulla.
7 sed e contra, cum vidissent quod creditumest mihi evangelium praeputii, sicut Petro circumcisionis7 Anzi, in contrario, avendo veduto che m’era stato commesso l’evangelo dell’incirconcisione, come a Pietro quel della circoncisione
8 — qui enimoperatus est Petro in apostolatum circumcisionis, operatus est et mihi intergentes —8 perciocchè colui che avea potentemente operato in Pietro per l’apostolato della circoncisione, avea eziandio potentemente operato in me inverso i Gentili,
9 et cum cognovissent gratiam, quae data est mihi, Iacobus et Cephaset Ioannes, qui videbantur columnae esse, dexteras dederunt mihi et Barnabaecommunionis, ut nos in gentes, ipsi autem in circumcisionem;9 e Giacomo, e Cefa, e Giovanni, che son reputati esser colonne, avendo conosciuta la grazia che m’era stata data, diedero a me, ed a Barnaba, la mano di società; acciocchè noi andassimo a’ Gentili, ed essi alla circoncisione.
10 tantum utpauperum memores essemus, quod etiam sollicitus fui hoc ipsum facere.
10 Sol ci raccomandarono che ci ricordassimo de’ poveri; e ciò eziandio mi sono studiato di fare
11 Cum autem venisset Cephas Antiochiam, in faciem ei restiti, quiareprehensibilis erat.11 Ora, quando Pietro fu venuto in Antiochia, io gli resistei in faccia; poichè egli era da riprendere.
12 Prius enim quam venirent quidam ab Iacobo, cum gentibuscomedebat; cum autem venissent, subtrahebat et segregabat se, timens eos, qui excircumcisione erant.12 Perciocchè, avanti che certi fosser venuti d’appresso a Giacomo, egli mangiava co’ Gentili; ma, quando coloro furon venuti, si sottrasse, e si separò, temendo quei della circoncisione.
13 Et simulationi eius consenserunt ceteri Iudaei, ita utet Barnabas simul abduceretur illorum simulatione.13 E gli altri Giudei s’infingevano anch’essi con lui; talchè eziandio Barnaba era insieme trasportato per la loro simulazione.
14 Sed cum vidissem quod nonrecte ambularent ad veritatem evangelii, dixi Cephae coram omnibus: “ Si tu,cum Iudaeus sis, gentiliter et non Iudaice vivis, quomodo gentes cogisiudaizare? ”.14 Ma, quando io vidi che non camminavano di piè diritto, secondo la verità dell’evangelo, io dissi a Pietro, in presenza di tutti: Se tu, essendo Giudeo, vivi alla gentile, e non alla giudaica, perchè costringi i Gentili a giudaizzare?
15 Nos natura Iudaei et non ex gentibus peccatores,15 Noi, di nascita Giudei, e non peccatori d’infra i Gentili,
16 scientesautem quod non iustificatur homo ex operibus legis, nisi per fidem Iesu Christi,et nos in Christum Iesum credidimus, ut iustificemur ex fide Christi et non exoperibus legis, quoniam ex operibus legis non iustificabitur omnis caro.
16 sapendo che l’uomo non è giustificato per le opere della legge, ma per la fede di Gesù Cristo, abbiamo ancora noi creduto in Cristo Gesù, acciocchè fossimo giustificati per la fede di Cristo, e non per le opere della legge; perciocchè niuna carne sarà giustificata per le opere della legge.
17 Quodsi quaerentes iustificari in Christo, inventi sumus et ipsi peccatores,numquid Christus peccati minister est? Absit!17 Or se, cercando d’esser giustificati in Cristo, siam trovati ancor noi peccatori, è pur Cristo ministro del peccato? Così non sia.
18 Si enim, quae destruxi, haeciterum aedifico, praevaricatorem me constituo.18 Perciocchè, se io edifico di nuovo le cose che ho distrutte, io costituisco me stesso trasgressore.
19 Ego enim per legem legimortuus sum, ut Deo vivam. Christo confixus sum cruci;19 Poichè per una legge io son morto ad un’altra legge, acciocchè io viva a Dio.
20 vivo autem iam nonego, vivit vero in me Christus; quod autem nunc vivo in carne, in fide vivoFilii Dei, qui dilexit me et tradidit seipsum pro me.20 Io son crocifisso con Cristo; e vivo, non più io, ma Cristo vive in me; e ciò che ora vivo nella carne, vivo nella fede del Figliuol di Dio, che mi ha amato, e ha dato sè stesso per me.
21 Non irritam faciogratiam Dei; si enim per legem iustitia, ergo Christus gratis mortuus est.
21 Io non annullo la grazia di Dio; perciocchè, se la giustizia è per la legge, Cristo dunque è morto in vano