Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Michea 1


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NOVA VULGATABIBBIA TINTORI
1 Verbum Domini, quod factum est ad Michaeam Morasthiten in diebus Ioatham,Achaz, Ezechiae regum Iudae, quod vidit super Samariam et Ierusalem.
1 Parola del Signore indirizzata a Michea Morastite, al tempo di Ioatan, d'Acaz e d'Ezechia, re di Giuda, visione sopra Samaria e Gerusalemme.
2 Audite, populi omnes,
et attendat terra et plenitudo eius;
et sit Dominus Deus vobis in testem,
Dominus de templo sancto suo.
2 Ascoltate, popoli tutti quanti; stia attenta la terra e ciò che la riempie: il Signore Dio sia testimone contro di voi, il Signore dal suo tempio santo.
3 Quia ecce Dominus egreditur de loco suo
et descendet et calcabit
super excelsa terrae;
3 Ecco il Signore uscirà dalla sua dimora, scenderà a calpestare le altezze della terra.
4 et liquescent montes subtus eum,
et valles scindentur
sicut cera a facie ignis,
sicut aquae, quae decurrunt in praeceps.
4 Le montagne si squaglieranno sotto di lui, le valli si struggeranno come cera al fuoco, come acque che precipitano.
5 In scelere Iacob omne istud
et in peccatis domus Israel.
Quod scelus Iacob?
Nonne Samaria?
Et quae excelsa Iudae?
Nonne Ierusalem?
5 Tutto questo per la scelleraggine di Giacobbe, per i peccati della casa d'Israele. È qual'è il delitto di Giacobbe? non è Samaria? E quali sono gli alti luoghi di Giuda? non è Gerusalemme?
6 Et ponam Samariam in acervum lapidum,
in agrum, ubi plantatur vinea;
et detraham in vallem lapides eius
et fundamenta eius revelabo.
6 Ma io ridurrò Samaria com'un mucchio di pietre in un campo, un luogo per piantare la vigna, farò precipitare le sue pietre nella valle, metterò a nudo i suoi fondamenti.
7 Et omnia sculptilia eius concidentur,
et omnes mercedes eius comburentur igne,
et omnia idola eius ponam in perditionem,
quia de mercedibus meretricis congregata sunt
et usque ad mercedem meretricis revertentur.
7 Tutte le sue statue saranno spezzate, tutti i suoi doni saran gettati alle fiamme; manderò in perdizione tutti i suoi idoli; sono stati ammassati con mercedi di meretrice, e torneranno ad essere paga di meretrice.
8 Super hoc plangam et ululabo;
vadam spoliatus et nudus,
faciam planctum velut thoum
et luctum quasi struthionum,
8 Per questo, io piangerò e urlerò, andrò spogliato e nudo, emetterò lamenti come quelli dei dragoni e dei gridi lugubri come quelli degli struzzi;
9 quia desperata est plaga eius,
quia venit usque ad Iudam,
tetigit portam populi mei
usque ad Ierusalem.
9 perchè la sua piaga è disperata e si è stesa fino a Giuda, è arrivata fino alla porta del mio popolo, fino a Gerusalemme.
10 In Geth nolite annuntiare,
lacrimis ne ploretis,
in Bethleaphra in pulvere volutamini.
10 Non lo fate sapere in Get, non piangete con tante lacrime, nella casa della polvere copritevi di polvere.
11 Et transite vobis, habitatores Saphir,
confusi ignominia;
non sunt egressi habitatores Saanan.
Planctus Bethesel
auferet a vobis mansionem suam.
11 Passate confusi dalla vergogna, abitanti della Bella Città, non è uscita quella che abita sul confine, la casa vicina, che stette per sè, prenderà il pianto da voi.
12 Profecto trement de bono
habitatores Maroth,
quia descendit malum a Domino
in portam Ierusalem.
12 Quella che abita nelle amarezze è stata impotente nel bene, perchè il male è disceso dal Signore alla porta di Gerusalemme.
13 Iungite quadrigae equos, habitatores Lachis;
principium peccati est filiae Sion,
quia in te inventa sunt scelera Israel.
13 Il rumore dei cocchi farà stupire gli abitantidi Làchis, essa fu il principio del peccato per la figlia di Sion; cosi in te si son trovate le scelleraggini d'Israele.
14 Propterea dabis dimissionem
super Moresethgeth.
Domus Achzib in deceptionem
regibus Israel.
14 Per questo essa spedirà degli emissari al possesso di Get, casa di menzogna, per ingannare i re d'Israele.
15 Adhuc expugnatorem adducam tibi,
quae habitas in Maresa;
usque Odollam veniet
gloria Israel.
15 Io ti condurrò un altro padrone, o abitatrice di Maresa, fino a Odollam arriverà la gloria d'Israele.
16 Decalvare et tondere
super filios deliciarum tuarum;
dilata calvitium tuum sicut aquila, quoniam captivi ducti sunt ex te.
16 Strappati i capelli e tosati per i figli delle tue delizie, allarga la tua calvizie come l'aquila, perchè essi son menati schiavi lungi da te.