Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Maccabei 8


font
NOVA VULGATALA SACRA BIBBIA
1 Iudas vero Maccabaeus et, qui cum illo erant, introeuntes la tenter incastella convocabant cognatos; et eos, qui permanserunt in Iudaismo, assumentes,collegerunt circiter sex milia virorum.1 Ora Giuda Maccabeo e i suoi compagni, introducendosi segretamente nei villaggi, chiamavano a sé i parenti e, raccolti quanti erano restati fermi nel giudaismo, formarono un gruppo di circa seimila persone.
2 Et invocabant Dominum, ut respiceretin populum, qui ab omnibus calcabatur; et misereretur templo, quodcontaminabatur ab impiis;2 Supplicavano il Signore di riguardare il popolo da tutti calpestato, di aver pietà del tempio profanato dagli uomini empi,
3 et misereretur etiam pereunti civitati et incipientisolo complanari et vocem sanguinis ad se clamantis exaudiret;3 d'aver compassione anche della città in rovina e prossima ad essere spianata, d'ascoltare il sangue che gridava verso di lui,
4 memorareturquoque iniquas mortes parvulorum innocentum et blasphemias nomini suo illatas etindignaretur super his.4 di ricordarsi del massacro iniquo degli innocenti bambini e di far vendetta delle bestemmie lanciate contro il suo nome.
5 At Maccabaeus, congregata multitudine, intolerabilisiam gentibus efficiebatur, ira Domini in misericordiam conversa.5 Organizzato il gruppo, Giuda era ormai irresistibile per i gentili, poiché l'ira di Dio si era cambiata in misericordia.
6 Et civitateset castella superveniens improvisus succendebat et opportuna loca occupans nonpaucos hostium in fugam convertens,6 Giungendo all'improvviso, incendiava città e villaggi, occupava posizioni favorevoli e metteva in fuga non pochi nemici.
7 maxime noctes in huiusmodi excursuscooperantes captabat. Et fama virtutis eius ubique diffundebatur.
7 Per queste incursioni egli sceglieva soprattutto la complicità della notte. La fama della sua bravura, intanto, si diffondeva dappertutto.
8 Videns autem Philippus paulatim virum ad profectum venire ac frequentius inprosperitatibus procedere, ad Ptolemaeum ducem Coelesyriae et Phoenicisscripsit, ut auxilium ferret regis negotiis.8 Filippo, vedendo che quest'uomo a poco a poco andava progredendo e che riportava successi sempre più frequenti, scrisse a Tolomeo, stratega della Celesiria e della Fenicia, di venirgli in aiuto per gli affari del re.
9 At ille velociter sumpsitNicanorem Patrocli de primoribus amicis et misit, datis ei de permixtis gentibusarmatis non minus viginti milibus, ut universum Iudaeorum genus deleret;adiunxit autem ei et Gorgiam virum militarem et in bellicis rebus expertum.9 Costui scelse subito Nicànore, figlio di Patroclo e uno dei primi amici del re, e postolo al comando di non meno di ventimila uomini di ogni nazione, lo inviò a sterminare tutta la razza dei Giudei. A lui associò pure Gorgia, stratega di professione, che aveva esperienza di cose di guerra.
10 Constituit autem Nicanor, ut regi tributum, quod Romanis erat dandum, duo miliatalentorum de captivitate Iudaeorum suppleret;10 Nicànore si era proposto di ricavare dalla vendita dei Giudei fatti schiavi la somma di duemila talenti per il tributo che il re doveva ai Romani.
11 statimque ad maritimascivitates misit convocans ad coemptionem Iudaicorum mancipiorum, promittens senonaginta mancipia talento distracturum, non exspectans vindictam, quae eum abOmnipotente esset consecutura.11 Perciò inviò subito nelle città del litorale l'invito a comprare schiavi giudei, promettendo di cederne novanta per un talento, non aspettandosi che la giustizia dell'Onnipotente stesse per raggiungerlo.
12 Iudas autem, ubi comperit de Nicanorisadventu, indicavit his, qui secum erant, exercitus praesentiam.12 La notizia della spedizione di Nicànore pervenne a Giuda; ma quando questi comunicò ai suoi compagni l'avvicinarsi dell'esercito,
13 Ex quibusquidam formidantes et non credentes Dei iustitiae in fugam vertebantur et inalios locos seipsos transferebant;13 quelli che avevano paura e quelli che non confidavano nella giustizia di Dio cercarono scampo altrove e si allontanarono;
14 alii vero omnia, quae eis supererant,vendebant simulque Dominum deprecabantur, ut eriperet eos, qui ab impioNicanore, prius quam comminus venirent, venumdati essent:14 gli altri, invece, vendevano quanto era loro rimasto e al medesimo tempo pregavano il Signore di liberare quelli che dall'empio Nicànore erano stati venduti già prima dello scontro:
15 et si non proptereos, sed tamen propter testamenta ad patres eorum et propter invocationem sanctiet magnifici nominis eius super ipsos.15 se non per loro stessi, almeno per le alleanze con i loro padri e per l'invocazione del suo augusto e magnifico nome sopra di essi.
16 Convocatis autem Maccabaeus sexmilibus, qui cum ipso erant, rogabat ne ab hostibus perterrerentur nequemetuerent inique venientium adversum se gentium multitudinem, sed fortitercontenderent,16 Il Maccabeo, allora, radunati i suoi in numero di seimila, li esortava a non spaventarsi davanti ai nemici e a non temere la moltitudine dei gentili che ingiustamente li aggredivano, ma a combattere eroicamente,
17 ante oculos habentes contumeliam, quae in locum sanctum ab hisiniuste esset consummata, itemque et ludibrio habitae civitatis iniuriam, adhucetiam veterum instituta convulsa.17 tenendo davanti agli occhi l'oltraggio da essi compiuto ingiustamente contro il santo luogo, l'ingiuria della città vilipesa e l'abolizione dell'ordinamento politico degli antenati.
18 “ Nam illi quidem armis confidunt, ait,simul et audacia; nos autem in omnipotente Deo, qui potest et venientes adversumnos et universum mundum uno nutu delere, confidimus ”.18 Disse: "Quelli confidano nelle armi e nella loro audacia, noi invece confidiamo in Dio onnipotente, che può abbattere con un solo cenno quelli che marciano contro di noi e il mondo intero".
19 Cum autemadmonuisset eos et de auxiliis, quae facta sunt erga parentes, et de illo subSennacherib, ut centum octoginta quinque milia perierunt,19 Ricordò loro i soccorsi ricevuti dai loro antenati, soprattutto quello contro Sennàcherib, quando perirono centottantacinquemila uomini,
20 et de illo inBabilonia, in proelio quod eis adversus Galatas fuit, ut omnes ad rem venerunt,octo milia cum quattuor milibus Macedonum — Macedonibus haesitantibus, ipsiocto milia peremerunt centum viginti milia propter auxilium illis datum de caeloet beneficia plurima consecuti sunt C;20 e la battaglia che ebbe luogo in Babilonia contro i Galati, quando ottomila Giudei con quattromila Macedoni si gettarono tutti nel combattimento, ma essendosi poi i Macedoni trovati in difficoltà, gli ottomila annientarono centoventimila nemici, con l'aiuto loro venuto dal cielo, riportandone un grande vantaggio.
21 quibus verbis cum eos constanteseffecisset et paratos pro legibus et patria mori, in quattuor quasdam partesexercitum divisit.21 Resili in questo modo audaci e pronti a morire per le leggi e per la patria, divise in qualche modo l'esercito in quattro parti,
22 Constitutis itaque fratribus suis ducibus uniuscuiusqueordinis, Simone et Iosepho et Ionatha, subiectis unicuique millenis etquingentenis,22 ponendo a capo di ciascun corpo i suoi fratelli Simone, Giuseppe e Gionata, affidando a ciascuno di essi millecinquecento uomini.
23 insuper et Eleazaro, lecto sancto libro et dato signo adiutoriiDei, primae cohortis ipse ductor commisit cum Nicanore.23 Vi aggiunse ancora Eleazaro e quindi, letto il libro sacro e data la parola d'ordine "Aiuto di Dio", si mise egli stesso a capo del primo gruppo e si lanciò contro Nicànore.
24 Et facto sibiadiutore Omnipotente, interfecerunt super novem milia hostium, saucios autem etmembris debilitatos maiorem partem exercitus Nicanoris reddiderunt, omnes verofugere compulerunt.24 Fattosi l'Onnipotente loro alleato, uccisero più di novemila nemici, ferirono e mutilarono nelle membra la maggior parte dei soldati di Nicànore e costrinsero tutti alla fuga.
25 Pecunias autem eorum, qui ad emptionem illorumadvenerant, abstulerunt et, cum persecuti eos fuissent satis longe, reversi sunthora conclusi;25 S'impadronirono del denaro di coloro che erano venuti per comperarli; li inseguirono a lungo, ma poi, pressati dall'ora, tornarono indietro.
26 nam erat ante sabbatum, quam ob causam non perseveraveruntinsequentes eos.26 Si era, infatti, alla vigilia del sabato, e per questa ragione non si attardarono ad inseguirli.
27 Cum autem ipsorum arma collegissent spoliisque hostesexuissent, circa sabbatum versabantur impensius benedicentes et confitentesDomino, qui liberavit eos in isto die misericordiae initium constituens in eos.27 Raccolte le armi e prese le spoglie dei nemici, passarono il sabato benedicendo e lodando più che mai il Signore che li aveva salvati in tale giorno e aveva iniziato a usare misericordia con essi.
28 Post sabbatum vero debilitatis et viduis et orphanis portione de spoliisdata, residua ipsi cum pueris partiti sunt.28 Passato il sabato, distribuirono parte del bottino ai danneggiati, alle vedove e agli orfani, mentre essi e i loro figli si divisero il resto.
29 His itaque gestis et communifacta obsecratione, misericordem Dominum postulabant, ut in finem servis suisreconciliaretur.
29 Compiute queste cose, fecero una supplica in comune pregando il Signore misericordioso di riconciliarsi interamente con i suoi servi.
30 Et contendentes cum his, qui cum Timotheo et Bacchide erant, super vigintimilia eorum interfecerunt et munitiones excelsas facile obtinuerunt; et plurespraedas diviserunt, aequaliter seipsos participes cum debilitatis et orphanis etviduis, sed et senioribus facientes.30 In seguito, scontratisi con gli uomini di Timoteo e di Bàcchide, ne uccisero più di ventimila, s'impadronirono saldamente di alte fortezze e divisero l'abbondante bottino in parti uguali tra se stessi, i danneggiati, gli orfani, le vedove e anche i vecchi.
31 Et cum arma eorum diligentercollegissent, omnia composuerunt in locis opportunis; residua vero spoliaHierosolymam detulerunt.31 Poi, raccolte le armi e riposto diligentemente tutto in luoghi sicuri, trasportarono il resto del bottino a Gerusalemme.
32 Et phylarchen eorum, qui cum Timotheo erant,interfecerunt, virum scelestissimum, qui in multis Iudaeos afflixerat;32 Uccisero pure il filarca degli uomini di Timoteo, uomo scelleratissimo che aveva molto afflitto i Giudei;
33 et cumepinicia agerent in patria, eos, qui sacras ianuas incenderant, et Callisthenemsuccenderunt, qui in quoddam domicilium fugerat; et dignam pro impietatemercedem tulit.33 e mentre in patria celebravano la vittoria, diedero fuoco a quelli che avevano incendiato le porte sacre, compreso Callìstene che si era rifugiato in una casa e che così ricevette la giusta mercede della sua empietà.
34 Facinorosissimus autem Nicanor, qui mille negotiantes adIudaeorum venditionem adduxerat,34 Lo scelleratissimo Nicànore, che aveva condotto mille mercanti per la vendita dei Giudei,
35 humiliatus ab his, qui secundum ipsumexsistimabantur exigui esse, auxilio Domini, deposita veste gloriae, permediterranea fugitivi more solitarius effectus venit Antiochiam, super omniaprosperatus in interitu exercitus.35 umiliato, con l'aiuto del Signore, da coloro che da lui erano reputati un nulla, deposta la sua splendida veste e reso il suo aspetto selvaggio come quello di un fuggitivo, attraverso i campi giunse ad Antiochia, straordinariamente felice per la distruzione dell'esercito.
36 Et, qui Romanis promiserat se tributum decaptivitate Hierosolymorum redigere, praedicabat propugnatorem habere Iudaeos,et hoc modo invulnerabiles esse, eo quod sequerentur leges ab ipso constitutas.
36 Intanto colui che si era impegnato a pagare il tributo ai Romani con la vendita dei prigionieri di Gerusalemme, andava dicendo che i Giudei avevano un difensore e che gli stessi Giudei erano invulnerabili perché seguivano le leggi da lui stabilite.