Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Maccabei 13


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NOVA VULGATABIBBIA MARTINI
1 Anno centesimo quadrage simo nono his, qui erant cir ca Iudam, notumfactum est Antiochum Eupatorem venire cum multitudine adversus Iudaeam1 L'anno cento quarantanove Giuda intese come Antioco Eupatore veniva con gran gente contro i Giudei,
2 et cumeo Lysiam procuratorem et praepositum negotiorum, unumquemque habentem exercitumGraecum peditum centum decem milia et equitum quinque milia trecentos etelephantos viginti duos, currus autem cum falcibus trecentos.2 E con lui Lisia tutore, che aveva il maneggio degli affari, che avea seco cento dieci mila fanti, e cinque mila cavalli, e ventidue elefanti, e cocchi falcati trecento.
3 Commiscuit autemse illis et Menelaus et cum multa fallacia hortabatur Antiochum non pro patriaesalute, sed sperans se constitui in principatum.3 E si mischiò con essi anche Menelao, e con grande artifizio cercava di placare Antioco non perché amasse la salute della patria, ma sulla speranza di esser messo in possesso del principato.
4 Sed Rex regum suscitavitanimos Antiochi in peccatorem; et, suggerente Lysia hunc esse causam omniummalorum, iussit, ut est consuetudo in loco, adductum in Beroeam necari.4 Ma il Re de' regi voltò il cuore di Antioco contro quel peccatore, e avendogli Lisia rappresentato come quegli era la causa di tutti i mali, il re comandò, che lo prendessero, e lo facessero morire in quello stesso luogo secondo la loro consuetudine.
5 Eratautem in loco turris quinquaginta cubitorum, cineris plena, et machinam habebatvolubilem undique praecipitem in cinerem.5 Era nel luogo stesso una torre di cinquanta cubiti, piena tutta d'una gran massa di cenere: di li vedeasi (solo) il precipizio:
6 Illic reum sacrilegii vel quorundametiam aliorum malorum summitatem factum, omnes propellunt ad interitum.6 Ordinò, che di li quel sacrilego fosse gettato nella cenere, dandogli tutti la spinta per farlo perire.
7 Ettali lege praevaricatorem legis contigit mori, nec terram adeptum Menelaum.7 Con tal legge dovette morire il prevaricator della legge Menelao, senza che fosse seppellito nella terra.
8 Valde iuste: nam, quia multa erga aram delicta commisit, cuius ignis et ciniserat sanctus, ipse in cinere mortem reportavit.
8 E ciò molto giustamente; perocche avendo egli commessi molti delitti contro l'altare di Dio, il di cui fuoco, o la cenere son cose sante, fu egli condannato a morire nella cenere.
9 Sed rex mente efferatus veniebat, peiora quam quae sub patre suo facta erant,ostensurus Iudaeis.9 Ma il re veniva con animo furibondo per farsi conoscere a' Giudei più cattivo del padre suo.
10 Quibus Iudas cognitis, praecepit populo, ut die ac nocteDominum invocarent, si quando et alias etiam nunc adiuvaret eos,10 Le quali cose avendo sapute Giuda ordinò al popolo, che invocasse di e notte il Signore, affinchè come in tutte le altre occasioni, così adesso gli aiutasse:
11 quippe quilege et patria sanctoque templo in eo essent ut privarentur; ac populum, quinuper paululum respirasset, ne sineret blasphemis nationibus subdi.11 Come quelli, che temevano di aver a perdere e la legge, e la patria, è il tempio santo; e non permettesse, che restasse soggetto di nuovo alle bestemmiatrici nazioni quel popolo, che poco prima avea cominciato alcun poco a respirare.
12 Omnibusitaque simul idem facientibus et rogantibus misericordem Dominum cum fletu etieiuniis et prostratione per triduum sine intermissione, hortatus eos Iudaspraecepit adesse.12 E cosi avendo fatto tutti d'accordo, e implorata la misericordia del Signore, con lagrime, e digiuni, prostrati per terra per tre interi giorni, Giuda gli esortò a mettersi all'ordine.
13 Ipse vero seorsum cum senioribus cogitavit, prius quamregis exercitus invaderet Iudaeam et obtinerent civitatem, egressos resadiudicare auxilio Dei.13 Ed egli col parer de' seniori risolvè di uscire in campagna prima che il re si accostasse coll'esercito alla Giudea, e si rendesse padrone della città; e di rimettere al Signore l'esito dell'affare.
14 Dans itaque procurationem Creatori mundi, exhortatussuos, ut fortiter dimicarent usque ad mortem pro legibus, templo, civitate,patria, institutionibus, circa Modin exercitum constituit.14 Rassegnatosi adunque totalmente alle disposizioni di Dio Creatore dell'Universo, ed esortati i suoi a combattere virilmente, e a difendere sino alla morte le leggi, il tempio, la città, la patria, e i cittadini, si accampò coll'esercito vicino a Modin.
15 Cumque suisdedisset signum: “ Victoriam Dei ”, cum iuvenibus fortissimis electis, nocteaggressus castra adversus aulam regiam, interfecit viros ad duo milia etprimarium elephantorum una cum eo, qui intra habitaculum erat;15 E dato per segno a' suoi la vittoria di Dio, fatta una scelta della più robusta gioventù, assalì di notte tempo il quartiere del re, e uccise nel campo quattro mila uomini, e il più grande degli elefanti con quelli, che gli stavan sopra:
16 et postremometu ac perturbatione castra repleverunt, rebusque prospere gestis, abierunt.16 E riempiuti di terrore, e di scompiglio gli alloggiamenti, dopo sì felice impresa si ritirarono.
17 Die autem iam illucescente hoc factum erat, adiuvante eum Domini protectione.
17 E ciò fu fatto al primo spuntare del giorno, assistendoli Dio colla sua protezione.
18 Sed rex, accepto gustu audaciae Iudaeorum, artibus loca tentavit.18 Ma il re dopo aver fatto saggio dell'audacia de' Giudei, cercava con arte di impadronirsi de' posti scabrosi:
19 EtBethsuris, quae erat Iudaeorum praesidium munitum, castra admovebat; sedfugabatur, impingebat, minorabatur.19 E si accostò coll' esercito a Bethsura, la quale era una fortezza de' Giudei ben munita: ma era rispinto, trovava inciampi, scapitava.
20 His autem, qui intus erant, Iudasnecessaria mittebat.20 E Giuda mandava a que' di dentro ciò che lor bisognava.
21 Enuntiavit autem mysteria hostibus Rhodocus quidam deIudaico exercitu; qui requisitus, comprehensus est et conclusus.
21 Ma un certo Rhodoco nell'esercito de' Giudei faceva la spia a' nemici, ma fu cercato, e si trovò, e si messe in prigione.
22 Iterum rex sermonem habuit ad eos, qui erant in Bethsuris, dextram dedit,accepit, abiit;22 E il re parlamentò di nuovo con quelli, che erano in Bethsura, e data loro la sua parola, e ricevuta la loro, se n' andò:
23 commisit cum his, qui erant cum Iuda, superatus est; cognovitrebellasse Philippum Antiochiae, qui relictus erat super negotia, confusus est;Iudaeos deprecatus est, subditus est, iuravit de omnibus, quae iusta erant,reconciliatus est et obtulit sacrificium, honoravit templum et loco exhibuithumanitatem;23 Venne alle mani con Giuda, e fu vinto. Indi avendo saputo come si era ribellato Filippo lasciato in Antiochia al maneggio degli affari, perdutosi di animo si raccomandò a' Giudei, e si umiliò ad essi, e giurò tutto quello che parve giusto, e fatta la riconciliazione offerse sagrifizio, rendè onore al tempio, e gli fece dei doni:
24 Maccabaeum excepit, reliquit ducem a Ptolemaide usque adGerrenos Hegemonidem,24 Abbracciò Maccabeo, e lo fece governatore, e principe da Tolemaide fino ai Gerreni.
25 venit Ptolemaidam: graviter ferebant Ptolemensesamicitiae conventiones — indignabantur enim supra modum — voluerunt irritafacere pacta.25 Ma essendo Antioco arrivato a Tolemaide, quei cittadini erano molto malcontenti di quelle convenzioni, e di quella amicizia, con paura, che di dispetto non rompessero la confederazione.
26 Accessit Lysias ad tribunal, exposuit rationem congruenter,persuasit, sedavit, tranquillos fecit, regressus est Antiochiam. Hoc modo resgestae a rege, adventus et profectionis eius, processerunt.
26 Allora Lisia salì sulla tribuna, e avendo renduto conto dell'affare, calmò il popolo, e se ne tornò ad Antiochia. Tal ebbe fine il viaggio, e il ritorno del re.