Scrutatio

Giovedi, 2 maggio 2024 - Sant´ Atanasio ( Letture di oggi)

Abacuc 3


font
BIBBIA MARTINIDIODATI
1 Orazione di Habacuc Profeta per le ignoranze.1 L’orazione del profeta Abacuc, sopra Sighionot.
2 Udii, o Signore, il tuo annunzio, e ne ebbi timore. Signore, a quell'opra tua dà esistenza nel mezzo degli anni. Nel mezzo degli anni tu la farai manifesta: quando ti sarai adirato, ti ricorderai della misericordia.2 O SIGNORE, io ho udito ciò che tu mi hai fatto udire; Signore, timore mi ha occupato; Conserva viva l’opera tua in mezzo degli anni, In mezzo degli anni che tu ci hai notificati; Nell’ira, ricordati di aver pietà
3 Iddio verrà dall'Austro, e il santo dal monte di Pharan: La gloria di lui ricuopre i cieli, e delle sue lodi è ripiena la terra.3 Iddio venne già di Teman; E il Santo, dal monte di Paran; Sela; La sua gloria coperse i cieli, E la terra fu ripiena della sua lode.
4 Egli sarà splendente come la luce: nelle sue mani le corna: Ivi è ascosa la sua possanza.4 Ed egli avea intorno a sè uno splendore simile al sole, E de’ raggi a’ suoi lati; E quivi era il nascondimento della sua gloria.
5 Innanzi a lui anderà la morte, e il diavolo precederà i suoi passi.5 Davanti a lui camminava la pestilenza, E folgori uscivano dietro a lui.
6 Si stette, e misurò la terra. Mirò, e conquise le genti, e le vetuste montagne furono stritolate: Furon depressi i colli del mondo, allorché si messe in viaggio l'eterno.6 Egli si fermò, e misurò la terra; Egli riguardò, e rendette le genti fiacche; E i monti eterni furono scossi, E i colli antichi furono abbassati; Le andature eterne son sue.
7 Per ragion delle iniquità ho veduto le tende dell'Etiopia, e sconvolti i padiglioni di Madian.7 Io ho veduto che le tende di Cusan, I padiglioni del paese di Madian, Tremarono di affanno.
8 Forse contro le onde se' tu adirato, o Signore? o i tuoi furori son contro i flutti? o contro del mare si rivolge il tuo sdegno? Tu, che monti su' tuoi cavalli, e la tua quadriga è salvazione.8 Il Signore s’era egli adirato contro a’ fiumi? Era il tuo cruccio contro alle fiumane? Era la tua indegnazione contro al mare? Quando tu cavalcavi sopra i tuoi cavalli, I tuoi carri erano salvazione.
9 Tu metterai fuora risolutamente il tuo arco, secondo i giuramenti fatti a quelle tribù: Tu dividerai i fiumi della terra:9 Il tuo arco fu tratto fuori, Il tuo parlare era esecrazioni, e dardi Sela. Tu fendesti la terra in fiumi;
10 Te videro le montagne, e tremarono; le gonfie fiumane si ritirarono; Gli abissi alzaron le voci loro, il profondo mare stese sue mani.10 I monti ti videro, e tremarono; Una piena d’acque passò; L’abisso diede la sua voce, Egli levò in alto le sue mani.
11 Il sole, e la luna si stettero ai loro posti: se n'anderanno quelli al chiarore di tue saette, al lampeggiare dell'asta tua folgoreggiante.11 Il sole e la luna si fermarono nel loro abitacolo; Ei si camminò alla luce delle tue saette, Allo splendor del folgorar della tua lancia.
12 Tu fremente conculcherai la terra, e nel tuo furore renderai stupide le nazioni.12 Tu camminasti sopra la terra con indegnazione, Tu trebbiasti le genti con ira.
13 Ti movesti per salvare il tuo popolo, per salvarlo tu col tuo Cristo. Percuotesti il capo della casa dell'empio, discopristi i fondamenti di lei da imo a sommo.13 Tu uscisti fuori in salute del tuo popolo, In salute sua col tuo Unto; Tu trafiggesti il capo della casa dell’empio, Spianandola da cima a fondo. Sela.
14 Maledicesti il suo scettro, il capo de' suoi guerrieri, che venivan qual turbine per isperdermi. La loro burbanza come di chi si divora il povero nascostamente.14 Tu trafiggesti, co’ suoi dardi stessi, il capo delle villate di esso; Essi venivano a guisa di turbo, per dissiparmi; Il lor trionfo era come di genti apparecchiate a divorare il povero di nascosto.
15 Facesti strada nel mare a' tuoi cavalli, per mezzo al fango delle acque profonde.15 Tu camminasti co’ tuoi cavalli sopra il mare, Sopra il mucchio delle grandi acque
16 Udii, e le mie viscere si commossero: a tal voce tremarono le mie labbra. Entri la putredine nelle mie ossa, e pulluli dentro di me; Perchè io abbia riposo nel giorno della tribolazione, e vada ad unirmi al nostro popolo accinto.16 Or io ho udito, e le mie viscere si sono commosse, Le mie labbra han tremato a quella voce, Un tarlo mi è entrato nelle ossa, Io son tutto spaventato in me stesso; Come avrei io riposo nel giorno della distretta, Quando colui che darà il guasto al popolo salirà contro a lui?
17 Perocché il fico non fiorirà, e la vigna non butterà: L'ulivo non manterrà fede col frutto, e le campagne non daranno da mangiare: Saran rapite dall'ovile le pecore, e le stalle saran senza armenti.17 Perciocchè il fico non germoglierà, E non vi sarà frutto alcuno nelle viti; La rendita dell’ulivo fallirà, E i campi non produrranno cibo; Le gregge verranno meno nelle mandre, E non vi saranno più buoi nelle stalle.
18 Ma io mi rallegrerò nel Signore, ed esulterò in Dio, mio Gesù.18 Ma pure, io trionferò nel Signore, Io festeggerò nell’Iddio della mia salute.
19 Il Signore Dio, mia fortezza: ed egli mi darà piedi come di cervo,
Ed ei vincitore agli eccelsi luoghi miei mi condurrà cantante dei salmi.
19 Il Signore Iddio mio è la mia forza, E renderà i miei piedi simili a que’ delle cerve, E mi condurrà sopra i miei alti luoghi. Dato al Capo de’ Musici, sopra Neghinot