Scrutatio

Venerdi, 3 maggio 2024 - Santi Filippo e Giacomo ( Letture di oggi)

Giona 4


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BIBBIA MARTINIBIBBIA TINTORI
1 Ma Giona si afflisse molto, e n'ebbe dispetto:1 Ma Giona se ne afflisse molto, e n'ebbe dispetto.
2 E fece orazione al Signore, e disse: Dimmi, ti prego, o Signore, non è egli questo quello, che io diceva, quando era ancora nel mio paese? E per questo mi affrettai a fuggire a Tharsis. Perocché io so, che tu se' un Dio clemente, e misericordioso, e paziente, e molto compassionevole, e che perdoni il mal fare.2 Pregò il Signore e disse: « Dimmi, te ne scongiuro, o Signore, non lo dicevo quand'ero ancora nel mio paese? Non m'affrettai per questo a fuggire a Tarsis? Infatti lo sapevo che tu sei un Dio clemente, misericordioso e paziente, pieno di compassione, e che perdoni i peccati.
3 Or tu, Signore, ripigliati di grazia l'anima mia, perchè è meglio per me il morire, che il vivere.3 Or, te ne scongiuro, Signore, ripigliati l'anima mia, perchè per me è meglio morire che vivere ».
4 E il Signore disse: Credi tu di aver ragione d'indispettirti?4 Il Signore gli disse: « Credi d'aver ragione a indispettirti? »
5 E Giona si parti dalla città, e si pose a sedere da levante della città, ed ivi si formò un frascato, e stava al coperto sotto di esso, per istare a vedere quel, che avvenisse alla città.5 Giona uscì dalla città, e si pose a sedere ad oriente della città, dove, accomodate delle frasche, si mise a sedere all'ombra di esse, per stare a vedere quel che avvenisse alla città.
6 E il Signore Dio avea preparato un'ellera, la quale si alzò a coprire la testa di Giona, e a fargli ombra, e custodirlo (perocché egli era scalmanato.) E fece grandissimo piacere a Giona quell'ellera.6 Il Signore fece venir su un'edera, che si alzò sopra, la testa di Giona; a ombreggiargli il capo, chè aveva faticato. Giona fece gran festa per quell'edera.
7 E il Signore alla punta del dì seguente mandò un vermicciuolo, che punse l'ellera, ed ella si seccò.7 Ma il Signore, sul far dell'aurora del giorno dopo, mandò un verme che punse l'edera, la quale si seccò.
8 E nato che fu il sole, il Signore ordinò, che si levasse un vento caldo, che abbruciava: e il sole batteva sui capo di Giona, ed ei veniva meno, e si desiderava la morte, e disse: E' meglio per me il morire, che il vivere.8 Sorto il sole, il Signore fece venire un vento caldo e infocato. Giona, battendogli il sole sul capo, era per svenire. Allora chiese la morte, e disse: « E' meglio per me morire che vivere! »
9 Ma il Signore disse a Giona: Credi tu di aver ragione di disgustarti per ragion di quell ellera? E quegli disse: Mai si, che io son disgustato fino alla morte.9 Ma il Signore disse a Giona: « Credi d'aver ragione ad irritarti per quell'edera? » Giona rispose: « Certamente, e sono irritato da morirne ».
10 E il Signore disse: Tu t'inquieti per l'ellera, per cui non hai avuto fatica alcuna, né la hai fatta crescere, ed è nata in una notte, e in una notte se n'è andata.10 Il Signore disse: « Tu t'affliggi per un'edera che non t'e costata nessuna fatica, che non hai fatta crescere tu, che in una notte è nata e in una notte è morta;
11 E io non avrò compassione di Ninive città grande, nella quale sono più di cento venti mila uomini, i quali non sanno discernere dalla mano destra, e la sinistra, e gran numero di giumenti?11 ed io non devo aver compassione di Ninive, città grande, nella quale ci sono più di centoventimila persone che non san distinguere la loro destra dalla loro sinistra, e gran numero di animali ? »