Giosuè 24
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BIBBIA CEI 1974 | VULGATA |
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1 Giosuè radunò tutte le tribù d'Israele in Sichem e convocò gli anziani d'Israele, i capi, i giudici e gli scribi del popolo, che si presentarono davanti a Dio. | 1 Congregavitque Josue omnes tribus Israël in Sichem, et vocavit majores natu, ac principes, et judices, et magistros : steteruntque in conspectu Domini, |
2 Giosuè disse a tutto il popolo: "Dice il Signore, Dio d'Israele: I vostri padri, come Terach padre di Abramo e padre di Nacor, abitarono dai tempi antichi oltre il fiume e servirono altri dèi. | 2 et ad populum sic locutus est : Hæc dicit Dominus Deus Israël : Trans fluvium habitaverunt patres vestri ab initio, Thare pater Abraham et Nachor : servieruntque diis alienis. |
3 Io presi il padre vostro Abramo da oltre il fiume e gli feci percorrere tutto il paese di Canaan; moltiplicai la sua discendenza e gli diedi Isacco. | 3 Tuli ergo patrem vestrum Abraham de Mesopotamiæ finibus, et adduxi eum in terram Chanaan, multiplicavique semen ejus, |
4 Ad Isacco diedi Giacobbe ed Esaù e assegnai ad Esaù il possesso delle montagne di Seir; Giacobbe e i suoi figli scesero in Egitto. | 4 et dedi ei Isaac : illique rursum dedi Jacob et Esau. E quibus, Esau dedi montem Seir ad possidendum : Jacob vero et filii ejus descenderunt in Ægyptum. |
5 Poi mandai Mosè e Aronne e colpii l'Egitto con i prodigi che feci in mezzo ad esso; dopo vi feci uscire. | 5 Misique Moysen et Aaron, et percussi Ægyptum multis signis atque portentis. |
6 Feci dunque uscire dall'Egitto i vostri padri e voi arrivaste al mare. Gli Egiziani inseguirono i vostri padri con carri e cavalieri fino al Mare Rosso. | 6 Eduxique vos et patres vestros de Ægypto, et venistis ad mare : persecutique sunt Ægyptii patres vestros cum curribus et equitatu, usque ad mare Rubrum. |
7 Quelli gridarono al Signore ed egli pose fitte tenebre fra voi e gli Egiziani; poi spinsi sopra loro il mare, che li sommerse; i vostri occhi videro ciò che io avevo fatto agli Egiziani. Dimoraste lungo tempo nel deserto. | 7 Clamaverunt autem ad Dominum filii Israël : qui posuit tenebras inter vos et Ægyptios, et adduxit super eos mare, et operuit eos. Viderunt oculi vestri cuncta quæ in Ægypto fecerim, et habitastis in solitudine multo tempore : |
8 Io vi condussi poi nel paese degli Amorrei, che abitavano oltre il Giordano; essi combatterono contro di voi e io li misi in vostro potere; voi prendeste possesso del loro paese e io li distrussi dinanzi a voi. | 8 et introduxi vos in terram Amorrhæi, qui habitabat trans Jordanem. Cumque pugnarent contra vos, tradidi eos in manus vestras, et possedistis terram eorum, atque interfecistis eos. |
9 Poi sorse Balak, figlio di Zippor, re di Moab, per muover guerra a Israele; mandò a chiamare Balaam, figlio di Beor, perché vi maledicesse; | 9 Surrexit autem Balac filius Sephor rex Moab, et pugnavit contra Israëlem. Misitque et vocavit Balaam filium Beor, ut malediceret vobis : |
10 ma io non volli ascoltare Balaam; egli dovette benedirvi e vi liberai dalle mani di Balak. | 10 et ego nolui audire eum, sed e contrario per illum benedixi vobis, et liberavi vos de manu ejus. |
11 Passaste il Giordano e arrivaste a Gèrico. Gli abitanti di Gèrico, gli Amorrei, i Perizziti, i Cananei, gli Hittiti, i Gergesei, gli Evei e i Gebusei combatterono contro di voi e io li misi in vostro potere. | 11 Transistisque Jordanem, et venistis ad Jericho. Pugnaveruntque contra vos viri civitatis ejus, Amorrhæus et Pherezæus, et Chananæus, et Hethæus, et Gergezæus, et Hevæus, et Jebusæus : et tradidi illos in manus vestras. |
12 Mandai avanti a voi i calabroni, che li scacciarono dinanzi a voi, com'era avvenuto dei due re amorrei: ma ciò non avvenne per la vostra spada, né per il vostro arco. | 12 Misique ante vos crabrones : et ejeci eos de locis suis, duos reges Amorrhæorum, non in gladio nec in arcu tuo. |
13 Vi diedi una terra, che voi non avevate lavorata, e abitate in città, che voi non avete costruite, e mangiate i frutti delle vigne e degli oliveti, che non avete piantati. | 13 Dedique vobis terram, in qua non laborastis, et urbes quas non ædificastis, ut habitaretis in eis : vineas, et oliveta, quæ non plantastis. |
14 Temete dunque il Signore e servitelo con integrità e fedeltà; eliminate gli dèi che i vostri padri servirono oltre il fiume e in Egitto e servite il Signore. | 14 Nunc ergo timete Dominum, et servite ei perfecto corde atque verissimo : et auferte deos quibus servierunt patres vestri in Mesopotamia et in Ægypto, ac servite Domino. |
15 Se vi dispiace di servire il Signore, scegliete oggi chi volete servire: se gli dèi che i vostri padri servirono oltre il fiume oppure gli dèi degli Amorrei, nel paese dei quali abitate. Quanto a me e alla mia casa, vogliamo servire il Signore". | 15 Sin autem malum vobis videtur ut Domino serviatis, optio vobis datur : eligite hodie quod placet, cui servire potissimum debeatis : utrum diis, quibus servierunt patres vestri in Mesopotamia, an diis Amorrhæorum, in quorum terra habitatis : ego autem et domus mea serviemus Domino. |
16 Allora il popolo rispose e disse: "Lungi da noi l'abbandonare il Signore per servire altri dèi! | 16 Responditque populus, et ait : Absit a nobis ut relinquamus Dominum, et serviamus diis alienis. |
17 Poiché il Signore nostro Dio ha fatto uscire noi e i padri nostri dal paese d'Egitto, dalla condizione servile, ha compiuto quei grandi miracoli dinanzi agli occhi nostri e ci ha protetti per tutto il viaggio che abbiamo fatto e in mezzo a tutti i popoli fra i quali siamo passati. | 17 Dominus Deus noster, ipse eduxit nos et patres nostros de terra Ægypti, de domo servitutis : fecitque videntibus nobis signa ingentia, et custodivit nos in omni via per quam ambulavimus, et in cunctis populis per quos transivimus. |
18 Il Signore ha scacciato dinanzi a noi tutti questi popoli e gli Amorrei che abitavano il paese. Perciò anche noi vogliamo servire il Signore, perché Egli è il nostro Dio". | 18 Et ejecit universas gentes, Amorrhæum habitatorem terræ quam nos intravimus. Serviemus igitur Domino, quia ipse est Deus noster. |
19 Giosuè disse al popolo: "Voi non potrete servire il Signore, perché è un Dio santo, è un Dio geloso; Egli non perdonerà le vostre trasgressioni e i vostri peccati. | 19 Dixitque Josue ad populum : Non poteritis servire Domino : Deus enim sanctus et fortis æmulator est, nec ignoscet sceleribus vestris atque peccatis. |
20 Se abbandonerete il Signore e servirete dèi stranieri, Egli vi si volterà contro e, dopo avervi fatto tanto bene, vi farà del male e vi consumerà". | 20 Si dimiseritis Dominum, et servieritis diis alienis, convertet se, et affliget vos atque subvertet, postquam vobis præstiterit bona. |
21 Il popolo disse a Giosuè: "No! Noi serviremo il Signore". | 21 Dixitque populus ad Josue : Nequaquam ita ut loqueris erit, sed Domino serviemus. |
22 Allora Giosuè disse al popolo: "Voi siete testimoni contro voi stessi, che vi siete scelto il Signore per servirlo!". Risposero: "Siamo testimoni!". | 22 Et Josue ad populum : Testes, inquit, vos estis, quia ipsi elegeritis vobis Dominum ut serviatis ei. Responderuntque : Testes. |
23 Giosuè disse: "Eliminate gli dèi dello straniero, che sono in mezzo a voi, e rivolgete il cuore verso il Signore, Dio d'Israele!". | 23 Nunc ergo, ait, auferte deos alienos de medio vestri, et inclinate corda vestra ad Dominum Deum Israël. |
24 Il popolo rispose a Giosuè: "Noi serviremo il Signore nostro Dio e obbediremo alla sua voce!". | 24 Dixitque populus ad Josue : Domino Deo nostro serviemus, et obedientes erimus præceptis ejus. |
25 Giosuè in quel giorno concluse un'alleanza con il popolo e gli diede uno statuto e una legge a Sichem. | 25 Percussit ergo Josue in die illo fœdus, et proposuit populo præcepta atque judicia in Sichem. |
26 Poi Giosuè scrisse queste cose nel libro della legge di Dio; prese una grande pietra e la rizzò là, sotto il terebinto, che è nel santuario del Signore. | 26 Scripsit quoque omnia verba hæc in volumine legis Domini : et tulit lapidem pergrandem, posuitque eum subter quercum, quæ erat in sanctuario Domini : |
27 Giosuè disse a tutto il popolo: "Ecco questa pietra sarà una testimonianza per noi; perché essa ha udito tutte le parole che il Signore ci ha dette; essa servirà quindi da testimonio contro di voi, perché non rinneghiate il vostro Dio". | 27 et dixit ad omnem populum : En lapis iste erit vobis in testimonium, quod audierit omnia verba Domini, quæ locutus est vobis : ne forte postea negare velitis, et mentiri Domino Deo vestro. |
28 Poi Giosuè rimandò il popolo, ognuno al proprio territorio. | 28 Dimisitque populum, singulos in possessionem suam. |
29 Dopo queste cose, Giosuè figlio di Nun, servo del Signore, morì a centodieci anni | 29 Et post hæc mortuus est Josue filius Nun servus Domini, centum et decem annorum : |
30 e lo seppellirono nel territorio di sua proprietà a Timnat-Serach, che è sulle montagne di Efraim, a settentrione del monte Gaas. | 30 sepelieruntque eum in finibus possessionis suæ in Thamnathsare, quæ est sita in monte Ephraim, a septentrionali parte montis Gaas. |
31 Israele servì il Signore per tutta la vita di Giosuè e tutta la vita degli anziani che sopravvissero a Giosuè e che conoscevano tutte le opere che il Signore aveva compiute per Israele. | 31 Servivitque Israël Domino cunctis diebus Josue et seniorum, qui longo vixerunt tempore post Josue, et qui noverunt omnia opera Domini quæ fecerat in Israël. |
32 Le ossa di Giuseppe, che gli Israeliti avevano portate dall'Egitto, le seppellirono a Sichem, nella parte della montagna che Giacobbe aveva acquistata dai figli di Camor, padre di Sichem, per cento pezzi d'argento e che i figli di Giuseppe avevano ricevuta in eredità. | 32 Ossa quoque Joseph, quæ tulerant filii Israël de Ægypto, sepelierunt in Sichem, in parte agri quem emerat Jacob a filiis Hemor patris Sichem, centum novellis ovibus, et fuit in possessionem filiorum Joseph. |
33 Poi morì anche Eleazaro, figlio di Aronne, e lo seppellirono a Gàbaa di Pincas, che era stata data a suo figlio Pincas, sulle montagne di Efraim. | 33 Eleazar quoque filius Aaron mortuus est : et sepelierunt eum in Gabaath Phinees filii ejus, quæ data est ei in monte Ephraim. |