Ruth 3
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NOVA VULGATA | BIBBIA MARTINI |
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1 Et dixit ad eam Noemi socrus sua: “ Filia mea, quaeram tibi requiem et providebo, ut bene sit tibi. | 1 E tornata che fu a casa della suocera, udì dirsi da lei: Figliuola mia, io cerco il tuo riposo, e farò in modo che tu stii bene. |
2 Booz propinquus noster, cuius puellis in agro iuncta eras, ecce ipse hac nocte aream hordei ventilat. | 2 Quel Booz, colle figlie del quale tu se' stata nel campo, egli è nostro parente, e questa notte tira l'orzo nella sua aia. |
3 Lavare igitur, ungere et induere pallio tuo ac descende in aream; non te videat homo, donec esum potumque finierit. | 3 Lavati adunque, e ungiti, e prendi la miglior tua veste, e va all'aia: non ti lasciar vedere all'uomo, se non finito che abbia di mangiare, e di bere. |
4 Quando autem ierit ad dormiendum, nota locum, in quo dormiat; veniesque et discooperies pallium, quo operitur a parte pedum, et ibi iacebis. Ipse autem dicet tibi quid agere debeas ”. | 4 Ma quando se n' anderà a dormire, osserva il luogo dov'egli dorme; e anderai, e alzerai la coperta che ha addosso dalla parte de' piedi, e ivi ti metterai, e vi giacerai: ed egli dirà a te quel che tu debba fare. |
5 Quae respondit: “ Quidquid praeceperis, faciam ”. | 5 Rispose ella: Farò tutto quello che comanderai. |
6 Descenditque in aream et fecit omnia, quae sibi imperaverat socrus. | 6 E andò all’aia, e fece tutto quel che la suocera le aveva ordinato. |
7 Cumque comedisset Booz et bibisset et factus esset hilarior issetque ad dormiendum in extrema parte acervi manipulorum, venit abscondite et, discooperto a pedibus eius pallio, se proiecit. | 7 E quando Booz dopo aver mangiato, e bevuto, ed essersi esilarato, se n'andò a dormire presso una massa di covoni, andò ella pian piano, e alzata la coperta dalla parte de' piedi di lui, ivi si gettò. |
8 Et ecce, nocte iam media, expavit homo et erexit se viditque mulierem iacentem ad pedes suos. | 8 Quand'ecco sulla mezza notte l'uomo ebbe paura, e si alterò veggendo una donna giacente a' suoi piedi; |
9 Et ait illi: “ Quae es? ”. Illaque respondit: “ Ego sum Ruth ancilla tua. Expande pallium tuum super famulam tuam, quia tibi est ius redemptionis ”. | 9 E dissele: Chi se' tu? Ed ella rispose: Io sono Ruth tua serva: stendi la tua coperta sopra la tua serva, perocché tu se' prossimo parente. |
10 Et ille: “ Benedicta, inquit, es a Domino, filia; et priorem pietatem posteriore superasti, quia non es secuta iuvenes pauperes sive divites. | 10 Ed egli disse: Figliuola, benedetta se' tu dal Signore, e la pristina tua bontà hai superata con quella d'adesso: perocché non se n’andata a cercar de' giovani poveri, o ricchi. |
11 Noli ergo metuere, sed, quidquid dixeris mihi, faciam tibi; scit enim omnis populus, qui habitat intra portas urbis meae, mulierem te esse fortem. | 11 Non temere adunque, perchè io farò tutto quello che mi dirai: conciossiachè tutto il popolo che abita dentro le porte della mia patria, sa che tu se' donna di virtù. |
12 Nec abnuo me propinquum, sed est alius me propinquior. | 12 E io non nego di essere parente, ma havvene un altro più prossimo di me. |
13 Quiesce hac nocte et, facto mane, si te voluerit propinquitatis iure suscipere, bene, suscipiat; sin autem ille noluerit, vivit Dominus, ego te absque ulla dubitatione suscipiam! Dormi usque mane ”. | 13 Riposa per questa notte; e venuto che sarà il giorno, se quegli vuol ritenerti in vigor del diritto di parentela, bene: se poi egli non vorrà, io senza dubbio alcuno ti prenderò, viva il Signore: dormi sino al mattino. |
14 Dormivit itaque ad pedes eius usque ad noctis abscessum. Surrexitque, antequam homines se cognoscerent mutuo, et dixit Booz: “ Cave, ne quis noverit quod huc veneris ”. | 14 Ella adunque dormì a' suoi piedi sino che fu sul finir della notte. E si alzò prima che gli uomini potessero conoscersi l’uno l’altro: e Booz le disse: Bada, che nissun sappia, che tu se' venuta in questo luogo. |
15 Et rursum: “ Expande, inquit, palliolum tuum, quo operiris, et tene utraque manu ”. Qua extendente et tenente, mensus est sex modios hordei et posuit super eam; quae portans ingressa est civitatem | 15 E soggiunse: Stendi il pallio che hai addosso e tienlo con ambe le mani. Ed ella avendolo disteso, e tenendolo alto, le diede sei misure di orzo, e lo pose a lei sulle spalle. Ed ella col suo carico entrò nella città, |
16 et venit ad socrum suam. Quae dixit ei: “ Quid egisti, filia? ”. Narravitque ei omnia, quae sibi fecisset homo, | 16 E andò alla sua suocera. E quella le disse: Figliuola, che hai tu fatto? Ed ella le raccontò tutto quello che l’uomo avea fatto verso di lei. |
17 et ait: “ Ecce sex modios hordei dedit mihi et ait: “ Nolo vacuam te reverti ad socrum tuam ”. | 17 E disse: Ecco sei misure di orzo, che egli mi ha dato, e ha detto: Non voglio che tu ritorni alla tua suocera colle mani vote. |
18 Dixitque Noemi: “ Exspecta, filia, donec videamus quem res exitum habeat; neque enim cessabit homo, nisi compleverit hodie, quod locutus est ”. | 18 E Noemi disse: Aspetta, o figliuola, che veggiamo l'esito di quest'affare: conciossiachè l'uomo non si darà posa prima di avere eseguito quel che ha promesso. |