Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Giosuè 9


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NOVA VULGATADIODATI
1 Quibus auditis, cuncti reges, qui trans Iordanem versabantur in montanis et in Sephela, in omni litore maris Magni, hi quoque, qui habitabant usque ad Libanum, Hetthaeus et Amorraeus, Chananaeus, Pherezaeus et Hevaeus et Iebusaeus1 ORA, come tutti i re ch’erano di qua dal Giordano, nel monte, e nella pianura, e lungo tutto il lito del mar grande, fin dirimpetto al Libano, l’Hitteo, l’Amorreo, il Cananeo, il Ferizzeo, l’Hivveo, e il Gebuseo, ebbero intese queste cose,
2 congregati sunt pariter, ut pugnarent contra Iosue et Israel uno animo eademque sententia.
2 si adunarono tutti insieme per guerreggiar con Giosuè, e con Israele, di pari consentimento
3 At hi, qui habitabant in Gabaon, audientes cuncta, quae fecerat Iosue Iericho et Hai,3 Ma gli abitanti di Gabaon, avendo udito ciò che Giosuè avea fatto a Gerico e ad Ai,
4 et callide cogitantes tulerunt sibi cibaria, saccos veteres asinis imponentes et utres vinarios vetustos, scissos atque consutos,4 si adoperarono anch’essi, ma con inganno; perciocchè andarono, e fecero provvisione di vittuaglia, e presero de’ sacchi logori, sopra i loro asini, e degli otri di vino logori, ch’erano stati schiantati e poi ricuciti;
5 calceamentaque perantiqua, quae ad indicium vetustatis pittaciis consuta erant, induti veteribus vestimentis; panes quoque, quos portabant ob viaticum, duri erant et in frusta comminuti.5 e de’ calzamenti logori, e risarciti ne’ piedi; e dei vestimenti logori indosso; e tutto il pane della lor provvisione era secco e mucido.
6 Perrexeruntque ad Iosue, qui tunc morabatur in castris Galgalae, et dixerunt ei atque omni simul Israeli: “ De terra longinqua venimus pactum vobiscum facere cupientes ”. Responderuntque viri Israel ad Hevaeos atque dixerunt:6 E andarono a Giosuè, nel campo, in Ghilgal, e dissero a lui e a’ principali d’Israele: Noi siamo venuti di lontano paese; ora dunque fate patto con noi.
7 “ Ne forte in medio nostri habitetis, et non possimus foedus inire vobiscum ”.7 E i principali d’Israele dissero a quegli Hivvei: Forse voi abitate nel mezzo di noi; come dunque faremo noi lega con voi?
8 At illi ad Iosue: “ Servi, inquiunt, tui sumus ”. Quibus Iosue ait: “ Quinam estis et unde venistis? ”.8 Ma essi dissero a Giosuè: Noi siamo tuoi servitori. E Giosuè disse loro: Chi siete voi, e donde venite?
9 Responderunt: “ De terra longinqua valde venerunt servi tui in nomine Domini Dei tui; audivimus enim famam potentiae eius, cuncta, quae fecit in Aegypto9 Ed essi gli dissero: I tuoi servitori son venuti di molto lontan paese, alla fama del Signore Iddio tuo; perciocchè noi abbiamo udita la sua fama, e tutto ciò ch’egli ha fatto in Egitto,
10 et duobus Amorraeorum regibus trans Iordanem, Sehon regi Hesebon et Og regi Basan, qui erat in Astharoth.10 e tutto ciò ch’egli ha fatto a’ due re degli Amorrei, ch’erano di là dal Giordano; a Sihon, re di Hesbon, e ad Og, re di Basan, che dimorava in Astarot.
11 Dixeruntque nobis seniores et omnes habitatores terrae nostrae: “Tollite in manibus cibaria in viam et occurrite eis ac dicite: Servi vestri sumus; foedus inite nobiscum”.11 E i nostri Anziani, e tutti gli abitanti del nostro paese, ci hanno detto: Prendete in mano della provvisione per lo viaggio, e andate incontro a coloro, e dite loro: Noi siamo vostri servitori; fate dunque patto con noi.
12 En panes: quando egressi sumus de domibus nostris, ut veniremus ad vos, calidos sumpsimus; nunc sicci facti sunt et vetustate nimia comminuti.12 Quest’è il nostro pane; noi lo prendemmo caldo dalle case nostre per nostra provvisione, nel giorno che partimmo per venire a voi; ma ora, ecco egli è secco, ed è diventato mucido;
13 Utres vini novos implevimus, nunc rupti sunt et soluti; vestes et calceamenta, quibus induimur et quae habemus in pedibus, ob longitudinem largioris viae trita sunt et paene consumpta ”.
13 e questi sono gli otri del vino, i quali noi empiemmo tutti nuovi; ed ecco, sono schiantati; e questi nostri vestimenti, e i nostri calzamenti, si son logorati per lo molto lungo viaggio.
14 Susceperunt igitur viri de cibariis eorum et os Domini non interrogaverunt.14 E que’ personaggi presero della lor provvisione, e non domandarono la bocca del Signore
15 Fecitque Iosue cum eis pacem et, inito foedere, pollicitus est quod viverent; principes quoque coetus iuraverunt eis.
15 E Giosuè fece pace con loro, e patteggiò con loro, che li lascerebbe vivere; e i principali della raunanza lo giurarono loro.
16 Post dies autem tres initi foederis, audierunt quod in vicino et inter eos habitarent.16 Ma tre giorni appresso ch’ebbero fatto patto con loro, intesero ch’erano lor vicini, e che abitavano nel mezzo di loro.
17 Moveruntque castra filii Israel et venerunt ad civitates eorum die tertio, quarum haec vocabula sunt: Gabaon et Cephira et Beroth et Cariathiarim;17 Perciocchè al terzo giorno, i figliuoli d’Israele si mossero, e vennero alle lor città, ch’erano Gabaon, e Chefira, e Beerot, e Chiriat-iearim.
18 et non percusserunt eos filii Israel, eo quod iurassent eis principes coetus in nomine Domini, Dei Israel. Murmuravit itaque omnis coetus contra principes,18 E i figliuoli d’Israele non li percossero; perciocchè i principali della raunanza aveano giurato loro per lo Signore Iddio d’Israele. E tutta la raunanza mormorò contro a’ principali
19 qui responderunt eis: “Iuravimus illis in nomine Domini, Dei Israel, et idcirco non possumus eos contingere.19 E tutti i principali dissero a tutta la raunanza: Noi abbiamo loro giurato per lo Signore Iddio d’Israele; perciò ora non li possiam toccare.
20 Sed hoc faciemus eis: reserventur quidem, ut vivant, ne contra nos ira Domini concitetur, si peieraverimus;20 Facciamo loro questo, e lasciamoli vivere; acciocchè non vi sia indegnazione contro a noi, per cagione del giuramento che abbiamo loro fatto.
21 sed sic vivant, ut in usus universae multitudinis ligna caedant aquasque comportent ”.
Quibus haec loquentibus,
21 Così i principali dissero loro, che si lascerebbero vivere; ma furono ordinati tagliatori di legne, e attignitori d’acqua, per tutta la raunanza; come i principali dissero loro
22 vocavit Gabaonitas Iosue et dixit eis: “ Cur nos decipere fraude voluistis, ut diceretis: “Procul valde habitamus a vobis”, cum in medio nostri sitis?22 Giosuè adunque li chiamò, e parlò loro, dicendo: Perchè ci avete voi ingannati, dicendo: Noi siamo d’un paese molto lontan da voi; e pur voi abitate nel mezzo di noi?
23 Itaque sub maledictione eritis, et non deficiet de stirpe vestra servus ligna caedens aquasque comportans in domum Dei mei”.23 Ora dunque voi siete maledetti, e giammai non sarà che non vi sieno d’infra voi de’ servi, e de’ tagliatori di legne, e degli attignitori di acqua, per la Casa dell’Iddio mio.
24 Qui responderunt: “ Nuntiatum est nobis servis tuis, quod mandasset Dominus Deus tuus Moysi servo suo, ut traderet vobis omnem terram et disperderet cunctos habitatores eius; timuimus igitur valde pro animabus nostris, vestro terrore compulsi, et hoc consilium inivimus.24 Ed essi risposero a Giosuè, e dissero: Noi l’abbiam fatto, perciocchè era stato rapportato per cosa certa a’ tuoi servitori ciò che il Signore Iddio tuo avea comandato a Mosè, suo servitore, di darvi tutto il paese, e di distruggere d’innanzi a voi tutti gli abitanti del paese; laonde noi, temendo grandemente di voi per le nostre persone, abbiamo fatto questa cosa;
25 Nunc autem in manu tua sumus: quod tibi bonum et rectum videtur, fac nobis ”.25 e ora eccoci nelle tue mani; fa’ inverso noi come ti parrà buono e diritto di farci.
26 Fecit ergo Iosue, ut dixerat, et liberavit eos de manu filiorum Israel, ut non occiderentur.26 Egli adunque fece loro così; e li scampò dalle mani de’ figliuoli d’Israele, sì che non li ammazzarono.
27 Decrevitque in illo die esse eos in ministerium cuncti populi et altaris Domini caedentes ligna et aquas comportantes usque in praesens tempus pro loco, quem Dominus elegisset.
27 E in quel giorno Giosuè li ordinò tagliatori di legne, e attignitori d’acqua, per la raunanza, e per l’Altare del Signore, in qualunque luogo egli eleggerebbe; il che dura fino al dì d’oggi