Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Re 25


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NOVA VULGATADIODATI
1 Factum est autem anno nono regni eius, mense decimo, decima die mensis venit Nabuchodonosor rex Babylonis ipse et omnis exercitus eius in Ierusalem; et circumdederunt eam et exstruxerunt in circuitu eius munitiones.1 Laonde l’anno nono del suo regno, nel decimo giorno del decimo mese, Nebucadnesar, re di Babilonia, venne contro a Gerusalemme, con tutto il suo esercito, e pose campo contro ad essa; e fabbricarono delle bastie contro ad essa d’ogn’intorno.
2 Et clausa est civitas atque vallata usque ad undecimum annum regis Sedeciae.2 E la città fu assediata fino all’anno undecimo del re Sedechia.
3 Nona die mensis quarti praevaluit fames in civitate, nec erat panis populo terrae.3 Il nono giorno del quarto mese, essendo la fame grande nella città, talchè non vi era pane per lo popolo del paese;
4 Et interrupta est civitas, et omnes viri bellatores fugerunt exieruntque de civitate nocte per viam portae, quae est inter duplicem murum ad hortum regis, obsidentibus Chaldaeis in circuitu civitatem. Abierunt itaque per viam, quae ducit ad Arabam.4 ed essendo stata la città sforzata, tutta la gente di guerra se ne fuggì di notte, per la via della porta fra le due mura, che riguardava verso l’orto del re, essendo i Caldei sopra la città d’ogn’intorno; e il re se ne andò traendo verso il deserto.
5 Et persecutus est exercitus Chaldaeorum regem comprehenditque eum in planitie Iericho, et omnis exercitus eius dispersus est et reliquit eum.5 E l’esercito de’ Caldei lo perseguitò, e l’aggiunse nelle campagne di Gerico; e tutto il suo esercito si disperse d’appresso a lui.
6 Apprehensum ergo regem duxerunt ad regem Babylonis in Rebla, qui locutus est cum eo iudicium.6 E i Caldei presero il re: e lo menarono al re di Babilonia, in Ribla; e quivi fu sentenziato.
7 Filios autem Sedeciae occidit coram eo et oculos eius effodit vinxitque eum catenis aereis et adduxit in Babylonem.
7 E i suoi figliuoli furono scannati in sua presenza; e il re di Babilonia fece abbacinar gli occhi a Sedechia, e lo fece legare di due catene di rame, e fu menato in Babilonia
8 Mense quinto septima die mensis, ipse est annus nonus decimus regis Babylonis, venit Nabuzardan princeps satellitum servus regis Babylonis Ierusalem8 Poi, al settimo giorno del quinto mese dell’anno decimonono di Nebucadnesar, re di Babilonia, Nebuzaradan, capitan della guardia, servitore del re di Babilonia, entrò in Gerusalemme.
9 et succendit domum Domini et domum regis et omnes domos Ierusalem; omnemque domum combussit igne.9 Ed arse la Casa del Signore, e la casa del re, e tutte le altre case di Gerusalemme; in somma, egli arse col fuoco tutte le case grandi.
10 Et muros Ierusalem in circuitu destruxit omnis exercitus Chaldaeorum, qui erat cum principe satellitum.10 E tutto l’esercito de’ Caldei, ch’era col capitano della guardia, disfece le mura di Gerusalemme d’ogn’intorno.
11 Reliquam autem populi partem, qui remanserat in civitate, et perfugas, qui transfugerant ad regem Babylonis, et reliquum vulgus transtulit Nabuzardan princeps satellitum;11 Nebuzaradan, capitano della guardia, menò in cattività il rimanente del popolo ch’era restato nella città, insieme con quelli ch’erano andati ad arrendersi al re di Babilonia, e il rimanente del popolazzo.
12 et de pauperibus terrae reliquit in vinitores et agricolas.12 Ma pure il capitano della guardia lasciò alcuni de’ più miseri del paese, per vignaiuoli e lavoratori.
13 Columnas autem aereas, quae erant in templo Domini, et bases et mare aereum, quod erat in domo Domini, confregerunt Chaldaei et transtulerunt aes omnium in Babylonem.13 E i Caldei misero in pezzi le colonne di rame, ch’erano nella Casa del Signore, e i basamenti, e il mar di rame, ch’era nella Casa del Signore, e ne portarono il rame in Babilonia.
14 Ollas quoque et trullas et cultros et phialas et omnia vasa aerea, in quibus ministrabant, tulerunt;14 Portarono eziandio via le caldaie, e le palette, e le forcelle, e le cazzuole, e tutti gli strumenti di rame, co’ quali si faceva il servigio.
15 necnon thymiamateria et phialas, quae aurea aurea et quae argentea argentea, tulit princeps satellitum;15 Il capitano della guardia portò eziandio via i turiboli, i bacini; quel ch’era d’oro a parte, e quel ch’era d’argento a parte.
16 columnas duas, mare unum et bases, quas fecerat Salomon templo Domini; non erat pondus aeris omnium horum vasorum.16 Quant’è alle due colonne, al mare, ed a’ basamenti, le quali cose Salomone avea fatte per la Casa del Signore, il peso del rame di tutti que’ lavori era senza fine.
17 Decem et octo cubitos altitudinis habebat columna una et capitellum aereum super se altitudinis quinque cubitorum; et reticulum et malogranata super capitellum in circuitu omnia aerea; similem et columna secunda habebat ornatum.
17 Una colonna era alta diciotto cubiti, e sopra essa vi era un capitello di rame, alto tre cubiti; e sopra il capitello d’ogn’intorno vi era una rete, e delle melegrane; tutto era di rame; le medesime cose erano ancora nell’altra colonna, insieme con la sua rete.
18 Tulit quoque princeps satellitum Saraiam sacerdotem primum et Sophoniam sacerdotem secundum et tres ianitores18 Il capitano della guardia prese ancora Seraia, primo sacerdote, e Sofonia, secondo sacerdote, e i tre guardiani della soglia.
19 et de civitate eunuchum unum, qui erat praefectus super viros bellatores, et quinque viros de his, qui steterant coram rege, quos repperit in civitate, et scribam principis exercitus, qui probabat tirones de populo terrae, et sexaginta viros e populo terrae, qui inventi fuerant in civitate;19 Prese eziandio, e menò via dalla città un eunuco, ch’era commissario della gente di guerra, e cinque uomini de’ famigliari del re, che furono ritrovati nella città, e il principale scrivano di guerra, che faceva le rassegne degli eserciti del popolo del paese, e sessant’uomini principali del popolo del paese, che furono ritrovati nella città.
20 quos tollens Nabuzardan princeps satellitum duxit ad regem Babylonis in Rebla,20 Nebuzaradan adunque, capitano della guardia, li prese, e li condusse al re di Babilonia, in Ribla.
21 percussitque eos rex Babylonis et interfecit in Rebla in terra Emath.
Et translatus est Iuda de terra sua.
21 E il re di Babilonia li percosse, e li fece morire, in Ribla, nel paese di Hamat. Così Giuda fu menato via dal suo paese in cattività
22 Populo autem, qui relictus erat in terra Iudae, quem dimiserat Nabuchodonosor rex Babylonis, praefecit Godoliam filium Ahicam filii Saphan.22 E quant’è al popolo che restò nel paese di Giuda, il quale Nebucadnesar, re di Babilonia, vi lasciò, egli costituì sopra loro Ghedalia, figliuolo di Ahicam, figliuolo di Safan.
23 Quod cum audissent omnes duces militum, videlicet quod constituisset rex Babylonis Godoliam, ipsi et viri, qui erant cum eis, venerunt ad Godoliam in Maspha: Ismael filius Nathaniae et Iohanan filius Caree et Saraia filius Thanehumeth Netophathites et Iezonias filius Maachathitis, ipsi et socii eorum.23 E quando tutti i capitani della gente di guerra: Ismaele, figliuolo di Netania, e Iohanan, figliuolo di Carea, e Seraia, figliuolo di Tanhumet Netofatita, e Iaazania, figliuolo d’un Maacatita, e la lor gente, ebbero inteso che il re di Babilonia avea costituito governatore Ghedalia, vennero a lui in Mispa, con la lor gente.
24 Iuravitque eis Godolias et sociis eorum dicens: “ Nolite timere a servis Chaldaeorum; manete in terra et servite regi Babylonis, et bene erit vobis ”.
24 E Ghedalia giurò a loro, e alla lor gente, e disse loro: Non temiate d’esser soggetti a’ Caldei; dimorate nel paese, e servite al re di Babilonia, e starete bene.
25 Factum est autem in mense septimo venit Ismael filius Nathaniae filii Elisama de semine regio et decem viri cum eo; percusseruntque Godoliam, qui mortuus est, sed et Iudaeos et Chaldaeos, qui erant cum eo in Maspha.25 Ma avvenne che al settimo mese, Ismaele, figliuolo di Netania, figliuolo di Elisama, del sangue reale, venne, avendo dieci uomini seco, e percossero Ghedalia, ed egli morì. Percossero eziandio i Giudei, ed i Caldei, ch’erano con lui in Mispa.
26 Consurgens autem populus a parvo usque ad magnum et principes militum venerunt in Aegyptum timentes Chaldaeos.
26 E tutto il popolo, dal minore al maggiore, e i capitani della gente di guerra, si levarono, e se ne vennero in Egitto; perciocchè temevano de’ Caldei.
27 Factum est vero anno tricesimo septimo transmigrationis Ioachin regis Iudae, mense duodecimo vicesima septima die mensis sublevavit Evilmerodach rex Babylonis anno, quo regnare coeperat, caput Ioachin regis Iudae de carcere.27 Or l’anno trentasettesimo della cattività di Gioiachin, re di Giuda, nel ventisettesimo giorno del duodecimo mese, Evilmerodac, re di Babilonia, l’anno stesso ch’egli cominciò a regnare, facendo la rassegna della sua casa, vi mise Gioiachin, re di Giuda, e lo trasse di prigione;
28 Et locutus est ei benigna et posuit thronum eius super thronos regum, qui erant cum eo in Babylone,28 e parlò con lui benignamente, ed innalzò il seggio di esso sopra il seggio degli altri re, ch’erano con lui in Babilonia.
29 et mutavit vestes eius, quas habuerat in carcere; et comedebat panem semper in conspectu eius cunctis diebus vitae suae.29 Ed egli mutò il suoi vestimenti di prigione, ed egli mangiò del continuo in presenza del re, tutto il tempo della vita sua.
30 Annonam quoque constituit ei absque intermissione, quae et dabatur ei a rege per singulos dies omnibus diebus vitae suae.
30 E del continuo gli era dato, giorno per giorno, il suo piatto da parte del re, tutto il tempo della vita sua