Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Re 22


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NOVA VULGATABIBBIA MARTINI
1 Octo annorum erat Iosias, cum regnare coepisset, et tri ginta et uno anno regnavit in Ierusalem. Nomen matris eius Idida filia Adaia de Bascath.1 Josia aveva otto anni quando principiò a regnare, e regnò anni trentuno in Gerusalemme: sua madre ebbe nome Idida figliuola di Hadaia di Besecath.
2 Fecitque, quod placitum erat coram Domino, et ambulavit per omnes vias David patris sui; non declinavit ad dexteram sive ad sinistram.
2 Ed egli fece quello, che era accetto nel cospetto del Signore, e imitò in tutto Davidde suo padre senza piegare né a destra, né a sinistra.
3 Anno autem octavo decimo regis Iosiae misit rex Saphan filium Eseliae filii Mesullam scribam ad templum Domini dicens ei:3 E l'anno decimo ottavo del re Josia, egli mandò Saphan figliuolo di Assia, figliuolo di Messula, scrivano del tempio del Signore, e gli disse:
4 “ Vade ad Helciam sacerdotem magnum, ut effundatur pecunia, quae illata est in templum Domini, quam collegerunt ianitores a populo,4 Va da Helcia sommo Sacerdote, affinchè si fonda l'argento, che è stato portato al tempio del Signore, e ricevuto da' portinaj del tempio dalle mani del popolo,
5 deturque opificibus praepositis in domo Domini, qui et distribuent eam his, qui operantur in templo Domini ad instauranda sartatecta templi,5 E diasi agl'impresari dai prefetti della casa del Signore, i quali andranno pagando gli operai, che lavorano nel tempio del Signore ai risarcimenti del tempio;
6 tignariis videlicet et caementariis et his, qui interrupta componunt, et ut emantur ligna et lapides de lapicidinis ad instaurandum templum.6 Viene a dire, i legnaiuoli, e muratori, e quei, che rassettano, che v'è diguasto; e ne compreranno i legnami, e le pietre dalle cave pel ristoramento del tempio del Signore.
7 Verumtamen non supputetur eis argentum, quod accipiunt, quia in potestate habent et in fide ”.
7 Ma non si tengano a conto pel denaro, che riceveranno, ma lo maneggino liberamente sulla loro fede.
8 Dixit autem Helcias pontifex ad Saphan scribam: “ Librum legis repperi in domo Domini! ”. Deditque Helcias volumen Saphan, qui et legit illud.8 Or Helcia Pontefice disse a Saphan scrivano: Ho trovato nella casa del Signore il libro della legge. E diede Helcia il volume a Saphan, il quale ancora lo lesse.
9 Venit quoque Saphan scriba ad regem et renuntiavit ei, quod praeceperat, et ait: “ Effuderunt servi tui pecuniam, quae reperta est in domo, et dederunt opificibus praefectis operum templi Domini ”.
9 Indi Saphan scrivano tornò al re, e gli diede parte di quello, che si era fatto secondo gli ordini ricevuti da lui, e disse: I tuoi servi hanno fuso l'argento, che si è trovato nella casa del Signore: e lo hanno dato ai prefetti de' lavori del tempio del Signore, per distribuirlo agli impresari.
10 Narravitque Saphan scriba regi dicens: “ Librum dedit mihi Helcias sacerdos ”.
Quem cum legisset Saphan coram rege,
10 E oltre a questo Saphan scrivano raccontò, e disse al re: Helcia sommo Sacerdote mi ha dato un libro. E Saphan avendolo letto alla presenza del re,
11 et audisset rex verba libri legis, scidit vestimenta sua11 E avendo il re udite le parole della legge del Signore, stracciò le sue vesti,
12 et praecepit Helciae sacerdoti et Ahicam filio Saphan et Achobor filio Micha et Saphan scribae et Asaiae servo regis dicens:12 E ordinò, e disse ad Helcia sommo Sacerdote, e ad Ahicam figliuolo di Saphan, e ad Achobor figliuolo di Micha, e Saphan scrivano, e ad Asaia ministro del re:
13 “ Ite et consulite Dominum super me et super populo et super omni Iuda de verbis voluminis istius, quod inventum est; magna enim ira Domini succensa est contra nos, quia non audierunt patres nostri verba libri huius, ut facerent omne, quod scriptum est nobis ”.
13 Andate, e consultate il Signore sopra di me, e sopra del popolo, e sopra tutto Giuda riguardo alle parole di questo libro, che si è trovato: imperocché l'ira grande del Signore è accesa contro di noi; perchè i padri nostri non hanno ascoltate le parole di questo libro, per mettere in opera tutto quello, che fu scritto per noi.
14 Ierunt itaque Helcias sacerdos et Ahicam et Achobor et Saphan et Asaia ad Holdam propheten uxorem Sellum filii Thecuae filii Haraas custodis vestium, quae habitabat in Ierusalem in secunda, locutique sunt ad eam,14 Andaron pertanto Helcia Sacerdote, e Ahicam, e Achobor, e Saphan, e Asaia a casa di Holda profetessa, moglie di Sellum, figliuolo di Thecua, figliuolo di Araas Guardarobba, la quale abitava in Gerusalemme nella Seconda: e parlarono con lei.
15 et illa respondit eis: “ Haec dicit Dominus, Deus Israel: Dicite viro, qui misit vos ad me:15 Ed ella rispose loro: Il Signore Dio d'Israele dice così. Dite a lui, che vi ha mandati da me:
16 Haec dicit Dominus: Ecce ego adducam mala super locum hunc et super habitatores eius omnia verba libri, quae legit rex Iudae,16 Queste cose dice il Signore: Ecco, che io manderò sciagure sopra di questo luogo, e sopra i suoi abitanti, adempiendo tutte le parole della legge lette dal re di Giuda;
17 quia dereliquerunt me et sacrificaverunt diis alienis irritantes me in cunctis operibus manuum suarum; et succendetur indignatio mea in loco hoc et non exstinguetur.17 Perchè eglino hanno abbandonato me, e hanno offerti sagrifizi agli dei stranieri, provocandomi a sdegno con tutte le opere delle loro mani: e il mio sdegno si accenderà in questo luogo, e non si estinguerà più.
18 Regi autem Iudae, qui misit vos, ut consuleretis Dominum, sic dicetis: Haec dicit Dominus, Deus Israel: Pro eo quod audisti verba voluminis,18 Ma al re di Giuda, il quale vi ha mandati a consultare il Signore, direte così: Queste cose dice il Signore Dio d'Israele: Perchè tu hai ascoltate le parole di questo libro,
19 et perterritum est cor tuum, et humiliatus es coram Domino, auditis sermonibus contra locum istum et habitatores eius, quo videlicet fierent in stuporem et in maledictum, et scidisti vestimenta tua et flevisti coram me, et ego audivi, ait Dominus;19 E il tuo cuore si é sbigottito, e ti sei umiliato dinanzi al Signore, avendo udito quello, che è stato detto contro di questo luogo, e contro i suoi abitatori, viene a dire, ch'ei diverranno oggetto di stupore, e di maledizione; e hai stracciate le tue vesti, e hai pianto dinanzi a me; io pur ti ho ascoltato, dice il Signore.
20 idcirco colligam te ad patres tuos, et colligeris ad sepulcrum tuum in pace, ut non videant oculi tui omnia mala, quae inducturus sum super locum istum ”. Et renuntiaverunt regi, quod dixerat.
20 Per questo ti riunirò co' padri tuoi, e in pace te n'anderai al tuo sepolcro, affinchè tu non abbi a vedere cogli occhi tuoi tutti que' mali, ch'io pioverò sopra di questo luogo.