Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Giudici 5


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA MARTINI
1 In quel giorno Debora, con Barak, figlio di Abinoam, pronunciò questo canto:

1 E cantarono Debora e Barac figliuolo di Abinoem in quel giorno, e dissero:
2 "Ci furono capi in Israele
per assumere il comando;
ci furono volontari
per arruolarsi in massa:
Benedite il Signore!
2 Uomini d'Israele, i quali offeriste volontariamente al pericolo le vostre vite, benedite il Signore.
3 Ascoltate, re,
porgete gli orecchi, o principi;
io voglio cantare al Signore,
voglio cantare al Signore,
voglio cantare inni al Signore, Dio d'Israele!
3 Ponete mente, o regi; prestate le orecchie, o principi: Io sono, son io quella che canterò al Signore, darò inni di laude al Signore Dio d'Israele.
4 Signore, quando uscivi dal Seir,
quando avanzavi dalla steppa di Edom,
la terra tremò, i cieli si scossero,
le nubi si sciolsero in acqua.
4 Signore, allorché tu partisti da Seir, e ti avanzasti per le regioni di Edom, la terra si scosse, e i cieli e le nuvole si sciolsero in acqua.
5 Si stemperarono i monti
davanti al Signore, Signore del Sinai,
davanti al Signore, Dio d'Israele.
5 I monti si strussero al cospetto del Signore, e il Sinai dinanzi alla faccia del Dio d'Israele.
6 Ai giorni di Samgar, figlio di Anat,
ai giorni di Giaele,
erano deserte le strade
e i viandanti deviavano su sentieri tortuosi.
6 Nei giorni di Samgar figliuolo di Anath, ne' giorni di Jahel le strade non erano più battute: e que' che solean frequentarle, camminavano pe' sentieri inaccessibili.
7 Era cessata ogni autorità di governo,
era cessata in Israele,
fin quando sorsi io, Debora,
fin quando sorsi come madre in Israele.
7 Venner meno gli uomini di valore in Israele, ed erano spauriti, fino a tanto che Debora comparì, comparì una madre per Israele.
8 Si preferivano divinità straniere
e allora la guerra fu alle porte,
ma scudo non si vedeva né lancia
né quarantamila in Israele.
8 Il Signore ha preso nuovi modi di guerreggiare, ed egli ha distrutte le forze nemiche: non si vide in quaranta mila soldati d’Israele uno scudo, o una lancia.
9 Il mio cuore si volge ai comandanti d'Israele,
ai volontari tra il popolo;
benedite il Signore!
9 Il mio cuore ama i principi d'Israele: voi che vi offeriste volontarii al popolo, benedite il Signore.
10 Voi, che cavalcate asine bianche,
seduti su gualdrappe,
voi che procedete sulla via, raccontate;
10 Parlate voi che cavalcate i begli asini, e voi che sedete su’ tribunali, e voi che battete le strade pubbliche.
11 unitevi al grido degli uomini
schierati fra gli abbeveratoi:
là essi proclamano le vittorie del Signore,
le vittorie del suo governo in Israele,
quando scese alle porte il popolo del Signore.
11 Colà dove i cocchi furono infranti, e dove il nemico esercito fu affogato, ivi si raccontino le vendette del Signore, e la clemenza verso i campioni d'Israele: allora fu che il popolo del Signore si adunò alle porte, e riprese il principato:
12 Dèstati, dèstati, o Debora,
dèstati, dèstati, intona un canto!
Sorgi, Barak, e cattura i tuoi prigionieri,
o figlio di Abinoam!
12 Su via, su via, o Debora, su via, su via, intuona il cantico: su via, o Barac, metti le mani su' tuoi prigionieri, o figliuolo di Abinoem.
13 Allora scesero i fuggiaschi
per unirsi ai principi;
il popolo del Signore
scese a sua difesa tra gli eroi.
13 Le reliquie del popolo sono salvate; il Signore ha combattuto co' valorosi.
14 Quelli della stirpe di Efraim
scesero nella pianura,
ti seguì Beniamino fra le tue genti.
Dalla stirpe di Machir scesero i comandanti
e da Zàbulon chi impugna lo scettro del comando.
14 Uno di Ephraim gli sterminò in Amalec, e dopo di lui uno di Beniamin a ruina delle tue genti, o Amalec: da Machir son discesi de’ principi, e da Zabulon capitani di eserciti per la guerra.
15 I principi di Issacar mossero con Debora;
Barak si lanciò sui suoi passi nella pianura.
Presso i ruscelli di Ruben grandi erano le esitazioni.
15 I capi d'Issacar sono andati con Debora, e han seguito le pedate di Barac, il quale si è gettato ne' pericoli, come in un precipizio, e in un baratro: Ruben essendo in divisone con seco stesso, si trovarono in lite tra loro i valorosi.
16 Perché sei rimasto seduto tra gli ovili,
ad ascoltare le zampogne dei pastori?
Presso i ruscelli di Ruben
erano ben grandi le dispute...
16 Per qual motivo stai tu tra due confini intento a udire il belare de' greggi? Ruben essendo in divisione con sé medesimo, si son trovati in lite tra loro i valorosi.
17 Gàlaad dimora oltre il Giordano
e Dan perché vive straniero sulle navi?
Aser si è stabilito lungo la riva del grande mare
e presso le sue insenature dimora.
17 Galaad stava in riposo di là dal Giordano, e Dan badava alle sue navi: Aser stava al lido del mare, e si tratteneva ne' porti.
18 Zàbulon invece è un popolo che si è esposto alla morte,
come Nèftali, sui poggi della campagna!
18 Ma Zabulon, e Nephthali sono andati incontro alla morte nel paese di Merome.
19 Vennero i re, diedero battaglia,
combatterono i re di Canaan,
a Taanach sulle acque di Meghiddo,
ma non riportarono bottino d'argento.
19 Vennero i regi, e attaccaron la mischia: combatterono i re di Canaan in Thanach presso le acque di Mageddo; ma non riportaron nulla di preda.
20 Dal cielo le stelle diedero battaglia,
dalle loro orbite combatterono contro Sisara.
20 Dal cielo fu fatta guerra contro di loro: le stelle standosi nelle loro ordinanze, e nel corso loro combatterono contro Sisara.
21 Il torrente Kison li travolse;
torrente impetuoso fu il torrente Kison...
Anima mia, calpesta con forza!
21 Il torrente di Cison strascinò via i loro cadaveri, il torrente di Cadumim, il torrente di Cison: calpesta, anima mia, que' campioni.
22 Allora martellarono gli zoccoli dei cavalli
al galoppo, al galoppo dei corsieri.
22 Gli zoccoli de' cavalli si sono spezzati, impetuosamente fuggendo, e rovinando pei precipizii i più valorosi nemici.
23 Maledite Meroz - dice l'angelo del Signore -
maledite, maledite i suoi abitanti,
perché non vennero in aiuto al Signore,
in aiuto al Signore tra gli eroi.
23 Maledite la terra di Meroz, disse l’Angelo del Signore: Maledite i suoi abitatori; perocché non son venuti in aiuto del Signore, in aiuto de' suoi guerrieri.
24 Sia benedetta fra le donne Giaele,
la moglie di Eber il Kenita,
benedetta fra le donne della tenda!
24 Benedetta tra le donne sia Jahel, moglie di Haber Cineo; sia ella benedetta nella sua tenda.
25 Acqua egli chiese, latte essa diede,
in una coppa da principi offrì latte acido.
25 A lui che domandava acqua, diede latte, e in un vaso da principe gli offerse burro.
26 Una mano essa stese al picchetto
e la destra a un martello da fabbri,
e colpì Sisara, lo percosse alla testa,
ne fracassò, ne trapassò la tempia.
26 Prese il chiodo colla sinistra, e colla destra il martello da fabbro, e scelto il luogo della testa per la ferita, diede a Sisara il colpo, trapanandogli con gran forza la tempia.
27 Ai piedi di lei si contorse, ricadde, giacque;
ai piedi di lei si contorse, ricadde,
dove si contorse, là ricadde finito.
27 Precipita tra i piè di lei, vien meno, e si muore, rivoltandosi dinanzi a lei; e giace esanime l’infelice.
28 Dietro la finestra si affaccia e si lamenta
la madre di Sisara, dietro la persiana:
Perché il suo carro tarda ad arrivare?
Perché così a rilento procedono i suoi carri?
28 Ma la madre di lui traguardando dalla finestra sclamava, e dalla sua stanza diceva: Come mai tarda a giungere il suo cocchio? come mai son lenti i piedi de' suoi quattro cavalli?
29 Le più sagge sue principesse rispondono
e anche lei torna a dire a se stessa:
29 Ma una delle mogli di lui più saggia delle altre così rispose alla suocera:
30 Certo han trovato bottino, stan facendo le parti:
una fanciulla, due fanciulle per ogni uomo;
un bottino di vesti variopinte per Sisara,

un bottino di vesti variopinte a ricamo;
una veste variopinta a due ricami
è il bottino per il mio collo...
30 Forse adesso scompartisce egli le spoglie, e a parte per lui si mette la più bella tra le donne: veste di diversi colori sono date a Sisara per sua preda, e ornamenti diversi da mettersi al collo.
31 Così periscano tutti i tuoi nemici, Signore!
Ma coloro che ti amano siano come il sole,
quando sorge con tutto lo splendore".
Poi il paese ebbe pace per quarant'anni.
31 Periscan così, o Signore, tutti i tuoi nemici: ma color che ti amano, sieno ammantati di luce, come risplende il sole nel suo nascere.
32 Il paese ebbe riposo per quarant'anni.