Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Giudici 13


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1Gli Israeliti tornarono a fare quello che è male agli occhi del Signore e il Signore li mise nelle mani dei Filistei per quarant'anni.2C'era allora un uomo di Zorea di una famiglia dei Daniti, chiamato Manoach; sua moglie era sterile e non aveva mai partorito.3L'angelo del Signore apparve a questa donna e le disse: "Ecco, tu sei sterile e non hai avuto figli, ma concepirai e partorirai un figlio.4Ora guardati dal bere vino o bevanda inebriante e dal mangiare nulla d'immondo.5Poiché ecco, tu concepirai e partorirai un figlio, sulla cui testa non passerà rasoio, perché il fanciullo sarà un nazireo consacrato a Dio fin dal seno materno; egli comincerà a liberare Israele dalle mani dei Filistei".6La donna andò a dire al marito: "Un uomo di Dio è venuto da me; aveva l'aspetto di un angelo di Dio, un aspetto terribile. Io non gli ho domandato da dove veniva ed egli non mi ha rivelato il suo nome,7ma mi ha detto: Ecco tu concepirai e partorirai un figlio; ora non bere vino né bevanda inebriante e non mangiare nulla d'immondo, perché il fanciullo sarà un nazireo di Dio dal seno materno fino al giorno della sua morte".
8Allora Manoach pregò il Signore e disse: "Signore, l'uomo di Dio mandato da te venga di nuovo da noi e c'insegni quello che dobbiamo fare per il nascituro".9Dio ascoltò la preghiera di Manoach e l'angelo di Dio tornò ancora dalla donna, mentre stava nel campo; ma Manoach suo marito non era con lei.10La donna corse in fretta ad informare il marito e gli disse: "Ecco, mi è apparso quell'uomo che venne da me l'altro giorno".11Manoach si alzò, seguì la moglie e giunto a quell'uomo gli disse: "Sei tu l'uomo che hai parlato a questa donna?". Quegli rispose: "Sono io".12Manoach gli disse: "Quando la tua parola si sarà avverata, quale sarà la norma da seguire per il bambino e che si dovrà fare per lui?".13L'angelo del Signore rispose a Manoach: "Si astenga la donna da quanto le ho detto.14Non mangi nessun prodotto della vigna, né beva vino o bevanda inebriante e non mangi nulla d'immondo; osservi quanto le ho comandato".15Manoach disse all'angelo del Signore: "Permettici di trattenerti e di prepararti un capretto!".16L'angelo del Signore rispose a Manoach: "Anche se tu mi trattenessi, non mangerei il tuo cibo; ma se vuoi fare un olocausto, offrilo al Signore". Manoach non sapeva che quello fosse l'angelo del Signore.17Poi Manoach disse all'angelo del Signore: "Come ti chiami, perché quando si saranno avverate le tue parole, noi ti rendiamo onore?".18L'angelo del Signore gli rispose: "Perché mi chiedi il nome? Esso è misterioso".19Manoach prese il capretto e l'offerta e li bruciò sulla pietra al Signore, che opera cose misteriose. Mentre Manoach e la moglie stavano guardando,20mentre la fiamma saliva dall'altare al cielo, l'angelo del Signore salì con la fiamma dell'altare. Manoach e la moglie, che stavano guardando, si gettarono allora con la faccia a terra21e l'angelo del Signore non apparve più né a Manoach né alla moglie. Allora Manoach comprese che quello era l'angelo del Signore.22Manoach disse alla moglie: "Noi moriremo certamente, perché abbiamo visto Dio".23Ma sua moglie gli disse: "Se il Signore avesse voluto farci morire, non avrebbe accettato dalle nostre mani l'olocausto e l'offerta; non ci avrebbe mostrato tutte queste cose né ci avrebbe fatto udire proprio ora cose come queste".
24Poi la donna partorì un figlio che chiamò Sansone. Il bambino crebbe e il Signore lo benedisse.25Lo spirito del Signore cominciò a investirlo quando era a Macane-Dan, fra Zorea ed Estaol.

Note:

Gdc 13,1ss:La storia di Sansone è differente da tutti gli altri racconti del libro. Narra, dalla nascita alla morte, la vita di un eroe locale. Egli è forte come un gigante e debole come un bambino; seduce le donne ed è ingannato da esse; gioca brutti scherzi ai filistei ma non libera il paese da essi. La storia ha l'humour piccante dei racconti popolari coi quali la gente si vendica di un oppressore che ha dovuto subire, ma che poi finalmente può esporre alla derisione. In contrasto con questo aspetto popolare e profano del racconto, Sansone è consacrato a Dio già dal seno di sua madre e il suo nazireato è la fonte della sua forza. E' quest'aspetto carismatico che gli ha procurato un posto tra i Giudici. Tutto il racconto è una collezione di aneddoti: nascita di Sansone (Gdc 13,2-25), sposalizio ed enigma (Gdc 14,1-20), Sansone e i filistei (Gdc 15,1-8; Gdc 15,9-19) con una prima conclusione (v 20); Sansone a Gaza (Gdc 16,1-3); Sansone e Dalila (Gdc 16,4-21); prigionia e morte di Sansone (Gdc 16,22-30), con una seconda conclusione (v 31).

Gdc 13,2:famiglia dei Danìti: la tribù di Dan aveva ricevuto un territorio dove si trovano le località citate qui: Zorea, Estaole, Timna (cf. Gs 19,40+); essa emigrò verso il nord (cc Gdc 17-18). I racconti su Sansone suppongono una situazione posteriore a questa migrazione, nella quale i filistei non c'entrano affatto. Ma alcuni clan restati sul posto vivevano tra i cananei e assoggettati ai filistei.

Gdc 13,3:angelo del Signore: cf. Gdc 2,1; Gdc 6,11 e Gen 16,7+ . Nel v 22, l'angelo si identifica a Jahve come in Gdc 6,22-23 . - ma concepirai... un figlio: probabilmente è una ripetizione di 5a.

Gdc 13,5:Questa notizia giustifica l'inserzione di Sansone tra i Giudici, ma riconosce anche che la vittoria definitiva sui filistei non sarà opera di Sansone: bisognerà attendere Saul e Davide.

Gdc 13,14:Come Geremia (Ger 1,5) e il servo di Jahve (Is 49,1), Sansone è consacrato a Dio già dal seno della madre. Costei deve osservare le prescrizioni del nazireato, che passeranno poi al figlio.

Gdc 13,18:L'angelo si rifiuta di dire il suo nome, come l'essere misterioso dello Iabbok (Gen 32,30).

Gdc 13,20:con la fiamma dell'altare: con il TM; BJ con molti mss greci e volg. traduce: «in questa fiamma».

Gdc 13,21:Manoach come fece Abramo con i suoi tre visitatori (Gen 18), volle adempiere i propri.doveri di ospitalità. Obbedendo all'ordine dell'angelo, il pranzo è trasformato in olocausto, durante il quale Jahve si rivela. Vedi il sacrificio di Gedeone (Gdc 6,19-22).