Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Giovanni 5


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA TINTORI
1 Vi fu poi una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.1 Dopo ciò, essendo una festa dei Giudei, Gesù andò a Gerusalemme.
2 V'è a Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, una piscina, chiamata in ebraico Betzaetà, con cinque portici,2 Or in Gerusalemme vi è la piscina probatica, detta in ebraico: Betsaida, la quale ha cinque portici.
3 sotto i quali giaceva un gran numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici.3 In questi giaceva gran quantità d'infermi, ciechi, zoppi e paralitici ad aspettare il moto dell'acqua n'era agitata.
4 Un angelo infatti in certi momenti discendeva nella piscina e agitava l'acqua; il primo ad entrarvi dopo l'agitazione dell'acqua guariva da qualsiasi malattia fosse affetto.4 Un Angelo del Signore, infatti, scendeva ogni tanto nella piscina, e l'acqua n'era agitata. E chi per il primo vi si tuffava dopo il moto dell'acqua guariva da qualunque malattia fosse oppresso.
5 Si trovava là un uomo che da trentotto anni era malato.5 E vi stava un uomo che era infermo da trentotto anni.
6 Gesù vedendolo disteso e, sapendo che da molto tempo stava così, gli disse: "Vuoi guarire?".6 Gesù, vistolo giacere, e sapendo che da molto tempo si trovava in quella condizione, gli disse: Vuoi essere guarito?
7 Gli rispose il malato: "Signore, io non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l'acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, qualche altro scende prima di me".7 Signore, rispose l'infermo, non ho nessuno che mi metta nella vasca quando l'acqua è agitata; e quando mi accosto io, un altro vi è già disceso prima di me.
8 Gesù gli disse: "Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina".8 Gesù gli disse: Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina.
9 E sull'istante quell'uomo guarì e, preso il suo lettuccio, cominciò a camminare.
Quel giorno però era un sabato.
9 E nell'istante l'uomo guari; e, preso il lettuccio, cominciò a camminare. Or quel giorno era in sabato.
10 Dissero dunque i Giudei all'uomo guarito: "È sabato e non ti è lecito prender su il tuo lettuccio".10 E quindi i Giudei dicevano vi risanato: E' sabato, non ti è lecito portare il tuo lettuccio.
11 Ma egli rispose loro: "Colui che mi ha guarito mi ha detto: Prendi il tuo lettuccio e cammina".11 Ma egli rispose loro: Quello stesso che mi ha guarito mi ha detto: prendi il tuo lettuccio e cammina.
12 Gli chiesero allora: "Chi è stato a dirti: Prendi il tuo lettuccio e cammina?".12 Gli domandarono allora: chi è quell'uomo che t'ha detto: Prendi il tuo lettuccio e cammina?
13 Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato, essendoci folla in quel luogo.13 Ma il guarito non sapeva chi fosse; perchè Gesù s'era allontanato dalla folla che era sul posto.
14 Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: "Ecco che sei guarito; non peccare più, perché non ti abbia ad accadere qualcosa di peggio".14 Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: Ecco, sei guarito, non peccar più, chè non ti avvenga di peggio.
15 Quell'uomo se ne andò e disse ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo.15 E quello andò a riferire ai Giudei che era Gesù quello che lo aveva guarito.
16 Per questo i Giudei cominciarono a perseguitare Gesù, perché faceva tali cose di sabato.16 Per questo i Giudei perseguitavano Gesù che faceva tali cose di sabato.
17 Ma Gesù rispose loro: "Il Padre mio opera sempre e anch'io opero".17 Ma Gesù rispose loro: Il Padre mio opera ancora, ed io pure opero.
18 Proprio per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo: perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.

18 I Giudei quindi cercavano più che mai di ucciderlo: perchè, non solo violava il sabato, ma inoltre chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.
19 Gesù riprese a parlare e disse: "In verità, in verità vi dico, il Figlio da sé non può fare nulla se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa.19 Or Gesù rispose loro: In verità, in verità vi dico: il Figlio non può fare da sè se non ciò che ha veduto fare dal Padre; e tutte le cose che fa il Padre le fa anche il Figlio.
20 Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, e voi ne resterete meravigliati.20 Siccome il Padre ama il Figlio, gli manifesta quanto fa egli stesso; e gli mostrerà opere maggiori di queste affinchè voi ne restiate maravigliati.
21 Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi vuole;21 Come infatti il Padre risuscita i morti e rende loro la vita, così pure il Figlio dà la vita a quelli che vuole.
22 il Padre infatti non giudica nessuno ma ha rimesso ogni giudizio al Figlio,22 E il Padre non giudica nessuno; ma ha rimesso ogni giudizio al Figlio,
23 perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato.23 affinchè tutti onorino il Figlio come onorano il Padre; chi non onora il Figlio non onora il Padre che lo ha mandato.
24 In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.24 In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede in colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non incorre nella condanna, ma passa da morte a vita.
25 In verità, in verità vi dico: è venuto il momento, ed è questo, in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio, e quelli che l'avranno ascoltata, vivranno.25 In verità, in verità vi dico: viene l'ora, ed è questa, in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio, e chi l'avrà sentito vivrà.
26 Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso al Figlio di avere la vita in se stesso;26 Perché come il Padre ha in sè la vita, così pure ha dato al Figlio d'aver la vita in sè stesso,
27 e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell'uomo.27 e gli ha dato il potere di giudicare, perchè è Figlio dell'uomo.
28 Non vi meravigliate di questo, poiché verrà l'ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e ne usciranno:28 Non vi maravigliate di questo, perchè vien l'ora in cui tutti nei sepolcri udranno la voce del Figlio di Dio;
29 quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna.29 e ne usciranno quanti fecero il bene, alla risurrezione della vita; quanti poi fecero il male, alla risurrezione della condanna.
30 Io non posso far nulla da me stesso; giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
30 Io non posso fare nulla da me stesso. Giudico secondo quello che ascolto, ed il mio giudizio è retto, perchè non cerco il volere mio, ma il volere di Colui che mi ha mandato.
31 Se fossi io a render testimonianza a me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera;31 Se io rendo testimonianza a me stesso, la mia testimonianza non è accettabile.
32 ma c'è un altro che mi rende testimonianza, e so che la testimonianza che egli mi rende è verace.32 V'è un altro che testifica per me e so che la testimonianza che egli mi rende è verace.
33 Voi avete inviato messaggeri da Giovanni ed egli ha reso testimonianza alla verità.33 Voi avete mandato a interrogare Giovanni, ed egli ha reso testimonianza alla verità.
34 Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché possiate salvarvi.34 Io però non ricevo testimonianza dall'uomo; ma ciò vi dico per la vostra salvezza.
35 Egli era una lampada che arde e risplende, e voi avete voluto solo per un momento rallegrarvi alla sua luce.
35 Egli era la lampada ardente e luminosa, ma voi avete voluto godere per poco della sua luce.
36 Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato.36 Io però ho una testimonianza maggiore di quella di Giovanni. Perchè le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io faccio, a favor mio testificano che il Padre mi ha mandato.
37 E anche il Padre, che mi ha mandato, ha reso testimonianza di me. Ma voi non avete mai udito la sua voce, né avete visto il suo volto,37 E il Padre che mi ha mandato, egli stesso ha reso testimonianza a mio favore. Voi non avete mai sentito la sua voce, nè visto mai il suo volto,
38 e non avete la sua parola che dimora in voi, perché non credete a colui che egli ha mandato.38 e non avete in voi dimorante la sua parola, perchè non scredete a chi egli ha mandato.
39 Voi scrutate le Scritture credendo di avere in esse la vita eterna; ebbene, sono proprio esse che mi rendono testimonianza.39 Voi investigate le Scritture, dperchè credete di aver per esse la vita eterna: e son proprio quelle che parlano in favor mio.
40 Ma voi non volete venire a me per avere la vita.
40 Eppure non volete venire a me per avere la vita.
41 Io non ricevo gloria dagli uomini.41 Io non accetto gloria dagli uomini.
42 Ma io vi conosco e so che non avete in voi l'amore di Dio.42 Ma vi ho conosciuti che non avete in voi amor di Dio.
43 Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi ricevete; se un altro venisse nel proprio nome, lo ricevereste.43 Io sono venuto in nome del Padre mio e non mi ricevete;
44 E come potete credere, voi che prendete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene da Dio solo?44 e un altro verrà in proprio nome, lo riceverete.
45 Non crediate che sia io ad accusarvi davanti al Padre; c'è già chi vi accusa, Mosè, nel quale avete riposto la vostra speranza.45 Come potete creder voi che mendicate la gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che da Dio solo procede?
46 Se credeste infatti a Mosè, credereste anche a me; perché di me egli ha scritto.46 Nè vi pensate che sia io colui che vi accuserà davanti al Padre; v'è già chi v'accusa: quel Mosè stesso in cui sperate.
47 Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?".47 Che se credeste a Mosè, a me pure credereste, di me infatti egli ha scritto.
48 Se dunque non credete agii scritti di lui, come crederete alle mie parole?