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Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Giovanni 5


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA RICCIOTTI
1 Vi fu poi una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.1 - Dopo ciò era la festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
2 V'è a Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, una piscina, chiamata in ebraico Betzaetà, con cinque portici,2 Ora c'è a Gerusalemme la piscina Probatica, chiamata in ebraico Betsaida, munita di cinque portici,
3 sotto i quali giaceva un gran numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici.3 sotto i quali giaceva gran quantità di ammalati, ciechi, zoppi o paralitici, in attesa del movimento dell'acqua;
4 Un angelo infatti in certi momenti discendeva nella piscina e agitava l'acqua; il primo ad entrarvi dopo l'agitazione dell'acqua guariva da qualsiasi malattia fosse affetto.4 poichè l'angelo del Signore discendeva di tempo in tempo, nella piscina e l'acqua si agitava: allora il primo che s'immergeva, dopo il movimento dell'acqua, veniva guarito da qualsiasi infermità che avesse.
5 Si trovava là un uomo che da trentotto anni era malato.5 Era colà un uomo infermo di trentotto anni.
6 Gesù vedendolo disteso e, sapendo che da molto tempo stava così, gli disse: "Vuoi guarire?".6 Gesù, che lo aveva visto giacere colà, sapendo che già da molto tempo vi si trovava, gli disse: «Vuoi essere guarito?».
7 Gli rispose il malato: "Signore, io non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l'acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, qualche altro scende prima di me".7 L'ammalato rispose: «Signore, io non ho un uomo che m'immerga nella piscina al primo moto dell'acqua, e mentre io vado, un altro vi discende prima di me».
8 Gesù gli disse: "Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina".8 Gesù gli disse: «Levati, prendi il tuo giaciglio e cammina».
9 E sull'istante quell'uomo guarì e, preso il suo lettuccio, cominciò a camminare.
Quel giorno però era un sabato.
9 E in quel medesimo istante l'uomo si trovò guarito, e, preso il giaciglio, se ne andò. Era quello un giorno di sabato,
10 Dissero dunque i Giudei all'uomo guarito: "È sabato e non ti è lecito prender su il tuo lettuccio".10 e perciò i Giudei all'uomo guarito dissero: «È sabato e non ti è permesso portar via il tuo giaciglio».
11 Ma egli rispose loro: "Colui che mi ha guarito mi ha detto: Prendi il tuo lettuccio e cammina".11 A cui rispose: «Chi mi ha guarito m'ha detto: - Prendi il tuo giaciglio e cammina - ».
12 Gli chiesero allora: "Chi è stato a dirti: Prendi il tuo lettuccio e cammina?".12 Gli domandarono: «Chi è l'uomo che ti ha detto: - Prendi il tuo giaciglio e cammina? - ».
13 Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato, essendoci folla in quel luogo.13 Ma il risanato non sapeva chi fosse, perchè Gesù s'era allontanato dalla folla, raccolta colà.
14 Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: "Ecco che sei guarito; non peccare più, perché non ti abbia ad accadere qualcosa di peggio".14 Più tardi Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Eccoti guarito; non peccare più affinchè non t'avvenga di peggio».
15 Quell'uomo se ne andò e disse ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo.15 L'uomo se ne andò e riferì ai Giudei che chi l'aveva guarito era Gesù.
16 Per questo i Giudei cominciarono a perseguitare Gesù, perché faceva tali cose di sabato.16 E poichè i Giudei perseguitavano Gesù perchè faceva tali cose di sabato,
17 Ma Gesù rispose loro: "Il Padre mio opera sempre e anch'io opero".17 egli disse loro: «Il Padre mio opera fino al presente ed io lavoro come lui».
18 Proprio per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo: perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.

18 Tanto più quindi i Giudei cercavano di farlo morire, perchè, non solo violava il sabato, ma anche chiamava Dio suo padre e si faceva uguale a Dio. Presa dunque la parola, Gesù disse loro:
19 Gesù riprese a parlare e disse: "In verità, in verità vi dico, il Figlio da sé non può fare nulla se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa.19 «In verità, in verità vi dico: Il Figliuolo non può fare nulla da sè, ma solo quello che vede fare dal Padre, lo fa parimenti il Figlio.
20 Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, e voi ne resterete meravigliati.20 Perchè il Padre ama il Figlio e gli mostra quanto egli fa; e gli mostrerà delle opere ancora più grandi di queste, e voi ne resterete meravigliati.
21 Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi vuole;21 Infatti come il Padre risuscita i morti e dona la vita, così anche il Figlio darà la vita a chi vuole.
22 il Padre infatti non giudica nessuno ma ha rimesso ogni giudizio al Figlio,22 Perchè il Padre non giudica alcuno, ma ha rimesso ogni giudizio nelle mani del Figliuolo,
23 perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato.23 affinchè tutti onorino il Figliuolo, come onorano il Padre. Chi non onora il Figliuolo, non onora neppure il Padre che l'ha mandato.
24 In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.24 In verità, in verità vi dico: Chi ascolta la mia parola e crede in Colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non è sottoposto a giudizio, ma passa da morte a vita.
25 In verità, in verità vi dico: è venuto il momento, ed è questo, in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio, e quelli che l'avranno ascoltata, vivranno.25 In verità, in verità vi dico che l'ora viene, ed è questa, nella quale i morti intenderanno la voce del Figliuol di Dio, e quelli che l'avranno intesa, vivranno.
26 Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso al Figlio di avere la vita in se stesso;26 Perchè come il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figliuolo di averla in sè,
27 e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell'uomo.27 e gli ha dato il potere di giudicare, perchè è il Figliuol dell'uomo.
28 Non vi meravigliate di questo, poiché verrà l'ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e ne usciranno:28 Non vi meravigliate di questo; perchè verrà il momento in cui tutti coloro che sono dei sepolcri, intenderanno la voce del Figlio di Dio:
29 quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna.29 e procederanno, quelli che avran fatto il bene, a resurrezione di vita, quelli invece che avran fatto il male, a resurrezione di giudizio.
30 Io non posso far nulla da me stesso; giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
30 Io non posso fare nulla da me. Come io intendo, giudico, e il mio giudizio è giusto, perchè io non cerco la mia volontà, ma la volontà di Chi mi ha mandato.
31 Se fossi io a render testimonianza a me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera;31 Se io rendo testimonianza a me stesso, la mia testimonianza non è vera;
32 ma c'è un altro che mi rende testimonianza, e so che la testimonianza che egli mi rende è verace.32 ma v'è un altro che rende testimonianza a me, ed io so che la sua testimonianza è vera.
33 Voi avete inviato messaggeri da Giovanni ed egli ha reso testimonianza alla verità.33 Avete mandato a interrogare Giovanni, ed egli ha reso testimonianza alla verità.
34 Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché possiate salvarvi.34 Io però non ricevo la testimonianza da un uomo, e vi dico questo per la vostra salute.
35 Egli era una lampada che arde e risplende, e voi avete voluto solo per un momento rallegrarvi alla sua luce.
35 Egli è stato la lampada che arde e brilla, ma voi vi siete compiaciuti di godere per un po' alla sua luce.
36 Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato.36 Io però ho una testimonianza maggiore di Giovanni, perchè le opere che il Padre mi ha dato da compiere, queste opere che io compio, testificano a mio riguardo che il Padre mi ha mandato.
37 E anche il Padre, che mi ha mandato, ha reso testimonianza di me. Ma voi non avete mai udito la sua voce, né avete visto il suo volto,37 E il Padre, che mi ha mandato, mi ha reso testimonianza; ma voi non avete mai intesa la voce, nè vista la faccia,
38 e non avete la sua parola che dimora in voi, perché non credete a colui che egli ha mandato.38 e non possedete la sua parola che rimanga in voi, perchè non credete a Colui che Egli ha inviato.
39 Voi scrutate le Scritture credendo di avere in esse la vita eterna; ebbene, sono proprio esse che mi rendono testimonianza.39 Voi scrutate le Scritture, perchè pensate di trovare in esse la vita eterna; ora esse rendono testimonianza a me,
40 Ma voi non volete venire a me per avere la vita.
40 eppure voi non volete venire a me per avere la vita!
41 Io non ricevo gloria dagli uomini.41 Io non mi aspetto la gloria dagli uomini:
42 Ma io vi conosco e so che non avete in voi l'amore di Dio.42 ma conosco che non avete dentro di voi l'amore di Dio.
43 Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi ricevete; se un altro venisse nel proprio nome, lo ricevereste.43 Sono venuto in nome del Padre mio e voi non mi ricevete; se venisse un altro in nome proprio, voi lo ricevereste.
44 E come potete credere, voi che prendete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene da Dio solo?44 Ma come potete credere voi, che vi glorificate a vicenda, e non cercate la gloria che viene dal solo Dio?
45 Non crediate che sia io ad accusarvi davanti al Padre; c'è già chi vi accusa, Mosè, nel quale avete riposto la vostra speranza.45 Non pensate che io debba accusarvi davanti al Padre; vostro accusatore è lo stesso Mosè, nel quale riponete ogni speranza.
46 Se credeste infatti a Mosè, credereste anche a me; perché di me egli ha scritto.46 Poichè, se aveste creduto a Mosè, avreste creduto anche a me, poichè egli ha scritto di me.
47 Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?".47 Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?».