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Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Primo libro dei Re 19


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BIBBIA CEI 1974LA SACRA BIBBIA
1 Acab riferì a Gezabele ciò che Elia aveva fatto e che aveva ucciso di spada tutti i profeti.1 Acab raccontò a Gezabele tutto ciò che Elia aveva fatto e come aveva ucciso con la spada tutti i profeti.
2 Gezabele inviò un messaggero a Elia per dirgli: "Gli dèi mi facciano questo e anche di peggio, se domani a quest'ora non avrò reso te come uno di quelli".2 Allora Gezabele inviò ad Elia un messaggero perché gli dicesse: "Che gli dèi mi facciano questo male e aggiungano ancora quest'altro, se domani a quest'ora non avrò fatto della tua vita come della vita di ognuno di essi".
3 Elia, impaurito, si alzò e se ne andò per salvarsi. Giunse a Bersabea di Giuda. Là fece sostare il suo ragazzo.3 Elia ebbe paura, si alzò e se ne andò per mettersi in salvo. Arrivò a Bersabea, che si trova in Giuda, e vi lasciò il suo servo.
4 Egli si inoltrò nel deserto una giornata di cammino e andò a sedersi sotto un ginepro. Desideroso di morire, disse: "Ora basta, Signore! Prendi la mia vita, perché io non sono migliore dei miei padri".4 S'inoltrò quindi nel deserto camminando per tutto un giorno e andò a sedersi sotto una ginestra. Qui si augurò di morire dicendo: "Ora basta, o Signore, prendi la mia vita perché io non sono migliore dei miei antenati".
5 Si coricò e si addormentò sotto il ginepro. Allora, ecco un angelo lo toccò e gli disse: "Alzati e mangia!".5 Poi si sdraiò e s'addormentò sotto quella ginestra. Ma un angelo lo toccò e gli disse: "Lèvati e mangia!".
6 Egli guardò e vide vicino alla sua testa una focaccia cotta su pietre roventi e un orcio d'acqua. Mangiò e bevve, quindi tornò a coricarsi.6 Egli guardò ed ecco che vicino al capo v'era una focaccia cotta su pietre infuocate e una brocca d'acqua. Mangiò e bevve, poi tornò a sdraiarsi.
7 Venne di nuovo l'angelo del Signore, lo toccò e gli disse: "Su mangia, perché è troppo lungo per te il cammino".7 L'angelo del Signore venne una seconda volta, lo toccò e gli disse: "Lèvati e mangia, altrimenti troppo lungo sarà per te il cammino".
8 Si alzò, mangiò e bevve. Con la forza datagli da quel cibo, camminò per quaranta giorni e quaranta notti fino al monte di Dio, l'Oreb.
8 Di nuovo si levò, mangiò e bevve; poi, sostenuto da quel cibo, camminò per quaranta giorni e quaranta notti fino al monte di Dio, l'Oreb.
9 Ivi entrò in una caverna per passarvi la notte, quand'ecco il Signore gli disse: "Che fai qui, Elia?".9 Qui giunto, entrò nella caverna e vi passò la notte. Ed ecco che la parola del Signore gli fu rivolta in questi termini: "Che fai qui, o Elia?".
10 Egli rispose: "Sono pieno di zelo per il Signore degli eserciti, poiché gli Israeliti hanno abbandonato la tua alleanza, hanno demolito i tuoi altari, hanno ucciso di spada i tuoi profeti. Sono rimasto solo ed essi tentano di togliermi la vita".10 Egli rispose: "Ardo di tanto zelo per il Signore, Dio degli eserciti, perché i figli d'Israele hanno abbandonato la tua alleanza, hanno distrutto i tuoi altari e ucciso di spada i tuoi profeti. Sono rimasto io solo, eppure essi cercano di togliermi la vita".
11 Gli fu detto: "Esci e fermati sul monte alla presenza del Signore". Ecco, il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento ci fu un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto.11 Di rimando sentì dirsi: "Esci e sta' sul monte davanti al Signore". Ed ecco che il Signore passò. Ci fu un vento grande e gagliardo, tale da scuotere le montagne e spaccare le pietre, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento ci fu un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto.
12 Dopo il terremoto ci fu un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco ci fu il mormorio di un vento leggero.12 Dopo il terremoto ci fu un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco ci fu il sussurro di una brezza leggera.
13 Come l'udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all'ingresso della caverna. Ed ecco, sentì una voce che gli diceva: "Che fai qui, Elia?".13 Non appena sentì questo, Elia si coprì la faccia con il mantello, uscì e si fermò all'ingresso della caverna. Ed ecco una voce che gli diceva: "Che fai qui, o Elia?".
14 Egli rispose: "Sono pieno di zelo per il Signore, Dio degli eserciti, poiché gli Israeliti hanno abbandonato la tua alleanza, hanno demolito i tuoi altari, hanno ucciso di spada i tuoi profeti. Sono rimasto solo ed essi tentano di togliermi la vita".
14 Egli rispose: "Ardo di tanto zelo per il Signore, Dio degli eserciti, perché i figli d'Israele hanno abbandonato la tua alleanza, hanno distrutto i tuoi altari e ucciso di spada i tuoi profeti. Sono rimasto io solo, eppure essi cercano di togliermi la vita".
15 Il Signore gli disse: "Su, ritorna sui tuoi passi verso il deserto di Damasco; giunto là, ungerai Hazaèl come re di Aram.15 Il Signore gli replicò: "Va', riprendi il tuo cammino verso il deserto di Damasco. Andrai a ungere Cazaèl come re di Aram.
16 Poi ungerai Ieu, figlio di Nimsi, come re di Israele e ungerai Eliseo figlio di Safàt, di Abel-Mecola, come profeta al tuo posto.16 Poi ungerai Ieu, figlio di Nimsi, come re d'Israele; infine ungerai Eliseo, figlio di Safàt, da Abel-Mecola, come profeta al tuo posto.
17 Se uno scamperà dalla spada di Hazaèl, lo ucciderà Ieu; se uno scamperà dalla spada di Ieu, lo ucciderà Eliseo.17 Chiunque sfuggirà alla spada di Cazaèl, sarà ucciso da Ieu, e chiunque sfuggirà alla spada di Ieu, sarà ucciso da Eliseo.
18 Io poi mi sono risparmiato in Israele settemila persone, quanti non hanno piegato le ginocchia a Baal e quanti non l'hanno baciato con la bocca.
18 Io poi mi serberò in Israele settemila uomini: tutte le ginocchia che non si sono piegate davanti a Baal e tutte le bocche che non lo hanno baciato".
19 Partito di lì, Elia incontrò Eliseo figlio di Safàt. Costui arava con dodici paia di buoi davanti a sé, mentre egli stesso guidava il decimosecondo. Elia, passandogli vicino, gli gettò addosso il suo mantello.19 Elia partì di là e trovò Eliseo, figlio di Safàt, mentre arava con dodici coppie di buoi davanti a sé ed egli si trovava con la dodicesima coppia. Gli passò accanto e gli gettò il suo mantello.
20 Quegli lasciò i buoi e corse dietro a Elia, dicendogli: "Andrò a baciare mio padre e mia madre, poi ti seguirò". Elia disse: "Va' e torna, perché sai bene che cosa ho fatto di te".20 Eliseo abbandonò i buoi e corse dietro a Elia dicendo: "Permettimi di abbracciare mio padre e mia madre e poi ti seguirò". Gli rispose: "Va' e torna, perché sai bene che cosa ti ho fatto".
21 Allontanatosi da lui, Eliseo prese un paio di buoi e li uccise; con gli attrezzi per arare ne fece cuocere la carne e la diede alla gente, perché la mangiasse. Quindi si alzò e seguì Elia, entrando al suo servizio.21 Tornato indietro, prese una coppia di buoi, li uccise, li fece cuocere sui loro attrezzi e li diede alla gente che ne mangiò. Poi si levò, seguì Elia e si pose al suo servizio.