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Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Genesi 43


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA TINTORI
1 La carestia continuava a gravare sul paese.1 Ma intanto la fame si faceva sentire crudelmente su tutto il paese,
2 Quando ebbero finito di consumare il grano che avevano portato dall'Egitto, il padre disse loro: "Tornate là e acquistate per noi un po' di viveri".2 ed essendo già finiti i viveri portati dall'Egitto, Giacobbe disse ai suoi figli: « Tornate a comprarci un po' da mangiare.
3 Ma Giuda gli disse: "Quell'uomo ci ha dichiarato severamente: Non verrete alla mia presenza, se non avrete con voi il vostro fratello!3 Giuda rispose: « Quell'uomo ce lo dichiarò con giuramento: Non vedrete la mia faccia se non menate con voi il vostro fratello più piccolo.
4 Se tu sei disposto a lasciar partire con noi nostro fratello, andremo laggiù e ti compreremo il grano.4 Se dunque tu vuoi mandarlo con noi, andremo anche noi, e compreremo quanto ti è necessario;
5 Ma se tu non lo lasci partire, noi non ci andremo, perché quell'uomo ci ha detto: Non verrete alla mia presenza, se non avrete con voi il vostro fratello!".5 ma se tu non vuoi mandarlo, non andremo, perchè quell'uomo, come abbiamo detto più volte, ci ha detto chiaramente: Non vedrete la mia faccia se il vostro fratello più piccolo non sarà con voi ».
6 Israele disse: "Perché mi avete fatto questo male, cioè far sapere a quell'uomo che avevate ancora un fratello?".6 E Israele disse loro: « È per mia sventura che gli avete fatto sapere di avere anche un altro fratello.
7 Risposero: "Quell'uomo ci ha interrogati con insistenza intorno a noi e alla nostra parentela: È ancora vivo vostro padre? Avete qualche fratello? e noi abbiamo risposto secondo queste domande. Potevamo sapere ch'egli avrebbe detto: Conducete qui vostro fratello?".
7 Ma essi risposero: « Fu lui che ci interrogò per ordine intorno alla nostra stirpe, chiedendo se era vivo il padre, se avevamo un altro fratello; e noi non facemmo che rispondere alle sue domande, e come si poteva andare a pensare che ci avrebbe detto: Conducete con voi il vostro fratello? »
8 Giuda disse a Israele suo padre: "Lascia venire il giovane con me; partiremo subito per vivere e non morire, noi, tu e i nostri bambini.8 Giuda disse ancora a suo padre: « Lascia venir meco il fanciullo, affinchè si possa partire e vivere, e non si abbia a morire noi e i nostri bambini.
9 Io mi rendo garante di lui: dalle mie mani lo reclamerai. Se non te lo ricondurrò, se non te lo riporterò, io sarò colpevole contro di te per tutta la vita.9 Mi rendo garante io del fanciullo: domandane conto a me: se io non te lo riconduco e non te lo rendo, sarò per sempre colpevole contro di te.
10 Se non avessimo indugiato, ora saremmo già di ritorno per la seconda volta".10 Se non ci fossimo indugiati, a quest'ora saremmo già ritornati due volte ».
11 Israele loro padre rispose: "Se è così, fate pure: mettete nei vostri bagagli i prodotti più scelti del paese e portateli in dono a quell'uomo: un po' di balsamo, un po' di miele, resina e laudano, pistacchi e mandorle.11 Allora Israele, loro padre, disse loro: « Se così è necessario, fate quel che volete: prendete nei vostri vasi dei frutti più squisiti di questo paese e portateli in dono a quell'uomo: un po' di resina e di miele, dello storace, della mirra, del terebinto e delle mandorle.
12 Prendete con voi doppio denaro, il denaro cioè che è stato rimesso nella bocca dei vostri sacchi lo porterete indietro: forse si tratta di un errore.12 Portate con voi anche il doppio del danaro, riportando quello che avete trovato nei sacchi; forse fu un errore.
13 Prendete anche vostro fratello, partite e tornate da quell'uomo.13 Prendete pure anche il vostro fratello e andate a trovare quell'uomo.
14 Dio onnipotente vi faccia trovare misericordia presso quell'uomo, così che vi rilasci l'altro fratello e Beniamino. Quanto a me, una volta che non avrò più i miei figli, non li avrò più...!".
14 Dio Onnipotente ve lo renda propizio, sicché egli rimandi con voi l'altro vostro fratello che tiene prigioniero e Beniamino; ma io resterò come un uomo privo di figli ».
15 Presero dunque i nostri uomini questo dono e il doppio del denaro e anche Beniamino, partirono, scesero in Egitto e si presentarono a Giuseppe.
15 Essi adunque presero i doni e il doppio del danaro e Beniamino, e discesero in Egitto, e si presentarono a Giuseppe,
16 Quando Giuseppe ebbe visto Beniamino con loro, disse al suo maggiordomo: "Conduci questi uomini in casa, macella quello che occorre e prepara, perché questi uomini mangeranno con me a mezzogiorno".16 il quale, avendoli veduti insieme a Beniamino, disse al suo maestro di casa: « Conduci questi uomini in casa: uccidi le vittime e prepara un convito, perchè essi mangeranno con me a mezzogiorno ».
17 Il maggiordomo fece come Giuseppe aveva ordinato e introdusse quegli uomini nella casa di Giuseppe.17 Il maestro di casa eseguì quanto gli era stato imposto, e li condusse in casa,
18 Ma quegli uomini si spaventarono, perché venivano condotti in casa di Giuseppe, e dissero: "A causa del denaro, rimesso nei nostri sacchi l'altra volta, ci si vuol condurre là: per assalirci, piombarci addosso e prenderci come schiavi con i nostri asini".
18 ove pieni di paura, dissero tra di loro: «Per quel danaro che riportammo nei nostri sacchi, siam condotti qua dentro: egli vuole addossarci questa calunnia per ridurre colla violenza in schiavitù noi ed i nostri asini ».
19 Allora si avvicinarono al maggiordomo della casa di Giuseppe e parlarono con lui all'ingresso della casa;19 Per questo, accostatisi sulla stessa porta al maestro di casa,
20 dissero: "Mio signore, noi siamo venuti già un'altra volta per comperare viveri.20 gli dissero: « Ti preghiamo, o Signore, di ascoltarci! Noi siam venuti un'altra volta a comprar dei viveri;
21 Quando fummo arrivati ad un luogo per passarvi la notte, aprimmo i sacchi ed ecco il denaro di ciascuno si trovava alla bocca del suo sacco: proprio il nostro denaro con il suo peso esatto. Allora noi l'abbiamo portato indietro21 dopo averli comprati, quando all'albergo aprimmo i nostri sacchi, alla bocca di essi ritrovammo il nostro danaro, che abbiamo riportato nello stesso peso.
22 e, per acquistare i viveri, abbiamo portato con noi altro denaro. Non sappiamo chi abbia messo nei sacchi il nostro denaro!".22 Oltre all'altro danaro che abbiamo portato per comprare quanto ci bisogna. Noi non sappiamo chi abbia messo quel danaro nei nostri sacchi ».
23 Ma quegli disse: "State in pace, non temete! Il vostro Dio e il Dio dei padri vostri vi ha messo un tesoro nei sacchi; il vostro denaro è pervenuto a me". E portò loro Simeone.
23 Ma egli rispose: « Datevi pace e non temete: il vostro Dio e il Dio del padre vostro ha posti quei tesori nei vostri sacchi; il vostro danaro è giunto a me in buona moneta ». E liberato Simeone, lo condusse a loro.
24 Quell'uomo fece entrare gli uomini nella casa di Giuseppe, diede loro acqua, perché si lavassero i piedi e diede il foraggio ai loro asini.24 Fattili poi entrare in casa, portò dell'acqua perchè si lavassero i piedi, e diè da mangiare ai loro asini.
25 Essi prepararono il dono nell'attesa che Giuseppe arrivasse a mezzogiorno, perché avevano saputo che avrebbero preso cibo in quel luogo.25 Essi prepararono i doni per quando Giuseppe sarebbe andato da loro, a mezzogiorno, avendo inteso che dovevano rimaner lì a mangiare.
26 Quando Giuseppe arrivò a casa, gli presentarono il dono, che avevano con sé, e si prostrarono davanti a lui con la faccia a terra.26 Quando poi Giuseppe entrò in casa sua, essi gli offrirono i doni che tenevano in mano, e adorarono prostrati fino a terra.
27 Egli domandò loro come stavano e disse: "Sta bene il vostro vecchio padre, di cui mi avete parlato? Vive ancora?".27 Ma Giuseppe, reso loro berignamente il saluto, disse: « Il vostro padre, il vecchio di cui mi parlaste sta bene? vive ancora? »
28 Risposero: "Il tuo servo, nostro padre, sta bene, è ancora vivo" e si inginocchiarono prostrandosi.28 Risposero: « Il tuo servo, il padre nostro, sta bene, vive ancora ». E prostrati, lo adorarono.
29 Egli alzò gli occhi e guardò Beniamino, suo fratello, il figlio di sua madre, e disse: "È questo il vostro fratello più giovane, di cui mi avete parlato?" e aggiunse: "Dio ti conceda grazia, figlio mio!".29 Ma Giuseppe, alzati gli occhi e veduto Beniamino, figliolo della sua madre, disse: « È questo il vostro fratello più piccolo di cui mi parlaste? » E disse a lui: « Dio abbia misericordia di te, figliolo mio! »
30 Giuseppe uscì in fretta, perché si era commosso nell'intimo alla presenza di suo fratello e sentiva il bisogno di piangere; entrò nella sua camera e pianse.30 E in fretta si ritirò, perchè le sue viscere si erano commosse davanti al suo fratello, e gli cadevan le lacrime. Entrò nella sua camera e pianse.
31 Poi si lavò la faccia, uscì e, facendosi forza, ordinò: "Servite il pasto".31 Ma poi, lavatasi la faccia, uscì fuori, si fece forza e disse: « Portate da mangiare ».
32 Fu servito per lui a parte, per loro a parte e per i commensali egiziani a parte, perché gli Egiziani non possono prender cibo con gli Ebrei: ciò sarebbe per loro un abominio.32 E fu imbandita la mensa, a parte per Giuseppe, a parte pei fratelli e a parte per gli Egiziani che mangiavano con lui, perchè gli Egiziani non stiman lecito mangiare con gli Ebrei e credono profano un tal convito.
33 Presero posto davanti a lui dal primogenito al più giovane, ciascuno in ordine di età ed essi si guardavano con meraviglia l'un l'altro.33 Essi sedettero alla presenza di Giuseppe, il primogenito secondo il suo diritto di primogenitura, e il più piccolo, secondo la sua età; e restavano oltremodo maravigliati,
34 Egli fece portare loro porzioni prese dalla propria mensa, ma la porzione di Beniamino era cinque volte più abbondante di quella di tutti gli altri. E con lui bevvero fino all'allegria.34 ricevendo le porzioni che egli loro mandava. La porzione maggiore, che era cinque volte più grossa, fu per Beniamino. Così bevettero e stettero allegri con lui.