Scrutatio

Venerdi, 19 aprile 2024 - San Leone IX Papa ( Letture di oggi)

Genesi 6


font

1Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro figlie,2i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli quante ne vollero.3Allora il Signore disse: "Il mio spirito non resterà sempre nell'uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di centoventi anni".
4C'erano sulla terra i giganti a quei tempi - e anche dopo - quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell'antichità, uomini famosi.
5Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che ogni disegno concepito dal loro cuore non era altro che male.6E il Signore si pentì di aver fatto l'uomo sulla terra e se ne addolorò in cuor suo.7Il Signore disse: "Sterminerò dalla terra l'uomo che ho creato: con l'uomo anche il bestiame e i rettili e gli uccelli del cielo, perché sono pentito d'averli fatti".8Ma Noè trovò grazia agli occhi del Signore.
9Questa è la storia di Noè. Noè era uomo giusto e integro tra i suoi contemporanei e camminava con Dio.10Noè generò tre figli: Sem, Cam, e Iafet.11Ma la terra era corrotta davanti a Dio e piena di violenza.
12Dio guardò la terra ed ecco essa era corrotta, perché ogni uomo aveva pervertito la sua condotta sulla terra.
13Allora Dio disse a Noè: "È venuta per me la fine di ogni uomo, perché la terra, per causa loro, è piena di violenza; ecco, io li distruggerò insieme con la terra.14Fatti un'arca di legno di cipresso; dividerai l'arca in scompartimenti e la spalmerai di bitume dentro e fuori.15Ecco come devi farla: l'arca avrà trecento cubiti di lunghezza, cinquanta di larghezza e trenta di altezza.16Farai nell'arca un tetto e a un cubito più sopra la terminerai; da un lato metterai la porta dell'arca. La farai a piani: inferiore, medio e superiore.
17Ecco io manderò il diluvio, cioè le acque, sulla terra, per distruggere sotto il cielo ogni carne, in cui è alito di vita; quanto è sulla terra perirà.18Ma con te io stabilisco la mia alleanza. Entrerai nell'arca tu e con te i tuoi figli, tua moglie e le mogli dei tuoi figli.19Di quanto vive, di ogni carne, introdurrai nell'arca due di ogni specie, per conservarli in vita con te: siano maschio e femmina.20Degli uccelli secondo la loro specie, del bestiame secondo la propria specie e di tutti i rettili della terra secondo la loro specie, due d'ognuna verranno con te, per essere conservati in vita.21Quanto a te, prenditi ogni sorta di cibo da mangiare e raccoglilo presso di te: sarà di nutrimento per te e per loro".22Noè eseguì tutto; come Dio gli aveva comandato, così egli fece.

Note:

Gen 6:Episodio difficile (di tradizione jahvista). L'autore sacro si riferisce a una leggenda popolare sui giganti, in ebraico Nefilim, che sarebbero titani orientali, nati dall'unione tra donne mortali ed esseri celesti. Senza pronunciarsi sul valore di questa credenza e velando il suo aspetto mitologico, richiama solo questo ricordo di una razza insolente di superuomini, come un esempio della perversità crescente che sta per motivare il diluvio. Il giudaismo posteriore e quasi tutti i primi scrittori ecclesiastici hanno visto angeli colpevoli in questi «figli di Dio». Ma a partire dal IV secolo, i Padri, per una nozione più spirituale degli angeli, hanno comunemente interpretato i «figli di Dio» come la discendehza di Set e le «figlie degli uomini» come la discendenza di Caino.

Gen 6,3:centoventi anni: durata massima a cui Dio ha ridotto allora la vita umana secondo questa fonte jahvista; per la tradizione sacerdotale vedere la nota su Gen 5,1 .

Gen 6,5-9,27:Questa sezione combina due racconti paralleli: uno jahvista, pieno di colore e di vita (Gen 6,5-8; Gen 7,1-5; Gen 7,7-10 , rimaneggiato; Gen 7,12; Gen 7,16(b); Gen 7,17; Gen 7,22-23; Gen 8,2(b)-3(a); Gen 8,6-12; Gen 8,13(b); Gen 8,20-22); l'altro sacerdotale, più preciso e più elaborato, ma più secco (Gen 6,9-22; Gen 7,6-11; Gen 7,13-16(a); Gen 7,18-21; Gen 7,24; Gen 8,1-2(a); Gen 8,3(b)-5; Gen 8,13(a); Gen 8,14-19; Gen 9,1-17). Il redattore finale ha rispettato queste due testimonianze che riceveva dalla tradizione, senza cercare di sopprimere le loro divergenze di dettaglio. Possediamo parecchie narrazioni babilonesi sul diluvio, che presentano rassomiglianze considerevoli con il racconto biblico. Questo non ne dipende, ma attinge alla medesima eredità: il ricordo di una o più inondazioni disastrose della valle del Tigri e dell'Eufrate, che la tradizione aveva ingrandite con dimensioni di un cataclisma universale. Tuttavia, ed è l'essenziale, l'autore sacro ha caricato questo ricordo con un insegnamento eterno sulla giustizia e sulla misericordia di Dio, sulla malizia dell'uomo e sulla salvezza accordata al giusto (cf. Eb 11,7). E un giudizio di Dio che prefigura quello degli ultimi tempi (Lc 17,26s; Mt 24,37s) come la salvezza accordata a Noè raffigura la salvezza con le acque del battesimo (1Pt 3,20-21).

Gen 6,6:si pentì: questo pentimento di Dio esprime in modo umano l'esigenza della sua santità, che non può sopportare il peccato; 1Sam 15,29 scarterà una interpretazione troppo letterale. Molto più spesso, il «pentimento» di Dio significa la placazione della sua collera e il ritiro della sua minaccia (cf. Ger 26,3+).

Gen 6,14:arca: la traduzione latina ha arca («cofano»). - legno di cipresso: BJ traduce: «legno resinoso», versione approssimativa. - scompartimenti: BJ congettura «canne» (come la navicella di Es 2,3); il TM ha: «nidi» (cabine?).

Gen 6,16:tetto...: senso incerto. Secondo la traduzione adottata, il tetto avrebbe un pendio di un cubito per lo scorrimento delle acque del cielo (Gen 7,11).

Gen 6,17:alito: la parola ruah designa l'aria in movimento: sia il soffio del vento (Es 10,13; Gb 21,18), sia quello che esce dalle narici (Gen 7,15; Gen 7,22 , ecc.). Designa dunque la forza vitale, nonché i pensieri, i sentimenti o le passioni con cui essa si esprime (Gen 41,8; Gen 45,27; 1Sam 1,15; 1Re 21,5 , ecc.). Nell'uomo è un dono di Dio (Gen 6,3; Nm 16,22; Gb 27,3; Sal 104,29; Qo 12,7). E anche la potenza con la quale Dio agisce nella creazione (Gen 1,2; Gb 33,4; Sal 104,29-30), come nella storia degli uomini (Es 31,3), in particolare per mezzo dei profeti (Gdc 3,10+; Ez 36,28+) e del Messia (Is 11,2+ . Cf. Rm 1,9+).

Gen 6,18:alleanza: non un patto bilaterale, ma un impegno grazioso che Dio assume nei confronti di coloro che ha presi in considerazione. Altre alleanze seguiranno questa, con Abramo (Gen 15; Gen 17), con tutto il popolo (Es 19,1+); in attesa della «nuova alleanza» che sarà conclusa nella pienezza dei tempi (Mt 26,28+; Eb 9,15+).

Gen 6,20:Gli esseri irragionevoli sono associati, per il castigo e per la salvezza, al destino dell'uomo, la cui cattiveria ha corrotto tutta la creazione (Gen 6,13); siamo già vicini a san Paolo (Rm 8,19-22).