Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Ad Corinthios I 11


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VULGATABIBBIA RICCIOTTI
1 Imitatores mei estote, sicut et ego Christi.1 - Siate imitatori miei, come anch'io sono di Cristo.
2 Laudo autem vos fratres quod per omnia mei memores estis : et sicut tradidi vobis, præcepta mea tenetis.2 Vi lodo poi, fratelli, perchè in ogni cosa vi ricordate di me, e ritenete, come ve le ho date, le istruzioni mie.
3 Volo autem vos scire quod omnis viri caput, Christus est : caput autem mulieris, vir : caput vero Christi, Deus.3 Voglio però che sappiate, che d'ogni uomo il capo è Cristo, e che il capo della moglie è il marito, e il capo di Cristo è Dio.
4 Omnis vir orans, aut prophetans velato capite, deturpat caput suum.4 Qualunque uomo preghi o profetizzi avendo la testa coperta, disonora il suo capo;
5 Omnis autem mulier orans, aut prophetans non velato capite, deturpat caput suum : unum enim est ac si decalvetur.5 e qualunque donna preghi o profetizzi senza velo sulla testa, disonora il suo capo,
6 Nam si non velatur mulier, tondeatur. Si vero turpe est mulieri tonderi, aut decalvari, velet caput suum.6 poichè, se non si vela la donna, si tagli anche i capelli; e se è turpe per la donna il tagliarsi i capelli e radersi, si veli dunque.
7 Vir quidem non debet velare caput suum : quoniam imago et gloria Dei est, mulier autem gloria viri est.7 L'uomo no, non deve coprir di velo la testa, essendo immagine e gloria di Dio; e la donna è gloria dell'uomo.
8 Non enim vir ex muliere est, sed mulier ex viro.8 Poichè non viene l'uomo dalla donna, ma la donna dall'uomo,
9 Etenim non est creatus vir propter mulierem, sed mulier propter virum.9 nè fu fatto l'uomo per la donna, ma la donna per l'uomo.
10 Ideo debet mulier potestatem habere supra caput propter angelos.10 Per questo deve la donna aver sulla testa il segno della sua dipendenza, per via degli angeli.
11 Verumtamen neque vir sine muliere : neque mulier sine viro in Domino.11 Però nel Signore, nè la donna è indipendente dall'uomo, nè l'uomo può essere senza la donna;
12 Nam sicut mulier de viro, ita et vir per mulierem : omnia autem ex Deo.12 poichè come la donna è dell'uomo così l'uomo [nasce] per mezzo della donna, e tutto è da Dio.
13 Vos ipsi judicate : decet mulierem non velatam orare Deum ?13 Giudicatene voi stessi; è decoroso che donna senza velo rivolga preghiera a Dio?
14 Nec ipsa natura docet vos, quod vir quidem si comam nutriat, ignominia est illi :14 Non insegna la natura stessa, che se l'uomo porta lunghi capelli, è per lui disonore,
15 mulier vero si comam nutriat, gloria est illi : quoniam capilli pro velamine ei dati sunt.15 e per la donna invece la capigliatura è gloria? giacchè la chioma a lei è stata data in luogo di velo.
16 Si quis autem videtur contentiosus esse : nos talem consuetudinem non habemus, neque ecclesia Dei.
16 Se poi qualcuno si compiace a contendere, noi siffatto costume non l'abbiamo, neanche le Chiese di Dio.
17 Hoc autem præcipio : non laudans quod non in melius, sed in deterius convenitis.17 Dichiaro poi questo, a biasimo non a lode, che voi vi radunate non per il meglio ma per far peggio.
18 Primum quidem convenientibus vobis in ecclesiam, audio scissuras esse inter vos, et ex parte credo.18 Prima di tutto, quando vi adunate in chiesa, sento che vi son tra voi delle divisioni; e in parte ci credo;
19 Nam oportet et hæreses esse, ut et qui probati sunt, manifesti fiant in vobis.19 bisogna bene vi siano tra voi dei partiti, perchè diventino riconoscibili quelli degni d'approvazione.
20 Convenientibus ergo vobis in unum, jam non est Dominicam cœnam manducare.20 Radunandovi dunque assieme, non è che mangiate la cena del Signore;
21 Unusquisque enim suam cœnam præsumit ad manducandum, et alius quidem esurit, alius autem ebrius est.21 poichè ciascuno s'affretta a prendere e consumare la propria cena, e c'è chi patisce la fame e chi invece si ubriaca.
22 Numquid domos non habetis ad manducandum, et bibendum ? aut ecclesiam Dei contemnitis, et confunditis eos qui non habent ? Quid dicam vobis ? laudo vos ? in hoc non laudo.22 O non avete le vostre case per mangiare e bere? Avete forse in dispregio la Chiesa di Dio, e volete fare arrossire quelli che non possedon nulla? Che vi ho a dire? vi loderò di ciò? no, in questo non vi lodo.
23 Ego enim accepi a Domino quod et tradidi vobis, quoniam Dominus Jesus in qua nocte tradebatur, accepit panem,23 Poichè quello che io ho trasmesso, anche a voi, l'ho ricevuto dal Signore; e ciò è che il Signore Gesù la notte in cui fu tradito, prese del pane,
24 et gratias agens fregit, et dixit : Accipite, et manducate : hoc est corpus meum, quod pro vobis tradetur : hoc facite in meam commemorationem.24 e dopo rese grazie a Dio, lo spezzò e disse: «Prendete e mangiate; questo è il mio corpo che sarà immolato per voi; fate questo in ricordo mio».
25 Similiter et calicem, postquam cœnavit, dicens : Hic calix novum testamentum est in meo sanguine : hoc facite quotiescumque bibetis, in meam commemorationem.25 E parimente, dopo cenato, prese il bicchiere dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, e quante volte ne beviate, fate questo per ricordo di me.
26 Quotiescumque enim manducabitis panem hunc, et calicem bibetis, mortem Domini annuntiabitis donec veniat.26 Poichè quante volte voi mangiate questo pane e bevete questo calice, voi rammenterete l'annunzio della morte del Signore, fino a che egli venga».
27 Itaque quicumque manducaverit panem hunc, vel biberit calicem Domini indigne, reus erit corporis et sanguinis Domini.27 Cosicchè chi mangi il pane o beva il calice del Signore indegnamente, sarà reo del corpo e del sangue del Signore.
28 Probet autem seipsum homo : et sic de pane illo edat, et de calice bibat.28 Esamini ognuno se stesso, e così mangi di quel pane e beva di quel calice;
29 Qui enim manducat et bibit indigne, judicium sibi manducat et bibit, non dijudicans corpus Domini.29 poichè chi mangia e beve indegnamente, se non riconosce il corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna.
30 Ideo inter vos multi infirmi et imbecilles, et dormiunt multi.30 Per questo vi son tra voi molti deboli e privi d'ogni forza, e tanti giacciono.
31 Quod si nosmetipsos dijudicaremus, non utique judicaremur.31 Se ci esaminassimo bene da per noi stessi, non saremmo condannati;
32 Dum judicamur autem, a Domino corripimur, ut non cum hoc mundo damnemur.32 ma giudicati dal Signore siamo castigati per non essere col mondo condannati.
33 Itaque fratres mei, cum convenitis ad manducandum, invicem exspectate.33 Cosicchè, fratelli miei, radunandovi per mangiare, aspettatevi gli uni gli altri.
34 Si quis esurit, domi manducet, ut non in judicium conveniatis. Cetera autem, cum venero, disponam.34 E se uno ha fame, mangi a casa sua onde non vi raduniate a vostra condanna. Le altre cose poi regolerò alla mia venuta.