Lamentazioni 2
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NOVA VULGATA | BIBBIA CEI 2008 |
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1 ALEPH. Quomodo obtexit caligine in furore suo Dominus filiam Sion! Proiecit de caelo in terram gloriam Israel et non est recordatus scabelli pedum suorum in die furoris sui. | 1 (Alef) Come il Signore ha oscurato nella sua ira la figlia di Sion! Ha scagliato dal cielo in terra la gloria d’Israele. Non si è ricordato dello sgabello dei suoi piedi nel giorno del suo furore. |
2 BETH. Praecipitavit Dominus nec pepercit omnia pascua Iacob; destruxit in furore suo munitiones filiae Iudae; deiecit in terram, polluit regnum et principes eius. | 2 (Bet) Il Signore ha distrutto senza pietà tutti i pascoli di Giacobbe; ha abbattuto nella sua ira le fortezze della figlia di Giuda, ha prostrato a terra, ha profanato il suo regno e i suoi capi. |
3 GHIMEL. Confregit in ira furoris sui omne cornu Israel; avertit retrorsum dexteram suam a facie inimici et succendit in Iacob quasi ignem flammae devorantis in gyro. | 3 (Ghimel) Con ira ardente egli ha infranto tutta la potenza d’Israele. Ha ritratto la destra davanti al nemico; ha acceso in Giacobbe come una fiamma di fuoco, che divora tutt’intorno. |
4 DALETH. Tetendit arcum suum quasi inimicus, firmavit dexteram suam quasi hostis et occidit omne, quod pulchrum erat visu, in tabernaculo filiae Sion; effudit quasi ignem indignationem suam. | 4 (Dalet) Ha teso il suo arco come un nemico, ha tenuto ferma la destra come un avversario, ha ucciso quanto è delizia dell’occhio. Sulla tenda della figlia di Sion ha rovesciato la sua ira come fuoco. |
5 HE. Factus est Dominus velut inimicus, deglutivit Israel, deglutivit omnia moenia eius, dissipavit munitiones eius et multiplicavit in filia Iudae maerorem et maestitiam. | 5 (He) Il Signore è divenuto come un nemico, ha distrutto Israele; ha demolito tutti i suoi palazzi, ha abbattuto le sue fortezze, ha moltiplicato alla figlia di Giuda lamento e cordoglio. |
6 VAU. Et dissipavit quasi hortum saepem suam, demolitus est tabernaculum suum; oblivioni tradidit Dominus in Sion festivitatemet sabbatum et despexit in indignatione furoris sui regem et sacerdotem. | 6 (Vau) Ha devastato come un giardino la sua dimora, ha distrutto il luogo della riunione. Il Signore ha fatto dimenticare in Sion la festa e il sabato, ha rigettato nel furore della sua ira re e sacerdoti. |
7 ZAIN. Reppulit Dominus altare suum, maledixit sanctuario suo; tradidit in manu inimici muros domorum eius: vocem dederunt in domo Domini sicut in die sollemni. | 7 (Zain) Il Signore ha rigettato il suo altare, ha aborrito il suo santuario; ha consegnato le mura dei suoi palazzi in mano ai nemici. Essi alzarono grida nel tempio del Signore come in un giorno di festa. |
8 HETH. Cogitavit Dominus dissipare murum filiae Sion; tetendit funiculum, non avertit manum suam a perditione; et in luctum redegit antemurale et murum: pariter elanguerunt. | 8 (Het) Il Signore ha deciso di demolire le mura della figlia di Sion, ha steso la corda per le misure, non ritrarrà la mano dalla distruzione; ha reso desolati bastione e baluardo, ambedue sono in rovina. |
9 TETH. Defixae sunt in terra portae eius; perdidit et contrivit vectes eius. Rex eius et principes eius in gentibus; non est lex, et prophetae eius non invenerunt visionem a Domino. | 9 (Tet) Sono affondate nella terra le sue porte, egli ne ha rovinato e spezzato le sbarre. Il suo re e i suoi capi sono tra le genti; non c’è più legge e neppure i suoi profeti hanno ricevuto visioni dal Signore. |
10 IOD. Sederunt in terra, conticuerunt senes filiae Sion, consperserunt cinere capita sua, accincti sunt ciliciis; abiecerunt in terram capita sua virgines Ierusalem. | 10 (Iod) Siedono a terra in silenzio gli anziani della figlia di Sion, hanno cosparso di cenere il capo, si sono cinti di sacco; curvano a terra il capo le vergini di Gerusalemme. |
11 CAPH. Defecerunt prae lacrimis oculi mei, efferbuerunt viscera mea; effusum est in terra iecur meum super contritione filiae populi mei, cum deficeret parvulus et lactans in plateis oppidi. | 11 (Caf) Si sono consunti per le lacrime i miei occhi, le mie viscere sono sconvolte; si riversa per terra la mia bile per la rovina della figlia del mio popolo, mentre viene meno il bambino e il lattante nelle piazze della città. |
12 LAMED. Matribus suis dixerunt: “ Ubi est triticum et vinum? ”, cum deficerent quasi vulnerati in plateis civitatis, cum exhalarent animas suas in sinu matrum suarum. | 12 (Lamed) Alle loro madri dicevano: «Dove sono il grano e il vino?». Intanto venivano meno come feriti nelle piazze della città; esalavano il loro respiro in grembo alle loro madri. |
13 MEM. Cui comparabo te vel cui assimilabo te, filia Ierusalem? Cui exaequabo te et consolabor te, virgo filia Sion? Magna est enim velut mare contritio tua; quis medebitur tui? | 13 (Mem) A che cosa ti assimilerò? A che cosa ti paragonerò, figlia di Gerusalemme? A che cosa ti eguaglierò per consolarti, vergine figlia di Sion? Poiché è grande come il mare la tua rovina: chi potrà guarirti? |
14 NUN. Prophetae tui viderunt tibi falsa et stulta nec aperiebant iniquitatem tuam, ut converterent sortem tuam; viderunt autem tibi oracula mendacii et seductionis. | 14 (Nun)I tuoi profeti hanno avuto per te visioni di cose vane e insulse, non hanno svelato la tua colpa per cambiare la tua sorte; ma ti hanno vaticinato lusinghe, vanità e illusioni. |
15 SAMECH. Plauserunt super te manibus omnes transeuntes per viam; sibilaverunt et moverunt caput suum super filiam Ierusalem: “ Haeccine est urbs, quam vocabant perfectum decorem, gaudium universae terrae? ”. | 15 (Samec) Contro di te battono le mani quanti passano per la via; fischiano di scherno, scrollano il capo sulla figlia di Gerusalemme: «È questa la città che dicevano bellezza perfetta, gioia di tutta la terra?». |
16 PHE. Aperuerunt super te os suum omnes inimici tui; sibilaverunt et fremuerunt dentibus et dixerunt: “ Devoravimus; en ista est dies, quam exspectabamus: invenimus, vidimus ”. | 16 (Pe) Spalancano contro di te la bocca tutti i tuoi nemici, fischiano di scherno e digrignano i denti, dicono: «L’abbiamo divorata! Questo è il giorno che aspettavamo, siamo arrivati a vederlo». |
17 AIN. Fecit Dominus, quae cogitavit; complevit sermonem suum, quem praeceperat a diebus antiquis: destruxit et non pepercit. Et laetificavit super te inimicum et exaltavit cornu hostium tuorum. | 17 (Ain) Il Signore ha compiuto quanto aveva decretato, ha adempiuto la sua parola decretata dai giorni antichi, ha distrutto senza pietà, ha fatto gioire su di te il nemico, ha esaltato la potenza dei tuoi avversari. |
18 SADE. Clamet cor tuum ad Dominum super muros filiae Sion; deduc quasi torrentem lacrimas per diem et noctem. Non des requiem tibi, neque taceat pupilla oculi tui. | 18 (Sade) Grida dal tuo cuore al Signore, gemi, figlia di Sion; fa’ scorrere come torrente le tue lacrime, giorno e notte! Non darti pace, non abbia tregua la pupilla del tuo occhio! |
19 COPH. Consurge, lamentare in nocte in principio vigiliarum, effunde sicut aquam cor tuum ante conspectum Domini; leva ad eum manus tuas pro anima parvulorum tuorum, qui defecerunt in fame in capite omnium compitorum. | 19 (Kof) Àlzati, grida nella notte, quando cominciano i turni di sentinella, effondi come acqua il tuo cuore, davanti al volto del Signore; alza verso di lui le mani per la vita dei tuoi bambini, che muoiono di fame all’angolo di ogni strada. |
20 RES. “ Vide, Domine, et considera, cui feceris ita; ergone comedent mulieres fructum suum, parvulos diligenter fovendos? Num occidetur in sanctuario Domini sacerdos et propheta? | 20 (Res)«Guarda, Signore, e considera; chi mai hai trattato così? Le donne divorano i loro frutti, i bimbi che si portano in braccio! Sono trucidati nel santuario del Signore sacerdoti e profeti! |
21 SIN. Iacuerunt in terra foris puer et senex; virgines meae et iuvenes mei ceciderunt in gladio: interfecisti in die furoris tui, percussisti nec misertus es. | 21 (Sin) Giacciono a terra per le strade ragazzi e anziani; le mie vergini e i miei giovani sono caduti di spada. Hai ucciso nel giorno della tua ira, hai trucidato senza pietà. |
22 THAU. Vocasti quasi ad diem sollemnem, qui terrerent me de circuitu, et non fuit in die furoris Domini, qui effugeret et relinqueretur: quos fovi et enutrivi, inimicus meus consumpsit eos ”. | 22 (Tau)Come a un giorno di festa hai convocato i miei terrori da tutte le parti. Nel giorno dell’ira del Signore non vi fu né superstite né fuggiasco. Quelli che io avevo portati in braccio e allevato, li ha sterminati il mio nemico». |