Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Re 23


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NOVA VULGATABIBBIA CEI 2008
1 Qui misit, et congregati sunt ad eum omnes senes Iudae et Ierusalem;1 Il re mandò a radunare presso di sé tutti gli anziani di Giuda e di Gerusalemme.
2 ascenditque rex templum Domini et omnes viri Iudae universique, qui habitabant in Ierusalem cum eo, sacerdotes et prophetae et omnis populus a parvo usque ad magnum. Legitque, cunctis audientibus, omnia verba libri foederis, qui inventus est in domo Domini.2 Il re salì al tempio del Signore; erano con lui tutti gli uomini di Giuda, tutti gli abitanti di Gerusalemme, i sacerdoti, i profeti e tutto il popolo, dal più piccolo al più grande. Lesse alla loro presenza tutte le parole del libro dell’alleanza, trovato nel tempio del Signore.
3 Stetitque rex super gradum suum et percussit foedus coram Domino, ut ambularent post Dominum et custodirent praecepta eius et testimonia et legitima in omni corde et in tota anima et suscitarent verba foederis huius, quae scripta erant in libro illo. Acquievitque universus populus pacto.
3 Il re, in piedi presso la colonna, concluse l’alleanza davanti al Signore, per seguire il Signore e osservare i suoi comandi, le istruzioni e le leggi con tutto il cuore e con tutta l’anima, per attuare le parole dell’alleanza scritte in quel libro. Tutto il popolo aderì all’alleanza.
4 Et praecepit rex Helciae pontifici et sacerdotibus secundi ordinis et ianitoribus, ut proicerent de templo Domini omnia vasa, quae facta fuerant Baal et Aserae et universae militiae caeli; et combussit ea foris Ierusalem in convalle Cedron et tulit pulverem eorum in Bethel.4 Il re comandò al sommo sacerdote Chelkia, ai sacerdoti del secondo ordine e ai custodi della soglia di portare fuori dal tempio del Signore tutti gli oggetti fatti in onore di Baal, di Asera e di tutto l’esercito del cielo; li bruciò fuori di Gerusalemme, nei campi del Cedron, e ne portò la cenere a Betel.
5 Et delevit aedituos, quos posuerant reges Iudae ad sacrificandum in excelsis per civitates Iudae et in circuitu Ierusalem, et eos, qui adolebant Baal et soli et lunae et duodecim signis et omni militiae caeli.5 Destituì i sacerdoti creati dai re di Giuda per offrire incenso sulle alture delle città di Giuda e dei dintorni di Gerusalemme, e quanti offrivano incenso a Baal, al sole e alla luna, ai segni dello zodiaco e a tutto l’esercito del cielo.
6 Et efferri fecit palum de domo Domini foras Ierusalem in convalle Cedron et combussit eum ibi et redegit in pulverem et proiecit super sepulcrum vulgi.6 Fece portare il palo sacro dal tempio del Signore fuori di Gerusalemme, al torrente Cedron; lo bruciò nel torrente Cedron, lo ridusse in polvere e gettò la polvere sul sepolcro dei figli del popolo.
7 Destruxit quoque aediculas prostibulorum, quae erant in domo Domini, in quibus mulieres texebant vestes pro Asera.
7 Demolì le case dei prostituti sacri, che erano nel tempio del Signore, e nelle quali le donne tessevano tende per Asera.
8 Congregavitque omnes sacerdotes de civitatibus Iudae et contaminavit excelsa, ubi sacrificabant sacerdotes, de Gabaa usque Bersabee; et destruxit excelsa pilosorum in introitu portae Iosue principis civitatis, ad sinistram ingredientis portam civitatis.8 Fece venire tutti i sacerdoti dalle città di Giuda, rese impure le alture, dove i sacerdoti offrivano incenso, da Gheba a Bersabea; demolì l’altura dei satiri, che era all’ingresso della porta di Giosuè, governatore della città, a sinistra di chi entra per la porta della città.
9 Verumtamen non ascendebant sacerdotes excelsorum ad altare Domini in Ierusalem, sed tantum comedebant azyma in medio fratrum suorum.9 I sacerdoti delle alture non salivano più all’altare del Signore a Gerusalemme; tuttavia potevano mangiare pani azzimi in mezzo ai loro fratelli.
10 Contaminavit quoque Topheth, quod est in convalle Benennom, ut nemo consecraret filium suum aut filiam per ignem Moloch.
10 Giosia rese impuro il Tofet, che si trovava nella valle di Ben-Innòm, perché nessuno vi facesse passare il proprio figlio o la propria figlia per il fuoco in onore di Moloc.
11 Abstulit quoque equos, quos dederant reges Iudae soli in introitu templi Domini iuxta cubiculum Nathanmelech eunuchi, quod erat in Pharurim; currus autem solis combussit igne.11 Rimosse i cavalli che i re di Giuda avevano posto in onore del sole all’ingresso del tempio del Signore, presso la stanza del cortigiano Netan-Mèlec, che era accanto alla loggia, e diede alle fiamme i carri del sole.
12 Altaria quoque, quae erant super tectum cenaculi Achaz, quae fecerant reges Iudae, et altaria, quae fecerat Manasses in duobus atriis templi Domini, destruxit rex et contrivit ea ibi et dispersit cinerem eorum in torrentem Cedron.12 Demolì gli altari sulla terrazza della stanza superiore di Acaz, eretti dai re di Giuda, e gli altari eretti da Manasse nei due cortili del tempio del Signore; il re li frantumò e ne gettò in fretta la polvere nel torrente Cedron.
13 Excelsa quoque, quae erant ex adverso Ierusalem ad dexteram partem montis Perditionis, quae aedificaverat Salomon rex Israel Astharoth idolo Sidoniorum et Chamos idolo Moab et Melchom idolo filiorum Ammon, polluit rex;13 Il re rese impure le alture che erano di fronte a Gerusalemme, a destra del monte della Perdizione, erette da Salomone, re d’Israele, in onore di Astarte, obbrobrio di quelli di Sidone, in onore di Camos, obbrobrio dei Moabiti, e in onore di Milcom, abominio degli Ammoniti.
14 et contrivit lapides et succidit palos replevitque loca eorum ossibus mortuorum.
14 Fece a pezzi le stele e tagliò i pali sacri, riempiendone il posto con ossa umane.
15 Insuper et altare, quod erat in Bethel, excelsum, quod fecerat Ieroboam filius Nabat, qui peccare fecit Israel, etiam altare illud et excelsum destruxit atque combussit et comminuit in pulverem succenditque palum.15 Quanto all’altare di Betel e all’altura eretta da Geroboamo, figlio di Nebat, che aveva fatto commettere peccati a Israele, lo demolì insieme con l’altura e bruciò l’altura; triturò, ridusse in polvere e bruciò il palo sacro.
16 Et conversus Iosias vidit ibi sepulcra, quae erant in monte, misitque et tulit ossa de sepulcris et combussit ea super altare et polluit illud iuxta verbum Domini, quod clamaverat vir Dei, cum staret Ieroboam in die festo ad altare. Et conversus elevavit oculos in sepulcrum viri Dei, qui clamaverat verba haec,16 Giosia si voltò e vide i sepolcri che erano là sul monte; egli mandò a prendere le ossa dai sepolcri e le bruciò sull’altare, rendendolo impuro, secondo la parola del Signore, che aveva proclamato l’uomo di Dio quando Geroboamo, durante la festa, stava presso l’altare. Quindi si voltò; alzato lo sguardo verso il sepolcro dell’uomo di Dio che aveva proclamato queste cose,
17 et ait: “ Quis est titulus ille, quem video? ”. Responderuntque ei cives illius urbis: “ Sepulcrum est hominis Dei, qui venit de Iuda et clamavit verba haec, quae fecisti super altare Bethel ”.17 Giosia domandò: «Che cos’è quel cippo che io vedo?». Gli uomini della città gli dissero: «È il sepolcro dell’uomo di Dio che, partito da Giuda, proclamò queste cose che hai fatto riguardo all’altare di Betel».
18 Et ait: “ Dimittite eum; nemo commoveat ossa eius ”. Et intacta manserunt ossa illius cum ossibus prophetae, qui venerat de Samaria.18 Egli disse: «Lasciatelo riposare; nessuno rimuova le sue ossa». Così preservarono le sue ossa, insieme con le ossa del profeta venuto dalla Samaria.
19 Insuper et omnia fana excelsorum, quae erant in civitatibus Samariae, quae fecerant reges Israel ad irritandum Dominum, abstulit Iosias et fecit eis secundum omnia opera, quae fecerat in Bethel.19 Giosia eliminò anche tutti i templi delle alture, costruiti dai re d’Israele nelle città della Samaria provocando a sdegno il Signore. Fece a loro riguardo quello che aveva fatto a Betel.
20 Et immolavit universos sacerdotes excelsorum, qui erant ibi super altaria, et combussit ossa humana super ea; reversusque est Ierusalem.
20 Immolò sugli altari tutti i sacerdoti delle alture del luogo; su di essi bruciò ossa umane. Quindi ritornò a Gerusalemme.
21 Et praecepit omni populo dicens: “ Facite Pascha Domino Deo vestro secundum quod scriptum est in libro foederis huius ”.21 Il re ordinò a tutto il popolo: «Celebrate la Pasqua in onore del Signore, vostro Dio, come è scritto nel libro di questa alleanza».
22 Nec enim factum est Pascha tale a diebus iudicum, qui iudicaverunt Israel, et omnibus diebus regum Israel et regum Iudae,22 Difatti una Pasqua simile a questa non era mai stata celebrata dal tempo dei giudici che governarono Israele, ossia per tutto il periodo dei re d’Israele e dei re di Giuda.
23 sicut in octavo decimo anno regis Iosiae factum est Pascha istud Domino in Ierusalem.
23 Soltanto nell’anno diciottesimo del re Giosia questa Pasqua fu celebrata in onore del Signore a Gerusalemme.
24 Sed et pythones et hariolos et theraphim et idola abominationesque omnes, quae erant in terra Iudae et in Ierusalem, abstulit Iosias, ut statueret verba legis, quae scripta sunt in libro, quem invenit Helcias sacerdos in templo Domini.24 Giosia fece poi scomparire anche i negromanti, gli indovini, i terafìm, gli idoli e tutti gli obbrobri che erano comparsi nella terra di Giuda e a Gerusalemme, per mettere in pratica le parole della legge scritte nel libro trovato dal sacerdote Chelkia nel tempio del Signore.
25 Similis illi non fuit ante eum rex, qui reverteretur ad Dominum in omni corde suo et in tota anima sua et in universa virtute sua iuxta omnem legem Moysi, neque post eum surrexit similis illi.
25 Prima di lui non era esistito un re che come lui si fosse convertito al Signore con tutto il suo cuore e con tutta la sua anima e con tutta la sua forza, secondo tutta la legge di Mosè; dopo di lui non sorse uno come lui.
26 Verumtamen non est aversus Dominus ab ira furoris sui magni, quo iratus est furor eius contra Iudam propter omnes irritationes, quibus provocaverat eum Manasses.26 Tuttavia il Signore non si ritirò dall’ardore della sua grande ira, che si era accesa contro Giuda a causa di tutte le prevaricazioni con cui Manasse l’aveva provocato.
27 Dixit itaque Dominus: “ Etiam Iudam auferam a facie mea, sicut abstuli Israel, et proiciam civitatem hanc, quam elegi, Ierusalem et domum, de qua dixi: Erit nomen meum ibi ”.
27 Perciò il Signore disse: «Anche Giuda allontanerò dalla mia presenza, come ho allontanato Israele; respingerò questa città, Gerusalemme, che avevo scelto, e il tempio di cui avevo detto: “Lì sarà il mio nome”».
28 Reliqua autem gestorum Iosiae et universa, quae fecit, nonne haec scripta sunt in libro annalium regum Iudae?28 Le altre gesta di Giosia e tutte le sue azioni non sono forse descritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda?
29 In diebus eius ascendit pharao Nechao rex Aegypti contra regem Assyriorum ad flumen Euphraten. Et abiit Iosias rex in occursum eius, qui occidit eum in Mageddo, cum vidisset eum.29 Nei suoi giorni, il faraone Necao, re d’Egitto, marciò per raggiungere il re d’Assiria sul fiume Eufrate. Il re Giosia gli andò incontro, ma Necao lo uccise presso Meghiddo appena lo vide.
30 Et portaverunt eum in curru servi sui mortuum de Mageddo et pertulerunt in Ierusalem et sepelierunt eum in sepulcro suo. Tulitque populus terrae Ioachaz filium Iosiae et unxerunt eum et constituerunt eum regem pro patre suo.
30 I suoi ufficiali posero su un carro il morto per portarlo da Meghiddo a Gerusalemme e lo seppellirono nel suo sepolcro. Il popolo della terra prese Ioacàz, figlio di Giosia, lo unse e lo proclamò re al posto di suo padre.
31 Viginti trium annorum erat Ioachaz, cum regnare coepisset, et tribus mensibus regnavit in Ierusalem. Nomen matris eius Amital filia Ieremiae de Lobna.31 Quando divenne re, Ioacàz aveva ventitré anni; regnò tre mesi a Gerusalemme. Sua madre era di Libna e si chiamava Camutàl, figlia di Geremia.
32 Et fecit malum coram Domino iuxta omnia, quae fecerant patres eius.32 Fece ciò che è male agli occhi del Signore, come avevano fatto i suoi padri.
33 Vinxitque eum pharao Nechao in Rebla, quae est in terra Emath, ne regnaret in Ierusalem; et imposuit multam terrae centum talentis argenti et talento auri;33 Il faraone Necao lo fece prigioniero a Ribla, nel paese di Camat, perché non regnasse a Gerusalemme; alla terra egli impose un tributo di cento talenti d’argento e di un talento d’oro.
34 regemque constituit pharao Nechao Eliachim filium Iosiae pro Iosia patre eius vertitque nomen eius Ioachim. Porro Ioachaz tulit, et venit in Aegyptum et mortuus est ibi.34 Il faraone Necao nominò re Eliakìm, figlio di Giosia, al posto di Giosia, suo padre, cambiandogli il nome in Ioiakìm. Quindi prese Ioacàz. Questi andò in Egitto, ove morì.
35 Argentum autem et aurum dedit Ioachim pharaoni, cum indixisset terrae, ut conferretur argentum iuxta praeceptum pharaonis; et secundum uniuscuiusque aestimationem exegit tam argentum quam aurum de populo terrae, ut daret pharaoni Nechao.
35 Ioiakìm consegnò l’argento e l’oro al faraone, in quanto aveva tassato la terra per consegnare il denaro secondo la disposizione del faraone. Con una tassa individuale, proporzionata ai beni, egli riscosse l’argento e l’oro dal popolo della terra per consegnarlo al faraone Necao.
36 Viginti quinque annorum erat Ioachim, cum regnare coepisset, et undecim annis regnavit in Ierusalem. Nomen matris eius Zebida filia Phadaia de Ruma.36 Quando divenne re, Ioiakìm aveva venticinque anni; regnò undici anni a Gerusalemme. Sua madre era di Ruma e si chiamava Zebidà, figlia di Pedaià.
37 Et fecit malum coram Domino iuxta omnia, quae fecerant patres eius.
37 Fece ciò che è male agli occhi del Signore, come avevano fatto i suoi padri.