Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Giudici 9


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA TINTORI
1 Ora Abimèlech, figlio di Ierub-Baal, andò a Sichem dai fratelli di sua madre e disse loro e a tutta la parentela di sua madre:1 Abimelec figlio di Ierobaal se ne andò a Sichem dai fratelli di sua madre, e parlò con essi e con tutti i parenti della casa del padre di sua madre, dicendo:
2 "Dite agli orecchi di tutti i signori di Sichem: È meglio per voi che vi governino settanta uomini, tutti i figli di Ierub-Baal, o che vi governi un solo uomo? Ricordatevi che io sono del vostro sangue".2 « Dite a tutti gli uomini di Sichem: Che è meglio per voi, che vi comandi uno solo o settanta uomini, tutti i figli di Ierobaal? Considerate inoltre che io sono vostro osso e vostra carne ».
3 I fratelli di sua madre parlarono di lui, ripetendo a tutti i signori di Sichem quelle parole e il cuor loro si piegò a favore di Abimèlech, perché dicevano: "È nostro fratello".3 I fratelli di sua madre parlarono di lui a tutti gli uomini di Sichem, e col riferire tutte queste parole, e col dire: « Egli è nostro fratello » inclinarono il loro cuore a seguire Abimelec,
4 Gli diedero settanta sicli d'argento che tolsero dal tempio di Baal-Berit; con essi Abimèlech assoldò uomini sfaccendati e audaci che lo seguirono.4 a cui furon dati settanta sicli d'argento tolti dal tempio di Baalberit. Con essi egli assoldò dei miserabili e dei vagabondi che lo seguirono,
5 Venne alla casa di suo padre, a Ofra, e uccise sopra una stessa pietra i suoi fratelli, figli di Ierub-Baal, settanta uomini. Ma Iotam, figlio minore di Ierub-Baal, scampò, perché si era nascosto.5 e, andato nella casa di suo padre in Efra, uccise sopra una sola pietra i suoi fratelli, figli di Ierobaal, settanta uomini; ma Ioatam, il figlio minore di Ierobaal, scampò e si nascose,
6 Tutti i signori di Sichem e tutta Bet-Millo si radunarono e andarono a proclamare re Abimèlech presso la Quercia della Stele che si trova a Sichem.
6 Allora tutti gli uomini di Sichem, e tutte le famiglie della città di Mello, adunatisi, andarono a costituire re Abimelec presso la quercia che era in Sichem.
7 Ma Iotam, informato della cosa, andò a porsi sulla sommità del monte Garizim e, alzando la voce, gridò: "Ascoltatemi, signori di Sichem, e Dio ascolterà voi!

7 Informato della cosa, Ioatam andò a porsi sulla cima del monte Garizim, e alzata la voce, gridò e disse: « Ascoltatemi, uomini di Sichem e così Dio vi ascolti! Apologo contro Abimelec
8 Si misero in cammino gli alberi
per ungere un re su di essi.
Dissero all'ulivo:
Regna su di noi.
8 Gli alberi andarono per ungersi un re. E dissero all'ulivo: Regna su noi.
9 Rispose loro l'ulivo:
Rinuncerò al mio olio,
grazie al quale
si onorano dèi e uomini,
e andrò ad agitarmi sugli alberi?
9 Ma l'ulivo rispose: Potrei io cessar di produrre il mio olio, di cui si servon gli dèi e gli uomini, per venire a tremolare sopra gli alberi?
10 Dissero gli alberi al fico:
Vieni tu, regna su di noi.
10 E gli alberi dissero al fico: Vieni tu a regnare su noi.
11 Rispose loro il fico:
Rinuncerò alla mia dolcezza
e al mio frutto squisito,
e andrò ad agitarmi sugli alberi?
11 Ma il fico rispose: Potrei io rinunziare alla mia dolcezza e ai miei soavissimi frutti, per venire a tremolare sopra gli alberi?
12 Dissero gli alberi alla vite:
Vieni tu, regna su di noi.
12 E gli alberi dissero alla vite: Vieni tu a regnare su noi.
13 Rispose loro la vite:
Rinuncerò al mio mosto
che allieta dèi e uomini,
e andrò ad agitarmi sugli alberi?
13 Ma la vite disse loro: Potrei io rinunziare al mio vino che rallegra gli dèi e gli uomini, per venire a tremolare sopra gli alberi?
14 Dissero tutti gli alberi al rovo:
Vieni tu, regna su di noi.
14 Allora tutti gli alberi dissero allo spino: Vieni tu a regnare su noi.
15 Rispose il rovo agli alberi:
Se in verità ungete
me re su di voi,
venite, rifugiatevi alla mia ombra;
se no, esca un fuoco dal rovo
e divori i cedri del Libano.

15 E lo spino rispose loro: Se mi eleggete davvero a vostro re, venite a riposarvi sotto la mia ombra; ma se non volete farlo, dallo spino esca un fuoco e divori i cedri del Libano.
16 Ora voi non avete agito con lealtà e onestà proclamando re Abimèlech, non avete operato bene verso Ierub-Baal e la sua casa, non lo avete trattato secondo il merito delle sue azioni...16 Or se con giustizia e senza colpa avete eletto Abimelec a vostro re, se avete operato bene con Ierobaal e la sua casa, se avete ricompensati i benefizi di colui che combattè per voi
17 Perché mio padre ha combattuto per voi, ha esposto al pericolo la vita e vi ha liberati dalle mani di Madian.17 ed espose al pericolo la sua vita per liberarvi dalle mani di Madian;
18 Voi invece oggi siete insorti contro la casa di mio padre, avete ucciso i suoi figli, settanta uomini, sopra una stessa pietra e avete proclamato re dei signori di Sichem Abimèlech, figlio della sua schiava, perché è vostro fratello.18 se voi (che oggi siete insorti contro la casa di mio padre, e ne avete uccisi i figli, settanta uomini, sopra una pietra, e avete eletto Abimelec, figlio d'una sua schiava, a re della gente di Sichem, perchè è vostro fratello),
19 Se dunque avete operato oggi con sincerità e con integrità verso Ierub-Baal e la sua casa, godetevi Abimèlech ed egli si goda voi!19 avete agito con giustizia e senza colpa verso Ierobaal e verso la sua casa, godetevi Abimelec, ed egli vi goda.
20 Ma se non è così, esca da Abimèlech un fuoco che divori i signori di Sichem e Bet-Millo; esca dai signori di Sichem e da Bet-Millo un fuoco che divori Abimèlech!".20 Ma se avete agito perversamente, esca da lui un fuoco, divori gli abitanti di Sichem e la città di Mello; ed un fuoco esca dagli abitanti di Sichem e dalla città di Mello a divorare Abimelec ».
21 Iotam corse via, si mise in salvo e andò a stabilirsi a Beer, lontano da Abimèlech suo fratello.
21 Dette queste cose fuggì e andò a Bera, ove abitò per timore di Abimelec suo fratello.
22 Abimèlech dominò su Israele tre anni.22 Abimelec regnò sopra Israele per tre anni.
23 Poi Dio mandò un cattivo spirito fra Abimèlech e i signori di Sichem e i signori di Sichem si ribellarono ad Abimèlech.23 Il Signore poi mandò uno spirito pessimo tra Abimelec e gli abitanti di Sichem. I Sichemiti cominciaroro a detestare Abimelec loro fratello,
24 Questo avvenne perché la violenza fatta ai settanta figli di Ierub-Baal ricevesse il castigo e il loro sangue ricadesse su Abimèlech loro fratello, che li aveva uccisi, e sui signori di Sichem, che gli avevano dato mano per uccidere i suoi fratelli.24 e a gettare sopra di lui e sopra tutti gli altri principi di Sichem che l'avevano aiutato, la sceleraggine dell'uccisione dei settanta figli di Ierobaal e lo spargimento del loro sangue.
25 I signori di Sichem posero agguati contro di lui sulla cima dei monti, rapinando chiunque passasse vicino alla strada. Abimèlech fu informato della cosa.25 Gli tesero insidie sulla cima dei monti, e mentre ne aspettavano il ritorno, assassinavano e derubavano i passeggeri; e la cosa fu riferita ad Abimelec.
26 Poi Gaal, figlio di Ebed, e i suoi fratelli vennero e si stabilirono a Sichem e i signori di Sichem riposero la fiducia in lui.26 Intanto Gaal, figlio di Obed, venne coi suoi fratelli a passare in Sichem. Rassicurati dalla sua venuta, i Sichemiti
27 Usciti nella campagna, vendemmiarono le loro vigne, pigiarono l'uva e fecero festa. Poi entrarono nella casa del loro Dio, mangiarono, bevvero e maledissero Abimèlech.27 uscirono alla campagna a devastar le vigne e calpestar le uve, poi, fatti dei cori di cantori, entrarono nel tempio del loro dio, e, mangiando e bevendo, maledicevano Abimelec.
28 Gaal, figlio di Ebed, disse: "Chi è Abimèlech e che è Sichem, perché dobbiamo servirlo? Non dovrebbero piuttosto il figlio di Ierub-Baal e Zebul, suo luogotenente, servire gli uomini di Camor, capostipite di Sichem? Perché dovremmo servirlo noi?28 E Gaal figlio di Obed gridava: « Chi è Abimelec e che è Sichem da servire a lui? Non è egli il figlio di Ierobaal? Non ha costituito il suo servo Zebul come principe sopra gli uomini di Emor padre di Sichem? Perchè dunque dovremo servirgli?
29 Se avessi in mano questo popolo, io scaccerei Abimèlech e direi: Accresci pure il tuo esercito ed esci in campo".
29 Oh! se qualcuno mi desse il governo di questo popolo, io leverei di mezzo Abimelec ». E fu detto ad Abimelec: « Raduna un esercito numeroso e vieni ».
30 Ora Zebul, governatore della città, udite le parole di Gaal, figlio di Ebed, si accese d'ira30 Zebul principe della città, uditi che ebbe i discorsi di Gaal figlio di Obed, si adirò fortemente,
31 e mandò messaggeri ad Abimèlech in Aruma per dirgli: "Ecco Gaal, figlio di Ebed, e i suoi fratelli sono venuti a Sichem e sollevano la città contro di te.31 e di nascosto mandò messi che dicessero ad Abimelec: « Guarda che Gaal figlio di Obed è venuto in Sichem coi suoi fratelli, e solleva la città contro di te.
32 Alzati dunque di notte con la gente che hai con te e tendi un agguato nella campagna.32 Levati adunque di notte colla gente che hai teco, e sta in agguato nella campagna;
33 Domattina, non appena spunterà il sole, ti alzerai e piomberai sulla città mentre lui con la sua gente ti uscirà contro: tu gli farai quel che troverai opportuno".33 poi di gran mattino sul levar del sole, piomba sulla città, e quando egli colla sua gente uscirà contro di te, fagli quel che potrai ».
34 Abimèlech e tutta la gente che era con lui si alzarono di notte e tesero un agguato contro Sichem, divisi in quattro schiere.34 E Abimelec messosi in cammino di notte con tutto il suo esercito, pose insidie in quattro luoghi vicino a Sichem.
35 Gaal, figlio di Ebed, uscì e si fermò all'ingresso della porta della città; allora Abimèlech uscì dall'agguato con la gente che aveva.35 Or Gaal figlio di Obed, uscito fuori si fermò all'entrata della porta della città; allora Abimelec, con tutto il suo esercito uscì dagli agguati.
36 Gaal, vista quella gente, disse a Zebul: "Ecco gente che scende dalle cime dei monti". Zebul gli rispose: "Tu vedi l'ombra dei monti e la prendi per uomini".36 Veduta quella gente, Gaal disse a Zebul: « Ecco una moltitudine che scende dai monti ». E Zebul gli rispose: « Tu prendi le ombre dei monti per teste d'uomini e sei ingannato da tale illusione ».
37 Gaal riprese a parlare e disse: "Ecco gente che scende dall'Ombelico della terra e una schiera che giunge per la via della Quercia dei Maghi".37 « Ecco, ripigliò Gaal, una furba discende dalle più alte cime e una schiera vien per la strada che guarda la querce ».
38 Allora Zebul gli disse: "Dov'è ora la spavalderia di quando dicevi: Chi è Abimèlech, perché dobbiamo servirlo? Non è questo il popolo che disprezzavi? Ora esci in campo e combatti contro di lui!".38 E Zebul gli disse: « Dov'è or la tua bocca colla quale dicevi: Chi è Abimelec per essere servito? Non è forse questo il popolo che tu disprezzavi? Esci fuori e combatti contro di lui».
39 Allora Gaal uscì alla testa dei signori di Sichem e diede battaglia ad Abimèlech.39 Allora Gaal uscì, e, davanti al popolo di Sichem, combattè contro Abimelec,
40 Ma Abimèlech lo inseguì ed egli fuggì dinanzi a lui e molti uomini caddero morti fino all'ingresso della porta.40 Il quale, inseguendolo mentre fuggiva, lo spinse nella città e uccise molti dei suoi fin sotto la porta della città;
41 Abimèlech ritornò ad Aruma e Zebul cacciò Gaal e i suoi fratelli, che non poterono più rimanere a Sichem.
41 ma poi si fermò in Ruma; mentre Zebul cacciava Gaal e i suoi compagni dalla città, senza permettere che vi dimorassero.
42 Il giorno dopo il popolo di Sichem uscì alla campagna e Abimèlech ne fu informato.
42 Il giorno dopo il popolo uscì alla campagna. Saputa la cosa, Abimelec,
43 Egli prese la sua gente, la divise in tre schiere e tese un agguato nella campagna: quando vide che il popolo usciva dalla città, si mosse contro di essi e li batté.43 preso l'esercito e divisolo in tre schiere, tese insidie nei campi. Appena vide che il popolo era uscito dalla città, si mosse, si scagliò contro di essi
44 Abimèlech e la sua gente fecero irruzione e si fermarono all'ingresso della porta della città, mentre le altre due schiere si gettarono su quelli che erano nella campagna e li colpirono.44 colla sua schiera, e poi assalì ed assediò la città, mentre le altre due schiere inseguivano gli avversari dispersi per la campagna.
45 Abimèlech combatté contro la città tutto quel giorno, la prese e uccise il popolo che vi si trovava; poi distrusse la città e la cosparse di sale.
45 Abimelec, avendo combattuto contro la città per tutto quel giorno, la prese, ne uccise gli abitanti e la distrusse in guisa che fece seminare il sale.
46 Tutti i signori della torre di Sichem, all'udir questo, entrarono nel sotterraneo del tempio di El-Berit.46 A tal notizia quelli che abitavano nella torre di Sichem si ritirarono nel tempio del loro dio Berit, dove avevan fatto con lui alleanza, dalla quale aveva preso il nome quel luogo molto fortificato.
47 Fu riferito ad Abimèlech che tutti i signori della torre di Sichem si erano adunati.47 Abimelec, saputo che gli uomini della torre di Sichem si eran riuniti insieme,
48 Allora Abimèlech salì sul monte Zalmon con tutta la gente che aveva con sé; prese in mano la scure, tagliò un ramo d'albero, lo sollevò e se lo mise in spalla; poi disse alla sua gente: "Quello che mi avete visto fare, fatelo presto anche voi!".48 salì con tutta la sua gente sul monte Selmon, e, presa, una scure, tagliò un ramo di albero, poi, portandolo sulle spalle, disse ai compagni: « Fate subito quel che mi vedete fare ».
49 Tutti tagliarono ciascuno un ramo e seguirono Abimèlech; posero i rami contro il sotterraneo e bruciarono tra le fiamme la sala con quelli che vi erano dentro. Così perì tutta la gente della torre di Sichem, circa mille persone, fra uomini e donne.
49 ed essi, tagliati a gara i rami degli alberi, seguirono il capitano, e, circondata la fortezza, vi appiccarono il fuoco. Così avvenne che tra il fumo e le fiamme perirono mille persone, uomini e donne, che abitavano nella torre di Sichem.
50 Poi Abimèlech andò a Tebes, la cinse d'assedio e la prese.50 Partito di lì, Abimelec andò alla città di Tebes, e, circondatala, l'assediò col suo esercito.
51 In mezzo alla città c'era una torre fortificata, dove si rifugiarono tutti i signori della città, uomini e donne; vi si rinchiusero dentro e salirono sul terrazzo della torre.51 Or gli uomini, le donne e tutti i principali della città si eran rifugiati insieme in una torre elevata che era nel mezzo della città, e, chiusa fortemente la porta, stavano sul tetto della torre a difendersi.
52 Abimèlech, giunto alla torre, l'attaccò e si accostò alla porta della torre per appiccarvi il fuoco.52 Abimelec, avanzatosi sotto la torre, combatteva valorosamente, e accostatosi alla porta tentava di appiccarvi il fuoco,
53 Ma una donna gettò giù il pezzo superiore di una macina sulla testa di Abimèlech e gli spaccò il cranio.53 quand'ecco una donna gettare di sopra un pezzo di macina che lo colpì nella testa e gli fracassò il cervello.
54 Egli chiamò in fretta il giovane che gli portava le armi e gli disse: "Tira fuori la spada e uccidimi, perché non si dica di me: L'ha ucciso una donna!". Il giovane lo trafisse ed egli morì.54 Egli, chiamato subito il suo scudiere, gli disse: « Tira fuori la spada e uccidimi; chè non s'abbia a dire che sono stato ucciso da una donna ». L'altro ubbidì e l'uccise.
55 Quando gli Israeliti videro che Abimèlech era morto, se ne andarono ciascuno a casa sua.
55 Morto Abimelec, tutti gli uomini d'Israele che eran con lui se ne tornarono a casa.
56 Così Dio fece ricadere sopra Abimèlech il male che egli aveva fatto contro suo padre, uccidendo settanta suoi fratelli.56 Dìo rese ad Abimelec il male che egli aveva fatto contro suo padre, uccidendo i suoi settanta fratelli.
57 Dio fece anche ricadere sul capo della gente di Sichem tutto il male che essa aveva fatto; così si avverò su di loro la maledizione di Iotam, figlio di Ierub-Baal.57 Così pure ai Sichemiti fu reso ciò che avevan fatto, e cadde sopra di loro la maledizione di loatam figlio di Ierobaal.