Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Cantico 6


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BIBBIA CEI 1974DIODATI
1 Dov'è andato il tuo diletto,
o bella fra le donne?
Dove si è recato il tuo diletto,
perché noi lo possiamo cercare con te?

1 Ove è andato il tuo amico, O la più bella d’infra le femmine? Dove si è volto l’amico tuo, E noi lo cercheremo teco?
2 Il mio diletto era sceso nel suo giardino
fra le aiuole del balsamo
a pascolare il gregge nei giardini
e a cogliere gigli.
2 Il mio amico è disceso nel suo orto, All’aie degli aromati, Per pasturar la sua greggia negli orti, E per coglier gigli.
3 Io sono per il mio diletto e il mio diletto è per me;
egli pascola il gregge tra i gigli.

3 Io son dell’amico mio; e l’amico mio, Che pastura la sua greggia fra i gigli, è mio
4 Tu sei bella, amica mia, come Tirza,
leggiadra come Gerusalemme,
terribile come schiere a vessilli spiegati.
4 Amica mia, tu sei bella come Tirsa, Vaga come Gerusalemme, Tremenda come campi a bandiere spiegate.
5 Distogli da me i tuoi occhi:
il loro sguardo mi turba.
Le tue chiome sono come un gregge di capre
che scendono dal Gàlaad.
5 Rivolgi gli occhi tuoi, che non mi guardino fiso; Perciocchè essi mi sopraffanno; I tuoi capelli son come una mandra di capre Che pendono dai fianchi di Galaad.
6 I tuoi denti come un gregge di pecore
che risalgono dal bagno.
Tutte procedono appaiate
e nessuna è senza compagna.
6 I tuoi denti son simili ad una mandra di pecore Che salgono fuor del lavatoio, Le quali hanno tutte due gemelli, E fra esse non ve n’è alcuna senza figlio.
7 Come spicchio di melagrana la tua gota,
attraverso il tuo velo.
7 La tua tempia, per entro la tua chioma, È simile ad un pezzo di melagrana.
8 Sessanta sono le regine,
ottanta le altre spose,
le fanciulle senza numero.
8 Vi son sessanta regine, ed ottanta concubine, E fanciulle senza numero;
9 Ma unica è la mia colomba la mia perfetta,
ella è l'unica di sua madre,
la preferita della sua genitrice.
L'hanno vista le giovani e l'hanno detta beata,
le regine e le altre spose ne hanno intessuto le lodi.
9 Ma la colomba mia, la compiuta mia, È unica; ella è unica a sua madre, E singolare a quella che l’ha partorita; Le fanciulle l’hanno veduta, e l’hanno celebrata beata; Le regine altresì, e le concubine, e l’hanno lodata.
10 "Chi è costei che sorge come l'aurora,
bella come la luna, fulgida come il sole,
terribile come schiere a vessilli spiegati?".
10 Chi è costei, che apparisce simile all’alba, Bella come la luna, pura come il sole, Tremenda come campi a bandiere spiegate?
11 Nel giardino dei noci io sono sceso,
per vedere il verdeggiare della valle,
per vedere se la vite metteva germogli,
se fiorivano i melograni.
11 Io son discesa al giardino delle noci, Per veder le piante verdeggianti della valle, Per veder se le viti mettevano le lor gemme, E i melagrani le lor bocce.
12 Non lo so, ma il mio desiderio mi ha posto
sui carri di Ammi-nadìb.
12 Io non mi sono avveduta che il mio desiderio mi ha renduta simile A’ carri di Amminadab.
13 Ritorna, ritorna, o Sullamita; Ritorna, ritorna, che noi ti miriamo. Perchè mirate la Sullamita Come una danza a due schiere?