Scrutatio

Venerdi, 19 aprile 2024 - San Leone IX Papa ( Letture di oggi)

Cantico 3


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1Sul mio letto, lungo la notte, ho cercato
l'amato del mio cuore;
l'ho cercato, ma non l'ho trovato.
2"Mi alzerò e farò il giro della città;
per le strade e per le piazze;
voglio cercare l'amato del mio cuore".
L'ho cercato, ma non l'ho trovato.
3Mi hanno incontrato le guardie che fanno la ronda:
"Avete visto l'amato del mio cuore?".
4Da poco le avevo oltrepassate,
quando trovai l'amato del mio cuore.
Lo strinsi fortemente e non lo lascerò
finché non l'abbia condotto in casa di mia madre,
nella stanza della mia genitrice.
5Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme,
per le gazzelle e per le cerve dei campi:
non destate, non scuotete dal sonno l'amata
finché essa non lo voglia.
6Che cos'è che sale dal deserto
come una colonna di fumo,
esalando profumo di mirra e d'incenso
e d'ogni polvere aromatica?
7Ecco, la lettiga di Salomone:
sessanta prodi le stanno intorno,
tra i più valorosi d'Israele.
8Tutti sanno maneggiare la spada,
sono esperti nella guerra;
ognuno porta la spada al fianco
contro i pericoli della notte.
9Un baldacchino s'è fatto il re Salomone,
con legno del Libano.
10Le sue colonne le ha fatte d'argento,
d'oro la sua spalliera;
il suo seggio di porpora,
il centro è un ricamo d'amore
delle fanciulle di Gerusalemme.
11Uscite figlie di Sion,
guardate il re Salomone
con la corona che gli pose sua madre,
nel giorno delle sue nozze,
nel giorno della gioia del suo cuore.

Note:

Ct 3,1-4:I vv 1-4 formano un tutt'uno al quale è collegato il v Ct 5 , ritornello identico a Ct 2,7; Ct 8,4 . Il titolo potrebbe essere: l'amato perduto e ritrovato. Si tratta del tema della ricerca come in Ct 1,7-8; Ct 5,2-8 . Qui, il quadro è formato dalla città e il tempo è la notte . Questa corsa notturna di una ragazza e la decisione di portare il suo amico presso sua madre è tanto contraria ai costumi ebraici che si è pensato al racconto di un sogno. Ma poeti e innamorati si dilettano a immaginare situazioni irreali. L'audacia della ricerca e la volontà di non lasciar partire l'amato sono prove di un amore appassionato.

Ct 3,3:che fanno la ronda: queste guardie notturne (cf. Sal 127,1; Sal 130,6-7; Is 21,11-12) riappariranno in Ct 5,7 . Erano forse personaggi tipici della poesia popolare, come le sentinelle o i sergenti di città nelle nostre canzoni medioevali e moderne.

Ct 3,6-11:Il poema dei vv 6-11 non parla più d'amore, non è messo sulla bocca di nessuno dei due partners e non può neanche essere pronunziato dalle «figlie di Sion» che sono interpellate nel v 11. E il poeta che parla e descrive un corteo regale, che il v 11 ricollega alle feste nuziali. Se ne può trovare un commento nel passo di 1Mac 9,37-39 : «i figli di Iambri facevano una grande festa di nozze e conducevano a Nàdabat la sposa con corteo solenne... Ed ecco, alzando gli occhi, videro un corteo numeroso e festante e lo sposo con gli amici e i fratelli, che avanzava incontro al corteo, con tamburi e strumenti musicali e grande apparato». Usi analoghi si conservano presso gli arabi della Siria e della Palestina e risalgono a un'epoca antica (Sal 45,15-16). I vv 6-10 descrivono la schiera e la scorta che lo sposo ha mandato a prendere la fidanzata. L'incontro è evocato nel v 11. Nella raccolta, questo piccolo poema funge da introduzione all'elogio dell'amata del c 4. La descrizione è iperbolica, il fidanzato è un «re» (cf. Ct 1,4; Ct 1,12), un «Salomone».

Ct 3,9:baldacchino: la parola 'appirjon è unica in ebraico e forse ricalcata sul greco foreion, «lettiga».

Ct 3,10:d'amore: con il TM; BJ conget. «di ebano». - fanciulle di Gerusalemme: con il TM; BJ con i LXX omette; probabilmente è una glossa o dittografia di «figlie di Sion» del v 11.

Ct 3,11:La corona del fidanzato è menzionata solo in Is 61,10 , con una parola diversa da quella usata qui.