Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Esdra 9


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA RICCIOTTI
1 Terminate queste cose, sono venuti a trovarmi i capi per dirmi: "Il popolo d'Israele, i sacerdoti e i leviti non si sono separati dalle popolazioni locali, nonostante i loro abomini, cioè dai Cananei, Hittiti, Perizziti, Gebusei, Ammoniti, Moabiti, Egiziani, Amorrei,1 - Dopo che queste cose furon compiute, vennero a me dei principali del popolo, e mi dissero: «Il popolo d'Israele, i sacerdoti e i leviti, non si son mantenuti segregati dai popoli di queste regioni, e dalle loro abominazioni, cioè da' Cananei, Etei, Ferezei, Jebusei, Ammoniti, Moabiti, Egiziani ed Amorrei;
2 ma hanno preso in moglie le loro figlie per sé e per i loro figli: così hanno profanato la stirpe santa con le popolazioni locali; anzi i capi e i magistrati sono stati i primi a darsi a questa infedeltà".2 hanno infatti sposato, essi e i loro figliuoli, delle figliuole di quelli, mescolando la stirpe santa [d'Israele] coi popoli gentili; ed i principi ed i magistrati son stati i primi in tal trasgressione».
3 Udito ciò, ho lacerato il mio vestito e il mio mantello, mi sono strappato i capelli e i peli della barba e mi sono seduto costernato.3 Ciò udito, mi strappai il mantello e la tunica, mi strappai i capelli e la barba, e mi sedei nella tristezza.
4 Quanti tremavano per i giudizi del Dio d'Israele su questa infedeltà dei rimpatriati, si radunarono presso di me. Ma io restai seduto costernato, fino all'offerta della sera.4 Convennero presso di me, per questa trasgressione dei ritornati dalla cattività, tutti quelli che temevano la parola del Dio d'Israele; ed io sedei in tristezza sino al sacrifizio della sera.
5 All'offerta della sera mi sono alzato dal mio stato di prostrazione e con il vestito e il mantello laceri sono caduto in ginocchio e ho steso le mani al mio Signore,5 Al sacrifizio della sera, mi levai da quell'afflizione; col mantello e la tunica strappati, piegai le ginocchia, stesi le mani verso il Signore mio Dio,
6 e ho detto:
"Mio Dio, sono confuso, ho vergogna di alzare, Dio mio, la faccia verso di te, poiché le nostre colpe si sono moltiplicate fin sopra la nostra testa; la nostra colpevolezza è aumentata fino al cielo.
6 e dissi: «Dio mio, mi confondo ed arrossisco di levare a te la mia faccia, perchè le nostre iniquità sono salite fin sopra la nostra testa, ed i nostri peccati sono arrivati sino al cielo,
7 Dai giorni dei nostri padri fino ad oggi noi siamo stati molto colpevoli e per le nostre colpe, noi, i nostri re e i nostri sacerdoti, siamo stati dati nelle mani dei re stranieri; siamo stati consegnati alla spada, alla prigionia, alla rapina, all'insulto fino ad oggi.7 già dal tempo dei nostri padri. Ma anche noi abbiamo peccato gravemente, sino ad oggi; e per le nostre iniquità fummo dati nelle mani de' re delle genti, noi, i nostri re ed i nostri sacerdoti, colpiti di spada, fatti prigionieri, depredati, svergognati, sino ad oggi.
8 Ora, da poco, il nostro Dio ci ha fatto una grazia: ha liberato un resto di noi, dandoci un asilo nel suo luogo santo, e così il nostro Dio ha fatto brillare i nostri occhi e ci ha dato un po' di sollievo nella nostra schiavitù.8 Ed ora, un poco, come per un momento, aveva il Signore Dio nostro accordato alla nostra preghiera che venissero liberati quei di noi che restavano, ci fosse data un po' di consistenza nel suo santo luogo, illuminasse gli occhi nostri di Dio nostro, e ci desse un po' di requie nel nostro servaggio.
9 Perché noi siamo schiavi; ma nella nostra schiavitù il nostro Dio non ci ha abbandonati: ci ha resi graditi ai re di Persia; ci ha fatti rivivere, perché rialzassimo la casa del nostro Dio e restaurassimo le sue rovine e ci ha concesso di avere un riparo in Giuda e in Gerusalemme.9 Perchè servi noi siamo; ma il nostro Dio non ci abbandonò nella servitù, e ci fece ottenere misericordia dal re dei Persiani per renderci la vita, rialzare la casa del nostro Dio, ripararne le rovine, e darci ricovero in Giuda ed in Gerusalemme.
10 Ma ora, che dire, Dio nostro, dopo questo? Poiché abbiamo abbandonato i tuoi comandi10 Ed ora, dopo ciò che diremo, o Dio nostro? perchè abbiamo trasgredito i tuoi comandamenti,
11 che tu avevi dato per mezzo dei tuoi servi, i profeti, dicendo: Il paese di cui voi andate a prendere il possesso è un paese immondo, per l'immondezza dei popoli indigeni, per le nefandezze di cui l'hanno colmato da un capo all'altro con le loro impurità.11 quelli, che tu ci avevi dati per mezzo de' tuoi servi profeti, quando dicesti: - La terra nella quale voi entrate per prenderne possesso, è terra immonda, come sono immondi gli altri popoli e nazioni, per le immondezze di quelli che l'han riempita delle loro abominazioni da un capo all'altro. -
12 Per questo non dovete dare le vostre figlie ai loro figli, né prendere le loro figlie per i vostri figli; non dovrete mai contribuire alla loro prosperità e al loro benessere, così diventerete forti voi e potrete mangiare i beni del paese e lasciare un'eredità ai vostri figli per sempre.12 Perciò, non date ai loro figli le vostre figlie, e non prendete le loro figliuole pei vostri figliuoli; non cercate in eterno la loro pace e prosperità, affinchè cresciate in potenza, godiate dei beni che dà la terra, e ne lasciate eredi i vostri figliuoli in eterno.
13 Dopo ciò che è venuto su di noi a causa delle nostre cattive azioni e per la nostra grande colpevolezza, benché tu, Dio nostro, ci abbia punito meno di quanto meritavano le nostre colpe e ci abbia concesso di formare questo gruppo di superstiti,13 Ma, dopo tutto quello che le nostre opere pessime ed il nostro grande peccato ci han tirato addosso, tu, Dio nostro, ci hai liberati dalla nostra iniquità, e ci hai data la salute, come oggi vediamo,
14 potremmo forse noi tornare a violare i tuoi comandi e a imparentarci con questi popoli abominevoli? Non ti adireresti contro di noi fino a sterminarci, senza lasciare resto né superstite?14 acciò non torniamo indietro, non disprezziamo i tuoi comandamenti, e non ci uniamo in matrimonio coi popoli autori di queste abominazioni. Sei tu forse adirato con noi sino a sterminarci, e non lasciar di noi alcun resto che sia salvo?
15 Signore, Dio di Israele, per la tua bontà è rimasto di noi oggi un gruppo di superstiti: eccoci davanti a te con la nostra colpevolezza. Ma a causa di essa non possiamo resistere alla tua presenza!".15 Signore, Dio d'Israele, tu sei giusto; tu ci hai conservati per salvarci, come oggi si vede. Ecco, noi stiamo innanzi a te col nostro peccato; ma non si può rimanere con questo al tuo cospetto».