Scrutatio

Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Proverbi 23


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BIBBIA TINTORINOVA VULGATA
1 Quando starai alla tavola d'un principe guarda bene a quello che ti pongon davanti,1 Quando sederis, ut comedas cum principe,
diligenter attende, quae apposita sunt ante faciem tuam,
2 e mettiti un coltello alla gola, se sei padrone di te stesso.2 et statue cultrum in gutture tuo,
si avidus es.
3 Non bramare le sue vivande: son cibo d'inganno.3 Ne desideres de cibis eius,
quia est panis mendacii.
4 Non t'affannare per arricchire, modera la tua sollecitudine.4 Noli laborare, ut diteris,
sed in prudentia tua acquiesce.
5 Non alzare i tuoi occhi a ricchezze che non puoi avere: chè esse metteran su ali come quelle dell'aquila, e voleranno in cielo.5 Si erigas oculos tuos ad opes, iam non sunt;
quia facient sibi pennas quasi aquilae et volabunt in caelum.
6 Non mangiare coll'avaro, non desiderare le sue vivande;6 Ne comedas cum homine invido
et ne desideres cibos eius;
7 perché come l'indovino e l'astrologo, congettura quel che non sa; « Mangia e bevi » ti dirà, ma il suo cuore non è con te.7 quoniam sicut aestimavit in animo suo,
ita ipse est.
“ Comede et bibe ” dicet tibi,
et mens eius non est tecum.
8 Tu vomiterai quello che hai mangiato, e avrai sprecate le tue belle parole.8 Buccellam, quam comederas, evomes
et perdes pulchros sermones tuos.
9 Non rivolger la parola agli orecchi degli stolti, perchè disprezzeranno i tuoi sapienti discorsi.9 In auribus insipientium ne loquaris,
quia despicient doctrinam eloquii tui.
10 Non toccare il termine dei piccoli, e non metter piede nel campo degli orfani.10 Ne attingas terminos viduae
et agrum pupillorum ne introeas:
11 Chè potente è il loro Vindice, ed Egli giudicherà contro di te la loro causa.11 redemptor enim illorum fortis est,
et ipse iudicabit contra te causam illorum.
12 Applica il tuo cuore alla, dottrina, e le tue orecchie alle parole della scienza.12 Introduc ad doctrinam cor tuum
et aures tuas ad verba scientiae.
13 Non risparmiare al fanciullo la correzione: se tu lo batterai colla verga non morrà.13 Noli subtrahere a puero disciplinam;
si enim percusseris eum virga, non morietur:
14 Percotendolo eolia verga libererai l'animo di lui dall'inferno.14 tu virga percuties eum
et animam eius de inferno liberabis.
15 Figlio mio, se il tuo spirito sarà saggio, ne godrà teco il mio cuore.15 Fili mi, si sapiens fuerit cor tuum,
gaudebit tecum et cor meum,
16 Le mie viscere esulteranno quando i tuoi labbri parleranno rettamente.16 et exsultabunt renes mei,
cum locuta fuerint rectum labia tua.
17 Non invidiare nel tuo cuore i peccatori, ma abbi sempre il timor del Signore.17 Non aemuletur cor tuum peccatores,
sed in timore Domini esto tota die,
18 Così potrai avere una speranza nell'avvenire e la tua attesa non sarà vana.18 quia est tibi posteritas,
et praestolatio tua non auferetur.
19 Ascolta, o figlio mio, sii saggio, metti l'animo tuo nel diritto cammino.19 Audi, fili mi, et esto sapiens
et dirige in via animum tuum.
20 Non andare ai banchetti dei beoni, nè alle orgie di coloro che ammucchian la carne per mangiare.20 Noli esse in conviviis potatorum
nec in comissationibus carnis,
21 Perchè chi si dà al bere e alla ingordigia impoverisce, e i dormiglioni saran vestiti di cenci.21 quia vacantes potibus et comissatores consumentur,
et vestietur pannis dormitatio.
22 Dai ascolto a tuo padre, che t'ha generato, e non disprezzare la tua madre, quando sarà vecchia.22 Audi patrem tuum, qui genuit te,
et ne contemnas, cum senuerit mater tua.
23 Compra la verità e non vendere la sapienza, la dottrina, l'intelligenza.23 Veritatem eme et noli vendere;
sapientiam eme et doctrinam et intellegentiam.
24 Il padre del giusto esulta contento, chi ha generato un saggio ne avrà consolazione.24 Exsultat gaudio pater iusti;
qui sapientem genuit, laetabitur in eo;
25 Possan tua madre e tuo padre rallegrarsi, possa gioire colei che ti ha dato alla luce.25 gaudeat pater tuus et mater tua,
et exsultet, quae genuit te.
26 Figlio mio, dammi il tuo cuore, e gli occhi tuoi sian intenti alle mie vie.26 Praebe, fili mi, cor tuum mihi,
et oculi tui vias meas custodiant.
27 La meretrice è una profonda fossa, e l'adultera un pozzo stretto.27 Fovea enim profunda est meretrix,
et puteus angustus aliena,
28 Essa sta in agguato lungo la strada come un ladro, e se vede degli incauti li uccide.28 nam insidiatur ipsa in via quasi latro
et iniquos in hominibus addet.
29 A chi i guai? Al padre di chi i lai? Di chi i litigi, a chi le fosse, a chi le ferite per niente, a chi gli occhi rossi?29 Cui “ Vae ”? Cui “ Eheu ”?
Cui rixae? Cui querela?
Cui sine causa vulnera? Cui suffusio oculorum?
30 Non forse a quelli che si fermano a bere e si studiano di vuotare i bicchieri?30 His, qui commorantur in vino
et eunt, ut scrutentur mixtum.
31 Non guardare il vino quando rosseggia, quando scintilla coi suoi colori nel vetro: va giù che è un piacere;31 Ne intuearis vinum, quando flavescit,
cum splenduerit in calice color eius:
ingreditur blande,
32 ma alla fine morde come un serpente, come basilisco sparge veleni.32 sed in novissimo mordebit ut coluber
et sicut regulus vulnerat.
33 Gli occhi tuoi vedranno cose strano dal tuo cuore verran su discorsi stravolti:33 Oculi tui videbunt extranea,
et cor tuum loquetur perversa;
34 e tu sarai come uno che dorme in mezzo al mare, come un pilota che tra il sonno ha perduto il timone.34 et eris sicut dormiens in medio mari
et quasi sopitus ad malum navis:
35 E dirai: «Mi han battuto, e non ho sentito male, mi hanno strascicato, e non ne sono accorto, svegliarmi per trovare dell'altro vino? »35 “ Verberaverunt me, sed non dolui,
percusserunt me, et ego non sensi;
quando evigilabo et rursus illud requiram? ”.