6Esorta ancora i più giovani a essere assennati, 7offrendo te stesso come esempio in tutto di buona condotta, con purezza di dottrina, dignità, 8linguaggio sano e irreprensibile, perché il nostro avversario resti confuso, non avendo nulla di male da dire sul conto nostro. 9Esorta gli schiavi a esser sottomessi in tutto ai loro padroni; li accontentino e non li contraddicano, 10non rubino, ma dimostrino fedeltà assoluta, per fare onore in tutto alla dottrina di Dio, nostro salvatore.
11È apparsa infatti la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini, 12che ci insegna a rinnegare l'empietà e i desideri mondani e a vivere con sobrietà, giustizia e pietà in questo mondo, 13nell'attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo; 14il quale ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formarsi un popolo puro che gli appartenga, zelante nelle opere buone.
15Questo devi insegnare, raccomandare e rimproverare con tutta autorità. Nessuno osi disprezzarti!
Note:
Tt 2,6:Questa consegna, che invita alla moderazione e alla riservatezza, qui riguarda i giovani; altrove è rivolta a tutti (vv 5.12; 1Tm 2,9; 1Tm 2,15; 1Tm 3,2).
Tt 2,7:in tutto: BJ inserisce queste parole nel v precedente che traduce: «esorta ancora i giovani a serbare ponderatezza in tutto».
Tt 2,11:La grazia, misericordia efficace di Dio (Os 2,2+; 1Cor 1,4+), e la sua bontà, il suo amore per gli uomini (Tt 3,4) hanno fatto la loro «apparizione», preludendo alla «parusia» (v 13; 1Tm 6,14+). Di nuovo (cf. Tt 1,1-3 , qui vv 11-14 e Tt 3,4-7), due descrizioni molto dense dell'opera salvifica, dei suoi effetti e delle sue esigenze. La liturgia di natale utilizza questi due passi.
Tt 2,13:Chiara affermazione della divinità del Cristo (cf. Rm 9,5+): il «Salvatore» è chiamato anche «grande Dio» (cf. 1Tm 1,1+).