Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Lettera a Tito 1


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA MARTINI
1 Paolo, servo di Dio, apostolo di Gesù Cristo per chiamare alla fede gli eletti di Dio e per far conoscere la verità che conduce alla pietà1 Paolo servo di Dio, e Apostolo dì Gesù Cristo secondo, la fede degli eletti di Dio, e il conoscimento della verità, la quale è secondo la pietà,
2 ed è fondata sulla speranza della vita eterna, promessa fin dai secoli eterni da quel Dio che non mentisce,2 Per la speranza della vita eterna la quale Iddio, che non mentisce, promise prima del cominciamcnto de' secoli.
3 e manifestata poi con la sua parola mediante la predicazione che è stata a me affidata per ordine di Dio, nostro salvatore,3 Ed ha manifestato a suo tempo il suo Verbo per mezzo della predicazione, che è stata confidata a me per ordine del Salvator nostro Dio:
4 a Tito, mio vero figlio nella fede comune: grazia e pace da Dio Padre e da Cristo Gesù, nostro salvatore.

4 A Tito diletto figlio secondo la comune fede, grazia, e pace da Dio Padre, e da Gesù Cristo Salvator nostro.
5 Per questo ti ho lasciato a Creta perché regolassi ciò che rimane da fare e perché stabilissi presbiteri in ogni città, secondo le istruzioni che ti ho dato:5 A questo fine io ti lasciai in Creta, perchè tu dia sesto a quel, che rimane, e stabilisca de' preti per le città conforme io ti prescrissi.
6 il candidato deve essere irreprensibile, sposato una sola volta, con figli credenti e che non possano essere accusati di dissolutezza o siano insubordinati.6 Uom, che sia senza taccia, che abbia avuto una sola moglie, che abbia i figliuoli fedeli, che non sian accusati di lussuria, o indisciplinati.
7 Il vescovo infatti, come amministratore di Dio, dev'essere irreprensibile: non arrogante, non iracondo, non dedito al vino, non violento, non avido di guadagno disonesto,7 Conciossiachè fa d'uopo, che il Vescovo sia senza colpa, come economo di Dio: non superbo, non iracondo, non dedito al vino, non violento, non amante del vil guadagno:
8 ma ospitale, amante del bene, assennato, giusto, pio, padrone di sé,8 Ma ospitale, benigno, temperante, giusto, santo, continente,
9 attaccato alla dottrina sicura, secondo l'insegnamento trasmesso, perché sia in grado di esortare con la sua sana dottrina e di confutare coloro che contraddicono.

9 Tenace di quella parola fedele, che è secondo la dottrina: affinchè sia capace di esortare con sana dottrina, e di convincere i contradditori.
10 Vi sono infatti, soprattutto fra quelli che provengono dalla circoncisione, molti spiriti insubordinati, chiacchieroni e ingannatori della gente.10 Imperocché vi sono ancora molti disubbidienti, chiaccheroni, e seduttori: massimamente quegli, che sono del numero de' circoncisi:
11 A questi tali bisogna chiudere la bocca, perché mettono in scompiglio intere famiglie, insegnando per amore di un guadagno disonesto cose che non si devono insegnare.11 A' quali bisogna turar la bocca: che mettono a soqquadro tutte le case, insegnando cose, che non convengono, per amore di vil guadagno.
12 Uno dei loro, proprio un loro profeta, già aveva detto: "I Cretesi son sempre bugiardi, male bestie, ventri pigri".12 Disse uno di essi, proprio loro profeta: i Cretensi sempre bugiardi, cattive bestie, ventri pigri.
13 Questa testimonianza è vera. Perciò correggili con fermezza, perché rimangano nella sana dottrina13 Questo dettato è vero. Per la qual cosa sgridali con rigore, affinchè siano sani nella fede,
14 e non diano più retta a favole giudaiche e a precetti di uomini che rifiutano la verità.
14 Non dando retta alle favole giudaiche, e alle tradizioni d'uomini, che hanno in avversione la verità.
15 Tutto è puro per i puri; ma per i contaminati e gli infedeli nulla è puro; sono contaminate la loro mente e la loro coscienza.15 Tutto è puro pe' puri: per gli impuri poi, ed infedeli niente è puro, ma è immonda la mente, e la coscienza di essi.
16 Dichiarano di conoscere Dio, ma lo rinnegano con i fatti, abominevoli come sono, ribelli e incapaci di qualsiasi opera buona.16 Professano di conoscer Dio, e lo rinnegano co' fatti: essendo abbominevoli, e miscredenti, e inetti a qualunque buona opera.