Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Seconda lettera ai Corinzi 7


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA RICCIOTTI
1 In possesso dunque di queste promesse, carissimi, purifichiamoci da ogni macchia della carne e dello spirito, portando a compimento la nostra santificazione, nel timore di Dio.
1 - Queste promesse avendo dunque, o diletti, purifichiamoci da ogni contaminazione di carne e spirito, compiendo la santificazione nel timore di Dio.
2 Fateci posto nei vostri cuori! A nessuno abbiamo fatto ingiustizia, nessuno abbiamo danneggiato, nessuno abbiamo sfruttato.2 Accoglieteci. Non abbiamo fatto ingiuria a nessuno, non abbiamo rovinato nessuno, non abbiamo messo in mezzo nessuno.
3 Non dico questo per condannare qualcuno; infatti vi ho già detto sopra che siete nel nostro cuore, per morire insieme e insieme vivere.3 Non dico questo per condanna, ho già promesso che siete nel nostro cuore sino al vivere e morire insieme.
4 Sono molto franco con voi e ho molto da vantarmi di voi. Sono pieno di consolazione, pervaso di gioia in ogni nostra tribolazione.

4 E io parlo franco con voi, e molto è il mio vanto sul conto vostro; sono ripieno di consolazione, e son colmo di gioia pur in mezzo a tutte le tribolazioni nostre.
5 Infatti, da quando siamo giunti in Macedonia, la nostra carne non ha avuto sollievo alcuno, ma da ogni parte siamo tribolati: battaglie all'esterno, timori al di dentro.
5 Difatti da quando noi siam venuti in Macedonia la nostra carne non ha avuto alcun riposo, ma in tutto patimmo tribolazione; lotte di fuori, dentro apprensioni.
6 Ma Dio che consola gli afflitti ci ha consolati con la venuta di Tito,6 Ma colui che consola i miseri, Iddio, consolò anche noi con l'arrivo di Tito;
7 e non solo con la sua venuta, ma con la consolazione che ha ricevuto da voi. Egli ci ha annunziato infatti il vostro desiderio, il vostro dolore, il vostro affetto per me; cosicché la mia gioia si è ancora accresciuta.
7 e non solo per esser venuto lui ma anche per la consolazione che egli ebbe presso di voi, riferendo a noi il desiderio vostro, il vostro pianto, il vostro zelo per me; ond'io tanto più mi son compaciuto.
8 Se anche vi ho rattristati con la mia lettera, non me ne dispiace. E se me ne è dispiaciuto - vedo infatti che quella lettera, anche se per breve tempo soltanto, vi ha rattristati -8 E se anche v'ho rattristati nella lettera, non me ne pento; e se anche ne avessi avuto pena - vedo bene, che quella lettera, (sia pur temporaneamente), vi ha rattristato -
9 ora ne godo; non per la vostra tristezza, ma perché questa tristezza vi ha portato a pentirvi. Infatti vi siete rattristati secondo Dio e così non avete ricevuto alcun danno da parte nostra;9 ora ne godo, non perchè avete sofferto pena voi, ma perchè la vostra pena ha servito al pentimento, la vostra pena è stata secondo Dio, sì che in nulla avete patito danno da parte nostra,
10 perché la tristezza secondo Dio produce un pentimento irrevocabile che porta alla salvezza, mentre la tristezza del mondo produce la morte.10 perchè il dolore secondo Dio produce un ravvedimento di cui si è soddisfatti e che conduce alla salvezza, invece il dolore del mondo produce la morte.
11 Ecco, infatti, quanta sollecitudine ha prodotto in voi proprio questo rattristarvi secondo Dio; anzi quante scuse, quanta indignazione, quale timore, quale desiderio, quale affetto, quale punizione! Vi siete dimostrati innocenti sotto ogni riguardo in questa faccenda.11 Appunto questo aver patito dolore secondo Dio, quanta premura ha prodotto in voi, anzi quanto desiderio di giustificarvi, quanto risentimento, quanto timore, quanto desiderio! e che zelo e che castigo! Per ogni verso avete dimostrato d'essere innocenti in quell'affare.
12 Così se anche vi ho scritto, non fu tanto a motivo dell'offensore o a motivo dell'offeso, ma perché apparisse chiara la vostra sollecitudine per noi davanti a Dio.12 E se io ho scritto non è stato a motivo di chi ha commesso l'atto ingiurioso nè per chi l'ha patito, ma perchè palese divenisse presso di voi al cospetto di Dio la nostra premura per voi.
13 Ecco quello che ci ha consolati.
A questa nostra consolazione si è aggiunta una gioia ben più grande per la letizia di Tito, poiché il suo spirito è stato rinfrancato da tutti voi.
13 Per questo avanti a Dio siamo stati consolati. E nella nostra consolazione ancor più ci siam rallegrati per la gioia di Tito, giacchè lo spirito di lui fu da tutti voi tranquillizzato.
14 Cosicché se in qualche cosa mi ero vantato di voi con lui, non ho dovuto vergognarmene, ma come abbiamo detto a voi ogni cosa secondo verità, così anche il nostro vanto con Tito si è dimostrato vero.14 Che se alcun poco mi son gloriato con lui di voialtri, non ebbi a vergognarmene; ma come ogni cosa avevamo detto a voi in verità, così il nostro vanto con Tito divenne verità.
15 E il suo affetto per voi è cresciuto, ricordando come tutti gli avete obbedito e come lo avete accolto con timore e trepidazione.15 Ed egli ancor più svisceratamente vi ama, ricordando l'obbedienza di tutti voi, e con che timore e tremore lo avete accolto.
16 Mi rallegro perché posso contare totalmente su di voi.
16 Son contento che in ogni cosa ho piena fiducia in voi.