Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Prima lettera ai Corinzi 8


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA RICCIOTTI
1 Quanto poi alle carni immolate agli idoli, sappiamo di averne tutti scienza.1 - Riguardo poi alle carni sacrificate agli idoli, sappiamo che tutti abbiamo scienza. La scienza gonfia, mentre la carità edifica;
2 Ma la scienza gonfia, mentre la carità edifica. Se alcuno crede di sapere qualche cosa, non ha ancora imparato come bisogna sapere.2 se alcuno crede saper qualcosa, non ha ancora saputo come bisogna conoscere;
3 Chi invece ama Dio, è da lui conosciuto.3 ma se uno ama Dio, egli è riconosciuto da Dio;
4 Quanto dunque al mangiare le carni immolate agli idoli, noi sappiamo che non esiste alcun idolo al mondo e che non c'è che un Dio solo.4 adunque intorno al mangiar le carni degli idoli, noi sappiamo bene che nessun idolo esiste al mondo; e non vi è nessun Dio se non quell'uno.
5 E in realtà, anche se vi sono cosiddetti dèi sia nel cielo sia sulla terra, e difatti ci sono molti dèi e molti signori,5 Poichè se vi sono esseri che son detti dèi in cielo e sulla terra, (come ci sono molti dèi e molti signori),
6 per noi c'è un solo Dio, il Padre, dal quale tutto proviene e noi siamo per lui; e un solo Signore Gesù Cristo, in virtù del quale esistono tutte le cose e noi esistiamo per lui.

6 ma per noi c'è un unico Dio Padre, da cui ogni cosa è, e noi in lui, e un solo Signore Gesù Cristo, per cui tutte le cose, e noi per lui.
7 Ma non tutti hanno questa scienza; alcuni, per la consuetudine avuta fino al presente con gli idoli, mangiano le carni come se fossero davvero immolate agli idoli, e così la loro coscienza, debole com'è, resta contaminata.7 Ma non in tutti è tal scienza; alcuni per l'idea sinora avuta dell'idolo, mangiano quella carne sacrificata a un idolo; e la coscienza loro essendo debole n'è contaminata.
8 Non sarà certo un alimento ad avvicinarci a Dio; né, se non ne mangiamo, veniamo a mancare di qualche cosa, né mangiandone ne abbiamo un vantaggio.8 Certo non un cibo qualunque ci raccomanderà a Dio; nè, se ce ne asteniamo, abbiamo qualcosa di meno, nè, se ne mangiamo, qualcosa di più.
9 Badate però che questa vostra libertà non divenga occasione di caduta per i deboli.9 Ma badate che questa vostra piena libertà non divenga un inciampo pei deboli;
10 Se uno infatti vede te, che hai la scienza, stare a convito in un tempio di idoli, la coscienza di quest'uomo debole non sarà forse spinta a mangiare le carni immolate agli idoli?10 giacchè se uno vede te che hai scienza seduto a mensa in un luogo d'idoli, la coscienza di costui che è debole, non sarà indotta a mangiare le carni sacrificate agli idoli?
11 Ed ecco, per la tua scienza, va in rovina il debole, un fratello per il quale Cristo è morto!11 questo debole perisce per la scienza tua, lui il fratello per cui Cristo è morto.
12 Peccando così contro i fratelli e ferendo la loro coscienza debole, voi peccate contro Cristo.12 Così peccando verso i fratelli e offendendo la loro coscienza debole, voi peccate contro Cristo.
13 Per questo, se un cibo scandalizza il mio fratello, non mangerò mai più carne, per non dare scandalo al mio fratello.13 Per conseguenza, se il cielo è di scandalo a un mio fratello, piuttosto non voglio più mangiar carne mai e poi mai, per non dar scandalo al mio fratello.