Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Baruc 6


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BIBBIA CEI 1974NOVA VULGATA
1 Per i peccati da voi commessi di fronte a Dio sarete condotti prigionieri in Babilonia da Nabucodònosor re dei Babilonesi.1 Exemplum epistulae, quam mi sit Ieremias ad abducendos cap tivos inBabyloniam a rege Babyloniorum, ut nuntiaret illis secundum quod praeceptum estei a Deo. Propter peccata, quae peccastis ante Deum, abducemini in Babyloniam captivi aNabuchodonosor rege Babyloniorum.
2 Giunti dunque in Babilonia, vi resterete molti anni e per lungo tempo fino a sette generazioni; dopo vi ricondurrò di là in pace.2 Ingressi itaque in Babylonem, eritis illicannis pluribus et tempus longum usque ad generationes septem; post hoc autemeducam vos inde cum pace.
3 Ora, vedrete in Babilonia idoli d'argento, d'oro e di legno, portati a spalla, i quali infondono timore ai pagani.3 Nunc autem videbitis in Babylone deos argenteos etaureos et ligneos in umeris portari, ostentantes metum gentibus.
4 State attenti dunque a non imitare gli stranieri; il timore dei loro dèi non si impadronisca di voi.4 Cavete ergo,ne et vos assimilati assimilemini alienigenis, et metus vos capiat in ipsis.
5 Alla vista di una moltitudine che prostrandosi davanti e dietro a loro li adora, pensate: "Te dobbiamo adorare, Signore".5 Videntes turbam ante et retro adorantem eos, dicite autem in corde vestro: “Te oportet adorare, Domine ”.
6 Poiché il mio angelo è con voi, egli si prenderà cura di voi.
6 Angelus enim meus vobiscum est; ipse autemexquiret animas vestras.
7 Essi hanno una lingua limata da un artefice, sono indorati e inargentati, ma sono simulacri falsi e non possono parlare.7 Nam lingua eorum polita a fabro; ipsa etiam inaurataet inargentata falsa sunt et non possunt loqui.
8 Come si fa con una ragazza vanitosa, prendono oro e acconciano corone sulla testa dei loro dèi.8 Et sicut virgini ornatumamanti, accepto auro fabricantur
9 Talvolta anche i sacerdoti, togliendo ai loro dèi oro e argento, lo spendono per sé, dandone anche alle prostitute nei postriboli.
9 coronas super capita deorum suorum. Interdumautem accidit etiam, ut sacerdotes, subtrahentes a diis aurum et argentum,erogent illud in semetipsos
10 Adornano poi con vesti, come si fa con gli uomini, questi idoli d'argento, d'oro e di legno; ma essi non sono in grado di salvarsi dalla ruggine e dai tarli.10 et dent ex ipso et prostitutis in lupanari. Etornant illos ut homines vestimentis, deos argenteos et aureos et ligneos.
11 Sono avvolti in una veste purpurea, ma bisogna pulire il loro volto per la polvere del tempio che si posa abbondante su di essi.11 Hiautem non liberantur ab aerugine et tinea.
12 Come un governatore di una regione, il dio ha lo scettro, ma non stermina colui che lo offende.12 Opertis illis veste purpurea,extergunt faciem eorum propter pulverem domus, qui est plurimus super eos.
13 Ha il pugnale e la scure nella destra, ma non si libera dalla guerra e dai ladri.13 Etsceptrum habet ut homo, iudex regionis, qui in se peccantem non interficiet.
14 Per questo è evidente che non sono dèi; non temeteli, dunque!
14 Habet etiam gladium in manu dextera et securim, se autem de bello et alatronibus non liberabit. Unde notum est quia non sunt dii;
15 Come un vaso di terra una volta rotto diventa inutile, così sono i loro dèi, posti nei templi.15 non ergotimueritis eos.
Sicut enim vas hominis confractum inutile fit, tales sunt dii eorum.
16 I loro occhi sono pieni della polvere sollevata dai piedi di coloro che entrano.16 Collocatis illis in domo, oculi eorum pleni sunt pulvere ex pedibusintroeuntium.
17 Come ad uno che abbia offeso un re si tiene bene sbarrato il luogo dove è detenuto perché deve essere condotto a morte, così i sacerdoti assicurano i templi con portoni, con serrature e con spranghe, perché non vengano saccheggiati dai ladri.17 Et sicut alicui, qui regem offendit, circumsaeptae sunt aulae,tamquam ad mortem ducto, domus eorum muniunt sacerdotes ostiis et clausuris etseris, ne a latronibus exspolientur.
18 Accendono loro lumi, persino più numerosi che per se stessi, ma gli dèi non ne vedono alcuno.18 Lucernas accendunt et quidem plures quamsibi ipsis, quarum nullam videre possunt.
19 Sono come una delle travi del tempio; il loro interno, come si dice, viene divorato e anch'essi senza accorgersene sono divorati dagli insetti che strisciano dalla terra, insieme con le loro vesti.19 Sunt autem sicut trabes in domo;corda vero eorum dicunt elingere serpentes, qui de terra sunt; dum comedunt eoset vestimentum eorum, non sentiunt.
20 Il loro volto si annerisce per il fumo del tempio.20 Nigrae fiunt facies eorum a fumo, qui indomo fit.
21 Sul loro corpo e sulla testa si posano pipistrelli, rondini e altri uccelli e anche i gatti.21 Super corpus eorum et super caput volitant noctuae et hirundines etaves, similiter et cattae.
22 Di qui potete conoscere che non sono dèi; non temeteli, dunque!
22 Unde scietis quia non sunt dii; non ergotimueritis eos.
23 L'oro di cui sono adorni per bellezza non risplende se qualcuno non ne toglie la patina; perfino quando venivano fusi, essi non se ne accorgevano.23 Aurum enim, quod circa se habent ad speciem, nisi aliquis exterseritaeruginem, non fulgebit; neque enim, cum conflabantur, sentiebant.
24 Furono comprati a qualsiasi prezzo, essi che non hanno alito vitale.24 Ex omnipretio empta sunt, in quibus spiritus non est.
25 Senza piedi, vengono portati a spalla, mostrando agli uomini la loro condizione vergognosa; arrossiscono anche i loro fedeli perché, se cadono a terra, non si rialzano più.25 Sine pedibus, in umerisportantur, ostentantes ignobilitatem suam hominibus; confunduntur et, quiexcolunt ea,
26 Neanche se uno li colloca diritti si muoveranno da sé, né se si sono inclinati si raddrizzeranno; si pongono offerte innanzi a loro come ai morti.26 propter quod, ne forte cadat in terram, per ipsos erigetur.Neque, si quis illud erectum statuerit, per semetipsum movebitur neque, siinclinatum fuerit, erigetur; sed sicut mortuis munera illis apponuntur.
27 I loro sacerdoti vendono le loro vittime e ne traggono profitto; anche le mogli di costoro ne pongono sotto sale una parte e non ne danno né ai poveri né ai bisognosi; anche una donna in stato di impurità e la puerpera toccano le loro vittime.27 Hostias vero eorum sacerdotes eorum vendunt et abutuntur; similiter et uxoreseorum, ex ipsis partes sale condientes, neque mendico neque infirmo aliquidimpertiunt. De sacrificiis eorum menstruatae et fetae contingunt.
28 Conoscendo dunque da questo che non sono dèi, non temeteli!
28 Scientesitaque ex his quia non sunt dii, ne timueritis eos.
29 Come infatti si potrebbero chiamare dèi? Perfino le donne presentano offerte a questi idoli d'argento, d'oro e di legno.29 Unde enim vocabuntur dii? Quia mulieres apponunt diis argenteis et aureis etligneis,
30 Nei templi i sacerdoti siedono con le vesti stracciate, la testa e le guance rasate, a capo scoperto.30 et in domibus illorum sacerdotes sedent habentes tunicas scissas etcapita et barbam rasam, quorum capita nuda sunt.
31 Urlano alzando grida davanti ai loro dèi, come fanno alcuni durante un banchetto funebre.31 Rugiunt autem clamantescoram diis suis sicut in cena mortui.
32 I sacerdoti si portan via le vesti degli dèi e ne rivestono le loro mogli e i loro bambini.32 A vestimento eorum auferunt sacerdoteset vestiunt uxores suas et filios suos.
33 Gli idoli non possono contraccambiare né il male né il bene ricevuto da qualcuno; non possono né costituire né spodestare un re;33 Neque si quid mali patiantur abaliquo neque si bonum, poterint retribuere; neque constituere regem possuntneque auferre.
34 nemmeno possono dare ricchezze né soldi. Se qualcuno, fatto un voto, non lo mantiene, non se ne curano.34 Similiter neque divitias neque aes poterunt dare. Si quisillis votum voverit nec reddiderit, non requirent.
35 Non liberano un uomo dalla morte né sottraggono il debole da un forte.35 De morte hominem nonliberabunt neque infirmiorem a potentiore eripient.
36 Non rendono la vista a un cieco né liberano un uomo dalle angosce.36 Hominem caecum ad visumnon restituent, de necessitate hominem non liberabunt.
37 Non hanno pietà della vedova né beneficano l'orfano.37 Viduae nonmiserebuntur neque orphano benefacient.
38 Sono simili alle pietre estratte dalla montagna quegli idoli di legno, indorati e argentati. I loro fedeli saranno confusi.38 Lapidibus de monte similes sunt,lignea et inaurata et inargentata; qui autem excolunt illa, confundentur.
39 Come dunque si può ritenere e dichiarare che costoro sono dèi?
39 Quomodo ergo aestimandum aut dicendum est esse illos deos?
40 Inoltre, perfino gli stessi Caldei li disonorano; questi infatti quando trovano un muto incapace di parlare lo presentano a Bel pregandolo di farlo parlare, quasi che costui potesse sentire.40 Adhuc etiam ipsi Chaldaei non honorant ea; qui cum viderint mutum non posseloqui, afferunt Bel postulantes illum loqui,
41 Costoro, pur rendendosene conto, non sono capaci di abbandonare gli idoli, perché non hanno senno.41 quasi ipse possit sentire. Etnon possunt ipsi, cum intellexerint, relinquere ea; sensum enim non habent.
42 Le donne siedono per la strada cinte di cordicelle e bruciano della crusca.42 Mulieres autem circumdatae funibus in viis sedent succendentes furfurem;
43 Quando qualcuna di esse, tratta in disparte da qualche passante, si è data a costui, schernisce la sua vicina perché non fu stimata come lei e perché la sua cordicella non fu spezzata.43 cumautem aliqua ex ipsis, attracta ab aliquo transeunte, dormierit cum eo, proximaesuae exprobrat quod ea non sit digna habita, sicut ipsa, neque funis eiusdiruptus.
44 Quanto avviene attorno agli idoli è menzogna; dunque, come si può credere e dichiarare che costoro sono dèi?
44 Omnia autem, quae illis fiunt, falsa sunt; quomodo ergo aestimandumest aut dicendum illos esse deos?
45 Gli idoli sono lavoro di artigiani e di orefici; essi non diventano niente altro che ciò che gli artigiani vogliono che siano.45 A fabris et ab aurificibus facti sunt; nihil aliud erunt, nisi id quod voluntartifices.
46 Coloro che li fabbricano non hanno vita lunga; come potrebbero le cose da essi fabbricate essere dèi?46 Ipsi etiam, qui ea faciunt, non erunt multi temporis; itaquenumquid possunt, quae ab ipsis fabricata sunt, esse dii?
47 Essi lasciano ai loro posteri menzogna e ignominia.47 Reliquerunt enimfalsa et opprobrium postea futuris.
48 Difatti, quando sopraggiungono la guerra e le calamità, i sacerdoti si consigliano fra di loro sul come potranno nascondersi insieme con i loro dèi.48 Nam cum supervenerit illis proelium etmala, cogitant apud se sacerdotes, ubi se abscondant cum illis.
49 Come dunque è possibile non comprendere che non sono dèi coloro che non possono salvare se stessi né dalla guerra né dai mali?49 Quomodo ergonon est sentiendum quia non sunt dii, qui nec liberant se de bello nec de malis?
50 Dopo tali fatti si riconoscerà che gli idoli di legno, indorati e argentati, sono una menzogna; a tutte le genti e ai re sarà evidente che essi non sono dèi, ma lavoro delle mani d'uomo e che sono privi di ogni qualità divina.50 Nam cum sint lignea et inaurata et inargentata, scietur postea quia falsasunt; gentibus universis et regibus manifestum erit quia non sunt dii sed operamanuum hominum, et nullum Dei opus in illis est.
51 A chi dunque non sarà evidente che non sono dèi?
51 Cui ergo non notum est quodnon sunt dii?
52 Essi infatti non possono costituire un re sul paese né concedere la pioggia agli uomini;52 Regem enim regioni non suscitabunt neque pluviam hominibus dabunt.
53 non risolvono le contese, né liberano l'oppresso, poiché non hanno alcun potere; sono come cornacchie fra il cielo e la terra.53 Iudicium quoque eorum non discernent nec regiones liberabunt iniuriam patientes,quia nihil possunt sicut corniculae inter medium caeli et terrae.
54 Infatti, se il fuoco si attacca al tempio di questi dèi di legno o indorati o argentati, mentre i loro sacerdoti fuggiranno e si metteranno in salvo, essi invece come travi bruceranno là in mezzo.54 Etenim cuminciderit in domum deorum ligneorum vel inauratorum vel inargentatorum ignis,sacerdotes quidem ipsorum fugient et liberabuntur; ipsi vero sicut trabes inmedio comburentur.
55 A un re e ai nemici non possono resistere.55 Regi autem et hostibus non resistent. Quomodo ergoaestimandum est aut recipiendum quia dii sunt?
56 Come dunque si può ammettere e pensare che essi siano dèi?
56 Neque a furibus neque a latronibus se liberabunt dii lignei et inaurati etinargentati;
57 Né dai ladri né dai briganti si salveranno questi idoli di legno, argentati e indorati, ai quali i ladri con la violenza tolgono l'oro, l'argento e la veste che li avvolge e poi fuggono tenendo la roba; essi non sono in grado di aiutare neppure se stessi.57 quibus hi fortiores sunt, quia aurum et argentum et vestimentum,quo operti sunt, auferent illis et abibunt; nec illi sibi auxilium ferent.
58 Per questo vale meglio di questi dèi bugiardi un re che mostri coraggio oppure un arnese utile in casa, di cui si serve chi l'ha acquistato; anche meglio di questi dèi bugiardi è una porta, che tenga al sicuro quanto è dentro la casa o perfino una colonna di legno in un palazzo.58 Itaque melius est esse regem ostentantem virtutem suam aut vas in domo utile,quo uti potest is, qui possidet illud, quam falsi dii, aut etiam ostium in domo,quod custodit, quae in ea sunt, quam falsi dii, et columna lignea in regiis quamfalsi dii.
59 Il sole, la luna, le stelle, essendo lucenti e destinati a servire a uno scopo obbediscono volentieri.59 Sol quidem et luna et sidera, cum sint splendida et emissa adutilitates, oboediunt;
60 Così anche il lampo, quando appare, è ben visibile; anche il vento spira su tutta la regione.60 similiter et fulgur cum apparuerit, perspicuum est;eodem modo et spiritus in omni regione spirat;
61 Quando alle nubi è ordinato da Dio di percorrere tutta la terra, eseguiscono l'ordine; il fuoco, inviato dall'alto per consumare monti e boschi, eseguisce il comando.61 et nubes, quibus cum imperatumfuerit a Deo perambulare universum orbem, perficiunt, quod imperatum est;
62 Gli idoli invece non assomigliano né per l'aspetto né per la potenza a queste cose.62 ignis etiam missus desuper, ut consumat montes et silvas, facit, quod praeceptumest: haec autem neque speciebus neque virtutibus uni eorum similia sunt.
63 Perciò non si deve ritenere né dichiarare che siano dèi, poiché non possono né rendere giustizia né beneficare gli uomini.63 Undeneque aestimandum est neque dicendum illos esse deos, quando non possunt nequeiudicium iudicare neque benefacere hominibus.
64 Conoscendo dunque che non sono dèi, non temeteli!
64 Scientes itaque quia non suntdii, ne timueritis eos.
65 Essi non maledicono né benedicono i re;65 Neque enim regibus maledicent neque benedicent.
66 non mostrano alle genti segni nel cielo, né risplendono come il sole, né illuminano come la luna.66 Signa in caelo gentibusnon ostendent neque ut sol lucebunt neque illuminabunt sicut luna.
67 Le belve sono migliori di loro, perché possono fuggire in un riparo e provvedere a se stesse.67 Bestiaemeliores sunt illis, quae possunt, fugientes sub tegumentum, prodesse sibi.
68 Dunque, in nessuna maniera è chiaro per noi che essi sono dèi; per questo non temeteli!
68 Nullo itaque modo nobis est manifestum quia sunt dii; propter quod ne timueritiseos.
69 Come infatti uno spauracchio che in un cocomeraio nulla protegge, tali sono i loro idoli di legno indorati e argentati;69 Nam sicut in cucumerario formido nihil custodit, ita sunt dii illorumlignei et inaurati et inargentati.
70 ancora, i loro idoli di legno indorati e argentati si possono paragonare a un ramo nell'orto, su cui si posa ogni sorta di uccelli, o anche a un cadavere gettato nelle tenebre.70 Eodem modo et in horto spinae albae, superquam omnis avis sedet; similiter et mortuo proiecto in tenebris similes sunt diieorum lignei et inaurati et inargentati.
71 Dalla porpora e dal bisso che si logorano su di loro saprete che non sono dèi; infine saranno divorati e nel paese saranno una vergogna.71 A purpura et bysso, quae super illostineant, scietis quia non sunt dii; ipsa etiam postremo comeduntur, et eritopprobrium in regione.
72 È migliore un uomo giusto che non abbia idoli, poiché sarà lontano dal disonore.72 Melior est ergo homo iustus, qui non habet simulacra,nam erit longe ab opprobriis.