Lamentazioni 1
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BIBBIA CEI 1974 | VULGATA |
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1 Ah! come sta solitaria la città un tempo ricca di popolo! È divenuta come una vedova, la grande fra le nazioni;un tempo signora tra le province è sottoposta a tributo. | 1 (Prologus)Et factum est, postquam in captivitatem redactus est Israël, et Jerusalem deserta est, sedit Jeremias propheta flens, et planxit lamentatione hac in Jerusalem : et amaro animo suspirans et ejulans, dixit : (Aleph)Quomodo sedet sola civitas plena populo ! Facta est quasi vidua domina gentium ; princeps provinciarum facta est sub tributo. |
2 Essa piange amaramente nella notte, le sue lacrime scendono sulle guance; nessuno le reca conforto, fra tutti i suoi amanti; tutti i suoi amici l'hanno tradita, le sono divenuti nemici. | 2 (Beth)Plorans ploravit in nocte, et lacrimæ ejus in maxillis ejus : non est qui consoletur eam ex omnibus caris ejus ; omnes amici ejus spreverunt eam, et facti sunt ei inimici. |
3 Giuda è emigrato per la miseria e la dura schiavitù. Egli abita in mezzo alle nazioni, senza trovare riposo; tutti i suoi persecutori l'hanno raggiunto fra le angosce. | 3 (Ghimel)Migravit Judas propter afflictionem, et multitudinem servitutis ; habitavit inter gentes, nec invenit requiem : omnes persecutores ejus apprehenderunt eam inter angustias. |
4 Le strade di Sion sono in lutto, nessuno si reca più alle sue feste; tutte le sue porte sono deserte, i suoi sacerdoti sospirano, le sue vergini sono afflitte ed essa è nell'amarezza. | 4 (Daleth)Viæ Sion lugent, eo quod non sint qui veniant ad solemnitatem : omnes portæ ejus destructæ, sacerdotes ejus gementes ; virgines ejus squalidæ, et ipsa oppressa amaritudine. |
5 I suoi avversari sono i suoi padroni, i suoi nemici sono felici, perché il Signore l'ha afflitta per i suoi misfatti senza numero; i suoi bambini sono stati condotti in schiavitù, sospinti dal nemico. | 5 (He)Facti sunt hostes ejus in capite ; inimici ejus locupletati sunt : quia Dominus locutus est super eam propter multitudinem iniquitatum ejus. Parvuli ejus ducti sunt in captivitatem ante faciem tribulantis. |
6 Dalla figlia di Sion è scomparso ogni splendore; i suoi capi sono diventati come cervi che non trovano pascolo; camminano senza forze davanti agli inseguitori. | 6 (Vau)Et egressus est a filia Sion omnis decor ejus ; facti sunt principes ejus velut arietes non invenientes pascua, et abierunt absque fortitudine ante faciem subsequentis. |
7 Gerusalemme ricorda i giorni della sua miseria e del suo vagare, tutti i suoi beni preziosi dal tempo antico; ricorda quando il suo popolo cadeva per mano del nemico e nessuno le porgeva aiuto. I suoi nemici la guardavano e ridevano della sua rovina. | 7 (Zain)Recordata est Jerusalem dierum afflictionis suæ, et prævaricationis, omnium desiderabilium suorum, quæ habuerat a diebus antiquis, cum caderet populus ejus in manu hostili, et non esset auxiliator : viderunt eam hostes, et deriserunt sabbata ejus. |
8 Gerusalemme ha peccato gravemente, per questo è divenuta un panno immondo; quanti la onoravano la disprezzano, perché hanno visto la sua nudità; anch'essa sospira e si volge indietro. | 8 (Heth)Peccatum peccavit Jerusalem, propterea instabilis facta est ; omnes qui glorificabant eam spreverunt illam, quia viderunt ignominiam ejus : ipsa autem gemens conversa est retrorsum. |
9 La sua sozzura è nei lembi della sua veste, non pensava alla sua fine; essa è caduta in modo sorprendente e ora nessuno la consola. "Guarda, Signore, la mia miseria, perché il nemico ne trionfa". | 9 (Teth)Sordes ejus in pedibus ejus, nec recordata est finis sui ; deposita est vehementer, non habens consolatorem. Vide, Domine, afflictionem meam, quoniam erectus est inimicus. |
10 L'avversario ha steso la mano su tutte le sue cose più preziose; essa infatti ha visto i pagani penetrare nel suo santuario, coloro ai quali avevi proibito di entrare nella tua assemblea. | 10 (Jod)Manum suam misit hostis ad omnia desiderabilia ejus, quia vidit gentes ingressas sanctuarium suum, de quibus præceperas ne intrarent in ecclesiam tuam. |
11 Tutto il suo popolo sospira in cerca di pane; danno gli oggetti più preziosi in cambio di cibo, per sostenersi in vita. "Osserva, Signore, e considera come sono disprezzata! | 11 (Caph)Omnis populus ejus gemens, et quærens panem ; dederunt pretiosa quæque pro cibo ad refocillandam animam. Vide, Domine, et considera quoniam facta sum vilis ! |
12 Voi tutti che passate per la via, considerate e osservate se c'è un dolore simile al mio dolore, al dolore che ora mi tormenta, e con cui il Signore mi ha punito nel giorno della sua ira ardente. | 12 (Lamed)O vos omnes qui transitis per viam, attendite, et videte si est dolor sicut dolor meus ! quoniam vindemiavit me, ut locutus est Dominus, in die iræ furoris sui. |
13 Dall'alto egli ha scagliato un fuoco e nelle mie ossa lo ha fatto penetrare; ha teso una rete ai miei piedi, mi ha fatto cadere all'indietro; mi ha reso desolata, affranta da languore per sempre. | 13 (Mem)De excelso misit ignem in ossibus meis, et erudivit me : expandit rete pedibus meis, convertit me retrorsum ; posuit me desolatam, tota die mœrore confectam. |
14 S'è aggravato il giogo delle mie colpe, nella sua mano esse sono annodate; il loro giogo è sul mio collo ed ha fiaccato la mia forza; il Signore mi ha messo nelle loro mani, non posso rialzarmi. | 14 (Nun)Vigilavit jugum iniquitatum mearum ; in manu ejus convolutæ sunt, et impositæ collo meo. Infirmata est virtus mea : dedit me Dominus in manu de qua non potero surgere. |
15 Ha ripudiato tutti i miei prodi il Signore in mezzo a me. Egli ha chiamato a raccolta contro di me per fiaccare i miei giovani; il Signore ha pigiato come uva nel tino la vergine figlia di Giuda. | 15 (Samech)Abstulit omnes magnificos meos Dominus de medio mei ; vocavit adversum me tempus ut contereret electos meos. Torcular calcavit Dominus virgini filiæ Juda. |
16 Per tali cose io piango, dal mio occhio scorrono lacrime, perché lontano da me è chi consola, chi potrebbe ridarmi la vita; i miei figli sono desolati, perché il nemico ha prevalso". | 16 (Ain)Idcirco ego plorans, et oculus meus deducens aquas, quia longe factus est a me consolator, convertens animam meam. Facti sunt filii mei perditi, quoniam invaluit inimicus. |
17 Sion protende le mani, nessuno la consola. Il Signore ha inviato contro Giacobbe i suoi nemici da tutte le parti. Gerusalemme è divenuta come panno immondo in mezzo a loro. | 17 (Phe)Expandit Sion manus suas ; non est qui consoletur eam. Mandavit Dominus adversum Jacob in circuitu ejus hostes ejus ; facta est Jerusalem quasi polluta menstruis inter eos. |
18 "Giusto è il Signore, poiché mi sono ribellata alla sua parola. Ascoltate, vi prego, popoli tutti, e osservate il mio dolore! Le mie vergini e i miei giovani sono andati in schiavitù. | 18 (Sade)Justus est Dominus, quia os ejus ad iracundiam provocavi. Audite, obsecro, universi populi, et videte dolorem meum : virgines meæ et juvenes mei abierunt in captivitatem. |
19 Ho chiamato i miei amanti, ma essi mi hanno tradita; i miei sacerdoti e i miei anziani nella città sono spirati mentre cercavano cibo per sostenersi in vita. | 19 (Coph)Vocavi amicos meos, et ipsi deceperunt me ; sacerdotes mei et senes mei in urbe consumpti sunt, quia quæsierunt cibum sibi ut refocillarent animam suam. |
20 Guarda, Signore, quanto sono in angoscia; le mie viscere si agitano, il mio cuore è sconvolto dentro di me, poiché sono stata veramente ribelle. Di fuori la spada mi priva dei figli, dentro c'è la morte. | 20 (Res)Vide, Domine, quoniam tribulor : conturbatus est venter meus, subversum est cor meum in memetipsa, quoniam amaritudine plena sum. Foris interfecit gladius, et domi mors similis est. |
21 Senti come sospiro, nessuno mi consola. Tutti i miei nemici han saputo della mia sventura, ne hanno gioito, perché tu hai fatto ciò. Manda il giorno che hai decretato ed essi siano simili a me! | 21 (Sin)Audierunt quia ingemisco ego, et non est qui consoletur me ; omnes inimici mei audierunt malum meum, lætati sunt quoniam tu fecisti : adduxisti diem consolationis, et fient similes mei. |
22 Ti sia presente tutta la loro malvagità e trattali duramente come hai trattato me, a causa di tutte le mie prevaricazioni. Molti sono infatti i miei sospiri e il mio cuore si consuma". | 22 (Thau)Ingrediatur omne malum eorum coram te : et vindemia eos, sicut vindemiasti me propter omnes iniquitates meas : multi enim gemitus mei, et cor meum mœrens. |