Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Lamentazioni 1


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BIBBIA CEI 1974DIODATI
1 Ah! come sta solitaria
la città un tempo ricca di popolo!
È divenuta come una vedova,
la grande fra le nazioni;un tempo signora tra le province
è sottoposta a tributo.
1 COME siede solitaria, ed è divenuta simile ad una vedova, La città piena di popolo! Come è divenuta tributaria Quella ch’era grande fra le genti, signora fra le provincie!
2 Essa piange amaramente nella notte,
le sue lacrime scendono sulle guance;
nessuno le reca conforto,
fra tutti i suoi amanti;
tutti i suoi amici l'hanno tradita,
le sono divenuti nemici.
2 Ella piange continuamente di notte, e le sue lagrime son sopra le sue guance; Ella non ha alcuno, fra tutti i suoi amanti, che la consoli; Tutti i suoi intimi amici si son portati dislealmente inverso lei, Le son divenuti nemici.
3 Giuda è emigrato
per la miseria e la dura schiavitù.
Egli abita in mezzo alle nazioni,
senza trovare riposo;
tutti i suoi persecutori l'hanno raggiunto
fra le angosce.
3 La nazione di Giuda è andata fuori del suo paese, Per l’afflizione, e per la gravezza della servitù; Ella dimora fra le genti, non trova riposo; Tutti i suoi persecutori l’hanno sorpresa nelle distrette.
4 Le strade di Sion sono in lutto,
nessuno si reca più alle sue feste;
tutte le sue porte sono deserte,
i suoi sacerdoti sospirano,
le sue vergini sono afflitte
ed essa è nell'amarezza.
4 Le strade di Sion fanno cordoglio; Perciocchè non viene più alcuno alle feste solenni; Tutte le sue porte son deserte, i suoi sacerdoti sospirano, Le sue vergini sono addolorate, ed essa è in amaritudine.
5 I suoi avversari sono i suoi padroni,
i suoi nemici sono felici,
perché il Signore l'ha afflitta
per i suoi misfatti senza numero;
i suoi bambini sono stati condotti in schiavitù,
sospinti dal nemico.
5 I suoi nemici sono stati posti in capo, I suoi avversari son prosperati; Perciocchè il Signore l’ha afflitta, per la moltitudine de’ suoi misfatti; I suoi piccoli fanciulli son iti in cattività davanti al nemico.
6 Dalla figlia di Sion
è scomparso ogni splendore;
i suoi capi sono diventati come cervi
che non trovano pascolo;
camminano senza forze
davanti agli inseguitori.
6 E tutta la gloria della figliuola di Sion è uscita fuor di lei; I suoi principi sono stati come cervi, Che non trovan pastura; E son camminati tutti spossati davanti al persecutore.
7 Gerusalemme ricorda
i giorni della sua miseria e del suo vagare,
tutti i suoi beni preziosi dal tempo antico;
ricorda quando il suo popolo cadeva
per mano del nemico
e nessuno le porgeva aiuto.
I suoi nemici la guardavano
e ridevano della sua rovina.
7 Gerusalemme, a’ dì della sua afflizione, e de’ suoi esilii, Si è ricordata di tutte le sue care cose ch’erano state ab antico; Allora che il suo popolo cadeva per la mano del nemico, Senza che alcuno la soccorresse; I nemici l’hanno veduta, e si son beffati delle sue desolazioni.
8 Gerusalemme ha peccato gravemente,
per questo è divenuta un panno immondo;
quanti la onoravano la disprezzano,
perché hanno visto la sua nudità;
anch'essa sospira
e si volge indietro.
8 Gerusalemme ha commesso peccato, e però è stata in ischerno; Tutti quelli che l’onoravano l’hanno avuta a vile; Perciocchè hanno vedute le sue vergogne; Anch’essa ne ha sospirato, e si è rivolta indietro.
9 La sua sozzura è nei lembi della sua veste,
non pensava alla sua fine;
essa è caduta in modo sorprendente
e ora nessuno la consola.
"Guarda, Signore, la mia miseria,
perché il nemico ne trionfa".
9 La sua lordura è stata ne’ suoi lembi; non si è ricordata della sua fine; È maravigliosamente scaduta; non ha alcuno che la consoli; Signore, riguarda alla mia afflizione; Perciocchè il nemico si è innalzato.
10 L'avversario ha steso la mano
su tutte le sue cose più preziose;
essa infatti ha visto i pagani
penetrare nel suo santuario,
coloro ai quali avevi proibito
di entrare nella tua assemblea.
10 Il nemico ha stesa la mano sopra tutte le care cose di essa; Perciocchè ella ha vedute entrar le genti nel suo santuario, Delle quali tu avevi comandato: Non entrino nella tua raunanza.
11 Tutto il suo popolo sospira in cerca di pane;
danno gli oggetti più preziosi in cambio di cibo,
per sostenersi in vita.
"Osserva, Signore, e considera
come sono disprezzata!
11 Tutto il popolo di essa geme, cercando del pane; Hanno date le lor cose più preziose per del cibo, Da ristorarsi l’anima; Signore, vedi, e riguarda; perciocchè io sono avvilita
12 Voi tutti che passate per la via,
considerate e osservate
se c'è un dolore simile al mio dolore,
al dolore che ora mi tormenta,
e con cui il Signore mi ha punito
nel giorno della sua ira ardente.
12 O viandanti tutti, questo non vi tocca egli punto? Riguardate, e vedete, se vi è doglia pari alla mia doglia, Ch’è stata fatta a me, Che il Signore ha afflitta nel giorno dell’ardor della sua ira.
13 Dall'alto egli ha scagliato un fuoco
e nelle mie ossa lo ha fatto penetrare;
ha teso una rete ai miei piedi,
mi ha fatto cadere all'indietro;
mi ha reso desolata,
affranta da languore per sempre.
13 Egli ha da alto mandato un fuoco nelle mie ossa, Il quale si è appreso in esse; Egli ha tesa una rete a’ miei piedi, egli mi ha fatta cadere a rovescio; Egli mi ha renduta desolata e dolorosa tuttodì.
14 S'è aggravato il giogo delle mie colpe,
nella sua mano esse sono annodate;
il loro giogo è sul mio collo
ed ha fiaccato la mia forza;
il Signore mi ha messo nelle loro mani,
non posso rialzarmi.
14 Il giogo de’ miei misfatti è stato aggravato dalla sua mano; Quelli sono stati attorti, e mi sono stati posti in sul collo; Egli ha fatta traboccar la mia forza; Il Signore mi ha messa nelle mani di tali, che non posso rilevarmi.
15 Ha ripudiato tutti i miei prodi
il Signore in mezzo a me.
Egli ha chiamato a raccolta contro di me
per fiaccare i miei giovani;
il Signore ha pigiato come uva nel tino
la vergine figlia di Giuda.
15 Il Signore ha atterrati tutti i miei possenti uomini in mezzo di me; Egli ha bandito contro a me un termine assegnato, Per rompere i miei giovani; Il Signore ha calcato, come in un tino, la vergine figliuola di Giuda.
16 Per tali cose io piango,
dal mio occhio scorrono lacrime,
perché lontano da me è chi consola,
chi potrebbe ridarmi la vita;
i miei figli sono desolati,
perché il nemico ha prevalso".
16 Per queste cose piango; l’occhio, l’occhio mio si strugge in acqua; Perciocchè ogni consolatore, che mi ristori l’anima, si è allontanato da me; I miei figliuoli son deserti; Perciocchè il nemico è stato vittorioso.
17 Sion protende le mani,
nessuno la consola.
Il Signore ha inviato contro Giacobbe
i suoi nemici da tutte le parti.
Gerusalemme è divenuta
come panno immondo in mezzo a loro.
17 Sion distribuisce il pane a sè stessa con le sue proprie mani; Non ha niuno che la consoli. Il Signore ha data commessione contro a Giacobbe; I suoi nemici son d’intorno a lui; Gerusalemme è in mezzo di essi come una donna immonda.
18 "Giusto è il Signore,
poiché mi sono ribellata alla sua parola.
Ascoltate, vi prego, popoli tutti,
e osservate il mio dolore!
Le mie vergini e i miei giovani
sono andati in schiavitù.
18 Il Signore è giusto; Perciocchè io sono stata ribelle alla sua bocca. Deh! ascoltate, e vedete la mia doglia, o popoli tutti; Le mie vergini, e i miei giovani, sono andati in cattività.
19 Ho chiamato i miei amanti,
ma essi mi hanno tradita;
i miei sacerdoti e i miei anziani
nella città sono spirati
mentre cercavano cibo
per sostenersi in vita.
19 Io ho chiamati i miei amanti, ma essi mi hanno ingannata; I miei sacerdoti, ed i miei anziani sono spirati nella città; Perciocchè si han cercato del cibo, Per ristorar l’anima loro.
20 Guarda, Signore, quanto sono in angoscia;
le mie viscere si agitano,
il mio cuore è sconvolto dentro di me,
poiché sono stata veramente ribelle.
Di fuori la spada mi priva dei figli,
dentro c'è la morte.
20 Signore, riguarda; perciocchè io son distretta; Le mie interiora si conturbano; il mio cuore si riversa dentro di me; Perciocchè in vero io sono stata ribelle; La spada ha dipopolato di fuori, e dentro non vi è stato altro che morte.
21 Senti come sospiro,
nessuno mi consola.
Tutti i miei nemici han saputo della mia sventura,
ne hanno gioito, perché tu hai fatto ciò.
Manda il giorno che hai decretato
ed essi siano simili a me!
21 Altri mi ode sospirare; io non ho alcuno che mi consoli; I miei nemici hanno udito il mio male, e se ne son rallegrati; Perciocchè tu l’hai fatto; Quando tu avrai fatto venire il giorno che tu hai pubblicato, saranno simili a me.
22 Ti sia presente tutta la loro malvagità
e trattali duramente come hai trattato me,
a causa di tutte le mie prevaricazioni.
Molti sono infatti i miei sospiri
e il mio cuore si consuma".
22 Tutte la lor malvagità venga nel tuo cospetto, E fa’ loro come hai fatto a me per tutti i miei misfatti; Perciocchè i miei sospiri son molti, E il mio cuore è addolorato