Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Lamentazioni 4


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1Ah! come si è annerito l'oro,
si è alterato l'oro migliore.
Sono disperse le pietre sante all'angolo di ogni strada.
2I preziosi figli di Sion, valutati come oro fino,
ah! come sono stimati quali vasi di creta,
lavoro delle mani di vasaio!
3Perfino gli sciacalli porgono le mammelle
e allattano i loro cuccioli,
ma la figlia del mio popolo è divenuta crudele
come gli struzzi nel deserto.
4La lingua del lattante si è attaccata
al palato per la sete;
i bambini chiedevano il pane
e non c'era chi lo spezzasse loro.
5Coloro che si cibavano di leccornìe
languono lungo le strade;coloro che erano allevati sulla porpora
abbracciano letame.
6Grande è stata l'iniquità della figlia del mio popolo,
maggiore del peccato di Sòdoma,
la quale fu distrutta in un attimo, senza fatica di mani.
7I suoi giovani erano più splendenti della neve,
più candidi del latte;
avevano il corpo più roseo dei coralli,
era zaffìro la loro figura.
8Ora il loro aspetto s'è fatto più scuro della fuliggine,
non si riconoscono più per le strade;
si è raggrinzita la loro pelle sulle ossa,
è divenuta secca come legno.
9Sono più fortunati gli uccisi di spada
che i morti per fame, che son caduti estenuati
per mancanza dei prodotti del campo.
10Mani di donne, già inclini a pietà,
hanno cotto i loro bambini,
che sono serviti loro di cibo
nel disastro della figlia del mio popolo.
11Il Signore ha esaurito la sua collera,
ha rovesciato l'ira ardente;
ha acceso in Sion un fuoco,
che ha divorato le sue fondamenta.
12Non credevano i re della terra
e tutti gli abitanti del mondo
che l'avversario e il nemico sarebbero penetrati
entro le porte di Gerusalemme.
13Fu per i peccati dei suoi profeti,
per le iniquità dei suoi sacerdoti,
che versarono in mezzo ad essa il sangue dei giusti.
14Costoro vagavano come ciechi per le strade,
insozzati di sangue,
così che non si potevan toccare le loro vesti.
15"Scostatevi! Un impuro!", si gridava per loro,
"Scostatevi! Non toccate!".
Fuggivano e andavano randagi tra le genti,
non potevano trovare dimora.
16La faccia del Signore li ha dispersi,
egli non gli volgerà più lo sguardo;
non si è avuto riguardo dei sacerdoti,
non si è usata pietà agli anziani.
17Ancora si consumavano i nostri occhi,
in cerca di un vano soccorso.
Dal nostro osservatorio scrutavamo
verso una nazione che non poteva salvarci.
18Han dato la caccia ai nostri passi,
impedendoci di andare per le nostre piazze.
"Prossima è la nostra fine; son compiuti i nostri giorni!
Certo, è arrivata la nostra fine".
19I nostri inseguitori erano più veloci
delle aquile del cielo; sui monti ci hanno inseguiti,
nel deserto ci hanno teso agguati.
20Il nostro respiro, l'unto del Signore,
è stato preso nei loro trabocchetti,
lui, di cui dicevamo: "Alla sua ombra
vivremo fra le nazioni".
21Esulta pure, gioisci, figlia di Edom,
che abiti nella terra di Uz;
anche a te arriverà il calice,
ti inebrierai ed esporrai la tua nudità.
22È completa la tua punizione, figlia di Sion,
egli non ti manderà più in esilio;
ma punirà la tua iniquità, figlia di Edom,
scoprirà i tuoi peccati.

Note:

Lam 4,1:L'oro e le pietre sante simboleggiano la popolazione di Gerusalemme.

Lam 4,7:i suoi giovani: ne`areha, conget.: il TM ha nezireha, «i suoi nazirei». - la loro figura: BJ con sir.es. e Origene traduce: «la loro tinta»; il TM ha gizerah, termine che deriva da una radice che significa «tagliare» o «separare» e che qui rimane incomprensibile.

Lam 4,9:son caduti estenuati: alla lettera: «si sciolgono trafitti», forse nel senso di... resi come trasparenti dalla carestia.

Lam 4,15:non potevano trovare dimora: i colpevoli sono trattati alla stregua dei lebbrosi. - Dopo Fuggivano, il TM aggiunge: «si diceva»; si potrebbe anche comprendere: «Si diceva fra le genti: non potranno soggiornare».

Lam 4,17:una nazione: allusione all'Egitto, l'alleato dell'ultima guerra.

Lam 4,20:l'unto del Signore: Sedecia (cf. 2Re 25,6). - il nostro respiro: lett. «il soffio delle nostre narici», cioè la vita stessa .

Lam 4,21:nella terra di Uz: per Uz cf. Gen 36,28; Gb 1,1 . I popoli vicini, Moab, Ammon e soprattutto Edom, lungi dal sostenere Israele vinto, approfittarono della sua sconfitta (cf. Is 34,5+). Con questa situazione si spiegano gli anatemi contro Edom, frequenti nella letteratura profetica postesilica (cf. Is 34; Ez 25).