Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Lettera agli Ebrei 12


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BIBBIA CEI 1974NOVA VULGATA
1 Anche noi dunque, circondàti da un così gran nugolo di testimoni, deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti,1 Ideoque et nos tantam ha bentes circumpositam nobis nubem testium, deponentes omne pondus et circumstans nos peccatum, per patientiam curramus propositum nobis certamen,
2 tenendo fisso lo sguardo su Gesù, autore e perfezionatore della fede. Egli in cambio della gioia che gli era posta innanzi, si sottopose alla croce, disprezzando l'ignominia, e 'si è assiso alla destra' del trono di Dio.2 aspicientes in ducem fidei et consummatorem Iesum, qui pro gaudio sibi proposito sustinuit crucem, confusione contempta, atque in dextera throni Dei sedet.
3 Pensate attentamente a colui che ha sopportato contro di sé una così grande ostilità dei peccatori, perché non vi stanchiate perdendovi d'animo.3 Recogitate enim eum, qui talem sustinuit a peccatoribus adversum semetipsum contradictionem, ut ne fatigemini animis vestris deficientes.
4 Non avete ancora resistito fino al sangue nella vostra lotta contro il peccato4 Nondum usque ad sanguinem restitistis adversus peccatum repugnantes;
5 e avete già dimenticato l'esortazione a voi rivolta come a figli:

'Figlio mio, non disprezzare la correzione del Signore
e non ti perdere d'animo quando sei ripreso da lui;'
5 et obliti estis exhortationis, quae vobis tamquam filiis loquitur:
“ Fili mi, noli neglegere disciplinam Domini
neque deficias, dum ab eo argueris:
6 'perché il Signore corregge colui che egli ama
e sferza chiunque riconosce come figlio'.

6 quem enim diligit, Dominus castigat,
flagellat autem omnem filium, quem recipit ”.
7 È per la vostra correzione che voi soffrite! Dio vi tratta come figli; e qual è il figlio che non è corretto dal padre?7 Ad disciplinam suffertis; tamquam filios vos tractat Deus. Quis enim filius, quem non corripit pater?
8 Se siete senza correzione, mentre tutti ne hanno avuto la loro parte, siete bastardi, non figli!8 Quod si extra disciplinam estis, cuius participes facti sunt omnes, ergo adulterini et non filii estis!
9 Del resto, noi abbiamo avuto come correttori i nostri padri secondo la carne e li abbiamo rispettati; non ci sottometteremo perciò molto di più al Padre degli spiriti, per avere la vita?9 Deinde patres quidem carnis nostrae habebamus eruditores et reverebamur; non multo magis obtemperabimus Patri spirituum et vivemus?
10 Costoro infatti ci correggevano per pochi giorni, come sembrava loro; Dio invece lo fa per il nostro bene, allo scopo di renderci partecipi della sua santità.10 Et illi quidem ad tempus paucorum dierum, secundum quod videbatur illis, castigabant; hic autem ad id, quod utile est ad participandam sanctitatem eius.
11 Certo, ogni correzione, sul momento, non sembra causa di gioia, ma di tristezza; dopo però arreca un frutto di pace e di giustizia a quelli che per suo mezzo sono stati addestrati.
11 Omnis autem disciplina in praesenti quidem videtur non esse gaudii sed maeroris; postea autem fructum pacificum exercitatis per eam reddit iustitiae.
12 Perciò 'rinfrancate le mani cadenti e le ginocchia infiacchite'12 Propter quod remissas manus et soluta genua erigite
13 e 'raddrizzate le vie storte per i' vostri 'passi', perché il piede zoppicante non abbia a storpiarsi, ma piuttosto a guarire.

13 et gressus rectos facite pedibus vestris, ut, quod claudum est, non extorqueatur, magis autem sanetur.
14 Cercate la pace con tutti e la santificazione, senza la quale nessuno vedrà mai il Signore,14 Pacem sectamini cum omnibus et sanctificationem, sine qua nemo videbit Dominum,
15 vigilando che nessuno venga meno alla grazia di Dio. Non spunti né cresca alcuna radice velenosa in mezzo a voi e così molti ne siano infettati;15 providentes, ne quis desit gratiae Dei, ne qua radix amaritudinis sursum germinans perturbet, et per illam inquinentur multi;
16 non vi sia nessun fornicatore o nessun profanatore, come Esaù, che in cambio di una sola pietanza vendette la sua primogenitura.16 ne quis fornicator aut profanus ut Esau, qui propter unam escam vendidit primogenita sua.
17 E voi ben sapete che in seguito, quando volle ereditare la benedizione, fu respinto, perché non trovò possibilità che il padre mutasse sentimento, sebbene glielo richiedesse con lacrime.

17 Scitis enim quoniam et postea cupiens hereditare benedictionem reprobatus est; non enim invenit paenitentiae locum, quamquam cum lacrimis inquisisset eam.
18 Voi infatti non vi siete accostati a un luogo tangibile e a un fuoco ardente, né a oscurità, tenebra e tempesta,18 Non enim accessistis ad tractabilem et ardentem ignem et turbinem et caliginem et procellam
19 né a squillo di tromba e a suono di parole, mentre quelli che lo udivano scongiuravano che Dio non rivolgesse più a loro la parola;19 et tubae sonum et vocem verborum, quam qui audierunt, recusaverunt, ne ultra eis fieret verbum;
20 non potevano infatti sopportare l'intimazione: 'Se anche una bestia tocca il monte sia lapidata'.20 non enim portabant mandatum: “ Et si bestia tetigerit montem, lapidabitur”;
21 Lo spettacolo, in realtà, era così terrificante che Mosè disse: 'Ho paura' e tremo.21 et ita terribile erat, quod videbatur, Moyses dixit: “ Exterritus sum et tremebundus ”.
22 Voi vi siete invece accostati al monte di Sion e alla città del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste e a miriadi di angeli, all'adunanza festosa22 Sed accessistis ad Sion montem et civitatem Dei viventis, Ierusalem caelestem, et multa milia angelorum, frequentiam
23 e all'assemblea dei primogeniti iscritti nei cieli, al Dio giudice di tutti e agli spiriti dei giusti portati alla perfezione,23 et ecclesiam primogenitorum, qui conscripti sunt in caelis, et iudicem Deum omnium et spiritus iustorum, qui consummati sunt,
24 al Mediatore della Nuova Alleanza e al sangue dell'aspersione dalla voce più eloquente di quello di Abele.
24 et testamenti novi mediatorem Iesum et sanguinem aspersionis, melius loquentem quam Abel.
25 Guardatevi perciò di non rifiutare Colui che parla; perché se quelli non trovarono scampo per aver rifiutato colui che promulgava decreti sulla terra, molto meno lo troveremo noi, se volteremo le spalle a Colui che parla dai cieli.25 Videte, ne recusetis loquentem; si enim illi non effugerunt recusantes eum, qui super terram loquebatur, multo magis nos, qui de caelis loquentem avertimus;
26 La sua voce infatti un giorno scosse la terra; adesso invece ha fatto questa promessa: 'Ancora una volta io scuoterò' non solo 'la terra', ma anche 'il cielo'.26 cuius vox movit terram tunc, modo autem pronuntiavit dicens: “ Adhuc semel ego movebo non solum terram sed et caelum ”.
27 La parola 'ancora una volta' sta a indicare che le cose che possono essere scosse son destinate a passare, in quanto cose create, perché rimangano quelle che sono incrollabili.
27 Hoc autem “ adhuc semel ” declarat mobilium translationem tamquam factorum, ut maneant ea, quae sunt immobilia.
28 Perciò, poiché noi riceviamo in eredità un regno incrollabile, conserviamo questa grazia e per suo mezzo rendiamo un culto gradito a Dio, con riverenza e timore;28 Itaque, regnum immobile suscipientes, habeamus gratiam, per quam serviamus placentes Deo cum reverentia et metu;
29 perché il nostro 'Dio è un fuoco divoratore'.29 etenim Deus noster ignis consumens est.