Scrutatio

Martedi, 30 aprile 2024 - San Pio V ( Letture di oggi)

Seconda lettera ai Corinzi 4


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA MARTINI
1 Perciò, investiti di questo ministero per la misericordia che ci è stata usata, non ci perdiamo d'animo;1 Per la qual cosa avendo noi tal ministero in virtù della misericordia da noi conseguita, non ci perdiamo di cuore:
2 al contrario, rifiutando le dissimulazioni vergognose, senza comportarci con astuzia né falsificando la parola di Dio, ma annunziando apertamente la verità, ci presentiamo davanti a ogni coscienza, al cospetto di Dio.
2 Ma rinunziamo ai nascondigli della turpitudine, non camminando con astuzia, né corrompendo la parola di Dio, ma commendevoli rendendoci presso là coscienza di tutti gli uomini dinanzi a Dio mediante la manifestazione della verità.
3 E se il nostro vangelo rimane velato, lo è per coloro che si perdono,3 Che se è velato anche il nostro vangelo; per que', che periscono, egli è velato:
4 ai quali il dio di questo mondo ha accecato la mente incredula, perché non vedano lo splendore del glorioso vangelo di Cristo che è immagine di Dio.4 De' quali infedeli il Dio di questo secolo ha accecate le menti, onde non rifulga per essi la luce del vangelo della gloria di Cristo, il quale è immagine di Dio.
5 Noi infatti non predichiamo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore; quanto a noi, siamo i vostri servitori per amore di Gesù.5 Imperocché noi non predichiamo noi stessi, ma Gesù Cristo Signor nostro; noi poi servi vostri per Gesù:
6 E Dio che disse: 'Rifulga la luce dalle tenebre', rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria divina che rifulge sul volto di Cristo.

6 Conciossiachè Dio, il quale disse che dalle tenebre splendesse la luce, egli stesso rifulse ne' nostri cuori, perché chiara si rendesse la cognizione della gloria di Dio nella faccia di Gesù Cristo.
7 Però noi abbiamo questo tesoro in vasi di creta, perché appaia che questa potenza straordinaria viene da Dio e non da noi.7 Ma questo tesoro lo abbiamo in vasi di creta: onde la superiorità della virtù sia di Dio, e non da noi.
8 Siamo infatti tribolati da ogni parte, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non disperati;8 Per ogni verso siam tribolati, ma non avviliti d'animo: siamo angustiati, ma non siamo disperati:
9 perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non uccisi,9 Siamo perseguitati, ma non siamo abbandonati: siamo abbattuti, ma non estinti:
10 portando sempre e dovunque nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo.10 Portando noi sempre per ogni dove la mortificazione di Gesù Cristo nel corpo nostro, affinchè la vita ancor di Gesù si manifesti ne' corpi nostri.
11 Sempre infatti, noi che siamo vivi, veniamo esposti alla morte a causa di Gesù, perché anche la vita di Gesù sia manifesta nella nostra carne mortale.11 Imperocché continuamente noi, che viviamo, siam messi a morte per amor di Gesù: affinchè la vita ancor di Gesù si manifesti nella carne nostra mortale.
12 Di modo che in noi opera la morte, ma in voi la vita.
12 Trionfa adunque in noi la morte, e in voi la vita.
13 Animati tuttavia da quello stesso spirito di fede di cui sta scritto: 'Ho creduto, perciò ho parlato', anche noi crediamo e perciò parliamo,13 Ma avendo lo stesso spirito di fede, conforme sta scritto: credetti, per questo parlai: noi pur crediamo, e per questo anche parliamo:
14 convinti che colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù e ci porrà accanto a lui insieme con voi.14 Sapendo noi, come colui, che risuscitò Gesù, noi pure risusciterà con Gesù, e ci darà luogo tra voi.
15 Tutto infatti è per voi, perché la grazia, ancora più abbondante ad opera di un maggior numero, moltiplichi l'inno di lode alla gloria di Dio.15 Imperocché tutte le cose sono per voi: affinchè l'abbondante grazia ridondi abbondantemente in gloria di Dio pe' ringraziamenti di molti.
16 Per questo non ci scoraggiamo, ma se anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore si rinnova di giorno in giorno.16 Per la qual cosa non perdiamo coraggio: ma quantunque quel nostro uomo, che è al di fuori, si corrompa: quello però, che è al di dentro, di giorno in giorno si rinnovella.
17 Infatti il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione, ci procura una quantità smisurata ed eterna di gloria,17 Imperocché quella, che è di presente momentanea, e leggera tribolazione nostra, un eterno sopra ogni misura smisurato peso di gloria opera in noi.
18 perché noi non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili. Le cose visibili sono d'un momento, quelle invisibili sono eterne.18 Non mirando noi a quel, che si vede, ma a quello, che non si vede. Imperocché le cose, che si veggono, sono temporali: quelle poi, che non si veggono, sono eterne.