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Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Seconda lettera ai Corinzi 12


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA RICCIOTTI
1 Bisogna vantarsi? Ma ciò non conviene! Pur tuttavia verrò alle visioni e alle rivelazioni del Signore.1 - Se bisogna proprio vantarsi - non è una bella cosa - verrò alle visioni e rivelazione del Signore.
2 Conosco un uomo in Cristo che, quattordici anni fa - se con il corpo o fuori del corpo non lo so, lo sa Dio - fu rapito fino al terzo cielo.2 Conosco un uomo in Cristo che quattordici anni fa - o sia corporalmente, non lo so, o sia senza corpo non lo so, lo sa Dio - un uomo siffatto fu rapito sino al terzo cielo.
3 E so che quest'uomo - se con il corpo o senza corpo non lo so, lo sa Dio -3 E so che un tal uomo - se nel corpo o fuori del corpo nol so, lo sa Iddio -
4 fu rapito in paradiso e udì parole indicibili che non è lecito ad alcuno pronunziare.4 fu rapito in paradiso, e udì parole ineffabili che non è lecito ad uomo di proferire.
5 Di lui io mi vanterò! Di me stesso invece non mi vanterò fuorché delle mie debolezze.5 Riguardo a siffatto uomo mi vanterò; rispetto a me stesso non mi vanterò se non delle mie infermità.
6 Certo, se volessi vantarmi, non sarei insensato, perché direi solo la verità; ma evito di farlo, perché nessuno mi giudichi di più di quello che vede o sente da me.
6 Se volessi vantarmi, non sarei stolto, poichè dico il vero; ma mi astengo, perchè nessuno faccia conto su me, oltre quello che in me vede e sente da me.
7 Perché non montassi in superbia per la grandezza delle rivelazioni, mi è stata messa una spina nella carne, un inviato di satana incaricato di schiaffeggiarmi, perché io non vada in superbia.7 E quanto all'eccellenza delle rivelazioni perchè io non abbia a insuperbirmene, mi fu dato uno stimolo nella carne, un angelo di Satana, che mi schiaffeggi, affinchè io non mi insuperbisca.
8 A causa di questo per ben tre volte ho pregato il Signore che l'allontanasse da me.8 Rispetto a costui, tre volte ho pregato il Signore perchè lo allontanasse da me.
9 Ed egli mi ha detto: "Ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza". Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo.9 Ed egli mi disse: «Ti basta la mia grazia, perchè la virtù ha il suo compimento tra le infermità». Volentieri dunque mi glorierò di più nelle infermità, affinchè abiti presso di me la virtù di Cristo.
10 Perciò mi compiaccio nelle mie infermità, negli oltraggi, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: quando sono debole, è allora che sono forte.
10 Per questo mi compiaccio nelle infermità, nelle violenze, nelle necessità, nelle persecuzioni e nelle angustie per Cristo; perchè quando sono in cruccio allora ho virtù.
11 Sono diventato pazzo; ma siete voi che mi ci avete costretto. Infatti avrei dovuto essere raccomandato io da voi, perché non sono per nulla inferiore a quei "superapostoli", anche se sono un nulla.11 Son diventato stolto; voi mi ci avete costretto. Poichè da voi avrei io dovuto essere raccomandato; non sono stato per nulla affatto inferiore a quegli egregi apostoli, se anche non valgo nulla.
12 Certo, in mezzo a voi si sono compiuti i segni del vero apostolo, in una pazienza a tutta prova, con segni, prodigi e miracoli.12 I segni dell'apostolato mio sono stati operati in voi con tutta costanza, con miracoli e prodigi e virtù.
13 In che cosa infatti siete stati inferiori alle altre Chiese, se non in questo, che io non vi sono stato d'aggravio? Perdonatemi questa ingiustizia!
13 Giacchè in che cosa siete stati di meno in confronto delle altre Chiese, se non in questo che io non vi sono stato d'aggravio; oh, perdonatemi questo torto!
14 Ecco, è la terza volta che sto per venire da voi, e non vi sarò di peso, perché non cerco i vostri beni, ma voi. Infatti non spetta ai figli mettere da parte per i genitori, ma ai genitori per i figli.14 Ecco per la terza volta ho da venire da voi, e non vi sarò d'aggravio; poichè io non cerco le cose vostre, ma voi; non spetta ai figliuoli tesoreggiare per i genitori, ma ai genitori per i figli.
15 Per conto mio mi prodigherò volentieri, anzi consumerò me stesso per le vostre anime. Se io vi amo più intensamente, dovrei essere riamato di meno?
15 Ed io ben volentieri spenderò, e io stesso sarò speso tutto per le anime vostre. Se vi amo così esuberantemente, son io amato meno?
16 Ma sia pure che io non vi sono stato di peso; però, scaltro come sono, vi ho preso con inganno.16 E sia pure, io non vi sono stato d'aggravio. Forse da furbo qual sono, vi ho preso coll'inganno?
17 Vi ho forse sfruttato per mezzo di qualcuno di quelli che ho inviato tra voi?17 o forse per mezzo di qualcuno di quelli che vi ho mandato vi ho ingannati?
18 Ho vivamente pregato Tito di venire da voi e ho mandato insieme con lui quell'altro fratello. Forse Tito vi ha sfruttato in qualche cosa? Non abbiamo forse noi due camminato con lo stesso spirito, sulle medesime tracce?

18 Ho pregato Tito e insieme con lui mandai quell'altro fratello; forse v'ha ingannato Tito? non abbiam proceduto collo stesso spirito? non sulle stesse tracce?
19 Certo, da tempo vi immaginate che stiamo facendo la nostra difesa davanti a voi. Ma noi parliamo davanti a Dio, in Cristo, e tutto, carissimi, è per la vostra edificazione.19 Da un pezzo voi pensate che noi vogliamo difenderci con voi; ma davanti a Dio noi parliamo in Cristo, e il tutto, o diletti, è per la vostra edificazione.
20 Temo infatti che, venendo, non vi trovi come desidero e che a mia volta venga trovato da voi quale non mi desiderate; che per caso non vi siano contese, invidie, animosità, dissensi, maldicenze, insinuazioni, superbie, disordini,20 Poichè temo, venendo, di non trovarvi quali io voglio, e d'essere io trovato da voi quale non mi vorreste; che vi sia tra voi contesa, gelosia, animosità, rivalità, maldicenze, insinuazioni, superbie, sedizioni.
21 e che, alla mia venuta, il mio Dio mi umilii davanti a voi e io abbia a piangere su molti che hanno peccato in passato e non si sono convertiti dalle impurità, dalla fornicazione e dalle dissolutezze che hanno commesso.21 E temo che venendo io, il mio Dio mi umilii di nuovo rispetto a voi, e io abbia a piangere molti di quelli che prima hanno peccato e non si son pentiti dell'impurità e fornicazione e della dissolutezza in cui sono vissuti.