Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 16


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BIBBIA CEI 1974LA SACRA BIBBIA
1 Paolo si recò a Derbe e a Listra. C'era qui un discepolo chiamato Timòteo, figlio di una donna giudea credente e di padre greco;1 Arrivò anche a Derbe e a Listra. C'era là un discepolo di nome Timoteo, figlio di una donna giudea, credente, ma di padre greco,
2 egli era assai stimato dai fratelli di Listra e di Icònio.2 che era assai stimato dai fratelli in Listra e Iconio.
3 Paolo volle che partisse con lui, lo prese e lo fece circoncidere per riguardo ai Giudei che si trovavano in quelle regioni; tutti infatti sapevano che suo padre era greco.3 Paolo voleva condurlo con sé nei suoi viaggi e, presolo con sé, lo circoncise, a causa dei Giudei che si trovavano in quelle regioni. Tutti infatti sapevano che suo padre era greco.
4 Percorrendo le città, trasmettevano loro le decisioni prese dagli apostoli e dagli anziani di Gerusalemme, perché le osservassero.4 Mentre viaggiavano di città in città, trasmettevano loro i decreti sanciti dagli apostoli e dagli anziani in Gerusalemme, perché li osservassero.
5 Le comunità intanto si andavano fortificando nella fede e crescevano di numero ogni giorno.

5 Le chiese si fortificavano nella fede e crescevano di numero ogni giorno.
6 Attraversarono quindi la Frigia e la regione della Galazia, avendo lo Spirito Santo vietato loro di predicare la parola nella provincia di Asia.6 Passarono poi per la Frigia e la regione della Galazia, impediti dallo Spirito Santo ad annunciare la parola nell'Asia.
7 Raggiunta la Misia, si dirigevano verso la Bitinia, ma lo Spirito di Gesù non lo permise loro;7 Giunti ai confini della Misia tentavano di recarsi in Bitinia, ma lo Spirito di Gesù non lo permise loro.
8 così, attraversata la Misia, discesero a Tròade.8 Allora, oltrepassata la Misia, discesero a Troade.
9 Durante la notte apparve a Paolo una visione: gli stava davanti un Macedone e lo supplicava: "Passa in Macedonia e aiutaci!".9 Durante la notte Paolo ebbe una visione: un macedone in piedi lo supplicava dicendo: "Passa in Macedonia e aiutaci".
10 Dopo che ebbe avuto questa visione, subito cercammo di partire per la Macedonia, ritenendo che Dio ci aveva chiamati ad annunziarvi la parola del Signore.

10 Subito dopo la visione, cercammo di partire per la Macedonia, certi che Dio ci aveva chiamati per annunciare loro il vangelo.
11 Salpati da Tròade, facemmo vela verso Samotràcia e il giorno dopo verso Neàpoli e11 Salpàti da Tròade ci dirigemmo verso Samotràcia e il giorno seguente a Neàpoli.
12 di qui a Filippi, colonia romana e città del primo distretto della Macedonia. Restammo in questa città alcuni giorni;12 Di là ci recammo a Filippi, che è la prima città del distretto di Macedonia, ed è colonia. In questa città facemmo una sosta di parecchi giorni.
13 il sabato uscimmo fuori della porta lungo il fiume, dove ritenevamo che si facesse la preghiera, e sedutici rivolgevamo la parola alle donne colà riunite.13 Il sabato uscimmo fuori della porta, presso un fiume dove pensavamo che si facesse la preghiera. Ci mettemmo a sedere e parlammo alle donne che vi erano radunate.
14 C'era ad ascoltare anche una donna di nome Lidia, commerciante di porpora, della città di Tiàtira, una credente in Dio, e il Signore le aprì il cuore per aderire alle parole di Paolo.14 Una donna, di nome Lidia, venditrice di porpora, della città di Tiatira, che onorava Dio, stava in ascolto: il Signore le aprì il cuore perché potesse comprendere le cose dette da Paolo.
15 Dopo esser stata battezzata insieme alla sua famiglia, ci invitò: "Se avete giudicato ch'io sia fedele al Signore, venite ad abitare nella mia casa". E ci costrinse ad accettare.

15 Dopo essere stata battezzata con tutta la famiglia, ci invitò con queste parole: "Se mi giudicate fedele al Signore, venite a stare nella mia casa". E ci costrinse ad accettare.
16 Mentre andavamo alla preghiera, venne verso di noi una giovane schiava, che aveva uno spirito di divinazione e procurava molto guadagno ai suoi padroni facendo l'indovina.16 Or mentre ci recavamo alla preghiera, ci venne incontro una schiava che aveva uno spirito divinatorio, la quale procurava un forte guadagno ai suoi padroni pronunciando oracoli.
17 Essa seguiva Paolo e noi gridando: "Questi uomini sono servi del Dio Altissimo e vi annunziano la via della salvezza".17 Costei si mise a seguire Paolo e noi e ci gridava dietro: "Questi uomini sono i servi del Dio Altissimo, che vi annunciano la via della salvezza".
18 Questo fece per molti giorni finché Paolo, mal sopportando la cosa, si volse e disse allo spirito: "In nome di Gesù Cristo ti ordino di partire da lei". E lo spirito partì all'istante.18 La cosa si ripeté per molti giorni. Paolo infine, seccato, rivoltosi allo spirito disse: "Ti comando, in nome di Gesù Cristo, di uscire da lei". In quello stesso momento lo spirito se ne uscì.
19 Ma vedendo i padroni che era partita anche la speranza del loro guadagno, presero Paolo e Sila e li trascinarono nella piazza principale davanti ai capi della città;19 I padroni, vedendo che la speranza del loro guadagno era svanita, presero Paolo e Sila e li trascinarono nella piazza del mercato, davanti alle autorità.
20 presentandoli ai magistrati dissero: "Questi uomini gettano il disordine nella nostra città; sono Giudei20 Li presentarono ai magistrati e dissero: "Questi uomini mettono a soqquadro la nostra città: sono Giudei
21 e predicano usanze che a noi Romani non è lecito accogliere né praticare".21 e predicano usanze che non possiamo accogliere né praticare, poiché siamo Romani".
22 La folla allora insorse contro di loro, mentre i magistrati, fatti strappare loro i vestiti, ordinarono di bastonarli22 Allora la folla insorse contro di loro e i magistrati, fatti strappare loro di dosso i vestiti, comandarono che fossero bastonati.
23 e dopo averli caricati di colpi, li gettarono in prigione e ordinarono al carceriere di far buona guardia.23 Dopo averli caricati di percosse li gettarono nella prigione, ordinando al custode di custodirli con grande cautela.
24 Egli, ricevuto quest'ordine, li gettò nella cella più interna della prigione e strinse i loro piedi nei ceppi.

24 Egli, a seguito di tale ordine, li gettò nella parte più interna della prigione e assicurò i piedi loro ai ceppi.
25 Verso mezzanotte Paolo e Sila, in preghiera, cantavano inni a Dio, mentre i carcerati stavano ad ascoltarli.25 Verso la mezzanotte Paolo e Sila stavano pregando e cantando inni a Dio, e gli altri prigionieri li ascoltavano.
26 D'improvviso venne un terremoto così forte che furono scosse le fondamenta della prigione; subito tutte le porte si aprirono e si sciolsero le catene di tutti.26 Ed ecco che improvvisamente vi fu un terremoto così violento da scuotere le fondamenta del carcere. Si apersero di colpo tutte le porte e si sciolsero le catene di tutti i carcerati.
27 Il carceriere si svegliò e vedendo aperte le porte della prigione, tirò fuori la spada per uccidersi, pensando che i prigionieri fossero fuggiti.27 Il custode della prigione, svegliatosi e viste aperte le porte della prigione, tratta fuori la spada stava per uccidersi, pensando che i prigionieri fossero fuggiti.
28 Ma Paolo gli gridò forte: "Non farti del male, siamo tutti qui".28 Ma Paolo gridò a gran voce: "Non farti del male, poiché siamo tutti qui".
29 Quegli allora chiese un lume, si precipitò dentro e tremando si gettò ai piedi di Paolo e Sila;29 Allora chiese un lume, balzò dentro e tutto tremante cadde ai piedi di Paolo e di Sila.
30 poi li condusse fuori e disse: "Signori, cosa devo fare per esser salvato?".30 Poi li condusse fuori e disse: "Signore, che cosa debbo fare per salvarmi?".
31 Risposero: "Credi nel Signore Gesù e sarai salvato tu e la tua famiglia".31 Essi risposero: "Credi nel Signore Gesù e sarai salvo tu e la tua famiglia".
32 E annunziarono la parola del Signore a lui e a tutti quelli della sua casa.32 E annunciarono la parola del Signore a lui e a tutti quelli della sua casa.
33 Egli li prese allora in disparte a quella medesima ora della notte, ne lavò le piaghe e subito si fece battezzare con tutti i suoi;33 Egli, a quell'ora della notte, li prese con sé, lavò loro le piaghe e subito fu battezzato, lui e tutti i suoi.
34 poi li fece salire in casa, apparecchiò la tavola e fu pieno di gioia insieme a tutti i suoi per avere creduto in Dio.
34 Poi li condusse a casa sua, apparecchiò loro la tavola e si rallegrò con tutta la sua famiglia perché aveva creduto in Dio.
35 Fattosi giorno, i magistrati inviarono le guardie a dire: "Libera quegli uomini!".35 Fattosi giorno, i magistrati mandarono i littori a dire: "Lascia andare liberi quegli uomini".
36 Il carceriere annunziò a Paolo questo messaggio: "I magistrati hanno ordinato di lasciarvi andare! Potete dunque uscire e andarvene in pace".36 Il custode della prigione riferì queste parole a Paolo: "I magistrati hanno mandato a dire di rilasciarvi. Ora dunque uscite e andate in pace".
37 Ma Paolo disse alle guardie: "Ci hanno percosso in pubblico e senza processo, sebbene siamo cittadini romani, e ci hanno gettati in prigione; e ora ci fanno uscire di nascosto? No davvero! Vengano di persona a condurci fuori!".37 Ma Paolo disse alle guardie: "Ci hanno bastonati pubblicamente e senza processo, noi che siamo cittadini romani, e ci hanno gettato in prigione; e ora di nascosto ci cacciano via? Così no! Vengano essi stessi a metterci in libertà!".
38 E le guardie riferirono ai magistrati queste parole. All'udire che erano cittadini romani, si spaventarono;38 I littori riferirono queste parole ai magistrati ed essi si spaventarono, udendo che si trattava di cittadini romani,
39 vennero e si scusarono con loro; poi li fecero uscire e li pregarono di partire dalla città.39 e vennero a fare le loro scuse. Poi li accompagnarono fuori e li pregarono di allontanarsi dalla città.
40 Usciti dalla prigione, si recarono a casa di Lidia dove, incontrati i fratelli, li esortarono e poi partirono.40 Usciti dalla prigione entrarono in casa di Lidia e, veduti i discepoli, li consolarono. Poi partirono.