Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 6


font

1In quei giorni, mentre aumentava il numero dei discepoli, sorse un malcontento fra gli ellenisti verso gli Ebrei, perché venivano trascurate le loro vedove nella distribuzione quotidiana.2Allora i Dodici convocarono il gruppo dei discepoli e dissero: "Non è giusto che noi trascuriamo la parola di Dio per il servizio delle mense.3Cercate dunque, fratelli, tra di voi sette uomini di buona reputazione, pieni di Spirito e di saggezza, ai quali affideremo quest'incarico.4Noi, invece, ci dedicheremo alla preghiera e al ministero della parola".5Piacque questa proposta a tutto il gruppo ed elessero Stefano, uomo pieno di fede e di Spirito Santo, Filippo, Pròcoro, Nicànore, Timòne, Parmenàs e Nicola, un proselito di Antiòchia.6Li presentarono quindi agli apostoli i quali, dopo aver pregato, imposero loro le mani.
7Intanto la parola di Dio si diffondeva e si moltiplicava grandemente il numero dei discepoli a Gerusalemme; anche un gran numero di sacerdoti aderiva alla fede.

8Stefano intanto, pieno di grazia e di fortezza, faceva grandi prodigi e miracoli tra il popolo.9Sorsero allora alcuni della sinagoga detta dei "liberti" comprendente anche i Cirenei, gli Alessandrini e altri della Cilicia e dell'Asia, a disputare con Stefano,10ma non riuscivano a resistere alla sapienza ispirata con cui egli parlava.11Perciò sobillarono alcuni che dissero: "Lo abbiamo udito pronunziare espressioni blasfeme contro Mosè e contro Dio".12E così sollevarono il popolo, gli anziani e gli scribi, gli piombarono addosso, lo catturarono e lo trascinarono davanti al sinedrio.13Presentarono quindi dei falsi testimoni, che dissero: "Costui non cessa di proferire parole contro questo luogo sacro e contro la legge.14Lo abbiamo udito dichiarare che Gesù il Nazareno distruggerà questo luogo e sovvertirà i costumi tramandatici da Mosè".
15E tutti quelli che sedevano nel sinedrio, fissando gli occhi su di lui, videro il suo volto come quello di un angelo.

Note:

At 6,1:il numero dei discepoli: «i discepoli», nuovo modo di indicare i cristiani in alcune sezioni degli Atti (non però prima di At 6,1 e non oltre At 21,16 : indizio delle fonti adoperate da Luca). In tal maniera vengono equiparati al piccolo gruppo dei fedeli, che si erano uniti a Gesù e che gli evangelisti indicano con questo nome. - ellenisti: sono giudei vissuti fuori della Palestina, che avevano ricevuto una certa cultura greca e disponevano a Gerusalemme di proprie sinagoghe, dove la Bibbia era letta in greco. Gli Ebrei sono invece giudei aborigeni: parlavano l'aramaico, ma nelle sinagoghe leggevano la Bibbia in ebraico. Tale divisione è stata trasferita anche all'interno della chiesa primitiva. L'iniziativa delle missioni ebbe origine dal gruppo ellenistico.

At 6,3:Cercate dunque: B legge «noi piuttosto cercheremo». - sette uomini: dodici era il numero delle tribù d'Israele (Mc 3,14+), sette invece era quello dei popoli pagani che abitavano la terra di Canaan (At 13,19).

At 6,4:alla preghiera e al ministero della parola: doppio era il compito degli apostoli nelle riunioni liturgiche della comunità: recitare le preghiere e fare la catechesi.

At 6,5:Tutti i prescelti portano nomi greci; l'ultimo è un proselito (cf. At 2,11+). In tal modo il gruppo ellenistico dei cristiani riceve un'organizzazione a parte dal gruppo ebraico. - Luca non dà ai sette prescelti il nome di «diaconi»; però il termine «servizio» (diakonia) è adoperato ripetutamente (cf. Fil 1,1+; Tt 1,5+).

At 6,6:imposero loro le mani: sia la comunità (cf. At 13,1-3), sia piuttosto (v 3) gli apostoli.

At 6,7:la parola del Signore si diffondeva: un nuovo ritornello (vedere At 12,24; At 19,20 ; cf. Lc 1,80+) aggiunto al precedente (At 2,41+).

At 6,9:dei liberti: probabilmente sono i discendenti dei giudei, condotti a Roma da Pompeo nel 63 a.C., venduti come schiavi e in seguito liberati.

At 6,14:Già al processo di Gesù, «falsi testimoni» lo hanno accusato d'aver detto di «distruggere» il tempio. Anche la finale del processo di Stefano (At 7,56-57) riecheggia il processo di Gesù (Mt 26,62-66). - Accuse relative alle osservanze mosaiche saranno rivolte anche contro Paolo (At 15,1; At 15,5; At 21,21; At 21,28; At 25,8; At 28,17).

At 6,15:come quello di un angelo: la vista di un angelo provoca sacro terrore (Gdc 13,6). Il volto di Mosè, che discendeva dal monte, rifletteva lo splendore della gloria di Dio e suscitava uguale terrore (Es 34,29-35; 2Cor 3,7-18). Similmente il volto di Gesù trasfigurato (Mt 17,2; Lc 9,29). Anche i membri del sinedrio assistono a una trasfigurazione di Stefano, che vede la gloria di Dio (At 7,55-56). - Il racconto, interrotto dall'inserzione del discorso di Stefano (At 7,1-54), è ripreso in At 7,55 . Per le teofanie cf. Es 13,22; Es 19,16; Es 33,20; Mt 17,1; Mt 24,26-31 e note relative.