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Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Matteo 18


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BIBBIA CEI 1974LA SACRA BIBBIA
1 In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: "Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?".1 In quel tempo si avvicinarono a Gesù i discepoli per dirgli: "Chi è dunque il più grande nel regno dei cieli?".
2 Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse:2 Egli, chiamato a sé un fanciullo, lo pose in mezzo a loro
3 "In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.3 e disse: "In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i fanciulli, non entrerete nel regno dei cieli.
4 Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli.

4 Chi dunque si farà piccolo come questo fanciullo, questi sarà il più grande nel regno dei cieli.
5 E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me.
5 Se uno accoglie un solo fanciullo come questo nel mio nome, accoglie me".
6 Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare.6 "Ma se uno sarà di scandalo a uno di questi piccoli che credono in me, è meglio per lui che gli sia legata al collo una mola asinaria e sia precipitato nel fondo del mare.
7 Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all'uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!
7 Guai al mondo per gli scandali! Infatti, se è inevitabile che avvengano scandali, guai però a quell'uomo per mezzo del quale avviene lo scandalo.
8 Se la tua mano o il tuo piede ti è occasione di scandalo, taglialo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due mani o due piedi ed essere gettato nel fuoco eterno.8 Se la tua mano o il tuo piede ti è di scandalo, taglialo e gettalo via da te. E' meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che con due mani o due piedi essere gettato nel fuoco eterno.
9 E se il tuo occhio ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita con un occhio solo, che avere due occhi ed essere gettato nella Geenna del fuoco.
9 E se il tuo occhio ti è di scandalo, càvalo e gèttalo via da te; è meglio per te entrare nella vita con un solo occhio, che essere gettato con due occhi nella Geenna del fuoco.
10 Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli.10 Guardatevi dal disprezzare uno di questi piccoli, poiché vi dico che i loro angeli nei cieli contemplano continuamente il volto del Padre mio che è nei cieli".
11 È venuto infatti il Figlio dell'uomo a salvare ciò che era perduto.

11 "Infatti, il Figlio dell'uomo è venuto a trarre in salvo ciò che era perito.
12 Che ve ne pare? Se un uomo ha cento pecore e ne smarrisce una, non lascerà forse le novantanove sui monti, per andare in cerca di quella perduta?12 Che ve ne pare? Se un uomo ha cento pecore e una di esse si smarrisce, non lascia le novantanove sui monti e va in cerca di quella smarrita?
13 Se gli riesce di trovarla, in verità vi dico, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite.13 E se gli capita di trovarla, in verità vi dico: si rallegrerà per essa più che delle altre novantanove che non si erano smarrite.
14 Così il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli.

14 Proprio questo è il volere del Padre vostro che è nei cieli: che neanche uno di questi piccoli si perda".
15 Se il tuo fratello commette una colpa, va' e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello;15 "Se il tuo fratello pecca, va', riprendilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai riacquistato il tuo fratello.
16 se non ti ascolterà, prendi con te una o due persone, perché 'ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni'.16 Se invece non ti ascolterà, prendi con te una o due persone, affinché sulla bocca di due o tre testimoni si stabilisca ogni cosa.
17 Se poi non ascolterà neppure costoro, dillo all'assemblea; e se non ascolterà neanche l'assemblea, sia per te come un pagano e un pubblicano.17 Se non ascolterà neppure loro, deferiscilo alla chiesa e se neppure alla chiesa darà ascolto, sia egli per te come il pagano e il pubblicano.
18 In verità vi dico: tutto quello che legherete sopra la terra sarà legato anche in cielo e tutto quello che scioglierete sopra la terra sarà sciolto anche in cielo.

18 In verità vi dico: tutto ciò che avrete legato sulla terra resterà legato nel cielo; e tutto ciò che avrete sciolto sulla terra resterà sciolto nel cielo".
19 In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà.19 "Ancora: in verità vi dico che, se due di voi sulla terra saranno d'accordo su qualche cosa da chiedere, qualunque essa sia, sarà loro concessa dal Padre mio che è nei cieli.
20 Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro".

20 Infatti, dove sono riuniti due o tre nel mio nome, ivi sono io, in mezzo a loro".
21 Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse: "Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?".21 Allora Pietro si fece avanti e gli domandò: "Signore, quante volte, se il mio fratello peccherà contro di me, dovrò perdonargli? Fino a sette volte?".
22 E Gesù gli rispose: "Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette.

22 Gesù gli rispose: "Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette".
23 A proposito, il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi.23 "Per questo il regno dei cieli è paragonato a un re che volle fare i conti con i suoi servi.
24 Incominciati i conti, gli fu presentato uno che gli era debitore di diecimila talenti.24 Iniziando dunque a chiedere i conti, gli fu presentato uno che era debitore di diecimila talenti.
25 Non avendo però costui il denaro da restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, con i figli e con quanto possedeva, e saldasse così il debito.25 Poiché costui non poteva pagare, il padrone comandò che fossero venduti lui, la moglie, i figli e quanto possedeva e saldasse così il conto.
26 Allora quel servo, gettatosi a terra, lo supplicava: Signore, abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa.26 Allora quel servo, con la faccia per terra, lo supplicava dicendo: "Signore, sii benevolo con me e ti soddisferò in tutto".
27 Impietositosi del servo, il padrone lo lasciò andare e gli condonò il debito.27 Il padrone fu mosso a pietà di quel servo, lo lasciò libero e gli condonò il debito.
28 Appena uscito, quel servo trovò un altro servo come lui che gli doveva cento denari e, afferratolo, lo soffocava e diceva: Paga quel che devi!28 Ora, appena uscito, lo stesso servo s'imbatté in uno dei suoi compagni il quale gli doveva cento denari. Lo afferrò e, quasi strozzandolo, diceva: "Rendimi quanto mi devi".
29 Il suo compagno, gettatosi a terra, lo supplicava dicendo: Abbi pazienza con me e ti rifonderò il debito.29 Bocconi a terra, questi lo implorava dicendo: "Sii benevolo con me e ti soddisferò".
30 Ma egli non volle esaudirlo, andò e lo fece gettare in carcere, fino a che non avesse pagato il debito.
30 Egli non acconsentì, ma andò a farlo gettare in prigione finché non gli avesse pagato il debito.
31 Visto quel che accadeva, gli altri servi furono addolorati e andarono a riferire al loro padrone tutto l'accaduto.31 Venuti a conoscenza dell'accaduto, gli altri servi se ne rattristarono grandemente e andarono a riferire ogni cosa al loro padrone.
32 Allora il padrone fece chiamare quell'uomo e gli disse: Servo malvagio, io ti ho condonato tutto il debito perché mi hai pregato.32 Allora il padrone, chiamatolo a sé, gli dice: "Servo malvagio, ti ho condonato tutto quel debito perché mi avevi supplicato;
33 Non dovevi forse anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?33 non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, come io ho avuto pietà di te?".
34 E, sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non gli avesse restituito tutto il dovuto.34 Preso perciò dall'ira, il padrone lo consegnò agli sbirri, finché non gli avesse restituito tutto ciò che gli doveva.
35 Così anche il mio Padre celeste farà a ciascuno di voi, se non perdonerete di cuore al vostro fratello".35 Proprio così il Padre mio celeste tratterà voi, qualora non rimettiate di cuore ciascuno al proprio fratello".