Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Qoelet 4


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA RICCIOTTI
1 Ho poi considerato tutte le oppressioni che si commettono sotto il sole. Ecco il pianto degli oppressi che non hanno chi li consoli; da parte dei loro oppressori sta la violenza, mentre per essi non c'è chi li consoli.1 - E mi rivolsi ad altro, e vidi tutte le oppressioni che si commettono sotto il sole: le lacrime degl'innocenti [oppressi], e nessun consolatore!l'impotenza a resistere alle violenze degli oppressori, e nessuno che gli aiuti [e conforti]!
2 Allora ho proclamato più felici i morti, ormai trapassati, dei viventi che sono ancora in vita;2 E proclamai i morti più beati de' vivi,
3 ma ancor più felice degli uni e degli altri chi ancora non è e non ha visto le azioni malvage che si commettono sotto il sole.
3 e più felici d'entrambi chi non è nato ancora, nè ha visto il male che si fa sotto il sole!
4 Ho osservato anche che ogni fatica e tutta l'abilità messe in un lavoro non sono che invidia dell'uno con l'altro. Anche questo è vanità e un inseguire il vento.

4 Osservai poi tutte le fatiche degli uomini, e m'accòrsi che l'industria dell'uno è esposta all'invidia dell'altro. Anche in ciò è vanità e inutile affanno!
5 Lo stolto incrocia le braccia
e divora la sua carne.
5 Lo stolto [invece] incrocia le manie consuma le proprie carni.
6 Meglio una manciata con riposo
che due manciate con fatica.

6 Meglio un pugno [di roba] con pace, che le due mani piene con travaglio e afflizione di spirito!
7 Inoltre ho considerato un'altra vanità sotto il sole:7 Considerando [ancora], vidi un'altra vanità sotto il sole.
8 uno è solo, senza eredi, non ha un figlio, non un fratello. Eppure non smette mai di faticare, né il suo occhio è sazio di ricchezza: "Per chi mi affatico e mi privo dei beni?". Anche questo è vanità e un cattivo affannarsi.
8 Ecco uno ch'è solo, e non ha altri dopo di sè, nè figliuolo nè fratello. Eppure, non la smette di affaticarsi, nè i suoi occhi si sazian di ricchezze. Non pensa a dire: «Per chi travaglio ioe privo del benessere l'anima mia?». Anche in questo è vanità e tristissima afflizione!
9 Meglio essere in due che uno solo, perché due hanno un miglior compenso nella fatica.9 Meglio esser due insieme che uno solo, perchè han profitto dalla loro unione [ne' travagli].
10 Infatti, se vengono a cadere, l'uno rialza l'altro. Guai invece a chi è solo: se cade, non ha nessuno che lo rialzi.10 Se uno cade, lo sostiene [e lo rialza] l'altro. Ma guai a chi è solo, perchè, cadendo, non ha chi lo sollevi!
11 Inoltre, se due dormono insieme, si possono riscaldare; ma uno solo come fa a riscaldarsi?11 Se due uomini dormono insieme, si riscaldan l'un l'altro; ma un solo come si riscalderà?
12 Se uno aggredisce, in due gli possono resistere e una corda a tre capi non si rompe tanto presto.

12 E se altri soverchia l'uno, in due gli terranno testa: una fune a tre fila difficilmente si rompe.
13 Meglio un ragazzo povero ma accorto,
che un re vecchio e stolto
che non sa ascoltare i consigli.

13 Meglio un giovane povero e saggio, che un re vecchio e stolto, che non sa provveder per il futuro,
14 Il ragazzo infatti può uscir di prigione ed esser proclamato re, anche se, mentre quegli regnava, è nato povero.14 perchè anche dalla prigione e da' ceppi uno può talora uscir fuori a regnare, e altri [invece], nato re, finir nella miseria.
15 Ho visto tutti i viventi che si muovono sotto il sole, stare con quel ragazzo, il secondo, cioè l'usurpatore.15 Vidi tutti gli uomini andarsene alla luce del solecol giovane successore che prendeva il posto dell'altro.
16 Era una folla immensa quella di cui egli era alla testa. Ma coloro che verranno dopo non avranno da rallegrarsi di lui. Anche questo è vanità e un inseguire il vento.
16 Infinita la gente che sfilava al suo cospetto; ma quei che verran dopo, non si rallegreranno di lui! Anche questo è vanità e afflizione di spirito!
17 Bada ai tuoi passi, quando ti rechi alla casa di Dio. Avvicinarsi per ascoltare vale più del sacrificio offerto dagli stolti che non comprendono neppure di far male.17 Bada ai tuoi passi nell'avviarti alla casa di Dio, e accostati per ascoltare [la sua voce]; perchè molto migliore è l'obbedienza che le vittime degli stolti, i quali non avvertono il male che fanno.