Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Primo libro dei Maccabei 14


font
BIBBIA CEI 1974BIBBIA RICCIOTTI
1 Nell'anno centosettantadue il re Demetrio radunò le sue milizie e partì per la Media per raccogliere rinforzi e combattere Trifone.1 - L'anno centosettantadue, il re Demetrio radunò il suo esercito, e si recò in Media a cercarvi rinforzi per abbatter Trifone.
2 Ma Àrsace, re della Persia e della Media, appena seppe che Demetrio era entrato nel suo territorio, mandò uno dei suoi generali per catturarlo vivo.2 Quando Arsace re di Persia e di Media seppe che Demetrio era entrato nel suo territorio, mandò uno de' suoi principali a prenderlo vivo e condurlo a lui.
3 Costui venne, batté l'esercito di Demetrio, lo catturò e lo condusse ad Àrsace e questi lo mise in carcere.

3 Quegli andò, assalì le schiere di Demetrio, lo fece prigioniero, e lo condusse ad Arsace che lo fece mettere in carcere.
4 Ebbe pace la terra di Giuda per tutta la vita di
Simone;
egli cercò il bene della sua gente
e ad essi fu gradito il suo potere
e la sua gloria per tutti i suoi giorni.
4 E tutta la terra di Giuda stette in pace per tutto il tempo che Simone la governò. Questi procacciò il bene del suo popolo, il quale ebbe cara la potenza e la gloria di lui in tutto quel tempo.
5 In aggiunta a tutte le sue glorie
egli prese Giaffa per farne un porto
e aprì un accesso alle isole del mare.
5 Aggiunse alla sua gloria anche questa che conquistò Joppe come porto e fece così possibile l'accesso alle isole del mare.
6 Ampliò i confini del suo popolo
e riconquistò la regione.
6 Dilatò i confini della sua nazione e conquistò il territorio.
7 Raccolse una turba di prigionieri
e s'impadronì di Ghezer, di Bet-Zur e dell'Acra;
7 Fece gran numero di prigionieri, s'impadronì di Gazara, di Betsura e della rocca, portandone via ogni immondezza; nè v'era chi a lui resistesse.
8 spazzò via da essa le immondezze,
e nessuno gli si oppose.
In pace si diedero a coltivare la loro terra;
il suolo dava i suoi prodotti
e gli alberi della campagna i loro frutti.
8 Ciascuno coltivava in pace il suo campo; la terra di Giuda dava i suoi prodotti e gli alberi de' campi il loro frutto.
9 I vecchi sedevano nelle piazze,
tutti s'interessavano al bene
i giovani indossavano splendide vesti
e armature di guerra.
9 I vecchi sedevano tutti sulle piazze, trattando del bene del paese; i giovani si vestivano con pompa di abiti guerreschi.
10 Alle città fornì vettovaglie,
e le munì con mezzi di difesa;
così divenne celebre il suo nome
e la sua gloria fino all'estremità della terra.
10 Distribuiva alle città gli alimenti, e ne faceva luoghi di difesa, così che la fama della sua gloria arrivò sino all'estremità della terra.
11 Fece regnare sul paese la pace
e Israele gioì di grande letizia.
11 Fece avere pace al paese, ed Israele si rallegrò di gran gioia.
12 Ognuno sedeva sotto la sua vite
e sotto il suo fico
e nessuno incuteva loro timore.
12 Ciascuno stava all’ombra della sua vite e del suo fico e senza che alcuno gli facesse terrore.
13 Scomparve dal paese chi li avversava
e i re andarono in rovina in quei giorni.
13 Non vi fu sulla terra chi li molestasse, ed in quei giorni furono annientati i re [stranieri].
14 Confortò tutti i derelitti nel suo popolo;
ricercò la legge ed eliminò ogni iniquo e maligno.
14 Protesse tutti u deboli della sua nazione, zelò la legge, disperse tutti gl’iniqui e maligni.
15 Diede splendore al tempio
e lo rifornì di tutti gli arredi.

15 Glorificò il santuario, ed accrebbe il numero dei vasi santi.
16 Si sparse fino a Roma e a Sparta la notizia che era morto Giònata e se ne rattristarono molto.16 Or giunse a Roma, ed anche agli Spartani, la notizia che Gionata era morto, e se ne rattristarono molto.
17 Tuttavia, quando seppero che Simone suo fratello era divenuto sommo sacerdote al suo posto e continuava a mantenere il potere sulla regione e sulle città,17 Quando poi seppero che Simone suo fratello era stato fatto sommo sacerdote in suo luogo, e che teneva il comando di tutto il territorio e delie sue città,
18 scrissero a lui su tavolette di bronzo per rinnovare con lui l'amicizia e l'alleanza che avevano concluso con Giuda e Giònata suoi fratelli.18 gli scrissero in tavole di bronzo, per rinnovare l’amicizia e l’alleanza già fatta con Giuda e con Gionata suoi fratelli.
19 I messaggi furono letti davanti all'adunanza in Gerusalemme.19 I messaggi furon letti in Gerusalemme innanzi all’assemblea. Ed ecco il tenore di quello mandato dagli Spartani.
20 Questa è la copia della lettera che inviarono gli Spartani:
"Le autorità e la cittadinanza degli Spartani a Simone sommo sacerdote, agli anziani, ai sacerdoti e al resto del popolo giudaico, loro fratelli, salute.
20 « I principi e le città degli Spartani, a Simone grande sacerdote, ai seniori, ai sacerdoti ed al rimanente popolo de’ Giudei, al fratelli, salute,
21 I messaggeri inviati al nostro popolo ci hanno riferito intorno alla vostra gloria e al vostro onore e noi ci siamo rallegrati per il loro arrivo.21 Gli ambasciatori mandati al nostro popolo cl hanno detto della vostra gloria, onore e gioia, e ci siamo rallegrati del loro arrivo.
22 Abbiamo registrato le loro dichiarazioni negli atti pubblici, in questi termini: Numenio, figlio di Antioco, e Antìpatro, figlio di Giàsone, messaggeri dei Giudei, sono giunti presso di noi per rinnovare l'amicizia con noi.22 Quello che essi ci han detto l’abbiam inserito negli atti pubblici, in questi termini: “Numenio figlio d’Antioco ed Antipatro figlio di Giasone, messi de’ Giudei, son venuti a noi per rinnovare con noi l'antica amicizia;
23 È piaciuto al popolo di ricevere questi uomini con ogni onore e di inserire il testo del loro discorso nei registri a disposizione del pubblico, perché il popolo degli Spartani ne mantenga il ricordo".
23 ed è piaciuto al popolo di accoglierli con onore, e di porre un esemplare dei loro discorsi nei libri speciali del popolo, acciò il popolo degli Spartani ne serbi memoria " ; una copia poi di questo decreto, l’abbiamo mandata a Simone gran sacerdote ».
24 Successivamente Simone mandò a Roma Numenio con un grande scudo d'oro, del peso di mille mine, per concludere l'alleanza con loro.

24 Simone inoltre mandò a Roma Numenio, che recava un grande scudo d'oro, del peso di mille mine, per stabilir con loro alleanza. Or quando il popolo romano udì queste cose,
25 Quando il popolo seppe queste cose, disse: "Quale contraccambio daremo a Simone e ai suoi figli?25 dissero: «Quali grazie renderemo noi a Simone ed ai suoi figli?
26 Egli infatti e i suoi fratelli e la casa di suo padre sono stati saldi e hanno scacciato da sé con le armi i nemici d'Israele e hanno assicurato la libertà". Poi fecero un'iscrizione su tavole di bronzo, che furono poste su colonne sul monte Sion.26 Egli ha fetto risorgere i suoi fratelli, e li ha sottratti al giogo dei nemici d'Israele ». Gli accordarono dunque franchigia, e lo scrissero su tavole di bronzo, che posero come monumento sul monte Sion.
27 Questo è il testo dell'iscrizione:
"Il diciotto di Elul dell'anno centosettantadue, che è il terzo anno di Simone sommo sacerdote, in Asaramel,
27 Ed ecco il testo di quello scritto: «Ai diciotto del mese di Elul dell’anno centosettantadue, il terzo sotto Simone gran sacerdote, in Asaramel,
28 nella grande assemblea dei sacerdoti e del popolo, dei capi della nazione e degli anziani della regione ci è stato reso noto:28 nella solenne adunanza de’ sacerdoti, del popolo, dei capi della nazione e dei seniori del paese, fu reso di pubblica ragione quanto appresso:" Che molto spesso vi son state guerre nella nostra terra ;
29 Poiché più volte erano sorte guerre nel paese, Simone, figlio di Mattatia, sacerdote della stirpe di Ioarìb, e i suoi fratelli si gettarono nella mischia e si opposero agli avversari del loro popolo, perché restassero incolumi il santuario e la legge, e arrecarono gloria grande al loro popolo.29 e Simone figlio di Matatia, della stirpe di Jarib, ed i suoi fratelli si misero al cimentò, e resisterono agli avversari del loro popolo, acciò si conservasse il loro santuario e la legge, e riuscirono di grande onore alla loro gente.
30 Giònata riunì la sua nazione e ne divenne il sommo sacerdote, poi andò a raggiungere i suoi antenati.30 Gionata rimise insieme quelli della sua gente, e fu nominato loro gran sacerdote; poi, andò a riunirsi ai suoi antenati.
31 I loro nemici vollero invadere il loro paese e stendere la mano contro il santuario.31 Allora i nemici d’Israele volevan calpestare e rovinar la sua terra, e metter le mani sul suo santuario.
32 Simone allora si oppose e si batté per il suo popolo e spese molto del suo per dotare di armi le milizie della sua nazione e assegnare loro un salario.32 Ma Simone resistè loro, e combattè per la sua nazione, erogò danaro in gran copia, armò i più valorosi del suo popolo, diè loro il soldo,
33 Inoltre fortificò le città della Giudea e Bet-Zur nel territorio della Giudea, dove prima c'era la roccaforte dei nemici, e vi pose un presidio di soldati giudei.33 fortificò le città della Giudea, e Betsura posta ai confini della Giudea, dove prima erano le armi del nemici, e vi pose a difesa uomini Giudei.
34 Fortificò Giaffa, situata sul mare, e Ghezer presso i confini di Asdòd, nelle quali prima risiedevano i nemici, e vi impiantò i Giudei e provvide in esse quanto era necessario al loro sostentamento.34 Poi fortificò Joppe, posta sul mare, e Giizara situata ai confini di Azoto, posseduta prima dai nemici, e vi stabili i Giudei; e pose in esse tutto quello che poteva servire a difenderle.
35 Il popolo ammirò la fede di Simone e la gloria che egli si proponeva di procurare al suo popolo; lo costituirono loro capo e sommo sacerdote per queste sue imprese e per la giustizia e la fede che egli aveva conservate al suo popolo e perché aveva cercato con ogni mezzo di elevare la sua gente.35 E vide il popolo le geste di Simone, e la grandezza che egli contava di dare alla sua gente ; e lo costituirono loro duce, e principe de' sacerdoti, per aver egli fatto tutto ciò, serbata giustizia e fedeltà al suo popolo, e cercato in ogni modo di esaltare la sua nazione.
36 Nei suoi giorni si riuscì felicemente per mezzo suo a scacciare dal loro paese i pagani e quelli che erano nella città di Davide e in Gerusalemme, che si erano edificati l'Acra e ne uscivano profanando i dintorni del santuario e recando offesa grande alla sua purità.36 A' suoi giorni, e per opera sua, furono felicemente cacciati gli stranieri dalla terra di Israele, e da Gerusalemme città di David quelli che erano nella rocca, dalla quale uscivano a contaminare tutto quanto era nei pressi del santuario, con detrimento grande della sua purezza;
37 Egli vi insediò soldati giudei, la fortificò per la purità della regione e della città ed elevò le mura di Gerusalemme.37 collocò nella rocca uomini Giudei, a difesa della regione e della città, e rialzò le mura di Gerusalemme.
38 Il re Demetrio quindi gli confermò il sommo sacerdozio;38 Ed il re Demetrio gli confermò il sommo sacerdozio,
39 lo ascrisse tra i suoi amici e gli conferì grandi onori.39 ed insieme lo chiamò suo amico, e gli fece grandi onori,
40 Seppe infatti che i Giudei erano considerati amici, alleati e fratelli da parte dei Romani, e che questi erano andati incontro ai messaggeri di Simone con segni di onore;40 avendo saputo che i Romani avevano dichiarato i Giudei amici alleati e fratelli, e ricevuto con grandi onori gli ambasciatori di Simone.
41 che i Giudei e i sacerdoti avevano approvato che Simone fosse sempre loro condottiero e sommo sacerdote finché sorgesse un profeta fedele,41 Perciò, i Giudei ed i loro sacerdoti hanno convenuto ch’egli sia loro condottìere e sommo sacerdote in eterno, sinché venga un profeta fedele;
42 che fosse loro comandante militare e avesse cura del santuario e fossero nominati da lui i sovrintendenti ai loro lavori, al paese, agli armamenti e alle fortezze;42 e sia a capo di loro, ed abbia cura del santuario, e nomini chi deve presiedere ai loro lavori, al paese, ed ai presidi!.
43 che, prendendosi cura del santuario, fosse da tutti obbedito; che scrivessero nel suo nome tutti i contratti del paese e vestisse di porpora e ornamenti d'oro;43 Abbia cura del santuario, e sia da tutti ascoltato, e nel nome suo si scrivano tutti gli atti nella loro terra. Vesta di porpora e d’oro;
44 né doveva essere lecito a nessuno del popolo né dei sacerdoti respingere alcuno di questi diritti o disobbedire ai suoi ordini o convocare riunioni senza suo consenso e vestire di porpora e ornarsi della fibbia aurea;44 ed a nessuno del popolo nè del sacerdoti sia lecito violare alcuno di questi statuti, o contradire a ciò ch’egli abbia ordinato, o convocar senza di lui l’assemblea del paese, o vestire di porpora, o portare la fìbbia d’oro.
45 chiunque agisse contro questi decreti o ne respingesse alcuno, fosse ritenuto colpevole.45 Chi poi farà altrimenti, o violerà uno di questi statuti, sarà chiamato in giudizio.
46 Piacque a tutto il popolo sancire che Simone si comportasse secondo questi decreti.46 È piaciuto a tutto il popolo di così stabilire riguardo a Simone, e di mandare ad esecuzione questo decreto.
47 Simone da parte sua accettò e gradì di esercitare il sommo sacerdozio, di essere anche stratega ed etnarca dei Giudei e dei sacerdoti e capo di tutti".47 E Simone ha accettato con piacere d’esercitar l’ufficio di sommo sacerdote, di condottiero e governatore del popolo giudeo e dei sacerdoti, e di soprintendere a tutto ” ».
48 Disposero che questa iscrizione fosse riportata su tavole di bronzo da collocarsi nel recinto del santuario in luogo visibile48 Convennero poi di scrivere questa deliberazione in tavole di bronzo, e di porle In luogo cospicuo nel recinto del tempio;
49 e che se ne depositasse copia nel tesoro, perché fosse a disposizione di Simone e dei suoi figli.49 come anche, di porne una copia nell’erario, ad uso di Simone e de' suoi discendenti.