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Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Primo libro dei Maccabei 11


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BIBBIA CEI 1974LA SACRA BIBBIA
1 Il re d'Egitto raccolse forze numerose come la sabbia che è lungo il lido del mare e molte navi e cercava di impadronirsi con inganno del regno di Alessandro per annetterlo al proprio regno.1 Il re dell'Egitto radunò truppe, numerose come la rena che è sulla riva del mare, e navi in quantità, volendo impadronirsi con astuzia del regno di Alessandro per annetterlo al suo proprio regno.
2 Venne in Siria con dimostrazioni pacifiche e tutte le città gli aprivano le porte e gli andavano incontro, perché era ordine del re Alessandro di andargli incontro, essendo suo suocero.2 Si mosse alla volta della Siria con parole di pace e gli abitanti delle città gli aprivano le porte e gli andavano incontro, perché il re Alessandro, essendo suo suocero, aveva ordinato di andargli incontro.
3 Ma quando Tolomeo entrava nelle città, stabiliva in ognuna di esse le sue truppe di guarnigione.3 Tolomeo, però, una volta entrato nelle città, lasciava in ognuna le sue truppe per custodirle.
4 Quando giunse ad Asdòd, gli mostrarono il tempio di Dagon bruciato e i villaggi intorno distrutti, i cadaveri buttati qua e là e quelli carbonizzati dagli incendi nella guerra: li avevano appunto accumulati lungo il percorso del re.4 Quando giunse ad Asdòd, gli mostrarono il tempio di Dagon incendiato, Asdòd stessa e i suoi sobborghi distrutti, i cadaveri abbandonati e i resti di quelli che Gionata aveva fatto bruciare in guerra: di questi, infatti, ne avevano fatto dei mucchi lungo il suo percorso.
5 Raccontarono al re quanto aveva fatto Giònata, per metterlo in cattiva luce, ma il re tacque.5 Gli raccontarono pure quanto aveva fatto Gionata, pensando che egli lo avrebbe biasimato, ma il re tacque.
6 Giònata andò incontro al re in Giaffa con grande apparato e si salutarono a vicenda e passarono la notte colà.6 Gionata, con grande pompa, andò ad incontrare il re a Giaffa; si salutarono l'un l'altro e passarono la notte là.
7 Giònata accompagnò poi il re fino al fiume chiamato Elèutero e fece ritorno in Gerusalemme.7 Gionata poi andò con il re fino al fiume chiamato Elèutero e quindi se ne tornò a Gerusalemme.
8 Il re Tolomeo si impadronì di tutte le città della costa fino a Selèucia marittima e covava piani iniqui riguardo ad Alessandro.8 Il re Tolomeo divenne così padrone delle città del litorale fino a Seleucia marittima, mentre meditava cattivi progetti ai danni di Alessandro.
9 Mandò un'ambasciata a dire al re Demetrio: "Su, concludiamo un'alleanza fra noi: io ti darò mia figlia, che Alessandro ha in moglie, e la possibilità di rientrare nel regno di tuo padre.9 Egli poi inviò degli ambasciatori al re Demetrio e gli fece dire: "Vieni, facciamo alleanza tra noi. Ti darò mia figlia che Alessandro ha in moglie e regnerai nel regno di tuo padre.
10 Mi sono pentito di avergli dato mia figlia, perché ha cercato di uccidermi".10 Io, infatti, mi sono pentito di avergli dato mia figlia, poiché egli tentò di uccidermi".
11 Lo calunniò perché egli aspirava al suo regno;11 In realtà egli lo biasimava perché bramava impossessarsi del suo regno.
12 quindi, toltagli la figlia, la diede a Demetrio e cambiò atteggiamento verso Alessandro e divenne così manifesta la loro inimicizia.12 Quindi, toltagli sua figlia, la diede a Demetrio. In questo modo si separò da Alessandro e la loro inimicizia si fece manifesta.
13 Tolomeo entrò in Antiochia e cinse la corona dell'Asia; si pose in capo due corone, quella dell'Egitto e quella dell'Asia.13 Tolomeo poi entrò in Antiochia e vi cinse il diadema dell'Asia: pose sulla sua testa due diademi, quello dell'Egitto e quello dell'Asia.
14 Alessandro in quel frattempo era in Cilicia, perché si erano sollevati gli abitanti di quelle province.14 Il re Alessandro in quei giorni era in Cilicia, perché gli abitanti di quelle zone gli si erano ribellati.
15 Appena seppe la cosa, Alessandro venne contro di lui per combatterlo. Tolomeo condusse l'esercito contro di lui e gli andò incontro con forze ingenti e lo sconfisse.15 Quando Alessandro fu informato di ciò, marciò contro di lui in guerra; ma Tolomeo, uscito fuori, gli mosse contro con grande potenza e lo mise in fuga.
16 Alessandro fuggì in Arabia per trovarvi scampo e il re Tolomeo trionfò.16 Alessandro fuggì in Arabia per trovarvi riparo; il re Tolomeo invece fu glorificato.
17 L'arabo Zabdiel tagliò la testa ad Alessandro e la mandò a Tolomeo.17 L'arabo Zabdiel mozzò la testa di Alessandro e l'inviò a Tolomeo.
18 Ma anche il re Tolomeo morì tre giorni dopo e quelli che egli aveva lasciato nelle fortezze furono sopraffatti da altri che si trovavano sulle fortezze stesse.18 Ma tre giorni dopo anche il re Tolomeo morì e i suoi uomini che erano nelle fortezze furono uccisi dagli altri che erano nelle fortezze stesse.
19 Così Demetrio divenne re nell'anno centosessantasette.
19 Così Demetrio incominciò a regnare nell'anno 16 7.
20 In quei giorni Giònata radunò gli uomini della Giudea per espugnare l'Acra in Gerusalemme e allestì molte macchine contro di essa.20 In quei giorni Gionata radunò gli uomini della Giudea per attaccare l'Acra che era in Gerusalemme, e fece fare molte macchine militari per usarle contro di essa.
21 Allora alcuni nemici del popolo, uomini iniqui, corsero dal re ad annunciare che Giònata assediava l'Acra.21 Allora alcuni uomini iniqui, che odiavano la propria gente, andarono dal re e gli riferirono che Gionata assediava l'Acra.
22 Sentendo la cosa, quegli si adirò; quando ne ebbe conferma, si mise subito in viaggio, venne a Tolemàide e scrisse a Giònata di sospendere l'assedio e di andargli incontro a Tolemàide al più presto per un colloquio.22 Udito ciò, il re si adirò e, avutane conferma, levò subito il campo e si recò a Tolemaide e scrisse a Gionata di togliere l'assedio e di andargli incontro al più presto a Tolemaide per conferire con lui.
23 Quando Giònata ricevette il messaggio, ordinò di continuare l'assedio e, scelti alcuni anziani e sacerdoti, decise di esporre se stesso al pericolo;23 Udito ciò, Gionata comandò di continuare l'assedio; poi, scelti alcuni anziani d'Israele e sacerdoti, affrontò il pericolo.
24 prese con sé argento e oro, vesti e molti altri doni e si recò dal re a Tolemàide e trovò favore presso di lui.24 Preso argento, oro, vestiti e molti altri doni, si recò dal re a Tolemaide e trovò grazia presso di lui.
25 C'erano però alcuni traditori del suo popolo a deporre contro di lui,25 Alcuni empi della sua nazione tentarono di intervenire contro di lui,
26 ma il re lo trattò come lo avevano trattato i suoi predecessori e lo esaltò davanti a tutti i suoi amici,26 ma il re lo trattò come lo avevano trattato i suoi predecessori e lo esaltò davanti a tutti i suoi amici.
27 lo confermò nella dignità di sommo sacerdote e in tutti gli onori che aveva prima e stabilì che fosse annoverato tra i primi suoi amici.27 Gli confermò il sommo sacerdozio e tutte le altre dignità che aveva per l'innanzi e volle che fosse annoverato tra i primi amici.
28 Giònata ottenne che il re dichiarasse la Giudea esente dai tributi insieme alle tre toparchie e alla Samaria e gli promise trecento talenti.28 Gionata chiese al re di rendere la Giudea esente dalle imposte, al pari delle tre toparchie e della Samaria, promettendogli trecento talenti.
29 Il re acconsentì e scrisse a Giònata, a proposito di tutto questo, lettere del seguente tenore:
29 Il re accondiscese e scrisse a Gionata, intorno a tutte queste cose, lettere così concepite:
30 "Il re Demetrio al fratello Giònata e al popolo dei Giudei salute.30 "Re Demetrio al fratello Gionata e alla nazione dei Giudei, salute!
31 Rimettiamo anche a voi copia della lettera che abbiamo scritta a Làstene nostro parente intorno a voi, perché ne prendiate conoscenza.31 Una copia della lettera che abbiamo scritta a Làstene, nostro parente, a vostro riguardo, la scriviamo anche per voi affinché ne prendiate conoscenza.
32 Re Demetrio a Làstene suo padre salute.32 Il re Demetrio al padre Làstene, salute!
33 Abbiamo deciso di beneficare il popolo dei Giudici nostri amici e rispettosi dei nostri diritti, per la loro benevolenza nei nostri riguardi.33 Alla nazione dei Giudei, che sono nostri amici e osservano ciò che è giusto verso di noi, abbiamo giudicato opportuno far loro del bene in ragione dei buoni sentimenti che hanno per noi.
34 Abbiamo assegnato a loro il territorio della Giudea; i tre distretti di Afèrema, Lidda e Ramatàim restano trasferiti dalla Samaria alla Giudea con le loro dipendenze in favore di quanti offrono sacrifici in Gerusalemme, in compenso dei diritti che il re prelevava in passato ogni anno da loro sui frutti della terra e degli alberi.34 Pertanto confermiamo loro il possesso dei territori della Giudea e dei tre distretti di Afèrema, Lidda e Ramatàim. Essi, con le loro dipendenze, dalla Samaria furono annessi alla Giudea a favore di tutti quelli che offrono sacrifici in Gerusalemme, in compenso delle imposte regali che il re prendeva da essi per l'innanzi ogni anno, sui prodotti della terra e sui frutti degli alberi.
35 Da qui innanzi tutte le altre nostre competenze delle decime e delle tasse a noi dovute e le saline e le corone a noi spettanti, tutto condoniamo loro.35 Quanto agli altri diritti che abbiamo sulle decime e sui tributi che ci si devono, sulle saline e le corone che ci erano dovute, da questo momento vi rinunziamo completamente.
36 Nessuna di queste disposizioni sarà mai revocata da oggi.36 Nessuna di queste disposizioni sarà revocata a partire da questo momento e per sempre.
37 Sia dunque vostra cura preparare una copia della presente e rimetterla a Giònata perché sia esposta sul monte santo in luogo visibile".
37 Abbiate dunque cura di fare una copia della presente e di consegnarla a Gionata affinché sia collocata sul monte santo in luogo ben visibile".
38 Il re Demetrio, vedendo che il paese era in pace sotto di lui e nessuno gli faceva resistenza, congedò le truppe perché ognuno tornasse a casa sua, eccetto le forze straniere che aveva assoldate dalle isole dei pagani. Allora gli si inimicarono tutte le milizie dei suoi padri.38 Il re Demetrio, vedendo che il paese era calmo davanti a lui e che nessuno gli si opponeva, licenziò tutte le sue truppe, ognuno al proprio paese, ad eccezione delle truppe straniere, che egli aveva reclutato dalle isole delle nazioni. Allora tutte le truppe che erano state con i suoi padri incominciarono ad osteggiarlo.
39 Trifone, che prima stava con Alessandro, vide che tutte le milizie mormoravano contro Demetrio e andò presso l'arabo Imalcue che allevava il piccolo Antioco figlio di Alessandro.39 Trifone ch'era stato per l'innanzi dalla parte di Alessandro, vedendo che tutte le truppe mormoravano contro Demetrio, si recò presso l'arabo Imalcue, che allevava Antioco, il giovane figlio di Alessandro,
40 Egli insistette che glielo cedesse per farlo regnare al posto di suo padre e gli riferì quanto aveva detto Demetrio e l'ostilità che avevano per lui i soldati, e rimase là molti giorni.40 e lo circuiva affinché glielo consegnasse per farlo regnare al posto di suo padre. Gli parlò pure delle cose che Demetrio aveva ordinato e dell'inimicizia che i suoi soldati nutrivano per lui; e rimase lì per molti giorni.
41 Giònata intanto mandò a chiedere al re che richiamasse gli occupanti dell'Acra in Gerusalemme e quelli delle altre fortezze, perché erano sempre in lotta con Israele.41 Gionata mandò a chiedere al re Demetrio di rimuovere da Gerusalemme gli uomini che erano nell'Acra e gli altri che erano nelle fortezze, perché facevano guerra a Israele.
42 Demetrio fece rispondere a Giònata: "Non solo questo farò per te e per il tuo popolo ma colmerò te e il tuo popolo di onori appena ne avrò l'opportunità.42 Demetrio però mandò a dire a Gionata: "Non solo questo farò per te e per la tua nazione, ma colmerò di onori te e la tua nazione, appena mi si presenti la buona occasione.
43 Ora però farai bene a inviarmi uomini che combattano con me, perché si sono ritirate le mie truppe".43 Ora però farai bene a inviarmi uomini che combattano con me, poiché tutte le truppe mi si sono allontanate".
44 Giònata gli inviò ad Antiochia tremila degli uomini più forti; essi si recarono presso il re, e il re si rallegrò della loro venuta.44 Gionata gli inviò in Antiochia tremila uomini molto valorosi e, quando questi giunsero presso il re, il re si rallegrò per il loro arrivo.
45 I cittadini della capitale si radunarono al centro della città in numero di circa centoventimila uomini e volevano eliminare il re.45 Gli abitanti della città si radunarono al centro della città in numero di circa centoventimila e volevano eliminare il re.
46 Il re si rifugiò nel palazzo, ma i cittadini occuparono le vie della città e incominciarono i combattimenti.46 Il re però si rifugiò nel palazzo, mentre gli abitanti della città invadevano le vie della città e incominciavano a combattere.
47 Il re chiamò in aiuto i Giudei, i quali accorsero tutti a lui; poi si sparsero per la città e ne uccisero in quel giorno circa centomila;47 Il re allora chiamò in soccorso i Giudei e questi si radunarono presso di lui tutti insieme; poi si dispersero per la città e ne uccisero, in quel giorno, circa centomila.
48 quindi incendiarono la città, fecero in quel giorno gran bottino e salvarono il re.48 Diedero fuoco alla città, raccolsero molte spoglie in quel giorno e salvarono il re.
49 I cittadini videro che i Giudei si erano impadroniti della città a loro piacere e si persero d'animo e gridarono verso il re con voce supplichevole:49 Ora gli abitanti della città, quando videro che i Giudei si erano impadroniti della città a loro piacimento, si persero d'animo e incominciarono ad elevare suppliche al re dicendo:
50 "Stendi a noi la destra e desistano i Giudei dal combattere noi e la città".50 "Dacci la destra e cessino i Giudei di combattere contro di noi e contro la città!".
51 Gettarono le armi e fecero la pace. I Giudei crebbero in fama presso il re e presso quanti erano nel suo regno e fecero ritorno in Gerusalemme portando grande bottino.51 Deposero le armi e fecero la pace. Così i Giudei si coprirono di gloria davanti al re e a tutti i cittadini del suo regno e ritornarono a Gerusalemme con molte spoglie.
52 Demetrio rimase sul trono del suo regno e il paese fu in pace sotto di lui.52 In questo modo il re Demetrio poté sedersi sul trono del suo regno e il paese rimase tranquillo sotto di lui.
53 Ma rinnegò quanto aveva detto, cambiò rapporti con Giònata e non corrispose alla benevolenza che questi gli aveva dimostrata e lo fece soffrire molto.
53 Egli poi, però, rinnegò tutto ciò che aveva promesso, si mostrò ostile a Gionata e non ricambiò i favori che questi gli aveva reso; anzi incominciò a vessarlo duramente.
54 Dopo questi fatti, Trifone ritornò con Antioco ancora adolescente, il quale cominciò a regnare e cinse la corona.54 Dopo queste cose, Trifone ritornò con Antioco, ancora molto giovane. Incominciò a regnare e cinse il diadema.
55 Si raccolsero presso di lui tutte le milizie che Demetrio aveva licenziate e mossero guerra contro di lui ed egli fuggì e rimase sconfitto.55 Si radunarono attorno a lui tutte le truppe che Demetrio aveva congedato e combatterono contro costui, il quale fu messo in fuga e travolto,
56 Trifone catturò gli elefanti e si impadronì di Antiochia.56 mentre Trifone catturò gli elefanti e si impadronì di Antiochia.
57 Allora il giovinetto Antioco scrisse a Giònata: "Ti confermo il sommo sacerdozio, ti faccio capo dei quattro distretti e ti concedo di essere tra gli amici del re".57 Il giovanetto Antioco scrisse a Gionata dicendogli: "Ti confermo il sommo sacerdozio, ti pongo a capo dei quattro distretti e ti annovero tra gli amici del re".
58 Gli inviò vasi d'oro e un servizio da tavola con la facoltà di bere in quei vasi, di vestire la porpora e portare la fibbia d'oro.58 Gl'inviò vasellame d'oro e un servizio da tavola, gli diede facoltà di bere in vasi d'oro, d'indossare la porpora e di portare una fibbia d'oro.
59 Nominò anche Simone suo fratello comandante dalla Scala di Tiro fino ai confini dell'Egitto.59 Inoltre costituì suo fratello Simone stratega dalla Scala di Tiro sino ai confini dell'Egitto.
60 Giònata si diede a percorrere la provincia dell'Oltrefiume e le varie città e accorse a lui, come alleato, tutto l'esercito della Siria. Andò ad Ascalòna e i cittadini gli uscirono incontro a rendergli omaggio.60 Gionata cominciò a percorrere la regione d'oltre il fiume e le varie città, e tutto l'esercito di Siria si unì a lui per combattere insieme. Andò ad Ascalòna e gli abitanti della città lo ricevettero con onore.
61 Di là passò a Gaza, ma gli abitanti di Gaza gli chiusero le porte; egli la cinse d'assedio e incendiò i sobborghi e li mise a sacco.61 Di qui andò a Gaza; ma quelli di Gaza gli chiusero le porte. Allora egli l'assediò, incendiò i suoi sobborghi e li saccheggiò.
62 Allora quelli di Gaza supplicarono Giònata, il quale diede loro la destra, prelevando i figli dei loro capi come ostaggi e inviandoli a Gerusalemme; poi percorse la regione fino a Damasco.62 Quelli di Gaza allora supplicarono Gionata ed egli diede loro la destra in segno di pace; prese tuttavia come ostaggi i figli dei loro capi e li spedì a Gerusalemme. Quindi attraversò la regione fino a Damasco.
63 Giònata venne a sapere che i capi di Demetrio si trovavano presso Cades in Galilea con un numeroso esercito e con l'intenzione di distoglierlo dall'impresa.63 Ma poi, avendo saputo che i generali di Demetrio si trovavano a Cades in Galilea con un grande esercito e che volevano fargli abbandonare l'impresa,
64 Egli si mosse contro di loro, lasciando il fratello Simone nel paese.64 marciò contro di loro, lasciando suo fratello Simone nella regione.
65 Simone si accampò contro Bet-Zur e l'assalì per molti giorni assediandola.65 Simone venne ad accamparsi sotto Bet-Zur e per molti giorni combatté contro di essa tenendola assediata.
66 Allora supplicarono che desse loro la destra ed egli la diede, ma li fece sloggiare di là, occupò la città e vi pose una guarnigione.66 Lo supplicarono di accettare la loro destra ed egli acconsentì. Tuttavia li espulse di lì, occupò la città e vi pose una guarnigione.
67 Giònata a sua volta e il suo esercito si erano accampati presso il lago di Gennesaret e raggiunsero di buon mattino la pianura di Casòr.67 Gionata e il suo esercito, invece, andarono ad accamparsi presso le acque di Genesaret e di buon mattino giunsero nella pianura di Casòr.
68 Ed ecco l'esercito degli stranieri avanzare contro di lui nella pianura, dopo aver disposto appostamenti contro di lui sui monti. Essi avanzavano di fronte68 Ed ecco che l'esercito degli stranieri stava loro davanti nella pianura, mentre altri organizzavano un'imboscata contro di lui sui monti. Quelli avanzarono frontalmente,
69 quando gli appostati sbucarono dalle loro posizioni e attaccarono battaglia.69 quando gl'imboscati, usciti dai loro luoghi, attaccarono battaglia.
70 Tutti gli uomini di Giònata fuggirono, nessuno di loro rimase se non Mattatia figlio di Assalonne e Giuda figlio di Calfi, comandanti di contingenti dell'esercito.70 Gli uomini di Gionata fuggirono, nessuno di loro rimase, all'infuori di Mattatia, figlio di Assalonne, e Giuda, figlio di Calfi, capi dell'esercito.
71 Allora Giònata si stracciò le vesti, si cosparse il capo di polvere e si prostrò a pregare.71 Gionata si stracciò le vesti, si cosparse il capo di polvere e pregò.
72 Poi ritornò a combattere contro di loro, li sconfisse e li costrinse alla fuga.72 Quindi si voltò contro i nemici combattendo, li mise in rotta e fuggirono.
73 I suoi che erano fuggiti, quando videro ciò, ritornarono a lui e con lui si diedero all'inseguimento fino a Cades dov'era il loro accampamento e là anch'essi si accamparono.73 Visto ciò, quelli che erano fuggiti tornarono da lui e con lui li inseguirono fino al loro accampamento a Cades. Quivi si accamparono.
74 Gli stranieri caduti in quel giorno furono circa tremila. Giònata tornò poi in Gerusalemme.74 Gli stranieri caduti in quel giorno furono circa tremila uomini. Quindi Gionata fece ritorno a Gerusalemme.