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Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Esodo 9


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA TINTORI
1 Allora il Signore si rivolse a Mosè: "Va' a riferire al faraone: Dice il Signore, il Dio degli Ebrei: Lascia partire il mio popolo, perché mi possa servire!1 i Signore disse a Mosè: « Va da Faraone, e digli: Così dice il Signore Dio degli Ebrei: Lascia partire il mio popolo, affinchè mi offra sacrifizi.
2 Se tu rifiuti di lasciarlo partire e lo trattieni ancora,2 Se tu ricusi ancora e lo rattieni,
3 ecco la mano del Signore viene sopra il tuo bestiame che è nella campagna, sopra i cavalli, gli asini, i cammelli, sopra gli armenti e le greggi, con una peste assai grave!3 ecco la mia mano graverà sopra i tuoi campi: sui cavalli, gli asini, i cammelli, i buoi e le pecore, con tremenda pestilenza.
4 Ma il Signore farà distinzione tra il bestiame di Israele e quello degli Egiziani, così che niente muoia di quanto appartiene agli Israeliti".4 Il Signore inoltre farà questa mirabile distinzione tra i possessi degli Israeliti e quelli degli Egiziani, che cioè nulla perirà di quanto appartiene ai figli d'Israele ».
5 Il Signore fissò la data, dicendo: "Domani il Signore compirà questa cosa nel paese!".5 Il Signore fissò anche il tempo, dicendo: « Domani il Signore farà nel paese quanto ha detto ».
6 Appunto il giorno dopo, il Signore compì questa cosa: morì tutto il bestiame degli Egiziani, ma del bestiame degli Israeliti non morì neppure un capo.6 Or avendo il Signore fatto il giorno seguente quel che aveva detto, morirono tutti gli animali degli Egiziani, mentre di quelli dei figli d'Israele non ne perì nemmeno uno.
7 Il faraone mandò a vedere ed ecco neppur un capo era morto del bestiame d'Israele. Ma il cuore del faraone rimase ostinato e non lasciò partire il popolo.
7 Faraone mandò a vedere, e degli animali posseduti da Israele non ne era morto neppur uno. Ma il cuore di Faraone s'indurò e non lasciò andare il popolo.
8 Il Signore disse a Mosè e ad Aronne: "Procuratevi una manciata di fuliggine di fornace: Mosè la getterà in aria sotto gli occhi del faraone.8 E il Signore disse a Mosè e ad Aronne: « Prendete delle manate di cenere di fornace, e Mosè la getti verso il cielo alla presenza di Faraone.
9 Essa diventerà un pulviscolo diffuso su tutto il paese d'Egitto e produrrà, sugli uomini e sulle bestie, un'ulcera con pustole, in tutto il paese d'Egitto".9 Essa di venti polvere per tutta la terra d'Egitto, e ne verranno sugli uomini e sugli animali delle ulceri e pustole in tutta la terra d'Egitto ».
10 Presero dunque fuliggine di fornace, si posero alla presenza del faraone, Mosè la gettò in aria ed essa produsse ulcere pustolose, con eruzioni su uomini e bestie.10 Essi adunque presero della cenere di fornace; e, presentatisi a Faraone, Mosè la gettò verso il cielo, e ne vennero ulceri e pustole sugli uomini e sugli animali.
11 I maghi non poterono stare alla presenza di Mosè a causa delle ulcere che li avevano colpiti come tutti gli Egiziani.11 E i maghi non poterono stare dinanzi a Mosè, per via delle ulceri che erano addosso a loro come a tutti gli Egiziani.
12 Ma il Signore rese ostinato il cuore del faraone, il quale non diede loro ascolto, come il Signore aveva predetto a Mosè.
12 Ma il Signore indurò il cuore di Faraone, il quale non diede loro ascolto, come il Signore aveva detto a Mosè.
13 Poi il Signore disse a Mosè: "Alzati di buon mattino, presentati al faraone e annunziagli: Dice il Signore, il Dio degli Ebrei: Lascia partire il mio popolo, perché mi possa servire!13 E il Signore disse a Mosè: « Alzati presto, presentati a Faraone e digli: Così dice il Signore Dio degli Ebrei: Lascia andare il mio popolo, affinchè mi offra sacrifizi;
14 Perché questa volta io mando tutti i miei flagelli contro di te, contro i tuoi ministri e contro il tuo popolo, perché tu sappia che nessuno è come me su tutta la terra.14 perchè questa volta manderò tutte le mie piaghe sul tuo cuore, sui tuoi servi e sul tuo popolo, affinchè tu riconosca non esservi nessuno simile a me su tutta la terra.
15 Se fin da principio io avessi steso la mano per colpire te e il tuo popolo con la peste, tu saresti ormai cancellato dalla terra;15 Ora poi, stendendo la mano, percuoterò te e il tuo popolo colla peste e tu sparirai dalla terra.
16 invece ti ho lasciato vivere, per dimostrarti la mia potenza e per manifestare il mio nome in tutta la terra.16 Ti conservo in vita per dimostrare in te la mia potenza, e perchè il mio nome sia celebrato in tutta la terra.
17 Ancora ti opponi al mio popolo e non lo lasci partire!17 E tu trattieni ancora il mio popolo e non vuoi lanciarlo partire?
18 Ecco, io faccio cadere domani a questa stessa ora una grandine violentissima come non c'era mai stata in Egitto dal giorno della sua fondazione fino ad oggi.18 Ecco, domani, proprio a quest'ora manderò una grandine tale che non ce ne fu mai di simile in Egitto da quando esiste fino ad oggi.
19 Manda dunque fin d'ora a mettere al riparo il tuo bestiame e quanto hai in campagna. Su tutti gli uomini e su tutti gli animali che si trovano in campagna e che non saranno ricondotti in casa, scenderà la grandine ed essi moriranno".19 Manda dunque fin da ora a mettere al sicuro i tuoi giumenti e tutto quello che hai nei campi, perchè gli uomini, i giumenti e tutto ciò che si troverà fuori e non sarà messo al sicuro, morranno, colpiti dalla grandine ».
20 Chi tra i ministri del faraone temeva il Signore fece ricoverare nella casa i suoi schiavi e il suo bestiame;20 Or tra i servi di Faraone, quelli che temettero la parola del Signore fecero rifugiare nelle case i loro servi col loro bestiame;
21 chi invece non diede retta alla parola del Signore lasciò schiavi e bestiame in campagna.21 quelli invece che non fecero conto della parola del Signore lasciarono i loro servi coi loro giumenti per i campi.
22 Il Signore disse a Mosè: "Stendi la mano verso il cielo: vi sia grandine in tutto il paese di Egitto, sugli uomini, sulle bestie e su tutte le erbe dei campi nel paese di Egitto!".22 E il Signore disse a Mosè: « Stendi la tua mano verso il cielo, chè cada la grandine in tutta la terra d'Egitto, sopra gli uomini, su i giumenti, su tutta l'erba dei campi, nel paese d'Egitto ».
23 Mosè stese il bastone verso il cielo e il Signore mandò tuoni e grandine; un fuoco guizzò sul paese e il Signore fece piovere grandine su tutto il paese d'Egitto.23 E Mosè stese la verga verso il cielo, e il Signore mandò tuoni e grandine e folgori guizzanti sopra la terra. Così il Signore mandò la grandine sopra il paese d'Egitto:
24 Ci furono grandine e folgori in mezzo alla grandine: grandinata così violenta non vi era mai stata in tutto il paese d'Egitto, dal tempo in cui era diventato nazione!24 la grandine e il fuoco precipitavano insieme uniti, e la grandine fu così grossa che non sé ne vide mai l'uguale in tutta la terra d'Egitto, dacché era sorta quella nazione.
25 La grandine colpì, in tutto il paese d'Egitto, quanto era nella campagna: uomini e bestie; la grandine colpì anche tutta l'erba della campagna e schiantò tutti gli alberi della campagna.25 E la grandine in tutta la terra d'Egitto percosse quanto vi era nei campi: uomini e bestie, percosse ogni erba dei campi e schiantò tutte le, piante del paese,
26 Soltanto nel paese di Gosen, dove stavano gli Israeliti, non vi fu grandine.26 soltanto nella terra di Gessen, dove stavano i figli d'Israele, non cadde grandine.
27 Allora il faraone mandò a chiamare Mosè e Aronne e disse loro: "Questa volta ho peccato: il Signore ha ragione; io e il mio popolo siamo colpevoli.27 Allora Faraone mandò a chiamare Mosè ed Aronne, e disse loro: « Anche questa volta ho peccato: il Signore è giusto: il colpevole sono io col mio popolo.
28 Pregate il Signore: basta con i tuoni e la grandine! Vi lascerò partire e non resterete qui più oltre".28 Pregate il Signore che cessino i tuoni di Dio e la grandine, ed io vi lascerò andare e non sarete più trattenuti ».
29 Mosè gli rispose: "Quando sarò uscito dalla città, stenderò le mani verso il Signore: i tuoni cesseranno e non vi sarà più grandine, perché tu sappia che la terra è del Signore.29 E Mosè gli disse: « Come sarò uscito dalla città, stenderò le mie mani al Signore, e cesseranno i tuoni e non ci sarà più grandine, affinchè tu conosca che la terra è del Signore.
30 Ma quanto a te e ai tuoi ministri, io so che ancora non temerete il Signore Dio".30 Ma io so bene che nè tu, nè i tuoi servi temete ancora il Signore Dio ».
31 Ora il lino e l'orzo erano stati colpiti, perché l'orzo era in spiga e il lino in fiore;31 Furon guastati il lino e l'orzo, perchè l'orzo era verde e il lino in fiore;
32 ma il grano e la spelta non erano stati colpiti, perché tardivi.32 ma il grano e il farro non furono danneggiati, perchè maturavan più tardi.
33 Mosè si allontanò dal faraone e dalla città; stese allora le mani verso il Signore: i tuoni e la grandine cessarono e la pioggia non si rovesciò più sulla terra.33 Or quando Mosè, partitosi da Faraone e lasciata la città, stese le mani al Signore, cessarono i tuoni e la grandine, e non cadde più stilla di pioggia sopra la terra.
34 Il faraone vide che la pioggia era cessata, come anche la grandine e i tuoni, e allora continuò a peccare e si ostinò, insieme con i suoi ministri.34 Ma Faraone, vedendo che la pioggia, la grandine e i tuoni erano cessati, aggravò il suo peccato;
35 Il cuore del faraone si ostinò ed egli non lasciò partire gli Israeliti, come aveva predetto il Signore per mezzo di Mosè.35 e il cuore di lui,e dei suoi servi si ostinò e si indurò grandemente, e non lasciò partire i figli d'Israele, come aveva ordinato il Signore per mezzo di Mosè.