Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Giuditta 13


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA MARTINI
1 Quando si fece buio, i suoi servi si affrettarono a ritirarsi. Bagoa chiuse dal di fuori la tenda e allontanò le guardie dalla vista del suo signore e ognuno andò al proprio giaciglio; in realtà erano tutti fiaccati, perché il bere era stato eccessivo.1 Or, venuta la sera se ne andarono in fretta i suoi servi al loro albergo; e Vagao chiuse le porte della camera, e se n’andò.
2 Rimase solo Giuditta nella tenda e Oloferne buttato sul divano, ubriaco fradicio.2 E tutti erano oppressi dal vino.
3 Allora Giuditta ordinò all'ancella di stare fuori della sua tenda e di aspettare che uscisse, come aveva fatto ogni giorno; aveva detto infatti che sarebbe uscita per la sua preghiera e anche con Bagoa aveva parlato in questo senso.3 E Giuditta rimase sola nella camera.
4 Si erano allontanati tutti dalla loro presenza e nessuno, piccolo o grande, era rimasto nella parte più interna della tenda; Giuditta, fermatasi presso il divano di lui, disse in cuor suo: "Signore, Dio d'ogni potenza, guarda propizio in quest'ora all'opera delle mie mani per l'esaltazione di Gerusalemme.4 E Oloferne era sdraiato nel letto, e pieno di sonno pel troppo vino,
5 È venuto il momento di pensare alla tua eredità e di far riuscire il mio piano per la rovina dei nemici che sono insorti contro di noi".5 E Giuditta ordinò alla serva, che stesse fuori dinanzi alla camera in attenzione.
6 Avvicinatasi alla colonna del letto che era dalla parte del capo di Oloferne, ne staccò la scimitarra di lui;6 Ma Giuditta si pose dinanzi al letto pregando con lacrime, e col quieto movimento delle labbra,
7 poi, accostatasi al letto, afferrò la testa di lui per la chioma e disse: "Dammi forza, Signore Dio d'Israele, in questo momento".7 Dicendo: Dammi coraggio, o Signore Dio d'Israele, e favorisci in questo punto la mia impresa, affinchè secondo la tua promessa sia rimessa da te nel suo stato la tua città, Gerusalemme, e sia condotto da me a fine il disegno, che io concepii credendo, che poteva col tuo aiuto eseguirsi.
8 E con tutta la forza di cui era capace lo colpì due volte al collo e gli staccò la testa.8 E detto questo si accostò alla colonna, che era a capo del letto di lui, e ne stacco il pugnale, che ivi stava attaccato.
9 Indi ne fece rotolare il corpo giù dal giaciglio e strappò via le cortine dai sostegni. Poco dopo uscì e consegnò la testa di Oloferne alla sua ancella,9 E sguainatolo, prese la chioma della sua testa, e disse: Signore, dammi caraggio in tal punto.
10 la quale la mise nella bisaccia dei viveri e uscirono tutt'e due, secondo il loro uso, per la preghiera; attraversarono il campo, fecero un giro nella valle, poi salirono sul monte verso Betulia e giunsero alle porte della città.
10 E due colpi gli diede sul collo, e troncò la sua testa, e tolse dalle colonne il cortinaggio di lui, e svolgendo (ne spinse in terra) il corpo tronco.
11 Giuditta gridò di lontano al corpo di guardia delle porte: "Aprite, aprite subito la porta: è con noi Dio, il nostro Dio, per esercitare ancora la sua forza in Israele e la sua potenza contro i nemici, come ha dimostrato oggi".11 E indi a poco uscì fuori, e diede alla serva il capo di Oloferne, e le ordinò di metterlo nella sua sacca.
12 Non appena gli uomini della sua città sentirono la sua voce, corsero giù in fretta alla porta della città e chiamarono gli anziani.12 E ambedue uscirono secondo il solito, come per andar ad orare, e passati gli alloggiamenti, e fatto il giro della valle, giunsero alla porta della città.
13 Corsero tutti, piccoli e grandi, perché non s'aspettavano il suo arrivo; aprirono dunque la porta, le accolsero dentro e, acceso il fuoco per far chiaro, si fecero loro attorno.13 E Giuditta disse da lungi alle sentinelle delle mura: Aprite la porta, perocchè il Signore è con noi, e ha fatto cosa mirabile in Israele.
14 Giuditta disse loro a gran voce: "Lodate Dio, lodatelo; lodate Dio, perché non ha distolto la sua misericordia dalla casa d'Israele, ma ha colpito i nostri nemici in questa notte per mano mia".14 Or quelli, riconosciuta la voce di lei, chiamarono i seniori della città:
15 Estrasse allora la testa dalla bisaccia e la mise in mostra dicendo loro: "Ecco la testa di Oloferne, comandante supremo dell'esercito assiro; ecco le cortine sotto le quali giaceva ubriaco; Dio l'ha colpito per mano di donna.15 E corsero a lei tutti i piccoli, e i grandi perchè già più non speravano, che ella tornasse.
16 Viva dunque il Signore, che mi ha protetto nella mia impresa, perché costui si è lasciato ingannare dal mio volto a sua rovina, ma non ha potuto compiere alcun male con me a mia contaminazione e vergogna".
16 E accesi de lumi, se le affollarono tutti dintorno; ed ella salita in luogo più elevato, ordinò, che facesser silenzio, e quando tutti furono cheti,
17 Tutto il popolo era oltremodo fuori di sé e tutti si chinarono ad adorare Dio, esclamando in coro: "Benedetto sei tu, nostro Dio, che hai annientato in questo giorno i nemici del tuo popolo".17 Disse Giuditta: Date lode al Signore Dio nostro, il quale non ha abbandonati coloro, che in lui hanno sperato.
18 Ozia a sua volta le disse: "Benedetta sei tu, figlia, davanti al Dio altissimo più di tutte le donne che vivono sulla terra e benedetto il Signore Dio che ha creato il cielo e la terra e ti ha guidato a troncare la testa del capo dei nostri nemici.18 E per me sua serva ha dato saggio di quella misericordia, che egli promise alla casa d'Israele; e per le mie mani ha ucciso in questa notte il nimico del popol suo.
19 Davvero il coraggio che hai avuto non cadrà dal cuore degli uomini, che ricorderanno sempre la potenza di Dio.19 E tratto fuora dalla bisaccia il capo di Oloferne, lo mostrò ad essi, dicendo: Ecco la testa di Oloferne comandante delle schiere degli Assiri, ed ecco il suo cortinaggio, dentro del quale egli giaceva ubbriaco, dove per man di una donna lo ha percosso il Signore Dio nostro.
20 Dio faccia riuscire questa impresa a tua perenne esaltazione, ricolmandoti di beni, in riconoscimento della prontezza con cui hai esposto la vita di fronte all'umiliazione della nostra stirpe, e hai sollevato il nostro abbattimento, comportandoti rettamente davanti al nostro Dio". E tutto il popolo esclamò: "Amen! Amen!".20 Or io giuro pel Signore, che l'Angelo di lui mi ha custodita e nell'andare, e nello stare, e nel ritornare in quà, e non ha permesso il Signore, che io sua serva fossi disonorata, ma senza macchia di peccato mi ha renduta a voi lieta di sua vittoria, e del mio scampo, e della vostra liberazione.
21 Date tutti lode a lui, perchè egli è buono, e la sua misericordia è eterna.
22 Allora tutti unitamente adorando il Signore le dissero: Il Signore ti ha benedetta comunicandoti la sua possanza, e ha per mezzo di te annichilati i nostri nemici.
23 E Ozìa capo del popolo d'Israele, le disse: Benedetta se tu, o figliuola, dal Signore Dio altissimo sopra tutte le donne della terra.
24 Benedetto il Signore, che creò il cielo e la terra, il quale resse la tua mano per troncare la testa del principale nostro nemico:
25 Perocchè egli questo dì ha talmente esaltato il tuo nome, che le tue lodi saranno mai sempre nelle bocche degli uomini, che si ricorderanno ne' secoli appresso de prodigi del Signore per amore di questi uomini tu non hai temuto esporre la tua vita mirando le angustie, e la tribolazione della tua gente, ma nel cospetto del nostro Dio ti sei opposta a questa ruina.
26 E tutto il popolo disse: Così è, così è.
27 E Achior essendo chiamato accorse, e Giuditta gli disse: Il Dio d'Israele, di cui tu affermasti, ch'ei fa far vendetta dei suoi nemici, egli stesso ha decollato per le mie mani questa notte il capo di tutti gl'increduli.
28 E perchè tu conosca, che la cosa è com'io dico, ecco il capo di Oloferne, il quale con superbo disprezzo vilipese il Dio d'Israele, e a te minacciò la morte dicendo: Quando il popolo d'Israele sarà fatto prigioniero, io ordinerò, che sieno trapassati colla spada i tuoi fianchi.
29 E Achior veggendo la testa di Oloferne, tutto sbigottito cadde boccone per terra, e perdè i sentimenti.
30 Ma quando tornò in se, ripreso lo spirito, si gettò a piedi di lei, e l'adorò, e disse:
31 Benedetta tu dal tuo Dio in tutti i tabernacoli di Giacobbe: perocchè presso tutte le nazioni, che sentiranno rammentare il tuo nome sarà in te glorificato il Dio d'Israello.