Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Neemia 13


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA RICCIOTTI
1 In quel tempo si lesse in presenza del popolo il libro di Mosè e vi si trovò scritto che l'Ammonita e il Moabita non dovevano mai entrare nella comunità di Dio,1 - In quel tempo, fu letto pubblicamente il libro di Mosè; e si trovò scritto che gli Ammoniti ed i Moabiti non dovevano mai in eterno aver parte col popolo di Dio,
2 perché non erano venuti incontro agli Israeliti con il pane e l'acqua e perché avevano prezzolato contro di loro Balaam per maledirli, sebbene il nostro Dio avesse mutato la maledizione in benedizione.2 perchè non soccorsero di pane e d'acqua i figli d'Israele, e stipendiarono contro a loro Balaam perchè li maledicesse; ma il nostro Dio convertì in benedizione quella maledizione.
3 Quando ebbero udito la legge, separarono da Israele tutto l'elemento straniero che vi si trovava mescolato.
3 Perciò, udita la legge, mandaron via da Israele tutti gli stranieri.
4 Prima di questo il sacerdote Eliasìb, che era preposto alle stanze della casa del nostro Dio ed era parente di Tobia,4 A ciò fu deputato Eliasib sacerdote, che era stato sopraintendente al tesoro nella casa del Dio nostro, ed era parente di Tobia.
5 aveva messo a disposizione di quest'ultimo una camera grande dove, prima di allora, si riponevano le offerte, l'incenso, gli arredi, la decima del grano, del vino e dell'olio, quanto spettava per legge ai leviti, ai cantori, ai portieri, e la parte che se ne prelevava per i sacerdoti.5 E gli aveva fatto fare una gran camera, nella quale si portavano avanti a lui le offerte, l'incenso, i vasi, le decime del grano, del vino e dell'olio, la parte dei leviti, dei cantori e degli ostiarii, e le primizie sacerdotali.
6 Quando si faceva tutto questo, io non ero a Gerusalemme, perché nell'anno trentaduesimo di Artaserse re di Babilonia ero tornato presso il re; ma dopo qualche tempo, ottenuta una licenza dal re,6 Quando tutto ciò avvenne, io non ero in Gerusalemme; perchè, l'anno trentadue di Artaserse re di Babilonia, io ero tornato presso il re, e dopo assai tempo ebbi da lui licenza.
7 tornai a Gerusalemme e mi accorsi del male che Eliasìb aveva fatto in favore di Tobia, mettendo a sua disposizione una stanza nei cortili del tempio.7 Allora tornai a Gerusalemme, e conobbi il male che Eliasib aveva fatto riguardo a Tobia, allestendogli una camera nel recinto della casa di Dio.
8 La cosa mi dispiacque molto e feci gettare fuori dalla stanza tutte le masserizie appartenenti a Tobia;8 Ciò mi parve un gran male, e gettai fuori della camera tutti gli arredi della casa di Tobia;
9 poi ordinai che si purificassero quelle camere e vi feci ricollocare gli arredi del tempio, le offerte e l'incenso.
9 ed ordinai che quelle stanze fossero purificate, e vi riportai i vasi della casa di Dio, le offerte e l'incenso.
10 Seppi anche che le porzioni dovute ai leviti non erano state date e che i leviti e i cantori, incaricati del servizio, erano fuggiti ognuno al suo paese.10 Seppi ancora che i leviti non avevano ricevuto le porzioni a loro dovute, e che dei leviti e dei cantori e dei ministri del tempio eran fuggiti, ciascuno nel proprio paese.
11 Allora rimproverai i magistrati e dissi loro: "Perché la casa di Dio è stata abbandonata?". Poi radunai i leviti e i cantori e li ristabilii nei loro uffici.11 Ne feci rimostranza ai magistrati, e dissi: «Perchè abbandoniamo noi la casa di Dio?». E li rimisi insieme e li feci stare ciascuno al suo posto.
12 Allora tutto Giuda portò ai magazzini le decime del frumento, del vino e dell'olio;12 E tutto Giuda portava al granaio la decima del frumento, del vino e dell'olio.
13 affidai la sorveglianza dei magazzini al sacerdote Selemia, allo scriba Zadòk, e a Pedaia, uno dei leviti; ai quali aggiunsi Canan figlio di Zaccur, figlio di Mattania, perché erano reputati uomini fedeli. Il loro ufficio era di fare le ripartizioni tra i loro fratelli.
13 E deputammo a sopraintendere ai granai Selemia sacerdote, Sadoc scriba, Fadaiam dei leviti , e insieme a loro Anan figlio di Zacur, figlio di Matania, che erano stati conosciuti a prova come fedeli; a loro furono affidate le porzioni pei loro fratelli.
14 Ricordati per questo di me, Dio mio, e non cancellare le opere di pietà che ho fatte per la casa del mio Dio e per il suo servizio!
14 Ricordati di me, Dio mio, in vista di ciò; e non scancellare [dalla tua memoria] il bene che feci per la casa del mio Dio, e per le sue relative osservanze.
15 In quei giorni osservai in Giuda alcuni che pigiavano nei tini in giorno di sabato, altri che trasportavano i covoni e li caricavano sugli asini, e anche vino, uva, fichi e ogni sorta di carichi, che introducevano a Gerusalemme in giorno di sabato; io protestai a causa del giorno in cui vendevano le derrate.15 In quei giorni, vidi in Giuda alcuni che pestavano l'uva di sabato, portavano pesi, caricavano sugli asini vino ed uva e fichi ed altri generi, e li portavano a Gerusalemme in giorno di sabato; ordinai loro che vendessero in quei giorni nei quali è permesso.
16 C'erano anche alcuni di Tiro stabiliti a Gerusalemme che importavano pesce e ogni sorta di merci e le vendevano ai figli di Giuda in giorno di sabato e in Gerusalemme.16 E v'erano in città alcuni di Tiro, che portavano in Gerusalemme il pesce ed altre mercanzie, e lo vendevano ai Giudei anche al sabato.
17 Allora io rimproverai i notabili di Giuda e dissi loro: "Che cosa è mai questo male che fate, profanando il giorno di sabato?17 Sgridai i maggiorenti di Giuda, e dissi loro: «Che male è mai questo che voi fate, profanando così il giorno del sabato?
18 I nostri padri non hanno fatto così? Il nostro Dio per questo ha fatto cadere su noi e su questa città tutti questi mali. Voi accrescete l'ira accesa contro Israele, profanando il sabato!".18 Non han fatto così anche i padri nostri, e perciò il Dio nostro mandò addosso a noi ed a questa città ogni malanno? Voi accrescete il suo sdegno contro Israele, violando il sabato».
19 Non appena le porte di Gerusalemme cominciarono a essere nell'ombra della sera, prima del sabato, io ordinai che le porte fossero chiuse e che non si riaprissero fino dopo il sabato; collocai alcuni miei servi alle porte, perché nessun carico entrasse in città durante il sabato.19 Ora quando alle porte di Gerusalemme cominciò ad esserci quiete per il sabato, ordinai che fossero chiuse, e che non si riaprissero sino a dopo il sabato; e misi dei miei servi alle porte, perchè nessuno portasse pesi in giorno di sabato.
20 Così i mercanti e i venditori di ogni merce una o due volte passarono la notte fuori di Gerusalemme.20 Così, per una volta e due, i mercanti e venditori di ogni genere rimasero chiusi fuori di Gerusalemme.
21 Allora io protestai contro di loro e dissi: "Perché passate la notte davanti alle mura? Se lo farete un'altra volta, vi farò arrestare". Da quel momento non vennero più in giorno di sabato.21 Io li sgridai, e dissi loro: «Perchè vi fermate voi di contro alle mura? Se lo farete un'altra volta, vi farò mettere le mani addosso». Così, da allora in poi, non vennero più di sabato.
22 Ordinai ai leviti che si purificassero e venissero a custodire le porte per santificare il giorno del sabato.
Anche per questo ricordati di me, mio Dio, e abbi pietà di me secondo la tua grande misericordia!
22 Dissi anche ai leviti che si purificassero, e venissero a custodire le porte, acciò il giorno del sabato fosse santificato. Anche per questo, ricordati di me, Dio mio, ed abbi di me pietà, conforme alla grandezza della tua misericordia.
23 In quei giorni vidi anche che alcuni Giudei si erano ammogliati con donne di Asdòd, di Ammòn e di Moab;23 Ma in quel tempo vidi ancora che dei Giudei avevano preso per mogli delle donne Azotite, Ammonite e Moabite.
24 la metà dei loro figli parlava l'asdodeo, conosceva soltanto la lingua di questo o quest'altro popolo, non sapeva parlare giudaico.24 I loro figliuoli parlavano mezzo azotico, e non sapevan parlare ebraico, e parlavano un po' d'una lingua e un po' di un'altra.
25 Io li rimproverai, li maledissi, ne picchiai alcuni, strappai loro i capelli e li feci giurare nel nome di Dio che non avrebbero dato le loro figlie ai figli di costoro e non avrebbero preso come mogli le figlie di quelli per i loro figli né per se stessi.25 Li rimproverai, e li maledissi. E ne feci battere alcuni, e rader loro la testa, e giurare innanzi a Dio che non darebbero le loro figliuole ai figli di quelle, nè prenderebbero le figlie di quelli pei loro figli nè per sè, e dissi:
26 Dissi: "Salomone, re d'Israele, non ha forse peccato appunto in questo? Certo fra le molte nazioni non ci fu un re simile a lui; era amato dal suo Dio e Dio l'aveva fatto re di tutto Israele; eppure le donne straniere fecero peccare anche lui.26 «Non cadde proprio in questo peccato Salomone re d'Israele? Eppure, in tanti popoli, non v'era un re simile a lui; ed era caro al suo Dio, e Dio lo aveva fatto re di tutto Israele; ed egli pure fu condotto al peccato da donne straniere.
27 Si dovrà dunque dire di voi che commettete questo grande male, che siete infedeli al nostro Dio, prendendo mogli straniere?".27 Saremo dunque anche noi così disobbedienti da commettere un male sì grande, ed offendere il Dio nostro, prendendo mogli straniere?».
28 Uno dei figli di Ioiadà figlio di Eliasìb, il sommo sacerdote, era genero di Sanballàt il Coronita; io lo cacciai via da me.28 Dei figli di Joiada figlio di Eliasib gran sacerdote, ve n'era uno genero di Sanaballat Oronita, e lo cacciai via da me.
29 Ricordati di loro, mio Dio, poiché hanno profanato il sacerdozio e l'alleanza dei sacerdoti e dei leviti.29 Ricorda, Signore Dio mio, e castiga quelli che profanano il sacerdozio, e la legge sacerdotale e levitica.
30 Così li purificai da ogni consuetudine straniera e ristabilii i servizi dei sacerdoti e dei leviti, assegnando a ciascuno il suo lavoro.30 Io dunque li mondai da ogni contatto straniero, e stabilii gli ordini de' sacerdoti e de' leviti, ciascuno al suo uffizio,
31 Diedi anche disposizioni circa l'offerta della legna ai tempi stabiliti, e circa le primizie.
31 per regolare le offerte della legna e delle primizie ai tempi comandati. Ricordati benevolmente di me, Dio mio. Amen.
32 Ricordati di me, mio Dio, per il mio bene!